Fenomenologia della mamma: la Selfie

Che ormai i social ci abbiano rincoglionito un po’ tutti, è fuori di dubbio.
Qualsiasi cosa si faccia o si veda, si pensa prima a fotografarla e a condividerla sui social che a viversela davvero.

Credo i selfie siano nati per idea di qualche starlette, che voleva far vedere al mondo quanto fosse gnocca anche senza trucco e senza inganno. E, messa così, forse avrebbe anche un senso. Ma poi la moda ha preso piede ed è decisamente degenerata, e così siamo invasi da autoscatti in ogni dove: appena svegli con la bava sul cuscino, al gabinetto, alla riunione di lavoro con colleghi ignari come sfondo.
Ma tant’è, e quindi non ci resta che cavalcare l’onda e parlare del fenomeno del momento, i selfie.

La fenomenologia della mamma Selfie

Visto che siamo le madri delle Fenomenologie, non potevamo evitare la fenomenologia della Selfie.

La Selfie figa

Ok, le gnocche ci sono, prendiamone atto. Il problema è che la gnocca sa di esserlo e vi si propina a colazione pranzo e cena, piacevole come una pillola per il colesterolo. Ogni volta che accedete a Instagram vi comparirà il suo faccioneno sorridente.

Avete presente quella pubblicità che gira per radio ultimamente? Mia moglie è bravissima a cucinare, fa polpette al sugo, polpette fritte, polpette arrosto, polpettone di polpette, ciambella di polpette ecc? Ecco, la Selfie figa è  così, vi si propina in tutte le salse, ma sfondo e e soggetto son sempre quelli, sembra un po’ quelle bamboline di carta con cui giocavamo da bambine, con tutti quei bellissimi vestitini da appiccare con le linguette, ricordate?

Ecco, lei è così, immutevole con i suoi occhioni blu spalancati, sorrisino alla Monna Lisa, né troppo sguaiato né troppo seriosa, mento in alto per sfinare, luce giusta per sembrare di porcellana. E ovviamente caption del tipo “anche quando ci vediamo brutte dobbiamo credere in noi stesse” hashtag giornatano hashtag megliolaprossima.

in un autoscatto ogni 1000, sembro quasi passabile

E visto che la luce giusta è cosa rara, tendenzialmente ve la beccherete sempre nello stesso angolo di casa.

Ok, che siete fighe l’abbiamo capito, ma della vostra faccia ce ne frega relativamente, magari sarebbe più interessante infilarla in un contesto, no?

La Selfie figa-per-caso

Questa è la mia preferita, mi fa ridere un sacco. È quella che sa di essere figa e muore dalla voglia di mostrarlo e sentirselo dire, ma non è abbastanza ardita da farlo con nonchalance e spudoratezza. Quindi infila la sua figaggine in altre situazioni “guardate che originale lo specchio in questo bar” e intanto si vede riflessa lei, con short inguinali e tacco 16. “Bello vero il mio nuovo tappeto?” Con stacco di coscia da 30 cm. E così via, trova i modi più assurdi per fotografarsi fingendo di mostrare altro.

La Selfie-ardita

Di solito è una delle due precedenti che, dopo essersi stufata pure lei delle solite foto (e figurati noi!!), osa: foto in costumi talmente minuscoli da coprire giusto l’indispensabile, scollature in primo piano, sederi disinibiti. Che dire, buon per te. Io penso sempre che oltre alla mia faccia e al mio décolleté ho anche una professione, dei colleghi, dei clienti e quant’altro. Per cui, culi e tette, per quanto meritevoli, anche no. Le altre facciano un po’ quel che gli pare.

La Selfie-con-prole

Anche questa è tipica, si fotografa sempre con uno o più figli, sorriso radioso, filtro anni 50… oltre a portare a chiedersi se si sia incollata i pargoli addosso, visto che non appare mai disgiunta da loro, fa venire generalmente voglia di essere single.

La Selfie-cozza

Sì c’è anche lei, e non riusciamo a farcene una ragione. Per carità, non vogliamo dire che solo le gnocche possono fotografarsi. Ma c’è modo e modo. Forse qualcuno dovrebbe spiegare che non ci sono un numero minimo di selfie obbligatori, tipo crediti professionali. Se siete cesse, non dovete per forza farvi primi piani spaventosi che ci tocca guardare mentre facciamo colazione. Potete confondervi in un prato di fiori, disperdervi nello sfondo di un romantico laghetto. O avrete sicuramente un bellissimo look che potrete condividere, delle belle scarpe (ma vedere necessariamente punto successivo), un bel marito…

La Selfie feticista

È quella che fotografa parti di sé, in modo per lo più inspiegabile. Un alluce, una caviglia, una ricrescita. Ho visto dei piedi così orridi che non ho digerito la minestrina di pollo. Ma le riguardate le foto prima di postarle?
a tal proposito, non posso dimenticare lei la

Selfie distratta (o “quello che bisogna assolutamente evitare in un selfie“)

Può appartenere a una qualsiasi delle categorie di cui sopra, con una caratteristica: le sfuggono i particolari, che fanno la differenza, ohh se la fanno.
Tesoro, puoi anche essere la più figa del mondo, ma l’unghia sporca che regge il telefono, te prego, ritagliala. O lo smalto scrostato. O la pelle smangiucchiata e sanguinante.
C’è una bella funzione su tutti i telefoni che si chiama “RITAGLIA” . Ritaglia, capito?? Togli quelle schifezze che sono la prima cosa che si nota, facendo passare in secondo piano quanto sono belli i tuoi occhioni in quella foto.
E controllate lo sfondo delle vostre foto, per carità: il bidone della spazzatura con i pannolini dei vostri figli, il water e il bidè in bella vista dietro di voi, catturano l’attenzione più del vostro bel visino, ve lo assicuro.
Come pure i piatti sporchi nel lavandino o il letto sfatto.
E vogliamo parlare degli specchi? Quante volte mi è capitato di vedere foto, anche belle, scattate su specchi luridi? Secondo voi cosa mi ricordo ancora? Che quella tizia non ama molto il Vetril, of course.

