Fateli crescere

Ogni giorno, ogni santo giorno, ho in agenda appuntamenti con gente dal nome sconosciuto, ma dal cognome che mi è noto, e ricevo telefonate da persone che hanno cognomi che corrispondono ai cognomi in agenda,  ma hanno nomi diversi.
Parlo con sessantenni.
Di continuo.
Poi arrivano 35/40enni e firmano.
Cosa e dove papà e/o mamma indica loro.
E niente…io non mi ci riesco ad abituare.

Sì mi scusi non mi è chiara una clausola…
Scusi ma con chi parlo? Perché io ho solo nomi maschili e lei dalla voce sembrerebbe donna.
Sono la madre.
Ah ecco.  E suo figlio?
Sa come sono i giovani,  non sa di che parliamo…faccio tutto io…
Giovani.
30/35/40 anni.
Giovani.
Io non lo so come siano i giovani di cui parlano,  perché io non ho mai avuto nessuno che contrattasse per me.
Che mi comprasse casa.
Che gestisse per me una transazione.
Che mi facesse la spesa.
Che mi ramazzasse casa o pulisse il cesso.
Se non persone pagate da me per farlo, al limite…
Non ho avuto nulla dai miei genitori, perché ho avuto tutto: 
mi hanno insegnato a stare al mondo.
Mi hanno dato degli strumenti e mi hanno insegnato ad usarli.
E poi ciao, è stato bello,  buona vita.
E se ogni tanto vieni a cena è bello vedersi.
Ma la vita è tua.
Mi scusi,  mi permetto,  ma a 30 anni, compra un immobile da 500.000 euro senza mutuo…è stato aiutato? Sa…dovrei capire…
Segue in genere sguardo da minus habens.
Ah…ehm…han pagato mamma e papà.
Ah, ecco.
Scusi, mi dà un contatto del suo legale?
Aspetti che chiamo mamma, lo chiama lei di solito.
Ah, ecco.
Scusi,  ha chiesto detrazioni? Agevolazioni?  Fiscalmente…
Le chiamo papà.
Ah, ecco.
Io vi prego,
ogni volta che raccogliete i loro giochi,
ogni volta che litigano con un amico e intervenite,
ogni volta che li difendete dai rimproveri delle maestre,
ogni volta che preparate loro la cartella,
ogni volta che fate loro il letto o i compiti,
ogni volta che parlate con una mamma di un bambino con cui non va d’accordo per fare da paciere,
ogni volta che cercate di evitare loro un piccolo trauma, una frustrazione, un confronto, un giudizio
pensate che state facendo una cosa al posto loro

che vi state sostituendo a loro
che state togliendo loro un’opportunità di crescita.
E che un genitore fornisce gli strumenti e insegna ad usarli.
Poi, anche se è difficile, anche se costa fatica, anche se fa male al cuore, si leva dalle balle.
Comunque, sia mai qualcuno volesse adottarmi o anche solo comprarmi un appartamento…
io firmo dove mi dice di firmare.
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23 Comments

  • Io ero rimasta sconvolta quando andando a iscrivermi all'università (fuori sede) avevo notato che eravamo davvero pochissimi quelli in fila senza accompagnatore adulto al seguito..come ultimamente le mamma munite x andare a fare un banale esame del sangue in gravidanza.
    A volte mi è sorto il dubbio che forse la mia non è indipendenza ma mia mamma che non mi caga..questo post mi rasserena!
    (Quando lavoravo in agenzia x il lavoro non mi stupivo neanche più quando arrivava la telefonata di babbo o mamma a chiedere delucidazioni e conferme!)

    • un po' di invidia secondo me c'è, detto senza cattiveria, se l'aiuto ci fosse stato non l'avreste accettato….?! . parlo del mio caso, casa ristrutturata con soldi lasciati da parte dei suoceri defunti, mobili comprati in parte con soldi dei miei, anche se abbiamo due stipendi e decidiamo noi ogni cosa, ma io finchè mia madre c'è e vuole accompagnarmi alle ecografie o altro come è stato e magari sarà, anche per suo piacere e interesse ma anche si! Ritengo che i miei suoceri siano stati previdenti e altruisti! E ovviamente noi stiamo mettendo da parte i soldi per mio figlio, per quel che si può senza privazioni. Finchè i genitori ci sono, se per loro è un piacere esserci per i figli ed è anche logisticamente possibile è bellissimo, senza farsi sostiuire nelle decisioni, senza essere per questo meno indipendenti. Per il resto concordo educare i figli all'indipendenza soprattutto mentale ma anche pratica( ma se si ritroveranno un bel gruzzoletto gia da parte quando avranno 35 anni male non è….di questi tempi) ciao ile81

  • Invece io sono una di queste persone super seguite dai genitori nelle faccende burocratiche. Sono minus habens. Adesso posso anche dare la colpa a loro.
    Ma io proprio ho un rifiuto per quelle cose, non le capisco. Se sono obbligata le faccio anche da sola se no mi appoggio a mamma come una bimba di tre anni senza un filo di senso di colpa…
    Shame on me.

