Fenomenologia della… quattrenne!

La quattrenne è ben diversa dal
quattrenne. Lei è… LA quattrenne. Tutta un’altra cosa, insomma.
Se siete mamme di maschi, voi NON
potete sapere. E nemmeno se le vostre figlie hanno 1, 2 o 3 anni.
La quattrenne è una categoria a sé.
E’ colei che, raggiunto il metro di
altezza, si crede grande.
Lei E’ grande.
E’ colei che la mattina si alza e come
primo pensiero ha di guardarsi allo specchio.
E di sistemarsi i capelli.
E’ colei che, mentre ti trucchi, ti
dice che vuole il blush in crema, perché il mascara è nero, ma il
blush no, quello è rosa.
E’ colei che capta ogni minimo segnale,
parola, verso, sussurro.
E poi inevitabilmente ti sputtana.

Non ti scaccolare!
Non buttare la sigaretta in terra!
Perché fai le puzzette?
Ma questa è la vecchia che non ti
piace?
Perché hai fatto quella faccia quando
abbiamo incontrato il papà della mia amica?
La quattrenne ti dice: che puppe
graaaandi che hai! Poi guarda la babysitter magrolina e minuta
e le dice: tu, invece, le hai come me. Con sguardo rattristato.
E’ quella che va a letto col vestito di
Biancaneve. E se il vestito di Biancaneve non corrisponde esattamente
a quanto visto nel cartone del 1916, lei te la farà pagare.
Piangendo, se necessario. Ma, più pericoloso, assillandoti con urla
disperate e perché infiniti.
E’ quella che ti dice, candidamente,
che lei è innamorata. Di Aziz, che è nero. O marrone, dipende dalle
giornate.
La quattrenne sa contare, quindi tu non
puoi più barare sul numero di fagiolini che le fai mangiare.
Lei ti sputtana, sempre.
La quattrenne si incanta davanti ai
cartoni animati, ha paura di Ursula la PROVIA ma ride quando, ne La
Sirenetta – Quando tutto ebbe inizio, Tritone urla disperato
vedendo morire la povera moglie.
Ma ride eh. Proprio satanica.
La quattrenne crede di essere grande. E
furba. Ti dice che ha mal di pancia perché non ha voglia di finire
il suo piatto. Ma poi appena sente parlare di patatine dice che sta
benissimo.
E’ quella che gira sempre nuda perché
ha sempre caldo, ma quando vede la mantella da principessa lasciata
incustodita dall’amica corre da te dicendoti che ha freddo, taaaanto
freddo.
La quattrenne è un esserino speciale.
E’ autonoma, bella, una bambina fatta
(ma non finita!) che ti riempie le giornate di risate e cose buffe.
Che vorrebbe essere come te, ma che ha ancora tanta voglia di essere
piccina.
Ai tuoi occhi, la quattrenne esagitata,
capricciosa, affettuosa, buffa e intelligente di oggi è ancora quel
batuffolino che, quattro anni fa, stringevi per la prima volta tra le
braccia.

Auguri mia dolce Penelope, il 20
gennaio rimarrà per sempre il giorno più bello della mia vita,
quello in cui ti ho stretta per la prima volta a me!
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