Croazia low cost 2 parte: Isola di Brac

Sì lo so, ormai riaprono le scuole, l’estate, mai iniziata, è quasi ufficialmente finita (ma almeno non ci tocca il cambio di stagione, visto che non abbiamo mai riposto maglie e giacche)… e parlare di ferie e mare pare quasi strano.

Ma ormai ho iniziato e non posso mollarvi sul più bello.

 

Come vi ho accennato, tutta la nostra vacanza in realtà nasce dalla foto di una bellissima casetta immersa nel verde. Avrete intuito che ho un debole per le case. Sì, lo ammetto, per me il nido, il punto fermo, è essenziale. Anche in vacanza.

 

Ancora ricordo con un certo orrore la vacanza dell’anno scorso, in 4 in una stanza d’hotel grande più o meno come il bagno di casa mia.

Comunque, vista questa casa, abbiamo subito detto “è lei” (un po’ come quando ho visto la foto della mia casa su un sito immobiliare, detto fatto…).

 

E su di lei abbiamo costruito tutto l’itinerario.

 

Veniva affittata tramite l’agenzia croata Uniline che, essendo ormai a ridosso della partenza, chiedeva il saldo dell’intero periodo per la prenotazione. Avevo il terrore della fregatura, di arrivare e non trovare nulla, informazioni on line ne ho trovate poche, ma abbiamo deciso di fidarci.
Quindi, partiti da Rakovika intorno alle 9, procediamo spediti nel bel mezzo della Croazia, dove, lasciati ben presto alle spalle ambienti tanto simili ai miei (abeti, montagne, torrenti), ci troviamo in un paesaggio davvero lunare.
Ecco, un posto dove ti auguri che la tua buona auto non ti abbandoni. Il nulla assoluto dove credo un soccorso arriverebbe nel giro di 5 ore minimo.
Ma grazie a Dio tutto bene. Arriviamo al porto di Spalato dove prima ancora di capire dove andare ci troviamo già imbracati senza neanche un minuto di attesa (e con il dubbio di essere diretti chissà dove, magari Ancona…).
Vi tralascio il viaggio, un’ora scarsa, ma più pesante delle altre 10 in auto, perchè le piccole belve correvano ovunque ed io ero davvero certa di dover gridare “bimbo in mareeeeeee!!”.
Comunque, nonostante tutto (tra cui le gufate di Mirtillo appena imbarcati “sicuramente affonderà”, “Non arriveremo mai”, con relative strizzate di maroni degli italiani che lo sentivano…) arriviamo: l’isola di Brac è grande, le strade le solite, curvose e maltenute stradine croate.
In 40 minuti siamo a Pucisca, all’agenzia, che grazie a Dio esiste, e dove ci dicono (arrigrazie) che il proprietario sarebbe venuto a prenderci per mostrarci la strada. Tutto ok, quindi, fidatevi pure!
Infatti arrivano la proprietaria e la figlia e ci conducono prima in una strada lungo il molo, senza guardrail (strada che ci è poi toccata in finite volte, sempre con grande angoscia mia, aggravata dal segnale “attenti a non finire in mare”) poi su per le colline, in mezzo al nulla più assoluto. Solo due chilometri dal centro, ma due km di curve e brullitudine.
Il posto, però, è meglio di ogni aspettativa.

 

 

Ettari sconfinati di uliveti (sì, tutto quello che vedete nella foto sopra era “nostro”, non abbiamo mai trovato il confine della casa…), la piscina per i bimbi, sdraio, amache, il trampolo per saltare, le galline che razzolano, ed Ale che dopo 5 minuti torna con un ovetto fresco.  “Tenete, mangiate, prendete tutto, là c’è l’orto, prendete quello che volete”, ci dice la proprietaria, gentilissima, porgendoci anche una terrina piena di crepes appena sfornate.

 

Crepes che diventeranno la torta di compleanno del mio Melo, piccolo tondo amore, che compie 3 anni proprio quel giorno.

 

dolce, paffuto, adorabile treenne coccolone, che ti prendi tutto l’amore che vuoi

Il pomeriggio c’è il tempo per una capatina nella spiaggetta consigliata dalla signora. Pochissima gente, mare stupendo, ma diventa subito profondo e non è adatto a noi.

