Pasta al tonno… al sapore di Prato!

Una delle cose che manca di più agli italiani all’estero è ovviamente il cibo di casa. Io che sono toscana, e che sono cresciuta con un padre pescatore e cacciatore e una mamma che non comprava una merendina nemmeno  per sbaglio, sono abituata ai sapori genuini. Per me le materie prime sono fondamentali, e preferisco mille volte una fetta di pane (buono) con dell’olio (buono) a mille piatti elaborati e succulenti. 

Cerco di insegnare il gusto per le cose buone e semplici anche alle mie figlie, ma vivendo in Francia non è semplicissimo. Per questo ogni volta che viene a trovarci mia mamma le chiedo di portarmi qualcosa (immancabile la finocchiona… qualche volta pure le salsicce!), all’aeroporto compro l’aceto balsamico e agli amici che salgono in auto chiedo l’olio. 

Quando siamo state contattate da tavolaclandestina.com, quindi, ho subito alzato la mano: non me ne abbiano Morna e Klarissa, ma l’idea di poter ricevere qualcosa della mia terra, qualcosa di genuino, non trattato e saporito soprattutto, mi ha subito esaltata. E spedivano a Parigi!  
La scelta era tanta. Cosa potevo farmi inviare? Quando però ho visto la salsa di pomodoro fatta a Prato coi canestrini non ho saputo resistere… e pasta sia! Io adoro la pasta al tonno, e se i pomodori a Parigi non sanno di niente (non parliamo della passata Panzani…), vogliamo parlare del tonno? Io non so perché ce l’abbiano così col tonno. E in una pasta al tonno cosa ci sta bene? I capperi! Io adoro i capperi, anche se non li sciacquo mai abbastanza, so’ scema. 
Giovedì è partita la mia spedizione per Parigi, che il venerdì era già a casa mia. E così ieri abbiamo potuto cenare italiano… veramente italiano! 
Ecco il risultato (e la ricetta). 

Per prima cosa, ci vogliono ingredienti di prima qualità. Qui avete:
– Salsa pronta di pomodoro canestrino de L’Osteria dei Ciotti: forse non lo sapete, ma il canestrino, pomodoro tipico della zona tra Lucca e Pisa, ci dà una delle salse più saporite in assoluto, e quelli di Tavola Clandestina sono andati a trovare chi gliela fa proprio come vogiono loro (apritela e poi mi dite… altro che Mutti!)

– Filetti di tonno all’olio di oliva di Delfino Battista… beh, già sono filetti di tonno pinna gialla, e la differenza si sente!
– Capperi di Salina della famiglia Gangi: in questo caso sono andati a scovare degli agricoltori addirittura nel parco della Madonia, e ne è valsa la pena! Io ho fatto il viaggio di nozza in Sicilia e ciò che ricordo con più nostalgia è sicuramente il cibo (si capisce che mi piace mangiare?)!

Veniamo alla preparazione. 
Ho messo a bollire l’acqua e, insieme, ho riscaldato un po’ d’olio in padella, senza aggiungere altro. Poi ci ho versato la salsa. 

Eh sì, sono proprio io.

Poi ho lavato bene i capperi e li ho versati nella salsa perché i sapori si mescolassero. Non ho salato l’acqua della pasta!

Intanto qualcuno un po’ mi aiutava (in mutande, lo so)…

E un po’ rubava cibo (i filetti sono arrivati a metà!)

Dopo aver buttato la pasta ho buttato il tonno in pentola e l’ho fatto saltare il tempo di sbriciolarlo, perché si ammorbidisse un po’ con la salsa. 

Scolata la pasta ho fatto saltare il tutto in padella

Ma la prossima volta devo farne di più, qualcuno ha voluto anche buona parte della mia porzione!

Adesso insieme ai pacchi della mamma con le sue marmellate e l’olio di mio fratello arriveranno anche gli ordini su Tavola Clandestina, che considerata la qualità e il prezzo dei prodotti italiani a Parigi diventa il mio nuovo shopping on line! 
E voi cosa vi sareste fatte inviare??
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10 Comments

  • Brava, proprio lei! Le pratesi tra l'altro sono anche gnocche, non so come mai, ma ogni volta che torno a Prato me ne accorgo (e anche quel milanese di mio marito eh!). Viva Prato! Quando torni? Io finalmente ci passerò qualche giorno a Natale, ma per me è molto più facile!

    • Concordo, Prato pullula di belle ragazze!! Anche se non mancano nemmeno dove abito io… i brasiliani, in quanto a fisicità, non hanno rivali 😉
      Normalmente torno una volta all'anno in Italia, l'anno scorso addirittura due. Non di più, perché mi piace viaggiare e visitare posti nuovi. Oltretutto da qui non è proprio comodo.
      Sono stata solo una volta a Parigi. Non pensavo l'avrei amata così tanto!!

  • Ho visto Tavola Clandestina nascere e non passa mese che non compri qualcosa, nonostante non rientri nella categoria expat. Chi resiste a quella mozzarella di Paestum che si scioglie in bocca, chi? E alla colatura di alici? E alle acciughe al tartufo? Ok, basta ^_^

  • Sono anch'io cliente di Tavola Clandestina e da qualche tempo ho creato un gruppo di acquisto con alcune mamme della scuola. I nostri figli adorano i loro succhi di frutta (tutta frutta e poco zucchero) e le mozzarelle di Paestum. Per i bimbi intolleranti al lattosio ordino invece il parmigiano fatto con caglio vegetale … e poi tonno, riso selvatico, acciughe all'erba cipollina e al peperoncino, etc. etc.
    A parte la soddisfazione di vedere tanti palati soddisfatti, l'arrivo del pacco di Tavola Clandestina è per noi mamme anche un'occasione per incontrarci e per scambiare qualche ricetta!
    Cinzia

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