L’insostenibile pesantezza dell’essere

Avvertenza: questo è un post brutto, scazzato, pessimista e senza lieto fine.
E’ l’antitesi del post di ieri di Anya: sì mi lamento, sì mi aspetto molto dagli altri, no, non prendo la vita con leggerezza (come potrei, in questo periodo?) e no, in questo momento non mi amo.

Ecco, non so a voi, ma a me pare di essere in pieno medioevo.

Quei periodi bui in cui ci sono i signori, che se la passano da dio, e tutti gli altri, che se la passano di merda.
Noi dovremmo essere tra quelli fortunati.
Abbiamo entrambi un lavoro, entrambi con entrate discrete, che se solo avessi il culo di avere una casa piovuta dal cielo tipo Scajola, potrei dire che siamo benestanti.
Ma non è così, nulla ci piove nè ci è mai piovuto dal cielo, e il mutuo e le altre spese di casa e nido e mensa e baby sitter si mangiano quasi tutte le nostre entrate, e anche qualcosa di più.
Lavoriamo tutti e due tutto il giorno, bene o male torniamo tutti e 4 a casa alle 19.

E per me non è umano.

Non è umano che due bambini stiano fuori casa tutto il giorno, estate compresa, non è umano che per riparare un rubinetto rotto bisogna prendersi ferie o lasciarlo rotto all’infinito.

Non è normale che se si rompe la serratura della porta, resta rotta, e dormiamo con un mobile davanti la porta da una settimana.
Che se si rompe (si ci si sta rompendo tutto in ‘sto periodo) la balaustra del balcone dobbiamo metterci davanti un vaso perché non abbiamo il tempo (nè i soldi) di cercare e far venire un falegname.
Dal lunedì al venerdì si vive in una bolla, il sabato si devono fare le pulizie la spesa e le commissioni che non si possono fare negli altri giorni. La sola domenica si può fare qualche giretto, morigerato.
E di solito piove.


Sono incattivita, incazzosa e sto diventando invidiosa, sentimento che ho sempre trovato tra i più riprovevoli.

Spesso detesto i miei, che non perdono l’occasione di farmi notare che la casa è incasinata, che devo sistemare questo, devo fare quell’altro.

Ma quando??
Mia mamma da quando siamo nati noi non ha più lavorato, mio papà finiva di lavorare alle 14.
Ok, per un po’ di anni ha fatto un secondo lavoro il pomeriggio, ma ha sempre avuto il tempo di star dietro a tutto.
Son certa che non possono capire davvero cosa significhi lavorare in due tutto il giorno e non avere tempo neanche di respirare.
Sai che mi frega della doccia che perde! E’ tanto se riesco ad accasciarmi nel letto ancora viva.
Detesto chi mi dispensa consigli sulla forma fisica. “Io vado in palestra 4 volte a settimana” “io vado a a camminare due ore ogni sera”, “il personal trainer ti cambia la vita”: fanculo, io mangio davanti al pc in ufficio per poter fare gli orari che faccio e non lasciare i miei figli con estranei fino alle 7, la palestra me la scordo, e per poter camminare o correre dovrei alzarmi alle 5.30 di mattina, ma vado a dormire a mezzanotte quando va bene, e davvero nun gliela fo.

Sì, sono invidiosa.

Degli amici che finiscono di lavorare alle 14 per stipendi non tanto più bassi dei nostri, e li detesto quando si lamentano perché hanno una riunione al pomeriggio e tornano, addirittura!, alle 18.
Invidio chi ha avuto la casa in regalo dai genitori, invidio i Nonnassistiti.
Invidio chi ha avuto tutto su un piatto d’argento, invidio chi può permettersi ciò che desidera e anche di più, invidio chi per andare in vacanza sceglie in base a dove non è mai stato e non in base ai centesimi che ha in tasca.
Invidio chi riesce ad avere aiuti provinciali, statali, comunali, stellari di ogni tipo: loro si fanno 2 settimane di vacanza, noi non andiamo nemmeno al mare.
Non lo so, c’è qualcosa che non mi torna.

Eppure non servirebbe molto, basterebbero orari lavorativi diversi. Finire alle 17, un pomeriggio a settimana a casa. Stipendi più alti e davvero meritocratici, così da potersi permettere almeno di pagare qualcuno che sistemi casa. E magari di fare qualche week end fuori porta.

A me non bastano due miseri giorni per tornare a respirare, davvero.

Per fortuna sono momenti, per fortuna basta poco per risollevarsi d’animo quel che serve per arrivare vivi alla prossima crisi esistenziale.

