Scegliere la scuola primaria in 5 mosse. O forse no.

È il momento.
La pacchia è finita, giovani fringuelli intorno al metro.

A settembre si finisce sui banchi di scuola per restarci almeno una decina d’anni, anche venti.

Ed eccovi lì, genitori…a che scuola mando il mio pargolo?

Se avete una scuola sola in paese o non avete speranza di fare accettare il bambino in una scuola diversa da quella di competenza, il problema non si pone.
E io, quasi quasi, vi invidio.
Noi abbiamo 6 e dico 6 scuole in quartiere, tutte vogliose di accogliere alunni.
Anche voi non sapete come scegliere?
Come si fa?
Sarcazzo.
Però posso dirvi come ho scelto io:
1) rifuggite come la lebbra le stronze del “voglio il meglio per mio figlio, perciò lo mando alla scuola “er mejo”
a) non vi diranno perché pensano che la scuola “er mejo” sia…er mejo;

b) peggio – lo sento fare, giuro – vi depisteranno consigliandovi una scuola che ritengono inferiore alla prescelta per avere un numero più alto di probabilità che prendano il loro figliol prodigo nella scuola eletta.
Stronze.
2) andate sul posto e fate la suocera a casa della nuora.
Sì, ok, gli open day.

Andateci, eh.
Ma ricordate: è come un primo appuntamento.
Avete mai detto ad un uomo al primo appuntamento che senza trucco vi si vedono i brufoli?
Certo che no.
Quindi, andate oltre alle glitter presentazioni infiocchettate.
Piuttosto, all’open day infilatevi ovunque. 
Dove? Nelle aule non predisposte per la visita, nei cessi in fondo ai corridoi più deserti, buttate un occhio a stanzini, balconate e
cercate facce note e memorizzate facce ignote.
Individuate le insegnanti dell’ultimo anno. E state loro vicino.  
Guardate come si rapportano coi bambini. 
Che clima hanno instaurato? Serenità? Terrore? Rispetto?
Guardate la classe: c’è ordine? Caos? Che dicono i cartelloni appesi? Sono stimolanti? O noiosi? Fanno anni ’80?
O il mondo è andato oltre i Duran Duran?
Indicativo, no?
3) stalkerate al limite della legalità.
Ogni mezzo è lecito.
Nei giorni seguenti ad un open day, in quartiere incrocerete le facce note e ignote di cui sopra.
Salve! Ti ho vista alla scuola “xyz”. Hai figli che la frequentano?
Ah sei nel consiglio di istituto?
Ah hai deciso per un’altra scuola…posso chiederti perché?
Chiedete anche alle maestre della materna, anche a quelle che non seguono vostro figlio,  chiedete alla dirigenza scolastica.
Raccogliete pareri e filtrateli.
4) scegliete il metodo. Ricordando che non solo di metodo si tratta.

Vi piacciono i metodi alternativi?
Bilingue?  Internazionale?  Montessoriana? Steineriana?
Sarcazziana?
Valutate bene.
Ha senso una primaria bilingue o Montessoriana e poi una scuola media tradizionale?
Potete permettervi l’escalation delle rette dalla prima elementare al diploma?
Riflettete.

Riflettete sui programmi, che spesso non sono allineati e possono rendere difficile un passaggio da metodi alternativi a metodi tradizionali.

Riflettete sul sociale: la scuola pubblica è per sua natura eterogenea. È lo specchio della realtà.

Volete che vostro figlio cresca nel reale o preferite che sia circondato da un mondo ovattato?

Sono scelte non solo scolastiche, ma di formazione, di principio

5) Last but non least…
Comodità e praticità.
Saranno 5 anni.

