L’asilo nido. Perché, a 3 anni di distanza, sono felice della mia scelta.

Ricordo con un po’ di malinconia il giorno in cui, aprendo la cassetta delle lettere, ho scoperto che eri stata accettata al nido. Tre anni fa esatti non sapevo cosa sarebbe successo: un misto di felicità e paura si alternavano nel mio cuore, più che nella mia testa. Perché in fondo, nella mia testa, sapevo già che quella era la scelta migliore.

Lasciarti a cinque mesi, senza ancora avere un lavoro, è stato però difficile. Mi sono chiesta se non ti stessi togliendo qualcosa, qualcosa che invece tua sorella aveva avuto: i primi mesi della tua vita con la tua mamma. 

Dovevo realmente tornare a lavorare? Volevo realmente farlo? Forse non dovevo, ma di sicuro volevo. 

A tre anni di distanza da quel giorno in cui ho letto emozionata le parole della mairie cosa mi resta? 
Una bambina felice. Che parla perfettamente due lingue. Sa vestirsi. Lavarsi. Mangiare da sola ormai da un’eternità. Una bassottina che mi racconta delle sue amiche, che Violette andrà a Lione, che Aïssatou è marrone e ha delle codine bellissime, che ha mangiato pane, formaggio, cioccolato e ancora pane. 

Piccola mia, questa fase è finita. Non so se, restando con me, saresti stata la bambina incredibile che sei adesso.
Ma non posso negare che questi tre anni ci abbiano portato dove siamo. Ti abbiano fatto diventare l’esserino stupendo che sei oggi. 
E quando mi chiedi perché non vedrai più la maestra Sophie, non posso far altro che essere orgogliosa perché la tua capacità di amare è segno che sei una bambina serena e felice. 
Care mamme, adesso parlo a voi. Avevo così tanta paura, e così tanti sensi di colpa all’inizio! Ma se mi guardo indietro, vedo solo una bambina felice: per lei la sua vita è sempre stata questa, e forse proprio il fatto di aver iniziato presto l’ha fatta abituare di più alla routine senza mamma. 
Ma le mamme restiamo noi: nessuno potrà mai sostituirci, nemmeno di fronte ad un’adorabile Sophie che non smetterò mai di ringraziare per come si è occupata di mia figlia in questi tre anni. 
Siate serene: io avrei voluto qualcuno che me lo dicesse tre anni fa. Non vi ameranno di meno, non saranno meno svegli, non li state parcheggiando. State offrendo loro la migliore opzione.
E se durante la giornata vi mancheranno, o mancherete loro, è anche il bello dell’amore, no? Separarsi per fare delle esperienze personali e poi ritrovarsi. E quando ci si ritrova, basta un abbraccio, e la giornata scorre via. E dopo una giornata di pioggia, questo sarà il vostro arcobaleno.
Il mio si chiama Priscilla, ha tre anni, due mesi e 22 giorni e oggi è il suo ultimo giorno di asilo nido.

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15 Comments

  • Noi faremo probabilmente l'ultimo anno di nido…l'anno prossimo ludoteca…Per come sta andando il lòavoro preferisco una scelta un po' piu' oculata!! Ma so che ci sarebbe stato benissimo!

  • ricordo che paura le prime settimane che lasciai mio figlio al nido…mi sentivo una mamma cattiva, ingrata, percepivo lui povero esserino inerme di appena 12 mesi non in grado di rimanere li…se fosse caduto chi l'avrebbe coccolato?……da quei giorni sono passati 2 anni e a settembre inizierà la materna…
    ed ora, vi dico che lo rifarei, 10 100 1000 volte, ad occhi chiusi, subito, un'esperienza bellissima che arricchisce i bimbi e noi genitori…una pediatra mi disse che il nido era un luogo deve le mamme per comodità "parcheggiavano"i bimbi….no, nn è così…il nido è esperienza, socializzazione, crescita mentale e fisica… tutto ciò che se fosse restato con me, o con una baby sitter o con i nonni mai avrebbe fatto.io lo consiglio a tutti, anche perchè credo sia tra l'altro un modo soft per approcciarsi alla scuola senza essere subito "buttato"nella materna…ed è vero, l'unico aspetto positivo sono 600€ in più al mese!!!!!!

  • Concordo su tutto! Bellissime parole. Il mio è stato in un nido italiano, poi in un nido tedesco e poi di nuovo nel "vecchio" nido italiano e nonostante lo scombussolamento dei traslochi si è affezionato a tutti, maestre e bambini, ha imparato tanto da tutti quelli che ha incontrato, ha imparato a parlare, a cantare, a giocare e persino (molto lentamente) a portare i suoi giochini e libretti dicendomi "così li presto agli amici". Non potrei essere più contenta e convinta. Giulia

  • Per noi invece l'esperienza del nido non e' stata positiva. Io non lavoro, viviamo all'estero e con mio marito avevamo chiaro che l'avremmo mandata per qualche ora al nido. Giusto tre ore al giorno, per stare con i bambini, imparare tante cose. Ma vuoi perché era sempre troppo malata, quindi ogni volta le costava riabituarsi, vuoi perché erano troppi bambini con poche maestre, insomma, non ha trovato le coccole che voleva. E questo e' stato deleterio, passava tutto il tempo a piangere, le maestre che mi accusavano di essere troppo prottettiva. Io che insistevo nel portarla comunque. Non mi voglio ricordare i pianti. Poi un giorno capitò che andai prima del dovuto a prenderla, e la trovai sola in una stanza con i bambini di pochi mesi, che guardava i bimbi piccoli piangere e lei che sicuramente aveva appena smesso di piangere. Non la stavo nemmeno riconoscendndo a primo acchitto. Dal giorno…a casa con me!!! Adesso inizierà la scuola materna. La senzasione che ho avuto con quelle che saranno le sue maestre e' stata subito positiva. La bimba e' socievole, allegra, serena, parla italiano e castellano, il catalano lo imparerà a scuola, qui nel pueblo la conoscono tutti e nonostante non parli catalano, lei giocacon tutti e ha le sue amichette del cuore. Io la verità ci ho messo l'anima, sono convinta che una bella esperienza all'asilo l'avrebbe ulteriormente arricchita e avrebbe dato anche un po' di respiro a me, però tornando indietro sono felice della scelta che ho fatto!
    Martina

  • Il mio piccolo Mattia inizierà l'asilo a settembre. Ogni giorno continuo a pensare se questa sia la scelta giusta. Mi sembra di abbandonarlo, di non concedergli più tutto l'amore che ogni giorno ci riusciamo a dare.
    Grazie del post, mi è servito molto.
    L'ultima parte mi ha fatto capire che veramente un abbraccio è importantissimo. Torno da lui, sempre e sempre ci doneremo amore

  • Ciao Anya. Io italiana a Lille. Bimba italo francese di 9 mesi. Avrebbe dovuto cominciare la crèche a tempo pieno il 1/9. Oggi mi hanno chiamata e comincia giovedi…. non ti dico. . miei lacrimoni. Che ricomincio cmq il lavoro à settembre….. il tuo post cade proprio a pennello. .. grazie.

  • Il mio piccolo di 9 mesi ha iniziato lunedì l'inserimento al nido, visto che riprenderò a lavorare il mese prossimo. Io sono ancora alla fase dei sensi di colpa, per me è ancora piccolissimo, ho versato qualche lacrima i primi due giorni, ma so che lui starà bene e le tue parole non fanno che confermarlo! Inutile dirlo, l'essenziale è il loro benessere e una crescita serena!Però che fatica il distacco!

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