Basta una cameretta che, finalmente senza lettino, scopri non essere così male, nonostante le cazziate per aver optato per mobili di scarsa qualità. Basta sgomberare una stanza degli orrori che diventa angolo pausa-nani sigaretta, basta togliere il fasciatoio in bagno e pensare che prima o poi potrei farti un bagno strafico, perchè ok, hai ancora i mobili di chi ti ha venduto casa, ma almeno hai un bagno gigante che molti si sognano. E una casa dove i figli girano in bicicletta.

Basta parlare con la baby sitter che, quando le chiedi se va in ferie, ti sgrana gli occhi, scoppia a ridere e ti dice “nooo!!” come se le avessi chiesto se per caso farà il giro del mondo quest’estate. 

Ok, è brutto vedere chi sta peggio, altro che bicchiere mezzo-pieno, come dice la mia amica Sara bisogna invece puntare al bicchiere colmo!, però -ammettiamolo- serve. A me sembra una tragedia dover saltare le vacanze (e non ho mai fatto più di una settimana in vita mia, resto ancora interdetta davanti a chi sverna per 3 mesi, o davanti a Instagram, dove pare che tutti non facciano altro che passare da un mare all’altro), ma c’è chi non si è nemmeno mai sognato di poterle fare. E, lo ammetto, mi chiedo quanti di quelli che fanno la bella vita sui social siano davvero felici. O abbiano quello che hanno per meriti personali, e non perchè gozzovigliano con i soldi di papà (o del marito).
Insomma, ho la fortuna, se non altro, di poter vedere il lato positivo delle cose, e devo convincermi non sia cosa così scontata.
Soprattutto, ho la speranza e la convinzione che dovrà per forza cambiare, perchè ce lo meritiamo, perchè ci siamo fatti il culo, perchè forse questo, con due bimbi piccoli e la crisi imperante, sarà davvero il nostro periodo più buio.
E, si dice, dopo il buio viene la luce, no?
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28 Comments

  • Ecco… tutto ciò che hai scritto era ciò che pensavo mentre leggevo il post precedente di Anya.
    Ok, sto facendo la parassita e parlo attraverso la tua bocca… M.

    Ps. Anche noi, mai più di una settimana consecutiva di ferie all'anno e rigorosamente ad Agosto, ma quest'anno 'fanculo ai colleghi… ma mi sono fatta concedere dai capi una settimana a giugno, per goderci delle ferie a poco prezzo e tanta luce!!

    Ri-ciao
    M.

  • Passerà, certo che passerà. Però, senza alcun intento provocatorio né moralistico, ma semplicemente col cuore in mano, ti chiedo: sicuro che vi serva una casa tanto grande da poterci far andare i figli in bicicletta (ma con un mutuo altissimo, immagino)? Se mandare i figli al nido o affidarli alla baby sitter costa quasi uno stipendio, uno dei due genitori non potrebbe prendere un'aspettativa o chiedere un part time per qualche anno? O anche lasciarlo, il lavoro (risparmiando anche su chi pulisce casa, sulla benzina, sulla pausa pranzo, sugli abiti "da ufficio", per dire), magari arrotondando con qualche altro sistema, tipo doposcuola? E questo non perché sia "giusto" o necessario, ma perché così, forse, non siete felici.I ritmi a cui ci costringono sono sempre meno sostenibili, per noi, per le nostre famiglie, per l'ambiente. Ma è così vero che non possiamo cambiarli?

    • Eh Silvana chi lo sa! Io sono libera professionista, ho uno studio mio e mollare significherebbe dire addio a tutto quello che ho faticosamente creato finora. Mio marito men che meno. La casa, sì, è molto grande, ma, a parte che costa meno di un bilocale in una grande città, in questo periodo è praticamente invendibile, a quanto pare. Sto valutando altre strade più sostenibili, ma tutte comportano un salto nel vuoto, da cui non si torna indietro, purtroppo.

    • Purtroppo molto spesso chi si ritrova nelle nostre condizioni, si lamenta proprio perchè ha cercato delle alternative e non ha trovato la soluzione.

      Anche per un buco di appartamento devi accollarti un mutuo… e condivido appieno l'invidia che ti monta quando pensi a coloro che si ritrovano già la casa pronta…
      E l'opzione almeno uno dei due part-time? Se non trovi l'accordo, devi accontentarti e aspettare tempi migliori… M.

    • scusa Morna, sei una libera professionista con studio tuo e non riesci a fare le vacanze? Ma sei sicura che ti convenga fare la libera professionista? Te lo dico perché quando ho dovuto scegliere tra libera professione e lavoro dipendente ho fatto due conti e conveniva il lavoro dipendente… il gioco deve valere la candela, ti sbatti per la libera professione se rende adeguatamente.