C-I-N-Q-U-E-A-N-N-I
Che probabilmente si tireranno dietro i 3 di medie.
E la vita sociale.
Le attività extra scolastiche.
Le amicizie.
La frequentazione delle amicizie.
Le feste di compleanno.
Il parco di zona.
L’oratorio.
La vita, insomma.
Potete farcela?
Sì avete i nonni.
Non vorrei gufarvela, ma possono ammalarsi,  avere i cazzacci loro,  non potersi muovere,  passare a miglior vita, scoprire un’insana passione per la canasta o il ramino.
Mai contare sugli altri a meno che possiate farcela da soli comunque.
Nel mio quartiere va di gran moda una scuola, distante un paio di km dalla fermata del metro’,  in una vietta chiusa e senza possibilità di parcheggio.
Tutti a iscrivere i figli lì.
Tu no, Kla?
No.
Io no. Io mi muovo in metrò e arrivo sempre all’ultimo minuto.
Dovrei utilizzare l’auto di cui posso fare a meno.
Non ho 4 nonni al servizio,  ma neanche 2.
E anche avendoli non farei scelte sulla loro pelle.
Mio figlio andrà alla scuola più comoda per la nostra famiglia, quella che ci permette di non impiccarci, di non avere bisogno di nessuno.
Nel mio stalkerare e indagare non ho individuato motivi validi per cui doverla scartare.
Perché dovrei complicarmi la vita?
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19 Comments

  • io per fortuna faccio parte della categoria una scuola nel paese e quella è stop 🙂
    fatto sta che comunque all'open day e alle riunioni ci sono andata e ho parlato con mamme che hanno i figli lì e ho avuto solo riscontri positivi e mi ha fatto una buonissima impressione….non da ultimo sono davvero pochi bimbi (anzi spero riescano a fare la classe) quindi dovrebbero essere seguiti meglio quasi come una grande famiglia….fanno il doposcuola (non tempo pieno doposcuola) quindi gli fanno fare i compiti e per me che torno alle 19.30 è un superservizio (a pagamento certo ma vuoi mettere li spendo più che volentieri!!!!quindi io voto si alle scuole di paese!!!!
    Valentina

  • Beh io allora io devo essere pazza perché mi sto facendo già queste paranoie per scegliere la scuola materna, chissà quando dovrò scegliere la primaria!
    Lolla

  • Anch'io tra le pazze.. open day del nido. Figlia novemesenne. Mi sono seduta con lei.sul tappeto dei giochi dei piccoli e ho aspettato e sperato che almeno una educatrice.abboccasse.. detto fatto. 10 min di chiacchierata con l'educatrice (deliziosa. Pra è il punto di riferimeto della atuale duenne). Appena la pargola era in armonia zac.. scusa del bagno.. e mm a vedere come si comportava.. pazza? Probabilmebte si ma ora il problema è grosso, 1 paese, 3 nidi, 1 materna e 1 elementare. Mi vienw in mente mamma e il detto minestra/finestra.. e già tremo!!! Ps alla materna la spia ce l'ho all'interno.. il cuginetto quattrenne!!
    Barby

  • Scuola del quartiere a 300 metri da casa. Piccola, a misura di bambino e con un enorme giardino dove sfogarsi dopo pranzo prima di ricominciare alle 14.30. Poi la scuola può essere la migliore al mondo ma se ti capita la maestra cagacazzi ci si può far poco. Quando ho visitato la prima volta la scuola, per iscrivere il primogenito, ho avuto feeling immediato con la direttrice, mentalità molto hippy, i bimbi sono bimbi e al primo posto c è il loro benessere. Mamme fighette e insegnanti Hitleriani saranno frustrati sulla piazza del paese.ho 4 figli che vanno in quella scuola e devo dire che sono sereni. Nessun urla al mattino, nessun mal di pancia fasullo.