  • Io sbrigo tutto da sola – o meglio insieme a Fidanzato con cui convivo da un bel pò- ma non mi dispiace sentire mia mamma , con la quale ho un rapporto bellissimo, per un parere o un consiglio. Ha il doppio dei miei anni,tanta esperienza e magari può consigliarmi su una cosa -o spiegarmi come funziona- meglio di chi magari non è disinteressato come lei.
    Ridurre il rapporto genitori-figli a una cena ogni tanto mi dispiacerebbe molto 😉

  • Leggendo il post ero convinta di leggere mie riflessioni.
    Anche a me capita di dover interloquire con genitori di 30-40 che dovrebbere, invece, rivolgersi a me direttamente.
    Ecco perché cerco di fare crescere i miei figli con la capacità di cavarsela da soli.

  • Kla post bellissimo.
    Adesso che mia mamma e mio papà non ci sono più mi rendo conto che il regalo più grande ricevuto da loro è l'autonomia e la capacità di sbrigarmela da sola.
    Spero di riuscire a fare lo stesso con mio figlio (anche perchè 500.000€ per comprargli un immobile non li avrò mai :P)

  • Hai ragione! È terribile, sarà che io devo fare l'esatto contrario con mia madre da quando ho compiuto i 18 anni e ho potuto avere deleghe per tutto. Mio padre è mancato che avevo 16 anni e lei entrava nel panico al pensiero di andare da notai,avvocati,uffici vari e addirittura in banca!!!! Una cosa è chiedere consiglio ai genitori, un'altra è lasciare tutto in mano a loro. Barbara

    • Esattamente, sono due cose ben diverse.
      E ti capisco perfettamente sul lato mamma vedova…e quanto mi manca poter sentire il parere di mio padre, che tenevo sempre in considerazione, perché stimavo il suo cervello, non solo perché era mio padre.

  • Condivido tutto ciò che hai scritto soprattutto perché sono a mia volta vittima di una madre che tende a volersi sostituire a me in quasi tutto.
    A volte infatti sono proprio i genitori a non rassegnarsi al fatto che i figli sono grandi e in grado di gestire in autonomia le proprie cose.
    Ai miei figli (con suo grande disappunto ovviamente) sto dando già da piccoli grande indipendenza perché non voglio che a 37 anni mi possano rinfacciare ciò che io rinfaccio a mia madre.
    In ragione del bene i genitori fanno davvero tanti troppi danni… Scusate lo sfogo personale

  • Oddio! il mio ideale sarebbe una sana via di mezzo!
    Ma immagino di essere una folle utopista.
    Come nonpuòesserevero, infatti, mi capita piuttosto spesso di avere a che fare con chi propugna solo i due estremi: "sono grande ciao, ci vediamo a Natale, forse" (perchè sono adulto, indipendente, a ne ho abbastanza della famiglia italica castrante e invadente per definizione) o "mamma vado in bagno, quando ti chiamo vieni!" (perchè non so neanche pulirmi il…ci siamo capiti vero?).
    Certo in tutto questo, mi chiedo: siamo sicuri che "la colpa" sia solo e sempre dei genitori?
    Ne dubito

  • Concordo, molto spesso ci sono figli a cui fa comodo avere mammina e papino vicini. Perche' se non hai mammina che abita nella tua stessa via poi a chi lasci i pargoli per andare a fare la manicure? E certo che fa comodo! Capisco donne che lavorano ma molto spesso i genitori diventano dei baby sitter quasi per obbligo…

  • Parole sante le tue!!
    Noi genitori dobbiamo essere capaci di renderli autonomi e indipendenti, ma soprattutto renderci conto che un giorno non avranno più bisogno di noi!
    E quel giorno arriva – di solito- molto prima dei 30 anni……mi auguro!!!!

  • Quanto è vero!!
    Mi hanno aiutato per la casa e gliene sono immensamente grata, ma per il resto faccio da me! Mi guardano l'alieno e ne sono felici, ma me la cavo anche da sola, perché questo mi hanno insegnato, che se ho bisogno ci sono ma possibilmente devo fare da me! E io aiuto con i dottori e altre cose pratiche di cui loro non si occupano…un po' per uno e ci si viene incontro come si puo'! Sicuramente ci saranno decisioni che a loro non sono piaciute ma non per questo è stato un dramma!Ci vorrebbe la giusta misura sempre!

  • Capita a fagiolo. Ho appena ricevuto una telefonata di signore sessantenne, che per 10 anni ha pagato la locazione di casa (centro MIlano!) alla figlia e al compagno, e ora che si è sciolta la convivenza, sta gestendo la causa che hanno con l’ex proprietario di casa. E mi dice “eh ma sa, difficile mettere su casa oggi” a me. Che ho 4 anni meno di sua figlia (e un figlio in più).
    Oppure il padre che viene per i recuperi credito della figlia che si è risentito perchè la fattura l’ho mandata anche alla ragazza (oddio……………..31 anni!) “che sa che pago io ma non sa quanto”.
    NON SA QUANTO?????????
    Sarà invidiosa? Probabile, molto.
    Ma un paio di decenni prima di queste persone ero fuori casa a gestirmi la mia vita e spero i miei figli facciano ancora meglio

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