Fenomenologia della mamma: la mamma coi figli in vacanza

Ebbene sì, esiste.
Possono scatenarsi tutte
le montessoriane, ad alto contatto, iononlasciomaimiofiglio,
nonpotreimaivivereblablabla.
Ci sono mamme che, volenti
o nolenti, lasciano i figli coi nonni o con chi di dovere durante le
vacanze.
E’ sempre esistito, eh. Se
una mamma lavora (perché, si sa, il papà è scontato che lo faccia,
no?), ci sono mille motivi per cui non può tenersi i figli.
Eccola eccola, la prima
vocina.
E allora che li fa a fare?
Se conta di più la
carriera?
Se poi un momento bello
come le vacanze estive li lascia soli?
Egoista.
Poveri bambini,
cresceranno sicuramente con dei problemi.
Asocialità.
Mancanza d’affetto.
Istinti killer.
Complesso di Edipo.
Gne gne gne.

Prendete una mamma.
Che ha due figlie.
Che da otto mesi le cresce
da sola. Ogni mattina si alza prima dell’alba per prepararsi,
prepararle, portarle a scuola (a piedi, eh, che lei la macchina non
ce l’ha), andare a lavorare per guadagnare. La sera torna a casa e
prepara la cena, spesso tre tipi di cena, poi mette a posto. Le
prepara per la notte e passa un’ora a raccontare storie e scambiarsi
baci. Poi il sabato e la domenica le ha sempre con sé, perché sono
sempre loro tre, tranne rarissime occasioni.
Ah, ovviamente abitano in
un altro paese, lontano dalla famiglia.
In una città in cui a
fine giugno ci sono 20 gradi.
E quindi che fa?
Prende le bambine, la
tata, e le porta tutte in Italia.
Dalla nonna.
Nella casa al mare che
paga col suo stipendio perché loro possano farsi due mesi di sole,
invece di restare al grigiore di una (seppur bellissima) capitale
europea.
E loro giocano.
E fanno mille bagni.
E mangiano pomodori appena
colti.
E ballano tutte le sere.
Vanno in bici.
Fanno bellissimi castelli
di sabbia.
Imparano tante parole
nuove, mangiano tantissimi gelati, si sbucciano le ginocchia in
veranda, toccano le ranocchiette e vedono scappare i gechi.
E ridono, ridono
tantissimo.
Sì, tutto senza la mamma.
La mamma coi figli in
vacanza, nel frattempo, è a casa.
Non deve più svegliarsi
prima dell’alba.
La sua cena può essere
una birra.
O anche due.
O anche tre.
Come sempre, in pratica,
ma almeno non dà il cattivo esempio, nessuno la vede.
Riposa. Riposa tantissimo.
Riposa per quegli otto
mesi in cui non ha riposato nemmeno un secondo.
E poi arriva il venerdì.
E prende un aereo. Poi tre
o quattro treni, magari anche un autobus.
E arriva da loro.
Arriva mentre dormono, e
le sbircia dalla fessura della porta, per non disturbarle.
Va a letto e non dorme.
Si fa raccontare tutto
quello che hanno fatto in una settimana (perché al mare non c’è il
telefono fisso, e nemmeno internet, e non ci si mandano le foto via
whatsapp).
Quante volte hanno pianto.
E riso.
E quanti gelati hanno
mangiato.
Se la piccola continua a
chiedere perché.
Se la grande ha imparato
ad andare in bici senza rotelle.
Poi le vede.
E in quei due giorni
condensa tutto ciò che non sarebbe possibile fare nemmeno in una
settimana. Perché quando se li faceva anche lei, due mesi al mare,
non le sembrava così importante stare attenta ad ogni minimo
dettaglio.
Ma la domenica sera arriva
presto.
Un altro aereo da
prendere, un altro bacio di arrivederci, un’altra lacrima perché
anche se non si sente in colpa, la mamma con i figli in vacanza vorrebbe
restare lì, e non perdersi nessun dettaglio, nessun gelato, nessun
pianto.
Ma poi venerdì arriva in
fretta, no?
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19 Comments

  • Mi ha emozionato il tuo racconto. Quanti sensi di colpa quando si decide di lasciare i bimbi per più giorni….ma poi, come scrivevi tu, sai che stanno bene, giocano, si divertono,….
    Che male c'è in fin dei conti? Loro stanno bene e noi finalmente ci riposiamo un po'!

