Voglia del terzo figlio? Tutte le cretinate che ti dicono

I motivi per fare il terzo figlio
In principio andò così: ero incinta della P1, e quando dicevo che mi sarebbe piaciuto avere tre figli i commenti erano più o meno questi.
Inizia col fare il primo, poi mi dirai.
Guarda che per fare tre figli ci vogliono soldi!
Eeeeh, e come fai con il lavoro?
Vedrai, già con una…
Ti passerà presto la voglia!
La ti pèggiora.
Ok. 
Dopo 18 mesi dalla nascita della P1 ero nuovamente incinta. E non perché non avevo mai passato una notte in bianco, i figli si rifanno anche quando non si dorme. I commenti.
Non sai a cosa vai incontro.
Ti verrà un esaurimento nervoso, di sicuro.
Due figli non sono uno (ma no, ma dai???).
Hai avuto culo con la prima, questa non ti dorme.
Ma chi te lo fa fare?
Devo continuare?

Io non so veramente perché la gente non si faccia una manciatina di cazzi propri. È il mio utero, sono le mie tette, sono le mie notti in bianco, le mie serate in casa, le mie vacanze kids friendly e sì, le mie emorroidi, le mie smagliature, i miei chili di troppo. Si può sapere perché dovete metterci il becco?
Adesso chiunque mi incontri, tipicamente gente senza figli, o con un figlio solo, o con due figli (raro), mi dice: ora basta, vero? 
Ma ora basta cosa? COSA??? 
Tienilo a bada eh! dicono a mio marito, vittima di una castità forzata indiretta. Come se i figli si facessero per sbaglio, poi, nel 2013. 
Ma la frase più agghiacciante, quando mi sentono dire che vorrei un terzo, certo non ora, ma tra un pochino, il tempo di godermi un po’ le mie bimbe, è:
Ma che te ne fai di tre???
Cosa me ne faccio! Come se un figlio fosse un’altra borsa, ne hai già due, a che serve la terza? Ma dai, non mi conoscete? Sono una shopaholic senza speranze, compro compro compro, e sempre cose belle. E così faccio con i figli. Li sforno, piuttosto carini, perché limitarsi a due?
Veramente io non capisco cosa importi alla gente del numero di figli che metto al mondo. Capirei se una con tre figli mi dicesse “ma per carità, te lo sconsiglio!”, invece no, loro mi dicono che faccio bene (certo, direte voi, mica possono rimangiarsi un figlio che avanza). 
Ti cambierà la vita (aridaje).
Romperà degli equilibri (perché il primo e il secondo no, li aggiustano). 
Le P saranno gelose (a che pagina del libro delle stronzate è scritta questa cosa?).
Ma poi se è un maschio sarà emarginato (certo, le P bulle della casa).
Ma poi se è una femmina c’è troppa differenza e loro non ci giocheranno (infatti non esistono altri bambini al mondo con cui giocare, chissà come fanno i figli unici, chissà come ho fatto io con un fratello di 12 anni più grande). 
Appena ricominci a vivere devi riprendere tutto da capo (sì, un dolce batuffolino di ciccia che ti porti ovunque, ti guarda con occhi sognanti e non si butta per terra in mezzo alla strada urlando “lo vojoooooo”). 
Devo continuare? 
Sapete cosa penso? Che queste cose siano il frutto di mancanza di coraggio. Chi non ha avuto il coraggio di andare oltre il primo figlio o i primi due (il che è del tutto legittimo, per carità, ma non scassate i maroni a me), si sente di sconsigliare a noi di farlo. Non vorremmo mica arrivare dove loro non sono arrivati?
O magari è solo per dare aria alla bocca, che parlano. Voi che dite?
Io intanto ci penso, al terzo figlio. Magari un giorno lo farò. Magari non arriverà mai. Magari capirò che va bene così. Ma è inutile che proviate a farmi smettere di sognare.
Poi mi tocca chiamarla Pia.
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