Certe notti

Nella vita precedente, quella pre figli, adoravate dormire.
Io lo so.
In quella attuale, con figli,  lo adorate ancora.
Io  lo so,  ma, ahimè, i vostri figli no.
E vi impediscono in ogni modo di farlo. 

State appisolandovi serenamente dopo una giornata tremenda e parte il richiamo della foresta: 
“Mammaaaaaaaaaaa!”.
Seguito da:
a) quando va bene: “devo fare pipi/cacca/ho sete/ho fatto un incubo/ho visto un mostro o un ufo o un fantasma o la bisnonna senza dentiera”;
b) quando avete Saturno contro: “ho vomitato” o “ho bagnato il letto”. 
c) quando Saturno vi prende a testate: “ho vomitato e ho bagnato il letto”.

Con conseguenti odori, orrori, lavaggi di pargolo più veloci di una centrifuga e cambi di lenzuola, federe, coprimaterassi, talmente lampo che Briatore vi ha contattato per una consulenza-pit stop in Formula 1.
Ora, sappiamo tutti benissimo che non c’è il rischio che i figli interrompano altro che il sonno…
ma…

c’è niente di peggio che essere interrotti mentre si dorme?!

Finchè la prole è abbondantemente sotto il metro di altezza, in fondo, lo si mette in programma, ma oltre il metro inizia a girarvi nella testa una sola domanda:
possibile che non potrò mai più sognare George in pace?! 
Se i pargoli sono ancora distanti dal metro: abbiate pazienza. Fate un corso di yoga. Fatevi una cultura zen. Sedatevi o, nei casi peggiori, drogatevi, ma mantenete la calma.
Se i bambini iniziano ad avvicinarcisi al metro o già lo superano, allora bisogna agire.
Come evitare rotture di cog…ehm…interruzioni del sonno: con una sola parola d’ordine: 

prevenire i bisogni.
1) “ho seteeeeeeeeee!”
– lasciate ai bambini un bicchiere d’acqua, accanto al letto, in posizione raggiungibile, se sanno già bere da soli senza versarsi addosso nulla; 
– se invece hanno difficoltà a bere, allora lasciate in posizione tale che possano arrangiarsi una qualunque cosa tra bottigliette con apertura facilitata, bicchieri con coperchio e beccuccio, simil biberon o simil borraccia.
– non esagerate con la quantità di acqua o verrete richiamate con l’urlo di cui al punto 2.
2) “devo fare pipì/cacca”
– obbligatoriamente, un passaggio dal bagno prima di andare a letto. 
– se non vogliono saperne di dormire, ad una certa, riportateceli prima di sferrare il colpo di addormentamento finale;
– non date da bere ai bambini salvo che li vediate sfaldarsi e cadere a pezzi disidratati a partire da un paio d’ore prima di andare a dormire;
3) “ho fatto un incubo/ho visto un mostro o un ufo o un fantasma o la bisnonna senza dentiera”
– niente storie di paura, anche se ve le chiedono in ginocchio e ve le sfrantumano per averle. 
Ricordate: ve le sfrantumerà  di più essere svegliati di notte perchè i bambini sono spaventati.
– niente cartoni animati o film che abbiano risvolti inquietanti.
In linea generale: 

attenzione a ciò che fate vedere o sentire ai bambini: di notte, le inquietudini diventano ingestibili per un bambino. 

Non vi angosciate d’altronde anche voi per cose che al mattino ridimensionate e catalogate tra le supercazzole?
Infine, 

evitate o almeno circoscrivete nei limiti della (vostra) sopravvivenza, la tv dopo cena.

Niente attività che li eccitino dopo cena (niente battaglia coi cuscini, bunjee jumpig dalla libreria, salto dal mobile tv per atterrare sul divano, gara a chi fa il carpiato migliore e via dicendo…).
Niente cene particolarmente pesanti (piuttosto caricate la merenda).
Abbassate le luci in casa.
Abbassate i volumi sia artificiali che naturali.
Possibilmente niente: 
“Alloraaaaaaaa! A lettooooooooooooooooo!” .
4) “ho vomitato”

Se non è un virus o un malanno, vale quanto detto sulla pesantezza della cena.
Soprattutto, non mettete a letto i bambini subito dopo aver mangiato, nè permettete loro di essere lanciati in aria da papà o di fare una gara di capriole prima di andare a dormire.
5) “ho fatto pipì a letto”
Ne abbiamo già parlato:
– se capita una volta, tutto normale;
– se capitano spesso episodi di enuresi notturna, allora:
i) calma, ne soffrono molti bambini.
Passerà. 
Non agitatevi voi per primi.
ii) non è una malattia, è un disturbo che spesso non ha ragioni psicologiche.
Via quei sensi di colpa inutili.
iii) informatevi adeguatamente e combattete con i vostri bambini.

  

Dimentico qualcosa?
Avete altri consigli per notti da manuale? 

 
Written By
More from Chiara

NanoMilano Il villaggio delle Meraviglie

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemail Villaggio delle Meraviglie  E’ da qualche anno che i Giardini...
Read More

5 Comments

  • Ehehe, il tema sonno è sempre in voga! Il mio nano è ancora sotto il metro e da quando è nato non ho avuto una sola notte di sonno ininterrotto. Le ho provate tutte: cosleeping, lettino da solo, sacco nanna, biberon di latte prima di dormire, bagnetto rilassante, a letto presto, a letto tardi. Ma ce n'è sempre una! Ha sete, ha fame, ha il pannolino bagnato, ha il nasino chiuso, spuntano i denti, la reazione al vaccino… Mi sa che l'unico consiglio che posso offrire è quello di portare pazienza! Intanto mi annoto tutti i consigli per quando supererà il metro! A tutte, forza e coraggio!

  • A cinque anni, mia figlia, neutralizzata su tutti gli altri fronti, non aveva trovato di meglio, alle tre di notte: maaaaammaaaaa! Non riesco a dormire! Sento i capelli che crescono…..

  • Credo che la punizione divina per aver avuto due figlie che hanno iniziato a dormire tutta la notte a 6 settimane sia la cinquenne che mi piomba in camera nel pieno del (mio) sonno con le richieste più assurde. Ho finito l'acqua, e fin qui ci sta. Ho paura di… non so dirlo in italiano, e nemmeno in francese. Mi canti una canzoncina? E via dicendo… Anya

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.