Il mio allattamento. Ovvero di quanto siamo cretine, noi donne, a volte.

ragadi-mastite
L’allattamento.
Stamani mi è tornato in mente un ricordo lontano. Nonostante il primo allattamento non fosse stato un idillio, ci ho riprovato una seconda volta.
Non avevo niente da perdere. La montata è arrivata subito, ho partorito di sera ed era lì il giorno dopo. Sapevo perfettamente come attaccare la bambina: la prima si attaccava male e sono stata io a correggerla.
Avevo letto libri, consultato siti, scritto su forum. Addirittura avevo un libro con tutte le posizioni con me in ospedale. Ma, nonostante questo, le ragadi non hanno tardato molto ad arrivare. Nonostante un altro allattamento. Ma ragadi vere, sanguinolente e dolorosissime. La bimba beveva latte e sangue, perché mi dicevano di fare così. Un po’ tirare, un po’ attaccare. Per rigenerare la pelle, oltre ai prodotti, alle coppette d’argento (grazie Morna), stavo tette all’aria.
Avevo tagliato una maglietta ad altezza tette, pesavano non so, 5 kg l’una. E così, dal nulla, schizzavo latte misto a sangue. In casa. Con mia mamma, mia figlia maggiore e mio marito presente. Ma ho continuato.
Mi è venuta la mastite. Attaccala, mi dicevano.
E io l’attaccavo, e piangevo.
Ricordo che sono andata a comprare un reggiseno nuovo perché quello che avevo era troppo piccolo. Sono andata portandomi la neonata nella fascia, perché in metro col passeggino è il delirio, e piangevo ad ogni respiro, la spostavo, le tenevo la testa esattamente nel mezzo, ero senza reggiseno ed era ancora peggio.
Un bel giorno, mentre mi pompavo latte da una tetta e massaggiavo l’altra con l’olio VEA, e le mie bambine chiedevano di me, ho fatto questo.
Ho spento il tiralatte.
Ho messo l’olio ad entrambe le tette.
Mi sono infilata il reggiseno.
E sono andata a preparare un biberon di latte artificiale.
Ho continuato ad allattare per un po’, finché la piccola ha pensato che il biberon fosse più semplice, più veloce e meno faticoso. Come darle torto.
Ma ancora oggi quando mi torna in mente l’immagine di me che spruzzo latte con una maglia tagliata ad altezza tette mi chiedo se davvero il parto non ci rincoglionisca completamente.
O magari ci nasciamo, tarate, noi donne.
PS Mi aspetto commenti del tipo “cara, mi dispiace tanto che tu non abbia potuto allattare (ho allattato entrambe le figlie quanto LORO hanno voluto), non sei stata seguita bene, non facevi le cose giuste, avresti dovuto resistere, ecc”.

Prova che sì, tarate ci nasciamo.

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