  • certo c'è la mamma che si riposa. poi c'è la mamma che va a lavorare e ha solo 3 settimane di ferie. e i figli stanno al campo estivo, alla colonia, al campo scout, al campus al museo, un po' con la nonna (se c'è).
    cresceranno bene lo stesso (meglio di me, che sono stata a casa con la mamma e non andavamo nemmeno in vacanza)

  • I miei genitori lavoravano entrambi e d'estate mi mandavano 3 settimane in colonia, erano meglio i nonni. Ho pianto tanto, sempre, un vero schifo, mi sentivo abbandonata.

  • Anna lo sai come la penso !
    la mia Anna è andat ain vacanza con i nonni per tutta l'estate che aveva 15 mesi!
    lei stava benissimo. io a modo mio a casa altrettanto, ci vedeamo il week end e il weekend vola. non siamo mamme mostro. lo saremmo a non aprofittare di una casa al mare e nonni disponbili a tenerle per tutta l'estate e a parigi ci sono 30 gradi a giugno, a bologna ce ne sono 35 e potrebbe uscire un paio di ore sole alpomeriggio e sarebbe sempre barricata in casa dal caldo! NO e per vedere mia figlia due ore la sera e mezz'ora di fretta la mattina dovrei far stare i miei a casa barricati insieme a lei! non me la sento, lei si diverte al mare e io faccio scappate serali infrasettimana e il week end con il padre! e farò così anche l'estate rossima e con lei ci sarà la sorellina di 8 mesi!!!!grazie nonni!!!!

  • Niente sensi di colpa! Io non l'ho mai fatto con i miei figli, ma solo perché non ce n'era bisogno. Quando ero bambina, il giorno dopo la fine della scuola mi trasferivo in montagna dalla nonna e gli zii, senza mamma e con papà che faceva qualche raid infrasettimanale. Rivedevo mia madre, se tutto andava bene, dopo due mesi ( non c'erano grandi mezzi di comunicazione), ma non soffrivo, anzi! Ogni giorno era una scoperta nuova : le galline, i frutti sugli alberi, la colla fatta con la farina e la notte con la copertina (e non con 35 gradi!). Di tutto ciò sono sempre stata grata innanzi tutto a nonna e zii, ma soprattutto a mia madre che preferiva far star bene me. Lo stesso varrà per le tue figlie, vedrai.

  • bel post, mi ha fatto pensare che per i miei figli ho rinunciato ad un lavoro che mi riportava a casa alle 21…. ma così facendo non ho lo stipendio per pagare la casa al mare e comunque non ci sono nonni che ce li vorrebbero portare…. le mie estati sono passate con i classici 15 gg di vacanza, per i miei figli si sono ridotti a 7 e non per scelta nostra….. mi viene il magone…. a.

  • mi sono letta tutto il vostro blog…ma proprio tutto tutto!
    ho riso, mi sono commossa, mi sono ritrovata in tanti dei vostri post
    complimenti perchè è davvero ben fatto e continuerò di sicuro a seguirvi
    🙂

    ciao Sara

  • Argomento molto difficile per me….ho passato l'infanzia stando dai nonni tutta l'estate…a 1000km dai miei genitori…vedevo mamma e papà dopo circa due mesi….non mi è mancato nulla:giocavo a piedi scalzi, facevo merenda mangiando la frutta direttamente dagli alberi, ho imparato a riconoscere tutti i fiori possibili e a giocare con le api senza farmi pungere.Costruivo la casa sull'albero, vedevo come si svolgeva la vita all'interno di una fattoria…insomma tutte le cose che un bambino adora fare! Ora sono io mamma, potrei far provare a mio figlio le stesse cose e fargli conoscere e apprendere ciò di cui ho goduto io…ma non è semplice staccarsi….

