L’amore ai tempi della nano-era

Esiste l’amore tra bambini
No, non credo.

Eppure…

Gli psicologi e i neuropsichiatri infantili sostengono di no.

Almeno, quelli di cui ho letto qualcosa in proposito.

Gli adulti trovano le manifestazioni di, chiamiamolo amore-infantile?, ridicole o, nel migliore dei casi, molto divertenti. Esilaranti, direi.

Eppure cos’è che fa dire a Leonardo, l’ultimo giorno di nido: “Mamma, sono triste!”.
“Perchè amore, che c’é?”

“Mi manca già…mi manca già tanto mamma!”
“Chi? Cosa, tesoro?”

Annalisa

Chi amore?!

Non che io non sappia chi sia Annalisa, solo mi sembra strana una manifestazione 
del genere e non so nemmeno io bene cosa dire.

“Annalisa mamma, la mia fidanzata!”.


Sono mesi che questi due dicono di essere fidanzati, non sanno che significhi, certo, ma hanno capito che vuol dire che tra loro c’è un legame speciale.

A 3 anni compiuti da poco, non è amore, certo!

Eppure…

Passano i giorni, le settimane e ogni tanto il nano si adombra e dice: “mamma, mi manca tanto Annalisa!”.

E mi si stringe il cuore a sentire queste parole.

Arriva luglio, riunione all’asilo: Annalisa e Leo frequenteranno la stessa Scuola d’Infanzia, ma non saranno nella stessa classe.

Riporto a Leo la notizia che Annalisa sarà in un’altra sezione e lui accoglie la novità con disperazione.

Passerà, diciamo tutti.

In compenso Leo sarà in classe con Giada, una bambina deliziosa che stravede per lui.

La madre di Giada è al settimo cielo e mi racconta della “cotta” di Giada per mio figlio. 

Mi dice che la piccola parla sempre di Leonardo e che quando la sera prepara i vestiti per il giorno seguente, se li prova, si rimira nello specchio e chiede alla madre: “mamma, secondo te a Leo piacerà questa gonnellina?”

Eppure…
Passa agosto e quasi tutto settembre e arriva il primo giorno d’asilo.

Mamma, non c’è Annalisa, vero domani?
No nano, però c’è Giada.
Bleah! Io vojjo Annalisa. Mi manca, mamma, mi manca tanto!


Eppure…

L’indomani, arriviamo in aula, ci accoglie Giada, con un gran sorriso, abbraccia Leo, lo bacia…è al settimo cielo, carina lei!

Per tutto il tempo in cui dobbiamo fermarci in aula insieme, parla con me, come parlasse con sua suocera del nostro comune amore (mio figlio-il suo fidanzato):
Leo ha tajato i capelli, vero?
Sì, che occhio piccola!

E’ anche più giallo!
Eh sì, si è schiarito al mare…

E’ abbonzato!
Sì, piccola. Ma tu, tesoro, ma quanto bella sei? Come sei alta! E che capelli lunghi!

Tì, la mia mamma mi ha fatto le t-e-r-c-i-n-e!
E stai benissimo, sei proprio bella!

Tì, ma lui non mi vuole…

Tesoro, lui è maschio, non capisce niente per definizione, tu sei bellissima, fidati!

Ma lui vuole l’Annalisa, a me no mi vuole…

Poi ci pensa su e mi sorride: ha realizzato una cosa di fondamentale importanza.

Ma Annalisa…è in un’altra classe???
Eh sì!

E sorride furbetta.

In tutto questo, Leo l’ha trattata a pesci in faccia da quando siamo entrati a quando ce ne siamo andati.

Suona la campana, usciamo e io e Leonardo ci incamminiamo verso casa.

Amore, dico, non si tratta così Giada, però! Tu la tratti male…non devi! Leo, capiamoci: tu per lei sei s-p-e-c-i-a-l-e, è una cosa bellissima e il suo cuoricino si spezza se tu la tratti così male!

Mamma, io DEVO trattalla male. 

E perché mai?!

Pecché io sono fidanzato co Annalisa! No cccolllei!

Il nano-amore non esiste, certo!

Eppure…

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