Fenomenologia della mamma: l’iperinformata


C’è una tipologia di mamma, ebbene sì, lo ammetto, a cui ho cercato di avvicinarmi il più possibile per un certo periodo di tempo…diciamo dalla gravidanza sino all’anno circa di mio figlio e, più precisamente, fino a che:
a)  mi sono accorta che Lei era inarrivabile per me…
mi faceva sentire tipo Monti alle prese col governo del Paese: un tecnico, più che – nel mio caso, e non in quello di Monti – una mamma;
b) mio figlio ha cominciato a non essere troppo d’accordo con le mie teorie ed ha iniziato a sostenere con una certa testardaggine e veemenza le sue. 
Perchè, diciamocelo, finchè i nani non hanno modo di esprimersi, o hanno un modo piuttosto contenuto – e contenibile – di affermare la loro opinione, la vita è facile e fare le super fighe pure; ma dal momento in cui quegli ingrati esserini, che tanta fatica ci sono costati e ci continuano a costare, iniziano a dire e, soprattutto, a fare, la loro…
beh…la pacchia è finita.
.

Uno degli aspetti positivi dell’avere figli è ANCHE che – se sei un filino, non dico tanto, ma un filino responsabile – ti rimetti a studiare, ti informi, leggi un sacco, ti confronti, chiedi, ascolti…impari.
Ecco il punto, ANCHE.
Non SOLO.
Soprattutto, informarsi è doveroso, ma essere un perfetto ed inappuntabile tuttologo non è cosa di questo mondo, salvo essere geni. E e io genio non ci nacqui, pur essendo molto intelligente s’intende.
eppure…eppure ci sono mamme convinte di esserlo, convinte che basti leggere l'”enciclopedia del bambino” per essere un genitore perfetto; che basti un abbonamento a “io e il mio bambino” o “mamma e donna” o “insieme” (altri?) per avere la chiave di qualunque problema infantile in mano.
Tse…dilettanti!
Non sono loro, illuse, le Iperinformate, no, no.
Queste povere illuse sono le vittime sacrificali preferite (insieme a quelle che non leggono proprio…of course, e alle Retrò) della nostra eroina settimanale:
l’Iperinformata 
lei…quella che quando tu le racconti che tuo figlio “si è svegliato urlando nel cuore della notte perché…”
comincia a raccontarti delle fasi del sonno del neonato, della brevità delle fasi Rem…
e tu la lasci parlare mentre a quel punto quella parola ti ha portato – complice la carenza di sonno dal giorno del parto – a pensare a 
a Brenda Walsh, ebbene sì, 
a Brenda Walsh che lascia Dylan (oooh! Dylan!)
sulle note di “Losing my religion” dei Rem, appunto, 
che puntata!
e tu vorresti dirle: nooooo! perché???!!! Non farlo! Poi arriva Kelly e son caz…
e lì ti riprendi
e la trovi che sta parlando. 
Ancora. 
Ancora???!!!
Parla della fase degli incubi nel neonato…che va dai 9 mesi a…
e a quel punto la interrompi, devi, è un imperativo categorico (Beverly Hills, Kant…beata gioventù!)
“Dicevo…Monk si è svegliato, perché doveva ruttare.”
“Prego?”
“Si, l’ho sollevato, ha emesso un rutto che Fantozzi dopo la cassa di Perrier era un’educanda al confronto, e mentre io ancora cercavo di riprendermi dallo choc, e verificavo non m’avesse fatto platino, si era già riaddormentato e ha tirato fino alle 10 del mattino.”
“ah…” dice delusa.
La vita, grazie a dio, molte volte è più semplice!
Lei…quella che ha studiato lo scibile umano sull’alimentazione dei bambini ed è convinta di essere ormai una nutrizionista;
quella che ha letto i libri di pedagogia consigliati dall’amica pedagogista ed ora si sente più informata della collega…ehm…dell’amica pedagogista, che, anzi, “te lo dico in confidenza, non le mandare tuo figlio, dovesse servirti, non capisce niente, è poco aggiornata, chiedi a me, piuttosto!”;

lei…quella che ti dice “sai, per il problema di tuo figlio, ho letto che…”
problema? mio figlio? quale problema?
lei, che sa a memoria “amicopediatra.it” e che quando ti scappa che la pediatra di tuo figlio – quella vera – ti ha prescritto il Broncovaleas, lei ti spiega…
no, pardon, lei non spiega, lei non ammette parere contrario, lei SENTENZIA 
che la tua pediatra non capisce nulla, perché invece ci vorrebbe il Sobrepin e il Bentelan…e bla bla bla… e ti snocciola posologia e controindicazioni, che manco il Presidente di Federfarma.
Ma…esiste un farmaco che ridimensioni il suo ego?
no temo, altrimenti non emetterebbe un editto contro l’OMS “fatta da incompetenti che non capiscono un tubo,” “ascolta me, invece, che ne capisco sul serio”
chi? tu? e da quando hai una laurea in medicina ed una specializzazione in pediatria?
Uè Napoleo’, quand’é che ci spieghi cosa hai sbagliato a Waterloo?
Informarsi per un genitore è un dovere, intendiamoci, ma leggere 2, 5, 10, 100 libri di pedagogia non fa di te una pedagogista;
leggere i risultati di google per “composizione latte artificiale” non ti rende un chimico…
30 puntate di Forum non ti fanno avvocato o, peggio, giudice, checché ne pensi Silvio…
Si impara, certo, si impara di tutto un po’…
di-tutto-un-po’, 
appunto.
Non dimentichiamolo, abbiamo dei limiti, sì tesoro, anche tu, soprattutto tu, perché non rendersene conto è  il limite più grande.
Prima di fare danni, è meglio tenerlo presente.
E tieni presente, perchè no?, anche Napoleone.
A Waterloo.
Written By
More from Chiara