  • Credo che ogni storia sia a se e che ogni situazione debba essere valutata per il contesto in cui si svolge. Ci sono genitori che decidono di lasciare i figli dai nonni tutti i week end e ogni volta che hanno voglia di stare soli…in questo caso personalmente non condivido xchè se la famiglia è formata da tre persone è giusto viverla in tre… Per quanto riguarda le vacanze estive perché no? se i genitori lavorano e i bambini hanno la possibilità di stare con i nonni ben venga! Io da bambina ho sempre trascorso mesi al mare con i nonni e per me era una gioia immensa!
    Lo so che da mamma i sensi di colpa sono sempre tanti ogni volta che decidiamo di lasciare i nostri figli…ma pensiamo che ogni tanto si può fare…non per questo li amiamo di meno! 🙂
    Sara
    http://www.momeme.it

  • A me ancora non è capitato di dover lasciare mio figlio solo per così tanto tempo (ha quasi 10 mesi). Cioè, in realtà da quando ha 6 mesi sta dalla tagesmutter al mattino e fino alle 16 coi nonni (e ringrazio il cielo che mia mamma lavora solo part-time!), perchè son dovuta tornare a lavorare relativamente presto.
    Ora a luglio ho deciso di prendermi 3 settimane di maternità facoltativa, in modo da portare il pargolo al mare insieme ai nonni. Perchè si sa, il mare ai bimbi fa bene. E noi in vacanza possiamo permetterci di andare, insieme anche al papà, solo una settimana (eh sì, in ufficio le ferie ce le danno ad agosto…e sappiamo tutte quanto costano gli affitti al mare in agosto!). Spero di poter fare così anche l'anno prossimo e quello dopo ancora. In sintesi, di poter sfruttare fin quando ne ho la possibilità, la maternità facoltativa. Ma poi questa possibilità finirà, e mi auguro di cuore di poter lasciare mio figlio coi nonni, al mare (sempre che i nonni abbiano le ferie).
    Perchè non siamo mamme mostro, siamo mamme che pensano al bene dei propri figli! Perchè sappiamo che forse è meglio una lacrima e un pò di nostalgia, ma fargli fare tante vacanze e tante belle esperienze, piuttosto che lasciarlo a casa a patire il caldo e l'afa (noi stiamo in pianura…)!
    Non è che li portiamo dai nonni per farci i nostri comodi!!!

  • Meglio al mare senza mamma che in città con la mamma che vedi solo la sera e che tutti i giorni ti spiega che no l asilo non è vero termina a giugno come raccontano i compagni…oddio io sono passata nella categoria mamma racconta balle!!

  • Mandero' il mio cucciolo al mare con il papà tra una cosa e un altra 10 giorni..mi consumerò di lacrime ma credo che crescerò anch?io..forse..racconto meraviglioso

  • A me passa la voglia di lasciarlo dai miei. Mio padre, anche se ci sta molto bene e lo adora, ha purtroppo un modo di fare ereditato da mio nonno molto crudele: mi fa pesare tantissimo il poco aiuto che chiedo. É un continuo mandarmi sms dove dice che stanno benissimo ma.. che si stancano. Oppure mi chiede se posso prendermi ferie, nonostante sappia benissimo che ho un numero di giorni fisso in un anno.
    Poi quest'anno non è voluto andar via con lui anche se mia mamma voleva, perché è terrorizzato all'idea che mio figlio abbia nostalgia.
    Peccato che molto opportunamente dimentichi che lui non si faceva nessuno scrupolo a lasciarmi per due mesi filati in montagna coi miei nonni, mentre loro non solo lavoravano ma andavano anche in vacanza senza di me.
    Insomma, ne soffro molto, perché potenzialmente avrei la possibilità di avere aiuto ma di fatto sono inibita.

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