 

 

 

Purtroppo è difficile avere informazioni sull’isola, non esiste una guida specifica, e le strade sono poche e mal tenute. Credo quindi che le più belle insenature si possano raggiungere solo in barca o in mountain bike: cercando una caletta siamo quasi rimasti incastrati in una strada che solo troppo tardi abbiamo capito non essere percorribile in auto.
Il giorno seguente abbiamo optato per la più turistica ma bellissima spiaggia di Zlatni Rat, il corno d’oro: caratteristica lingua di spiaggia, che cambia a seconda del vento.

 

 

 

 

Viene descritta come spiaggia di sabbia, in realtà io ho visto solo piccoli ciottoli. Forse la punta, ma si tratta comunque di terriccio grosso, scordatevi la sabbia fine dei nostri mari. E no, non abbiamo sentito la mancanza della sabbia.
A parte l’indubbio vantaggio di non trovarsi sabbia in ogni possibile anfratto per mesi, devo dire che i bimbi hanno mille risorse. Mirtillo era sempre in acqua, Melo giocava con i suoi draghi…

 

C’è una pineta molto vasta, e un sacco di locali dove potrete passare dagli smoothies di frutta fresca, alle patate fritte, alla pizza.
Perfetta per i bimbi perchè, anche se diventa profonda in pochi metri, è lunghissima, quindi permette comunque di muoversi agevolmente.
Inoltre è particolare perchè una delle due sponde è sempre molto ventosa e con onde divertenti, l’altra più calma (a seconda del vento: se quindi da una parte il mare è mosso provate a 5 metri dietro le vostre spalle…). Ovviamente, è anche molto affollata, mentre in Croazia si trovano tantissime spiaggette dove potete davvero essere quasi soli.
Infatti lì siamo stati solo 2 volte, gli altri giorni andavamo nella più selvaggia spiaggetta di Murvica (sempre a Bol, continuando dritti dopo Zlatni Rat), che sembra immersa nel nulla, ma ha poco sopra un baretto quasi invisibile, dove abbiamo mangiato calamari fritti spettacolari.

 

no, la gnocca sullo sfondo non sono io
Bol, paesino vicino alla spiaggi di Zlatni Rat
La sera spesso usavamo l’enorme camino della nostra casa, e il fantastico legno d’ulivo rendeva le nostre grigliate fenomenali.

 

Ma no, non è stato tutto perfetto.
La prima sera, sarà stata la stanchezza, sarà stato l’entusiasmo, ci siamo goduti il nostro paradiso sperduto, guardando le stelle e chiacchierando nel nostro uliveto. Ma già la sera successiva ho iniziato a trovarlo inquietante.

Era davvero isolato, e poteva venire anche una squadra di 20 persone a farci del male che non se ne sarebbe potuto accorgere nessuno.
le nostre uniche vicine….
Lo so, pensieri assurdi, ma al mio rientro ho scoperto che anche il Morna consorte pensava lo stesso, senza dirmelo.
In più, c’erano le bestie.
Passi per le vespe, che erano ovunque e non ci hanno mai punto.
Passi per moscerini e zanzare.
Ma la vera tragedia è successa la terza sera.
Torniamo da una cena fuori, mi infilo nella veranda buia cercando l’interruttore a tastoni sul muro, accendo e … “meglio se non ti giri”, mi dice Lui.
Morale: io non mi giro, grazie a Dio, ma dietro di me c’era un ragno gigantesco, una specie di tarantola, nera, cicciona e pelosa (esistono le tarantole in Croazia? non ditemelo please).
Mio marito voleva fotografare l’orrida bestia, non avendo mai visto ragni così enormi, ma io mi sono fermamente rifiutata. Non ho voluto vederlo manco in foto.
E neanche così mi sono salvata… soffro di aracnofobia, ed ho smesso di dormire quella sera stessa.
I vestiti doveva estrarli e scuoterli Lui, doveva guardare ovunque prima che posassi il mio ragguardevole culo su qualsivoglia supporto, ho abolito sdraio e amaca nel terrore che mi piombasse addosso mezzo chilo di ragno peloso.