  • Cara Morna… condivido ogni tua singola parola e anch'io da libera professionista credo che sia difficile far capire agli altri che purtroppo non si hanno diritti e che spesso si raccimolano quattro lire con grande fatica. Io in questo momento non vedo l'ora di finire la ristrutturazione/trasloco e poi di ricominciare a respirare e a passare almeno i week end con i miei bimbi.

  • Forse la risposta sta proprio in quel "Ok, ho un mutuo folle, ma i miei figli girano per casa in bicicletta". Io ho scelto una casa di 50 mq in favore di un mutuo piccolo. Con la differenza di spesa, mi permetto di non fare lo straordinario, non pagare la baby sitter e col mio ometto ci concediamo una pizza ogni tanto quando torno stanca dal lavoro e non ho fantasia di cucinare. E sono felice così, preferisco passare un'ora in più al giorno con mio figlio che contemplare un salone doppio e una cucina abitabile che poi, quando mio figlio sarà grande e io sarò sola in casa, che vuoi che me ne farò? Ognuno sceglie a cosa non può rinunciare per vivere meglio, tu ai mq di casa tua, io a qualche momento di relax con mio figlio. Però io non mi sognerei mai di lamentarmi del tizio dell'attico che ha 100 mq solo di terrazzo. Anche lui avrà fatto una scelta.

    • la questione è più complessa, diciamo che ho scelto i mq rispetto alla comodità in quanto son andata a vivere in un paesino in culo al mondo e senza servizi. Questa è una scelta. La mia casa, che è bella e che adoro, costa davvero come un monolocale in centro. Certo, potevo, volendo, andare in 50 mq sempre a casa di Dio, e il mutuo sarebbe stato più basso. Ma il mutuo era (ed è) del tutto congruo rispetto alle entrate e peraltro, 6 anni fa, eravamo due giovani che avevano iniziato a lavorare da relativamente poco, e si presumeva che i redditi salissero in proporzione. Invece sono aumentate le spese, e diminuite le entrate. Chi poteva immaginarlo?

    • Io non potrei vivere in una casa enorme in un buco di paese senza servizi vicini e con l auto sempre in mano per andare al negozio più vicino ma
      per il resto condivido ogni tua singola parola e ti abbraccio

  • Carissima, non è invidia, è quel senso di ingiustizia che ti logora lo stomaco e il cervello anche e soprattutto quando poi ci sono persone che magari non si fanno il mazzo come fai tu, non corrono come fai tu, magari hanno tempo libero il doppio di quello che hai tu ma che dedicano al loro narcisismo e non a stare con i figli, e si permettono di parlarti di "priorità" "scelte", ti guardano dall'alto verrso il basso come se tu fossi una cretina che passa la vita perdendo tempo dietro casa e lavoro mentre loro si fanno le beate vacanze. A questo proposito, io vivo vicino al mare , lo so, è una gran fortuna, ma ti assicuro che nonostante sia a venti minuti da casa, che io lavori dal lunedi al sabato in una località che sta sul mare e mio figlio vada alla ludoteca in spiaggia, quando vado a prenderlo l'unica cosa che voglio è tornarmene a casa, la mia bella e nuova, sudata casa… Mandami il tuo indirizzo tramite email carlottamatta1@tiscali.it, ti mando una conchiglia del mio mare sardo per farti sentire un po' più vicina alla luce. Un abbraccio.

  • Devo dire che nel leggere mi è sembrato di riconoscermi allo specchio. Stessi ritmi, stessa vita, stesso mutuo, stessi problemi da Non-Nonnasistita….e da due mesi mio marito e' senza lavoro. Mi ammazzo?! Ma neanche x idea, la crisi può essere molto peggiore di quello che stiamo vivendo, perché comunque dobbiamo guardare avanti e portare avanti una famiglia dei figli e forse un giorno la casa sarà nostra senza più debiti. Ma il senso di precarietà ti stronca ogni iniziativa e ogni idea …perché non è la prima volta e non sarà l ultima in cui ci troveremo con un solo stipendio. Ma sinceramente non cambierei il mio posto con quelli che hanno paura a fare figli e non li fanno x motivi economici. Li abbiamo fatti, sono cari in tutti i sensi, ma soprattutto sono la mia forza.

    • in bocca al lupo cara! Anche qui la crisi ci ha investito in pieno, per me entrate molto ridotte, mentre l'azienda dove lavorava mio marito è fallita e tanti stipendi da recuperare. Ma per fortuna ha trovato subito (anche se a molto meno, la crisi è anche una scusa per sottopagare… tanto c'è la fila fuori dalla porta), ti auguro che trovi prestissimo!

    • GRAZIE MORNA. Ogni tanto leggere di chi è nella tua stessa situazione ti fa sentire meno solo….o solo meno sfifgato…in bocca al lupo anche a voi!