  • Io ho scelto la scuola del paese, a 300 metri da casa. A dire il vero poco stalckeraggio, non ho parlato con quasi nessuna mamma e ho visto la scola dentro alla prima riunione dei genitori, dopo l'inizio della scuola! Sapevo che è una buona scuola, fanno inglese veicolare, quindi non mi sono posta altri problemi. Ale era molto timido e insicuro e sentivo che non potevo che portarlo alla scuola di paese, dove conosce già quasi tutti. In realtà, poi, han dovuto fare, per la prima volta nella storia della scuola, due sezioni, e lui è capitato in classe con solo uno dei suoi più cari amici e gli altri non li conosceva. Non ha avuto problemi ma ora inizio a chiedermi, vedendo amiche e conoscenti che vanno invece in scuole bilingue o in città, se ho fatto bene o se dovevo cercare una scuola più "in".

    • PS. Visto che Kla mi ha chiesto, preciso che per "inglese veicolare" si intende, almeno in trentino, un approccio per cui alcune materie (scienze, geografia, arte..) vengono insegnate in inglese

  • Io per ora ho scelto solo la materna, ma in realtà non l'ho scelta, ho preso quella che mi è stata assegnata, a 5' da casa. Penso che anche per le elementari sarà lo stesso, mi fido del sistema pubblico francese e se ci saranno dei problemi li valuterò in corso d'opera. Per studiare bene le scuole, a mio avviso, c'è tempo…

  • Buongiorno vorrei dare solo un consiglio: fidatevi solo del vostro istinto di mamma che no sbaglia mai.
    Brevemente: iscrizione del pargolo in prima elementare. Lui, anticipatario, non avrebbe trovato posto nella scuola di elezione, una buona scuola, consigliata dalla scuola dell’infanzia di provenienza ecc. ecc.
    Su consiglio e sollecitazione di alcuni genitori ci orientiamo verso un’altra scuola, fra l’altro per me più comoda logisticamente ma… mi convinceva poco l’ambiente troppo “variegato” verso il peggio.
    Ma tant’è: così B1 uscirà un po’ dal nido di ovatta della scuola dell’infanzia, non potrà sempre stare in una campana di vetro… poi la maestra consigliata da mici e parenti: bravissima, dolcissima, un po’ severa (e ci sta pure), li fa parlare in inglese… ci lasciamo convincere.
    Dopo due mesi e mezzo: la maestra dolcissima s’è rivelata una specie di kapò. Al punto che B1 usciva da scuola con i pantaloni bagnati: “Mamma mi è caduta addosso l’acqua dalla borraccia”.
    Ma, ovviamente, no era acqua. S’è giustificata dicendo che durante le sue ore non si doveva mangiare, bere e andare in bagno.
    Vi risparmio il racconto della nostra reazione già alla prima pipì sui pantaloni, vi risparmio tutti i problemi avuti da B1 (arrivato all’autolesionismo anche grave), provate solo ad immaginare lo stato di stress di tutta la famiglia… superato solo facendogli cambiare scuola.
    La maestra sappiamo essere in aspettativa per motivi di salute (ufficialmente) e non rientrerà per tutto quest’anno. La cosa più grave è stata che la dirigenza ha “fatto quadrato” attorno all’insegnante difendendola fino allo sfinimento.
    Dopo questa esperienza sarei favorevole alle telecamere in aula.
    Auguri a tutti i primini!

  • Ho stalkerato quando è toccato a me e avuto informazioni dettagliate sulle maestre di quinta. Ero preparatissima. Peccato che mia figlia non ne ha avuta una. La scuola pubblica, che ho scelto con convinzione e lo rifarei, è così. Meglio farsene una ragione già da subito e non crearsi false aspettative.