 

Questo ha un po’ gustato la festa, lo ammetto, appena scendeva la sera mi veniva l’ansia, dovevamo uscire per forza perchè lì era invivibile, anche se non sempre avevamo voglia di metterci in macchina.

A parte questo, la vacanza è volata.

 

Il nostro paesino, Pucisca, nemmeno citato dalle guide, era in realtà un vero gioiello, con queste case rivestite della pietra tipica del luogo.

 

 

 

 

 

Siamo stati a cena fuori due volte, in un ristorante piuttosto costoso, almeno per i miei canoni.
Considerato che i nani hanno mangiato per pochi euro (cevapcici Mirtillo, frittata Melo) , per un branzino alla griglia, che normalmente mangio da sola, abbiamo speso sui 75 euro.
Ma era squisito, quindi abbiamo recidivato: volevo prendere la specialità croata, e cioè carne o pesce (agnello, vitello, polpo o galletto) cotti nella campana, sotto le braci, ma alla fine abbiamo optato per una grigliata di pesce: due pesci in 4, una fame assurda (ci siamo mangiati pane e olio come se non ci fosse un domani) e abbiamo speso quasi 90 euro.
Un po’ troppo, specie per uscire affamati.

La cucina croata è un po’ monotona, e il pesce, assurdo ma vero, costa tantissimo. Impossibile poi da reperire al di fuori del ristorante. Nei supermercati non essite, nel nostro paese non esiste una pescheria. Abbiamo visto un mercato del pesce, ma era a 40 km e non so nemmeno se fosse solo per l’ingrosso.

A pranzo mangiavamo calamari fritti, economici e squisiti, o schifezze varie.

 

 

Io ero drogata del burek sa meso, una specie di sfoglia alla carne, una cosa di un gudurioso inimmaginabile che devo assolutamente riuscire a riprodurre.

 

 

Anche i supermercati non sono particolarmente economici, per la carne si spende come in Italia, l’unica cosa conveniente è la birra: una birra media nei bar costava circa 3 euro.

Non ho idea purtroppo di come siano gli stipendi e gli affitti, per gli autoctoni (che non sono particolarmente socievoli…) ma sicuramente una bella fetta di entrate se ne va in cibo.

Quanto a noi, abbiamo tristemente esaurito il budget e sforato di 100 euro circa.

Come dicevo, il budget per 4 era di 1.400,00 euro, benzina compresa, per una vacanza di 8 notti.
Ero in dubbio se potevo parlare davvero di vacanza low cost, in fondo a me 1.400 euro sembrano un sacco di soldi, ma forse non sono ancora entrata nell’ottica che siamo in 4.

270 se ne sono andati per i primi due giorni a Plitvice.
420 per l’affitto della casa.
300 circa per benzina e pedaggi.
Il resto tra pranzi, gelati, bibite e cene.

Potevamo forse “giocarci” meglio le cene, cercando posti meno costosi.
Sicuramente potevamo spendere meno i primi due giorni.

Ma tant’è, già ritengo un successo aver fatto 9 giorni di vacanza con quel budget.

Ma al rientro, abbiamo dovuto rinunciare alla sosta prevista a Trieste.
Il viaggio non stop è durato 13 ore, i bimbi, che non hanno nemmeno mai dormito, son stati bravissimi, una menzione speciale va a loro, i miei angelici cuccioli amorosi.

Che hanno festeggiato i compleanni senza festa e senza torte, con i loro disorganizzati genitori.

il mio piccolo, scorbutico, pessimista, disfattista,
brillante e bellissimo Mirtillo Malcontento

E così si rientra, dopo un’estate mai iniziata davvero, con un’autunno che si preannuncia bello tosto, tra nuovi inizi e tanti dubbi, con due cuccioli che crescono, e una mamma indaffarata e malinconica…