Volete mostrare i vostri bellissimi sandali nuovi? Benissimo, ma se avete i calli, le unghie lunghe o lo smalto scrostato, evitate, per favore. Ne va della nostra digestione. Mettete i vostri sandali su un bel tappeto o fotografateli da soli. Vi assicuro che faranno un figurone.

Questo post è offerto da Stonex, società italiana che produce smartphone dual-sim dalle più alte prestazioni ad un prezzo accessibile, che ci ha gentilmente offerto il modello STX MINI, che vedete in queste foto, invitandoci a partecipare all’iniziativa #faccedastonex
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12 Comments

  • Stavolta non mi trovi d'accordo 🙂 le foto e I selfie si fanno per se stessi, e poi per gli altri. Anche io potrei discutere mille dettagli impropri nelle foto che hai postato, anche se a titolo puramente esemplificativo. Vogliamo la perfezione? Ci rivolgiamo ad un fotografo. Vogliamo condividere un momento importante per noi (e non per chi guarda)? Facciamo una foto e la postiamo al momento. Io non sto li' a guardare l'unghia sporca o I piedi senza pedicure. Guardo al messaggio.

    • anche per me, come dice kla, quando si cicca su "condividi" non è più per se stessi. Poi per carità, magari riuscite a farmi capire un fenomeno che non ho mai compreso del tutto..

  • per se stessi ce li si salva sul telefono, quando li si posta un po' meno.
    Per il resto, la manicure magari no, ma l'unghia sporca e altri dettagli che lasciano provati io li vedo eccome.
    il messaggio del selfie poi, in generale mi sfugge.
    sarà che non pratico…

  • Una volta una mia amica ha postato una foto in primissimo piano, lei e la figlia, facendo la tipica "linguaccia", foto tenera e carina ma si vedevano TUTTE le otturazioni di lei! Orrore….quando si condivide una foto non è mai per se stessi, per se stessi si salva sul telefono o nel pc.

  • Selfie?..anche sì!..e anche prima che diventasse una moda dilagante!…sempre fatto selfie mA con ironia mai pose a figona spaziale e mai in micro bikini…c'ho sempre messo la faccia..da qualche mese sono una selfie con prole( pure )….sinceramente non ci vedo nulla di male poi è ovvio c'è un limite a tutto.I selfie devono essere ironici,divertenti,devono catturare un momento particolare,dove magari ti è scappato un sorriso o una risata e vuoi che quel sorriso scappi anche a chi vede la foto..per questo,credo,si condivide sui social; è chiaro che se selfie poppe e culo qualche domanda,forse,devi fartela!

  • Bellissimo post! 🙂 Una perfetta fotografia della realtà! È inutile negare che la moda del selfie nasca da una buona dose di narcisismo. Che poi ognuno possa fare quel che vuole ok, ma allora ovviamente ci si può anche scherzare sopra! Io ogni giorno vedo selfie di cozzone che mi mettono in subbuglio lo stomaco… Perché se ti scatti un foto in primo piano appena sveglia e hai un'acne dilagante non fai un figurone… Nè si capisce quale momento importante della vita tu stia immortalando! Le boccacce e le linguacce, poi, superati i 30 (ma anche i 20 direi) scusate ma sono di cattivissimo gusto.
    L'autoscatto si è sempre fatto, quindi ovvio che non si sta scoprendo l'acqua calda, ma se ne facevano una decina in un anno, se non di meno. Al compleanno, alla prima gita fuori porta, durante una romantica fuga a due… Quello che c'è di diverso, oggi come oggi, è proprio che ci si scatti foto a raffica senza che ci sia una motivazione precisa, e che soprattutto le si condivida con mezzo mondo per soddisfare il proprio ego.

  • vi amo!!!! ammetto che li faccio, da anni prima della moda, ma, salvo rarissime eccezioni (tipo quelli osceni in pigiama o alla toilette dell'ufficio riservati a poche elette per farvi vedere la panza che avanza), li tengo per me e mio marito!

  • ahahah verissimo! io faccio selfie da anni (anche io prima della moda) per il semplice motivo che nessun membro della mia famiglia mi c..a! Abbiamo interi album fotografici con i miei genitori o mio marito fichissimi, che sembrano usciti da Vogue e poi la gente chiede: "Invece tu, Beat, dov'eri???" quindi ora che ho un figlio, per evitare che si domadi "dov'era mia madre?" se mi dovesse capitare qualcosa (tiè! corna e tocco ferro) mi faccio foto con lui in attesa che mio marito si renda conto che anche lui, potenzialmente, può tenere in mano una macchinetta grazie al pollice opponibile……….

  • Grazie,grazie,grazie!!!
    Credevo di essere io a non capire, a non essere abbastanza avanti, a dovermi adeguare pur senza apprezzare.
    In genere io posto foto delle gnome o di cose strane in cui mi imbatto, ma mie mai!
    E credevo di essere io quella sbagliata…

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