Fenomenologia della mamma: la radical chic (o cagacaxxxxxxxx)

Ringrazio per l’ispirazione EroLucy, il suo bel post che potete leggere qui, e soprattutto le sue commentatrici.



per noi la vacanza è solo in tenda!

Credo che ci troveremo per una volta tutte d’accordo. E che per una volta faremo tutte una avvelenata comunella contro di Lei, la più insopportabile delle Fenomenologie, la Radical chic. Almeno per la parte in cui è una innegabile cagaca@@i.

La radical chic si vanta di andare in campeggio “perchè sai solo così i bimbi stanno veramente liberi”, ma non specifica che ha prenotato in un bungalow sulla spiaggia da 100 mq, con pulizie giornaliere e pasti cucinati dalla tata che ovviamente si è portata appresso “eh sai, Asia è abitudinaria, non starebbe mai senza Chi Hong”.


E’ quella che si indigna quando affermate di aver iscritto vostro figlio alla scuola privata, perchè abitate in quartiere poco raccomandabile e la pubblica aveva una pessima fama. Poi sapete che ha comprato un loft in un quartiere chic solo per prendere la residenza e aver diritto all’iscrizione alla scuola migliore della città. Ma pubblica, eh!

La radical chic si vanta delle amicizie multiculturali dei figli, senza specificare che sono figli dei diplomatici che abitano nel suo palazzo.

Ed è sempre lei che va alle feste di compleanno col cestino di crudité, perché “i miei figli non mangiano dolci. I tuoi sì??? Ma non sai che lo zucchero porta alla depressione e all’obesità da adulto?”.

Ma Lei è, soprattutto, quella che si scandalizza di fronte ai giochi dei vostri figli:
“ma come?! gli hai preso le Cars?! Ma non sai che incitano alla competizione violenta?!
Gli leggi cappuccetto rosso?! Ma scherzi? Con tutta quella violenza, il lupo che viene ucciso, o per carità!
Omamma, non mi dire che la lasci giocare con le winx!! La vuoi fare diventare anoressica a 7 anni?
La Barbie?!!! Vuoi per tua figlia un futuro da mantenuta svampita??
Omadredidio, non sarà una pistola quella???? Ecco, e poi ci si chiede come i maschi diventino violenti!!!
Noooo!!! Ma tieni la TV in soggiorno??? Ma scherzi?? I miei figli non sanno neanche cosa sia la TV! Lo sai che chi guarda la TV è scientificamente meno intelligente, almeno un 30% di QI in meno, è sicuro! Poi con TV e videogiochi i bambini si isolano, diventeranno complessati!!”

Umh… Ma non sarà magari, cara radical chic di ‘sto ceppo,  più probabile che sarà TUO figlio ad essere complessato, povero cristo che, mentre i compagni parlano dei Gormiti, è escluso perchè non sa che cosa siano, mentre tiene in mano la sua macchinina di bambù costata 70 euro; o, peggio, che appena avrà, finalmente!, la libertà di scegliere si ingozzerà di merendine e fritti, e starà appiccicato alla TV 24/h su 24?

ll punto è che oggi fa figo “fare gli alternativi”, cercare dimostrare la propria intelligenza e la propria unicità sparando critiche a priori verso tutto ciò che rappresenta “la massa”, vuoi che sia la barbie in questione o il banalissimo dentifricio in tubetto. Le critiche costruttive ci potrebbero stare, se fossero intelligenti. Molte volte però si tratta di gente che spara a zero pur di emergere, di farsi vedere diversa, limitandosi in realtà a seguire un altro filone di pensiero, la “massa di quelli fuori dalla massa. Molto radical chic*” (cit. mammamadeinchina, sul post di Lucy).

Noi preferiamo essere come la mamma di Povna (sempre dal post di Lucy), che l’ha fatta crescere  “con la libertà della responsabilità. Mia madre mi ha permesso di guardare le serie TV, e, nei limiti del possibile (nel senso che non ero una di quelle bambine: “voglio quello” – “quello ti compro”) se, per esempio come regalo di compleanno, volevo un regalo di serie tradizionale (e, dico ora con il senno di adulta, tendenzialmente brutto!) mia madre acconsentiva secondo l’aureo principio del “compleanno è tuo e scegli tu”. Io penso che sia proprio per questo che, ora, la TV la possiedo, ovviamente, ma non ne sono schiava – a differenza di amici, conosciuti all’università che erano vissuti in una infanzia luddista e bio, e che non riuscivano, ora, liberi, a non mangiare schifezze e a non fare per ore e ore zapping compulsivo.La mia saggia mamma, invece, con la sua idea che proibire significa coprire di immeritata aura, mi diceva la sua opinione, sulle cose (ricordo ancora una volta che le chiesi se le piacesse una orribile bamboletta che mi ero fatta regalare: mi rispose che no, non le piaceva, spiegandomi perché, ma che, dal momento che piaceva a me, e che io era quella che ci doveva giocare, il mondo andava bene)*“.