Disciplina dolce: facciamoci delle domande

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailCon i miei figli cerco di seguire una linea educativa chiara...
Read More

15 Comments

  • Durante il primo anno di vita di mio figlio ho letto l'impossibile, presa dal l'ansia di non essere capace, di dover affrontare chissà quale emergenza e non trovarmi impreparata, ho macinato libri e manuali. Leggevo e, ovviamente, non mi ritrovavo quasi mai in quelle parole, perché ogni evento, anche una semplice influenza, alla fine e' un caso a se, e la teoria da sola non basta. Ho capito che il mio istinto di mamma, unito ad un po' di buonsenso, poteva far molto di più che un manuale. Oggi continuo ancora ad informarmi, mi piace comprare qualche rivista sul tema, ma per fortuna mi sono ridimensionata!!!!i

  • "e da quando hai una laurea in medicina ed una specializzazione in pediatria?" ultimamente me lo chiedo spesso… sono attorniata da tuttologi nella vita reale e in quella virtuale. Spesso arrivano consigli non richiesti da questi tuttologi e io continuo ho deciso che ci sono poche persone di cui posso ascoltare il giudizio… tiro dritto per la mia strada e spesso mi limito nel raccontare le cose per evitare i giudizi non richiesti… leggere? leggo, qualcosa e spesso, anzi quasi sempre, non mi ci ritrovo e anche qui cerco di fare meglio che posso… mi sento spesso una mamma in prova (a scapito di mia figlia, poverina)

  • Si, durante la gravidanza ho letto molto per documentarmi, capire, conoscere e cercare di prepararmi al meglio per l'arrivo di quell'esserina che sarebbe dipesa da me in tutto e per tutto…
    Beh, poi quaado ci si ritrova ad avercela tra le braccia e poi vederla gattonare, camminare, il tempo è sicuramente poco… e soprattutto devi fare i conti con il suo bel caratterino ed uscire dagli schemi dei libri e/o riviste!! 😉

    Certo, leggere ed informarsi è importante, ma una mamma è mamma ogni giorno vivendo insieme al suo bambino e cosa non meno importante deve ascoltare ed affidarsi al pediatra per la sua salute.. ok, l'istinto che ci guida molto spesso ci azzecca :-), ma una laurea in medicina è sempre una laurea in medicina no??!!!

  • Sono ioooooo!!!
    – abbonamento a Io e il mio bambino: celo
    – abbonamento a UPPA (un pediatra per amico): celo
    – libri da ilbambinonaturale.it: letti TUTTI!
    – sul sonno dei bimbi ho pure scritto un articolo

    bimbo di un anno e al momento sto leggendo tutta la bibliografia della Montessori…
    caso irrecuperabile!!! 😉

  • oh, finalmente! QUESTA sono io!!! con l'unica differenza che io non rompo l'anima al prossimo e rispondo solo a domanda.. 🙂

    davvero ho letto e leggo l'impossibile.. è che ho scoperto che mi piace, mi INTERESSA proprio! potessi tornare indietro ne farei davvero oggetto del mio lavoro.. però siccome lo so, in fondo lo so, che non sono pediatra e pedagoga, chiedo spesso conferma ai professionisti deputati …scoprendo che ci azzecco!! ah ah!!

  • Anch'io sono stata così, ahimè, chissà che due palle ho fatto! Poi c'è stata la svolta, chissà perché. Ho una marea di libri ancora da leggere, e ho smesso di dare consigli alle amiche… Tengo la mia saggezza solo per me, hihihi… 😛

  • anch'io!
    e continuomo a leggere e ad informarmi, ma:
    a) in modo meno ossessivo e più rilassato e curioso;
    b) tenendo presente che faccio altro nella vita;
    c) non ammorbando gli altri.

    La differenza tra chi si informa, giustamente e doverosamente, e l'Iperinformata, per me, risiede in gran parte nella spocchia e nella presunzione della seconda, che manca alla prima.

  • mi sorge una domanda: quando vedete una che sta facendo una str… ma proprio grossa, come usare abitualmente il motorino incinta di due gemelli a 15 sett, cosa è giusto fare? Sconsigliarla fortemente a costo di apparire invadente e pure menagrama, oppure farsi i fatti propri, pregando intimamente che non succeda niente?

  • sposadaprile, se è una tua amica, diglielo, ma solo per sistemarti la coscienza, perchè non ho mai visto nessuno rispondere "ah! hai ragione! non lo faccio più!"
    La risposta sarà : la gravidanza non è una malattia, osso fare tutto quello che facevo prima (ha proposito, presto la relativa fenomenologia…)

  • mi sono imbattuta nel Vs blog per caso, e ne sono rimasta affascinata, tanto di decidere di leggerlo "dall'inizio"…non posso esimermi dal commentare questo post: quando esco con le mie amiche mi "valangano" di domande, confronti, "lui/lei fa cosi'…ma tu che ne pensi?…", immancabilmente tra me e me penso " ossignore che ansia, quanta agitazione…uff". un giorno ne parlavo con mio marito, concludendo " gli ci vorrebbe un pediatra, un pedagogo e perche' no? uno psicologo h24" . Mio marito, con un'aria della serie ma ci sei o ci fai, mi risponde"… ma te lo ricordi che tu una laurea in pedagogia ce l'hai." -.-

Rispondi a sposadaprile Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.