Mamme vs. Padri, buoni vs. cattivi

No, non è un altro post su quanto facciano di più le madri, giuro.
Stavolta è solo una riflessioni sui ruoli.
Se penso ai miei genitori, o a quelli delle mie amiche, i ruoli “affettivi” erano abbastanza standard: c’era il padre severo, quello che “bastava uno sguardo”, ma innamorato e affettuoso, che non sapeva mai dire di no, e la madre comprensiva, “materna” appunto, ma spaccapalle.
Ora, a me pare invece che si stia decisamente ribaltando la faccenda.
E’ solo una mia impressione, o davvero sono le madri le più severe, quelle che “basta uno sguardo”? 
O ci si prova almeno, io mi esercito a far facce cattive davanti allo specchio, con scarsi risultati sulla prole, ottimi sul marito, che mi guarda e fugge.
Certo è che a casa mia è così:  mamma cattiva, papà buono e divertente.
Il fatto è che io ci sono sempre. 
Ci sono nei momenti buoni e in quelli cattivi.

Ma a me pare che a loro restino impressi solo quelli cattivi.

IO vado a prenderli a scuola, io faccio i salti mortali per arrivare prima che posso, per farli uscire un pochino prima della chiusura.
Preparo la merenda, leggo storie, propongo giochi.
Li porto al lago dopo la scuola, e nuotiamo, sguazziamo, ridiamo.
E ci sono sempre IO quando Mirtillo fa i compiti svogliatamente, distrattamente, malamente… insomma, IO mi incazzo abbestia.
IO mi incazzo quando il piccolo è stravolto il pomeriggio e non vuole fare la nanna, ma continua a lagnarsi e piangere per un nonnulla solo per stanchezza.
Mi incazzo io se mentre giocano liberi e felici sotto casa fanno qualche asinata, ma intanto sono lì, giocano, si divertono, io controllo dall’alto.
Poi preparo la cena, cerco di accontentare tutti ma al contempo di variare e dare cose sane, e sì, sempre IO mi incazzo quando il piccolo si siede e, regolarmente, commenta “che schifo, io non mangio”, prima ancora di assaggiare.
E poi c’è Lui, il Padre.
Che arriva all’ora di cena, e mentre io sto rincorrendo il piccolo con una ciabatta urlando “stavolta ti disfoooooooo” Lui interviene pacato e zen, lo distrae, gli parla, lo calma (e  non mangia un cacchio comunque).

Che se deve preparare la cena fa wurstel in padella e son gridolini di gioia.

Ieri sera la belva quasi quattrenne, dopo il classico lancio della ciabatta, mi urlava “io non mi siedo vicino a teeeeeee, sei cattivissima!!!”
Questo dopo due ore passate a mollo al lago dove sguazzava felicissimo.
Mirtillo l’altro ieri mi ha detto “ma perchè il papà scherza sempre e tu mai?”.
Che poi manco è vero, io di mio sarei una burlona, spesso si fanno delle risate da mal di pancia per le mie uscite. Però tra le tante “sgridate”, quello passa in secondo piano. 
Ma il clou è stato sabato: dovevo uscire con le amiche, all’ultimo è saltato tutto, vado da Mirtillo contenta e dico “stasera sto con voi!”, e per poco lui non si mette a piangere, perchè il papà aveva promesso una “serata tra uomini”.
Quando esce il Padre, manco a dirlo, sono pianti e tragedie.
Però quando cadono, quando stanno male, quando si incazza il Padre, allora c’è solo la “mammaaaaaaaaaaa!!!”.
Insomma, com’è sta cosa che io son la cattiva?
E’ vero che ogni tanto urlo (ma poco eh, molto meno di quanto dovrei / vorrei farlo), è vero che chiudo sul pianerottolo il piccolo minacciando di farlo dormire lì, ma è l’unico sistema per farlo calmare quando lo prende l’isteria da stanchezza, è vero che lo ricorro con la ciabatta, ma anche vero che io son con loro molto di più, mi toccano molti momenti critici che a Lui invece sono risparmiati.
E anche quando c’è, fa fatica a fare il severo, lascia a me l’ingrato compito “adesso basta, fai qualcosa tu che non se ne può più”.
Ci manca solo il “se non la pianti chiamo la mamma!”.
Che poi se proprio perde la pazienza, diventa moooolto più cattivo di quanto sia mai stata io.
Ma quello lo dimenticano, non sento quasi mai dire al papà “sei cattivo!”, a me viene detto praticamente 100 volte al giorno.
Piacerebbe anche a me fare la parte della buona,  quella che lascia il “lavoro sporco” agli altri. 
Ma attenzione, io sono serena, non ho sensi di colpa da secoli, se mi guardo indietro le scelte che ho fatto per loro, faticose, alcune faticosissime, son state giuste.
Non mi arrabbio praticamente mai, se non per gli episodi citati, e anche quando mi arrabbio non sono più gli attacchi isterici di anni fa, è più un ruolo, faccio la faccia cattiva e la vociona perchè gli altri metodi non hanno funzionato, ma resto calma e razionale (ciabatta a parte, ogni tanto il piccolo sa farmi partire l’embolo).
Insomma, mi reputo una madre moderatamente buona.
E loro mi dicono anche questo eh, non pensate male, mi scrivono messaggi d’amore, mi fanno disegni, qualche giorno fa mi hanno pure fatto una caccia al tesoro a sorpresa, tutto da soli, dove il tesoro erano fiori di campo in un secchiello da spiaggia.
Eppure quel “perchè tu non scherzi mai” e tutti quei “cattiva” un po’ mi rodono.
E da voi, c’è un buono e un cattivo?
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13 Comments