  • Io ho iniziato a chiedermi se lo gnomo 4enne (quasi 5enne) è il caso o meno di mandarlo alla stessa scuola elementare della sorella. perchè lei dopo un anno andrà alle medie, e devo cercarne una comoda x il rientro a casa da sola (zero nonni scarrozzatori), e – ovviamente – non è quella di fianco alle elementari. Per cui la logistica impone presenza agli open day. e mi girano fortemente perchè le uniche scuole che offrono tempo pieno e post scuola fino alle 18 non solo sono scomodissime quanto a spostamenti, ma costano due reni, un polmone e un pezzi di intestino solo per la prima rata. Porco mondo. Mi sa che dovrò scindermi per poter accompagnare, l’una, l’altro, e recarmi pure al lavoro. altro che sono dell’ubiquità. Appena ne esco vi aggiorno su cosa/come ho fatto, se interessa 😉

  • super grandissima!!
    anche i miei genitori, oramai 29 anni fa, non credo si siano fatti troppe pippe mentali sulla scuola che avrei frequentato e semplicemente mi hanno iscritto a quella più vicino a casa. ed eccomi qua. laureata ed avvocata da 6 anni.
    anche per mia figlia ho scelto il modo più vicino a casa! e sono contentissima!!
    io diffidò da quelle che dicono che vogliono il meglio per i loro figli e quindi ogni scelta sembra una questione di vita o di morte.. ma perche? io voglio il peggio per mia figlia? mah..

  • io ho fatto tutte le considerazioni del caso, poi…………… ho scelto per la paritaria. Consapevole che potrei farmi la piscina (avessi una casa per farla) con quei soldi per due figli (dando per scontato facciano lì anche le medie). E’ una paritaria bilingue, ma non è solo quello il punto. La scuola del paese (sia elementari sia medie) è stata pessima per entrambi i miei nipoti (dirigenza assente, manutenzione giardino assente – ci sono nidi di vespe enormi che hanno punto molti bambini – insegnanti a rotazione anche 3 o 4 l’anno, no doposcuola – e avrei bisogno dei nonni perennemente – adesione a ogni e qualunque sciopero, 0 attenzione ai bambini – il grande diagnosi tardiva di disgrafia perchè secondo la maestra semplicemente troppo sciocco o poco attento, etc etc…………ne scriverei per ore………..), sinceramente non ho voglia di far passare ai miei figli quello che hanno passato loro. Devo pagare per questo? Purtroppo si, in paese la scuola è una e chi può ne fugge per cui le scuole a pochi km non accettano residenti extra. La scuola scelta è poi davanti all’ufficio mio e di mio marito con prescuola e doposcuola fino alle 17, quindi entrando mezz’ora prima e accorciando la pausa pranzo di mezz’ora posso andare tutti i giorni a prenderlo io, senza bisogno di altri aiuti.

    • allora, dopo circa 2 mesi di scuola, mi pare di aver fatto proprio la scelta giusta. Lui è sereno, felice di andarci, i maestri e maestre (ci sono ben 2 uomini!) hanno un ottimo feeling coi bambini, si divertono e imparano. Chi è andato alla scuola più comoda………spiace dirlo ma stanno valutando cambio per il prossimo anno (o forse anche per questo).
      Frattanto la mia crociera per il mondo è rinviata a dopo il diploma di entrambi 🙂

  • allora, dopo circa 2 mesi di scuola, mi pare di aver fatto proprio la scelta giusta. Lui è sereno, felice di andarci, i maestri e maestre (ci sono ben 2 uomini!) hanno un ottimo feeling coi bambini, si divertono e imparano. Chi è andato alla scuola più comoda………spiace dirlo ma stanno valutando cambio per il prossimo anno (o forse anche per questo).
    Frattanto la mia crociera per il mondo è rinviata a dopo il diploma di entrambi 🙂

  • Io sinceramente Nn sto scegliendo la comodità mia ma scelgo la possibilità di futuro x mio figlio.. Frequenta un asilo bilingue CN ottimi risultati, per le elementari ho intenzione di andare avanti così anche x le medie.. L unica cosa che ho ponderato Sn le rette in rapporto all offerta.. Ora faccio 80 km al gg x mandarlo a scuola, dall annonprox che inizia le elementari ne farò 132…ma li faccio x lui.. Starà a me coltivare le varie amicizie nuove e quelle vecchie…. Sn scelte.. Secondo me tt giuste Nn è esatto catalogare giusto o sbagliato…

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