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17 Comments

  • grazie Morna per il racconto della tua vacanza,gradevolissimo e onesto.mille volte meglio di tripadvisor :-):-):-) la Croazia è una meraviglia,ma forse bisogna mettersi nell ottica di essere un po ' spartani se non si vuole essere "pelati " vero?ormai hanno fiutato l'affare anche loro e hanno alzato i prezzi,rispetto ad alcuni anni fa.prossima frontiera:l'albania!cmq sicuramente merita,chissà ke l anno prossimo non affitti una casettina a bol !(i calamari fritti ci aspettano!!!)buon rientro,spero che la tua malinconia possa passarti presto:-)

  • grazie per il reportage… noi quest'anno siamo andati in albergo a seefeld 750 euro in 4 per una settimana in mezza pensione e merenda… un 200 euro in più tra pedaggi pranzi & co e ce la siamo cavata… anche noi previsto nulla e poi…. menzione speciale ad un discount con cui ho prenotato il viaggio (temendo anche io di non trovare l'albergo ) : ) ma insomma siamo mamme mostro anche in vacanza!!! A.

  • sono stata diversi anni in Croazia, ma senza frugoletta al seguito x' non esisteva ^_^ cmq siamo passati anche noi x quel paesaggio lunare, sconfinato e isolato dal mondo……ho ancora il terrore!!!!

  • Aspettavo il seguito della vostra vacanza! Mi è piaciuto molto il tuo racconto. 1400 euro anche a me non sembrano tanti, soprattutto mi sembra che siate riusciti a tenervi bassi sui pasti e gli extra… Bravi! A noi se ne sono andati circa 2000 euro per una settimana nel "vostro" Trentino. Le foto della casetta sono incantevoli, si capisce perchè vi siate innamorati e a me dei ragnoni non sarebbe importato un fico secco! Magari dell'essere così isolati un po' sì peró…

  • Vi leggo da molto tempo, non commento mai: per il momento non sono mamma, mi diverte leggere le vostre "avventure" 🙂 ma non mi azzardo a dire la mia visto che, finché non avrò anche io un "nano" non penso di poter veramente intervenire in certe discussioni… Finché non provi non lo capisci!
    Eppure stavolta non resisto, perché anche io e il mio compagno siamo stati a Brac quest'anno (per due anni abbiamo fatto vacanze in Croazia, questa però era la prima volta su quest'isola) e mi dispiace che abbiate dovuto spendere così tanto… Noi eravamo in una casetta fronte mare a Bol per 400E 8 notti (ammetto però che il periodo era diverso, tra fine luglio e inizio agosto) e per le cene mai speso sopra le 450 kune in due (quando proprio uscivamo rotolando). Ammetto che in effetti Brac è più cara della media croata, e Bol in particolare, per non parlare della qualità del cibo che comunque di base (parlo sempre di Bol) è più basso della media, comparando sempre le nostre precedenti esperienze. Alla fine infatti abbiamo capito che per mangiare bene e spendere meno era meglio uscire da Bol: siamo capitati grazie a TripAdvisor in un agriturismo poco fuori il paesello, mi pare si chiamasse Nono Ban o qualcosa del genere… Agnello alla griglia meraviglioso e per chi ha bimbi un sacco di spazio con due piccole piscine, grandi giardini e pavoni liberi – molto socievoli peraltro 🙂 –
    Mi soffermo a parlarne perché in effetti per chi ha bambini la Croazia è una buona meta piuttosto Low cost (ammetto che prezzi si stanno comunque alzando…) e al di là del posto di cui ho fatto menzione, è pieno di appartamenti e soluzioni per famiglie che in effetti sono abbastanza salva-vacanza nel caso non si voglia spendere troppo ma comunque godersi della natura meravigliosa…
    Oddio a rileggermi sembro l'ente per il turismo croato, ma giuro che non mi pagano xD

    Vabbè, tutto questo sproloquio per dirvi finalmente che è davvero bello leggervi e un po' pensare che, tutto sommato, anche se sembra una missione impossibile… Ce la si può fare a "sopravvivere" da mamme 🙂
    Grazie per i sorrisi che mi regalate

    Federica

    • Per prima cosa vorrei esprimere tutto il mio odio per google, avevo scritto tutta la mia risposta da cellulare e dopo aver tentato di pubblicarlo è magicamente sparito -.-''

