Crescere figli felici. Ecco le regole!

Crescere figli felici è facile, pare… Oserei dire facilissimo!
Certo, bisogna sapere come fare, ovvero, nell’ordine:
Svegliarsiiiiii!,
andare contro il Sistema,
boicottare “Lemultinazionali-e-lelobby”.Ah, già, anche le case farmaceutiche.

La Cia aveva cercato di mantenere il segreto, ma noi, cari miei, lo abbiamo scoperto e, ebbene sì, abbiamo deciso di divulgare le regole per crescere figli felici.
Siete pronti?E allora tenetevi forte!

 Si tratta di 4 minchiate.

Sì, cari miei, 4 minchiate e avrete esaurito il compito di genitore con estrema ed eterna soddisfazione, vostra e della vostra prole.
Eccovele:

1) Partorire naturalmente, possibilmente in casa.

Parto cesareo?Niente, vostro figlio sarà infelice, voi siete madri di serie B.
Game over.

2) Allattare.

Fino al diploma.

Al seno.

Latte in polvere?

Tuo figlio è ancora vivo?
Ciao bella, ancora non ti sei suicidata?

3) Tenere il figlio nella fascia.

 

Rigida, elastica, morbida, mei tai, sarcazzotai, van tutte bene.Hai il passeggino?

Eh, niente…io te lo dico: lascia che tuo figlio lo cresca qualcun altro.
No, no, non importa che hai partorito a luglio.
Ma che vuol dire ci sono 41°?!
No, non importa se la tua bimba ama la carrozzina.
Oh, ma allora non capisci?

4) Co-sleeping.

Ah, a tua figlia non piace?

Beh, chissenefrega.

Non dormi?
Sarà mica importante.
Non trombi?
Perché? Dovresti?
Avrai mica l’ardire?

5) Verbalizza

Eh?!
Boh, si usa…

6) Homeschooling

Vorrai mica lavorare e mandare i pargoli al nido  o alla materna o addirittura alla primaria?
Maddai! Antica!
Ma che antica? Pure ai tempi de mi nonna si faceva homeschooling!
Ehmbè, tu nonna non sa leggere?
Ehm…sì…più o meno…
Hai visto?

7) Autosvezzamento



Pappe? No grazie.

Dai 3/4 mesi massimo vai di cassoeula, o ‘nduja e provolone silano piccante o polenta taragna.
A seconda della zona, ovvio, Km 0 uber alles.

8) Non esistono capricci, solo bisogni.

Quando tuo figlio urla, perché vuole la Ninja Spada, non è un capriccio, no, non capisci una mazza, no. Tuo figlio sta solo esternando un bisogno.
Sicuramente esprime disagio, per il parto cesareo che ha subito 5 anni prima.
Oppure è perché non lo allatti più da 4 anni.
Non so, chiediglielo, parlatene, ah, sì: verbalizza! (Vd. Regola n.5).
Tira fuori una tetta.
Ripartoriscilo.
Vedi tu.
No, non sta solo rompendo i maroni.
Nooooooo, non vuole semplicemente la Ninja Spada.

9) Giochi di legno

La plastica è il Male.
Satana.Ma va che non è roba di dubbia provenienza, è plastica, sì, ma è CE, vedi?
Fa nulla. Vuoi un figlio felice? Levagli di torno la plastica.

Ma perché?
Non vuoi? Bene, lasciagli la plastica. E ricorda: un giorno si drogherà. E saprai il perché. Punto, fine della discussione.

10) Il bambino è competente.Variante: il bambino si autoregola

Due libri della Montessori, di Jasper e di Gonzales e sarete pedagogisti.

Vi metterete a scrivere sul web che basta non mangiare cibi gialli per non avere problemi di DSA.
Bene, abbiamo finito.
Non vi sentite già immensamente più fighi?
Tutto chiaro?
Non siamo normali noi a pensare che le variabili siano migliaia e che il mestiere di genitori sia difficile, noi, poracci, che non sappiamo esattamente come comportarci, che abbiamo paura di sbagliare, che non conosciamo le esatte conseguenze dei nostri comportamenti sui nostri figli, che ci interroghiamo, che ci proviamo, che ci confrontiamo…
No, no, ragazzi, tutto questo solo perché non sapevamo le regole d’oro.
Visto? C’è chi ha capito tutto e offre garanzia di riuscita:  10 ciofecate e crescerete figli felici.
Troppo facile?E va bene non credeteci, noi ci abbiamo provato.

Poi non dite che non vi avevamo avvertito!
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