Io sono assolutamente convinta che nulla vada vietato a prescindere. Ho giocato con le Barbie fino ai 13 anni compiuti, ma non sono una svampita (o almeno credo…).
Ho guardato cartoni animati come Bambi e Biancaneve, Gerogie o Candy Candy senza uscirne complessata (tranne un amore folle per Terence che credo non mi sia ancora passato del tutto…), addirittura mi leggevano Pollicino o Hansel e Gretel, ma mai ho pensato che i genitori siano soliti abbandonare i figli sui sentieri.

Ecco, credo non si debba cercare il significato recondito in ogni cosa, che quello che fa la massa non sia necessariamente sbagliato, nè necessariamente giusto, che per una caramella non è mai morto nessuno e che sia più facile causare problemi alimentari negando ogni tipo di schifezze che concedendole cum grano salis.

E voi?

* spero non vi diano fastidio le citazioni, in caso contrario avvisatemi e saranno subito rimosse!

 

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17 Comments

  • ahahaha mi hai fatto schiattare dal ridere…
    se posso contribuire, a me fa sempre effetto che la radical chic nutra i bambini tipo uccelli (solo miglio e quinoa, la pastabarilla che volgarite") e che compra solo cose e vestiti supermegabio super costosissime, in modo da andare in giro lei e i figi coperta di stracci de luxe e considera sciagurate tutte coloro che nopn fanno altrettanto, perche' sulla salute non si scherza, caaaaava

  • Arrivo ora su questo blog proprio dal link di Lucy…e trovo subito la mia più "amata" categoria di mamme!!! Mi sono ammazzata dalle risate, corro a leggermi tutte le altre che mi sono persa!!! Grazie della citazione, non occorre dire che concordo in pieno! Anche con Povna, con cui condivido la stessa tipologia di amici universitari, quelli dall'infanzia biologica che poi si son persi intere sessioni d'esame tra tv e patatine!

  • Fantastico, come pure il post di Lucy. Sono completamente d'accordo, mai sentito parlare degli effetti del proibizionismo??? Credo che nulla, (tv, giocattoli, cibo…) se preso con le giuste dosi e ragionandoci su, possa fare male, anzi!

    Ah, mi sa che l'amorazzo per Terence ci accomuna un po' tutte…

  • ecco…scopro con orrore di essere una mamma radical chic…o almeno aspiro ad esserlo. Marito nordeuropeo ammiro queste scelte educative un po' alternative…pero' so riderci sopra quanto basta. Vi do delle chicche? Caramelle? no, meglio uvetta passa, e se vuole un lecca lecca, che c'è di meglio di un bastoncino di mango essicato? ne avrei da scrivere…

  • il poratchismo delle radical chic l'ho avvertito nella sua pochezza quando una mamma di quelle bio-eco-chic-ricopertadesoldi, disse: "eh, ma io per mandare PriscillaVirginiaAdalgisa a quella scuola là, dovrei cambiare la macchina. Mi ci vuole almeno un Bmw, se non un Mercedes."
    Che brutta vita che fanno. Viva la mia fantastica Matiz di terza mano e tutta la filosofia che ne consegue!!! 😀

  • c'è un sacco di gente così che magari predica "bene" se così si può definire ma razzola male….ne ho conosciute tante e soprattutto invidiose…alla fine tu stai bene dove stai se ci incontriamo ciao…..poveri figli super protetti dal consumismo esterno!! che poi neanche io sono pro ma un minimo non guasta…

  • A parte rivendicare il MIO Terence, un mio compagno di superiori a cui hanno proibito cartoni animati e videogames in quanto violenti, ha passato la sua infanzia a invidiare i compagni, finché questa invidia si è radicata ed è diventata "patologica", invidiava chiunque per qualunque cosa. La sua mamma era enormemente radical-chic ("pevché io seleziono saggi psicologici pev di una famosa casa editvice")… Ovvove!!!

  • Equilibrio e buonsenso sono due doti estremamente rare di cui questo tipo di mamme è completamente privo.
    Che poi mi fa troppo ridere vedere i loro figli, che a casa mangiano uva passa e cruditè, andare a casa dei nonni a divorarsi cotoletta e patatine e poi imabambolarsi davanti alla TV

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