Fenomenologia della mamma: la negativa


Premesso che non vedo il mondo con le lenti rosa (o forse in effetti lo vedo più rosa di quel che dovrei) e che non sono decisamente una a cui la vita ha regalato tutto e risparmiato altrettanto –  o forse proprio per questo, chissà – io non perdo occasione per far festa
Ma proprio mai.
Festa da intendersi non solo come musica cibo e prosecco ghiacciato, ma anche semplicemente come stare insieme, chiacchierare, vedere cose nuove, far cose piacevoli e vedere i bambini divertirsi e passare del tempo in modo positivo.
Ridere.
Insomma,  sono per le tanto banali e ormai inflazionate #cosebelle.
Ecco perché io la Negativa non la reggo, come poche altre specie di madri (ma pure di persone in generale eh!).

Di solito non ha assolutamente motivo di essere una guastafeste. Anzi!
È in genere fortunatissima, spesso nonnassistita. Peccato non veda la sua vita,  impegnata com’è ad invidiare (senza alcuna ragione valida, peraltro) quella degli altri.
Di che minchia si lamenti non si capisce.
O meglio, è proprio perché in vita sua non le è mai morto neanche il pesce rosso ormai bisnonno e che non ha grosse difficoltà o pensieri, che le sembra tutto complicato e insormontabile e, soprattutto, dall’esito funesto.
Pensa che la sua vita sia difficile.
Più della vostra, ovvio. 
Pensieri economici, quando gira con auto che te la sogni e ha un cesso grande quanto casa tua. Cantina compresa. 
Nervosismo a fiumi e urla belluine,  perché le girano da prendere il volo se tutto non va esattamente come desidera, tipo che i bambini addirittura parlino a cena o non siano a letto alle 8 perché possa farsi i cazzacci suoi.
Lamentele.
Continue.
Logoranti. 
Inutili.
Non crede di avere ragioni per sorridere più di quanto faccia (2 volte al mese non basta?).

Eppure ne avrebbe più di 3 famiglie pur sorridenti messe insieme.
Pensavamo di fare un pic nic al parco.
Venite?
No che schifo!
Mosche, formiche,  cacca di cane.
Anche no, grazie.
Stiamo organizzando una festa per Halloween. Venite?
Ma che festa è Halloween? 
Ma chissenefrega,  è una scusa per far festa!
Uhmbf…magari verrò, ma solo perché i bambini vogliono esserci…fosse per me…chissà che palle…
Ah andate via per il week end? Mamma che fatica farai, non ti invidio.
Cinema?
Il film farà schifo,  i bambini si annoieranno e sarà una merda.
Vacanze? Ti giri mezzo continente e la chiami vacanza? Te ne pentirai. 
Hai preso un gatto? Che voglia…poi vedrai, uscirà e finirà sotto un’auto e ti toccherà anche spiegare ai bambini che cosa sia la morte.
 Quando apre bocca ti viene una sola voglia: 
toccarti.
E non in senso onanistico.
Ma in via preventiva.
Sai mai che te la tiri anche solo con lo sguardo.
Se una cosa può anche solo lontanamente andarti male, secondo lei andrà male. 
Meglio non fare nulla.
Così non si rischia.
Neanche che vada bene.
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