      Ricomincio quindi da capo…
      E' un peccato che non vi siate fermati perchè meritava veramente un assaggio!
      Riguardo le spiagge di Bol, oltre a quelle che avete visto anche voi, siamo andati più volte in quella accanto al monastero domenicano: ciottoli, mare cristallino e avendo voglia di camminare un po' lungo il sentierino che costeggia il costone, si arriva in una caletta davvero paradisiaca, ma ufficialmente FKK per cui meglio arrivarci consapevoli 😉 Io personalmente non ho alcun problema con il naturismo, e anzi vi ho visto diverse famiglie con bambini di diverse età, tra l'altro tutti che vivevano la cosa con molta naturalezza e senza "curiosità morbosa" (passatemi il termine)…sinceramente non so come la vivrei se dovessi trovarmi a fare una scelta simile in prima persona, ma a guardarli quel poco tempo in spiaggia vi dirò che tutta questa easyness quasi quasi la invidio 😛
      A Zlatni rat avete fatto un salto in quella specie di parco giochi gonfiabile in mezzo all'acqua? per il piccolo non era adatto, ma per il neoseienne sicuramente sì 😀 tralasciamo il fatto che ci siamo dati al regression-time spinto, lanciandoci anche noi in mezzo insieme ad altri adulti (inutile dire che l'effetto era quello – se ve lo ricordate- dei giochi acquatici di Mai dire banzai/Takeshi's Castle…ma ho finalmente capito perchè, nonostante cadessero in continuazione facendosi malissimo, trovavano la cosa divertente). I bambini miracolosamente affrontavano la cosa con molta più nonchalance ed equilibrio, comunque 😛

      A Brac non avrei altro da segnalare, anche perchè ci siamo lasciati sedurre dall'avere un appartamento con tutto a portata di camminata, e per due persone che normalmente vivono a 50km dal rispettivo posto di lavoro (ma farei prima a dire vivono in macchina) la prospettiva di non muoversi in auto anche in vacanza era troppo allettante!
      Questo ovviamente volendo restare alla meta che avete già visto: se mai vi venisse in mente di tornare in Croazia ci sono ancora molti posti che vale la pena visitare, a partire dal parco naturale delle Kornati, passando per la città vecchia di Spalato e Dubrovnik, per finire con le isole (Hvar, Korcula, Vis). E a me, in tutto ciò, manca ancora l'Istria…
      Federica

  • Volevo aggiungere al mio precedente commento che Melo e Mirtillo davanti alle loro improvvisate torte di compleanno sono bellissimissimi!!! E auguri anche se in ritardo! Cris