  • cavoli, anche io la penso così, possibile che abbia fatto 2 figli per vederli dalle 19 in poi?
    siamo una famiglia unita dalle 20? la domenica e nelle ferie?
    perchè non può essere tutto un po più semplice? un po più mulino bianco anche per me?

  • come dici tu, è una cosa senza logica.
    capisco bene le tue parole: marito che lavora notte-mattina, io (part-time, checculo) il pomeriggio-sera e anche i week end. tre figli che ci vedono praticamente a turno… tristezza. e le ferie? nella casa in montagna, quella che era dei nonni e quindi aggratis. altro modo per vacanzare non c'era. e so bene che in tutto questo siamo fortunati… però la rabbia (diciamo così) e a volte l'invidia nel vedere le foto e i racconti di molte altre famiglie ….
    vien da chiedersi se la crisi alcuni la sentano oppure ce la lasciano tutta a noi!

  • Vi capisco benissimo…è davvero alienante vivere così. A volte invidio gli animali randagi che riescono a vivere la vera vita, la natura, non devono lavorare, sono senza sovrastrutture…Non so se mi spiego… a volte mi viene voglia di andare in campagna e mangiare solo cose dell'orto…ma la casa di campagna chi me la paga? 😵

    • io invidio i miei gatti, sempre spaparanzati sul divano a far nulla ;-P. Comunque vero, anche noi abbiamo spesso quell'istinto. Ma solo perchè non conosciamo la vera vita di campagna, temo!!

  • Cara Morma, purtroppo è un momento difficile per tutti. Anche io e mio mairto lavoriamo tutto il giorno,con una bimba di un anno che vediamo solo la sera. Che dire: Teniamo duro!! perchè questo periodo passerà e riusciremo a venirne a capo. La crisi finirà e ci ritroveremo con dei figli piu grandi e ancora un lavoro!
    Coraggio!!!

  • Ciao Morna, che dire siamo tutti un po' sulla stessa barca. Anche io libera profesionista e SO BENE cosa intendi quando dici buttare via gli sforzi fatti…che poi non sono solo i nostri, sono anche quelli dei nostri genitori, sono aspettative, fatiche, giorni passati sui libri al posto di andare a divertirsi, gioventù in parte sacrificata in nome di un futuro che ahimè non è stato come ce lo raccontavano i film o i libri o semplicemente come ce lo aspettavamo. Ma tant'è. E non dare retta a chi ti dice di mollare per risparmiare le spese! perchè è vero che magari ti sembrerà di lavorare per buttare tutto in baby sitter, pulizie da far fare a altri, camicie da far stirare….anche io alle volte c i penso. ma siamo anche delle persone e quando il periodo buio finirà (e finirà !!!) almeno ci ritroveremo (…forse) ancora con un lavoro. I figli pure io li vedo dalle 19 alle 22 quando tremati tutti ce ne andiamo a letto. ieri proprio mi chiedevo se le donne avessero o meno guadagnato qualcosa nella storia, passando da 50 anni fa quando lavoravano in campagna come muli tutto il giorno e in più avevano figli e casa da curare, ad oggi, con gli occhi strapazzati davanti al pc tutto il giorno e poi corri a fare la spesa!!! corri a prendere i nani !!! il sabato fai le cose che non puoi fare durante la settimana (a meno di avere 30 ore al giorno e l'energia di un supereroe) e la domenica devi scegliere: o organizzi qualcosa per passare almeno un, dico, un giorno in serenità con i tuoi cari…ma questo comporta spese et fatica organizzativa et arrivoallunedìincomacomesenoncifossestatoweekend, oppure nulla, passi la domenica cercando di riposare (con 2 nani sotto i 4 anni????) . Ti capisco. se poi ci sono le difficoltà economiche a peggiorare il tutto, è dura. Ma teniamo duro , sarà l'occasione per ricominciare a godere delle piccole cose, in fondo, e tornando al passato, non credo che se la passassero meglio di noi oggi….mia nonna si alzava alle 4 per andare in mezzo al gelo a curare le bestie…e aveva 6 figli,….un bacio. Gigia

  • Morna cara!
    Hai tuuuuutto il diritto di essere arrabbiata, ma pensa alla libertà che deriva da tutti i vostri sforzi. E la soddisfazione di aver fatto tutto da soli poi! Nessuno si potrà arrogare il diritto di farti i conti in tasca o di educare i tuoi figli solo perchè ti danno una mano…
    Ti abbraccio forte e….brava Morna!
    Dora quasi mamma di un polpettino che nascerà a novembre in una casa allegra e colorata ma gravata da mutuo, non nonnoassistita e spesso invidiosa di chi lavora meno, guadagna di più e campa su mammà e papá!

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