Bimbi, che ne dite di un cane per Natale?

Quando ero bambina sognavo un cane. 
Bello, pelosissimo, che mi sleccacciasse tutta la faccia…
ma anche brutto, acciaccato, zoppo.
Insomma, volevo un cane.
Avevo avuto, e ucciso, qualche pesce.
Tipo che ad uno avevo dato troppo cibo ed era esploso, una roba peraltro antiestetica.

Avevo avuto, e ucciso, anche qualche canarino e qualche pappagallino. 
Averli dimenticati fuori al freddo a gennaio non li aveva aiutati. 
Neanche una fuga di gas, leggera per noi, e letale per loro.
Mai come Bronto, eh, che uccise con le sue mani un criceto facendogli un bagno tra i cubetti di ghiaccio per dargli sollievo dalla canicola estiva.
Morto. Secco. 
Un sollievo eterno.
 
Insomma, dicevo, io volevo un cane.
Ma i miei genitori no. 
Un giorno portai a casa un gatto e se lo fecero andare bene.

D’altronde…buon viso a cattivo gioco: egoisticamente, molto meglio un gatto che un cane, no? 
Un gatto non si porta fuori. 
Espleta le funzioni corporali nella lettiera. 
Non disdegna la solitudine.  
Non abbaia di notte. 
Non ringhia.   
Non attacca.
Non morde.
Perfetto. 
Che c’è di meglio? 
Sì, va bene, il cane invisibile.

Ma ciao. 
Non penserete di perculare i figli così?

Tse’.
Io ho avuto un’idea. O meglio, ce l’ha avuta qualcun altro, ma va bene uguale: l’importante è che un’idea sia geniale, da chi proviene in fondo chissene.
Questa è un’idea che – data la reazione della P1, di Monk e di Ragazzo – potrebbe funzionare: 
un essere cinorobotico.
Non rompe le balle.
Non puzza.
Non fa spendere soldi in veterinario.
Non scassa le palle al mattino alle 5’30 guaendo col guinzaglio in bocca.
Non vi prende a zampate in faccia alle 5’37 perché avete cercato di ignorarlo 7′ prima.
Non caga sul tappeto.
Non sfascia il divano. 
Non abbaia di notte.
Non ringhia.   
Non attacca.
Non morde.
Insomma, è perfetto.
Ma esiste?
Certo che sì.
E’ Zoomer!

Ora la domanda è:
Spin Master, quando ce lo fai il marito robotico che non rompe, tace, non sbuffa, ascolta, ci capisce, ci coccola, fa sesso a richiesta tipo una volta ogni 6 mesi, cucina, lava i piatti, stende e passa l’aspirapolvere?
Tipo uno così, ma se riuscite anche meglio eh…
Grazie Spin.

Ci contiamo.
Natale 2015?
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10 Comments

  • Noi invece non ci siamo andati per niente soft e abbiamo un San Bernardo…che non morde, non ringhia, non sporca il tappeto e non distrugge il divano (qualche zampata x giocare sì 🙂 !) e i nostri bimbi ne sono follemente innamorati e lui di loro…davvero un cane è il regalo più bello per un bambino e non solo perché può giocarci e coccolarselo ma perché ne farà sicuramente una persona migliore 🙂

  • Noi abbiamo un pastore tedesco. Lui e il bambino sono siamesi. dove va uno va l altro. siamo stati a rimini in vacanza e ovviamente con noi c era il peloso di 40 kg e ogni volta che il bimbo si allontanava dalla spiaggia lui piangeva 🙁 ! Un cane come amico é un vero impegno ma senza la mia famiglia non saprebbe come fare. ps siamo in un appartamento! 😉

  • Abbiamo l accesso al fiume sotto casa.. non siamo in città. e cmq é più. in giro che in casa! 😉 ps meglio un cane grande tranquilli che uno piccolo iperattivo! <3

  • A dire il vero che i cani grandi soffrano in appartamento é un po' un luogo comune, dipende da come il cane viene trattato , noi abbiamo il giardino ma il nostro cane appena può se ne entra dentro casa bello appiccicato ai padroni 🙂

  • http://caniecanarismo.blogspot.it/

    Motivi per non adottare un cane prima della tarda adolescenza

    Donare un cane ai bambini, è una scelta piuttosto avventata. Dopo "un cane per ogni nonno" e "un cane in ogni casa", "un cane per ogni bambino" sembra l’ultima frontiera per la felicità in terra. Propongo uno stralcio del mio libro "Cani e Canarismo", dove menziono i pericoli che si annidano in una male gestita presenza del cane nella famiglia. Il testo non abbisogna di acquistarlo, poiché può venire letto gratuitamente su Amazon…
    << Può accadere che l’infante assuefatto al cane, non potrà più farne a meno e gestirà la sua esistenza per ottemperare ai bisogni della bestia, trascurando quelli degli umani, anzitutto di quelli che si approssimano, in quanto ravvisati a specchio di ciò che il suo cane mai è: interlocutore critico talvolta inopportuno. Può rifiutare occasioni lavorative, poiché non gli consentono di accudire il cane, o spendere copiosa parte dell’interrelazione per trovare chi per lui quando deve assentarsi, divenendo un individuo molesto dal quale ci si discosta o si finisce per tutelarsene. Può rimanere una vita intera senza trovare la sua “anima gemella”, in quanto usa baciare i cani sulla bocca e non percepisce o si disinteressa, che alla maggioranza degli umani questo non piace ed evitano effusioni con chi lo fa. Un adulto può decidere un suo stile di vita, ma strutturare la psiche di un bambino in simbiosi con il cane, è un abuso sul suo “diritto umano”! >>

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