  • Ciao!
    Seguo 50 sfumature di mamma da quando sono diventata mamma, ed è diventato per me un momento di relax in cui posso farmi due-tre risate in santa pace (di solito al lavoro, qualche minuto prima delle 8 di mattina)! Sono traduttrice ma lavoro anche periodicamente come interprete e professoressa di italiano (e tedesco e spagnolo, ma non importa ora) e mi sono pure permessa di far leggere a una mia allieva il testo sul crescere i figli maschi, che è tanto piaciuto sia a me che a lei (entrambe abbiamo figli maschi).
    Scrivo però perchè, essendo croata, nata a Fiume ma con nonno originario dall'isola di Brač, paese di Postira (quando si sbarca da Spalato, nella strada verso Pučišća, si passa prima per Splitska, poi per Postira e poi a Pučišća) ne ho sentito bisogno.
    Forse un po' perchè ci ho le radici, ma per me l'isola di Brazza (nome italiano) è casa. Leggo che avete trascorso più giorni a Bol, e mi chiedo, avete davvero avuto voglia di passare tanto tempo in macchina? so che da Postira a Bol ci vuole un minimo di un'ora (se trovi parcheggio sei fortunato, altrimenti l'ora non è più un'ora). E poi, Bol è davvero tanto turistica. Bellissima però la spiaggia di Murvica, io ci andrei ogni giorno, ma ogni volta che ci andiamo fa talmente tanto caldo che nei 14 gg che siamo là facciamo una sola gita a Bol. Non so se l'avete fatto, ma bellissimo il monte VIdova Gora, che fra l'altro è la montagna più alta di tutte le isole croate. C'è un bellissimo panorama sulla spiaggia Zlatni rat, sulle isole di Hvar, Šolta, e dicono che, in giornate particolarmente chiare, si può intravedere anche la costa italiana (sinceramente non credo, mai vista da là, ma porto gli occhiali, per cui forse forse un po' di verità ce n'è).
    Mi dispiace che non abbiate avuto tante informazioni sull'isola, vedo che il post risale al 2014, forse qualcosa è cambiato da allora.
    Per quanto riguarda i ristoranti, mangiare fuori in stagione alta è la morte per il portafoglio. Ed è tanto difficile trovare un buon ristorante con cibi davvero genuini (ne conosco un paio, la prossima volta chiedimi!). Comunque tutto il cibo nei supermercati e al mercato della frutta e verdura è molto più costoso rispetto agli stessi situati nelle città alla terraferma.
    Il burek s mesom è un piatto tipico della Bosnia, molto popolare anche qui, ha una sua versione con il formaggio fresco (burek sa sirom). Buono, però dicono che il burek s mesom vero, bosniaco, non te lo scordi mai, come neppure i čevapčići.
    La pietra locale che riveste tante case sull'isola è il marmo, famoso perchè è stato esportato per fare la Casa Bianca a Washington. E Pučišća è particolare perchè è la culla della lavorazione della pietra, non so se l'avete vista ma c'è pure una scuola per la lavorazione della pietra. Dopo la scuola elementare che da noi dura otto anni uno può decidere di frequentarla.
    Per quanto riguarda i ragni, oh come ti capisco, a me è capitata una cosa simile nella casetta al campo in una caletta vicino a Postira, a parte che assieme al ragno c'era un'ape gigantesca che voleva pungerlo. Non ho voluto assistere alla scena ma mia sorella mi ha raccontato che l'ha punto e che l'hanno poi ''eliminata''. Ignoro di come sia andata quest'eliminazione, ma l'importante è che non l'ho vista mai più. Spero di non averti fatto passare la voglia di rivisitare l'isola.
    Fammi sapere se ci ritorni, ti farò volentieri da guida. Ho fatto innamorare di Brazza anche mia testimone e carissima amica bellunese. Credo che sia diverso quando ti fai guidare da una persona locale, la vivi diversamente.

  • continuazione del post precedente:
    Coooomunque, quest'anno ci sono stata dopo due anni che non ci sono andata, nel 2015 perchè ero (tanto) incinta e non me la sentivo di starmene da sola in casa in un paese lontano dall'ospedale – mio marito tiene una ferramenta e i privati, si sa, se sono in posizioni dirigenti, non vanno in vacanza per più di 3-4 giorni. Nel 2016. Matej aveva un anno solo e la situazione era simile all'anno precedente – solo che in quel momento non avevo più il pancione ma avevo il nano che stava iniziando a camminare e non me la sentivo di gestire la situazione da sola, e i miei genitori non riuscivano a venire con me per lavoro. Invece quest'anno mi son detta basta, ci vado. Ed è stato meraviglioso. Negli 11 giorni di vacanza non mi sono fatta un bagno decente perchè stavo dietro al nano, non ho dormito granchè (ho dormito in terrazzo perchè in casa non reggevo il caldo), ho mangiato qua e là, ma ho trascorso il tempo con mio figlio e mio marito (che ci ha raggiunto dopo) e con i miei genitori e sorelle. E spero di ripeterlo l'anno prossimo.
    Dopo questo lungo monologo vi saluto e vi do i miei complimenti per il blog, siete mitiche!
    Tanti saluti e alla prossima,
    Anja

    • Ciao Anja, grazie del tuo post! Molto interessante rivedere tutto con l'occhio di chi conosce così bene questi posti!
      Abbiamo nostalgia della Croazia (vorremmo tornare questo we ma ci frenano le ore in auto). Chissà, forse il prossimo anno, semmai ti faccio sapere! (e nel caso aggiungerei sicuramente la Bosnia!)

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