Cosleeping: ovvero, diffidate dalle bufale

Mi avevano detto che dormire coi propri figli è bellissimo. 

Averli nel lettone, un’esperienza ultraterrena. 
Pigiarsi in 4 in 180cm, meglio di un amplesso tantrico.
Ma col cazzo! 
Le uniche esperienze di cosleeping – se così si può chiamare – le ho fatte quando la P1 era neonata. Ma non la notte, al mattino. Quando lei faceva tutta una tirata, ma i rumori del padre alle 7 la svegliavano. E io, abituata alla sveglia tardi, la prendevo (anzi, me la consegnava direttamente il padre) e la allattavo. Poi mi mummificavo e lei, rassegnata, si riaddormentava, e io con lei, e così fino alle 10-11.
Ma mi son detta. 
Il cosleeping!
Meglio della casa nella prateria!
Altro che famiglia Bradford! 
Darò il via al mio personale idillio. 


Succede che mio marito sia ripartito. Sì, quello del Pakistan. PA-rigi, PA-kistan, vi lascio indovinare la nuova destinazione.
Insomma mi sono detta: quale occasione migliore se non l’ultimo sabato tutti insieme? Dai su, cosleepiamo!
Let’s cosleep all together all night long!
Looooong?
Argh.

Ore 22.30: loro vanno a letto.

Ore 22.45: su, basta.
Ore 23: se non la smettete andate in camera vostra. 
Ore 23.15: padre, preso dallo sconforto, va a letto. Madre temporeggia leggendo Nabokov.
Ore 23.45: ok, madre si decide. Tutti svegli ancora. 
Ore 00:00-02:00: P2 prende a calci P1, che si accuccia a madre (la quale se la ritrova con la testa tra le cosce, ad un certo punto). Madre sul ciglio del letto in perenne dormiveglia, attenta a non cadere. P2, oltre ai calci, ciuccia rumorosamente, a tratti beve, russa. Padre moccola diverse volte, non russa solo perché non riesce a dormire. Almeno quello.
Ore 02.30: padre prende P2 e la porta nel suo letto. Si mette nel letto della P1.
Madre, sempre sul ciglio, in dormiveglia. P1 beata senza più calci. 
Ore 05.00: P1, ingrata, decide che è giunta l’ora di sloggiare, si alza e reclama il suo letto. Padre torna al suo posto.
Ore 08.00: inusuale sveglia all’alba per la famiglia Anya.
E questo voi lo chiamate meraviglia? Sogno? Paradiso? Er mejo?
Eh no eh. 
È un incubo, e anche dei peggiori.
Che poi, tra l’altro, il bello dei bambini quando dormono è che son carini. Ma io mica li vedo, al buio.
Quindi, care mie, diffidate. E se vi sentite strane perché preferite dormire da sole, nel vostro letto, senza nessuno che vi si abbarbica (no, io non voglio nemmeno mio marito abbarbicato), non preoccupatevi.
Quella del cosleeping è una bufala.

(Vi ricordo un’importantissima parola: IRONIA)

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