  • Sì, anch'io a volte mi sento la matrigna cattiva! Specialmente dopo una giornata difficile, quando il pupo corre da papà e gioca con lui… la cosa divertente è che nei giorni in cui lo lascio con papà, alla sera divento io quella buona!! Quindi da noi non ci sono ruoli fissi evidentemente =)

  • Giusto lunedì io e il consorte abbiamo fatto una bella chiacchierata con io che cerco di convincerlo che il nostro treenne sta buttando la veste di angioletto e sta diventando viziato e capriccioso e che LUI deve iniziare a dare qualche NO.
    L'ultima ieri sera, sgridata mia e il bimbo in lacrime "VOGLIO PAPAAAA"
    Grazie eh :-/
    Ilenia

  • Secondo me la mamma è sempre stata quella cattiva proprio perchè più presente e con le incombenze più rognose.
    Il "problema" è che i papà si sono addolciti. Giocano di più (o almeno così mi sembra), ma sono anche più presenti nella gestione quotidiana. Quindi a conti fatti diventano immancabilmente i buoni visto che in media i NO e le sgridate toccano più alla mamma.
    Magari era così anche quando eravamo piccole noi ma l'abbiamo dimenticato

    Amelie

  • Ma sai che stavo pensando proprio a questa cosa pochi giorni fa? Anche io sono quella che fa lavare i denti/mani/faccia alla treenne con tendenze dispotiche, che riesce a farle prendere le medicine e fare cose che con gli altri si rifiuta di fare. Perché insisto, a volte la punisco e a volte la sgrido… e poi sono la mamma cattiva e lei preferisce nonni e papà. Emy

  • Idem. Quando mio marito rientra da lavoro, la bimba racconta al suo babbitto le cose per lei spiacevoli. Mamma mi ha sgridato, mamma mi ha detto no…e lui: mamma monella!! Così un giorno mi sono arrabbiata. Perché i bambini sono furbi, conoscono i nostri punti deboli.. a mio marito e' sufficiente che la bimba lo chiami babbitto che lui si scioglie. Quindi lui mi deve sempre dare ragione, anche se non e' d'accordo, almeno davanti alla bimba. Il bello e' che perde la pazienza molto facilmente, e lascia sempre a me la parte " cattiva".
    Martina

  • Guarda credo dipenda solo veramente dal tempo passato insieme, nel nostro caso dove la mamma lavora full time e il babbo si occupa di casa, figli, cucina ecc, io sono quella che scherza ride ma viene ascoltata mentre mio marito si lamenta che deve sempre sgridarli 🙂

  • Io ero la cattiva ,la matrigna,quella a cui non passava nemmeno una mosca…il perché? Pensavo che essere madre era come crescere un albero che dalle nostre parti si dice si addirizza da piccolo… Mi hanno sabotato in primis il papà e poi la suocera…ora sono la mamma che raccoglie solo critiche dal marito ,critiche dalla suocera e sono senza più pazienza… quindi sull’orlo di isteria pura….ma ce la farò … spero solo di fare un buon lavoro

  • Care mamme cattive, la verità è un’altra.. Non dimenticatevi che siete donne e quindi l’instabilità fatta persona… L’uomo è più razionale, sa parlare con calma al proprio figlio e cercare di portarlo con la ragione dove voi arrivate con le grida.. Comunque questa non vuole essere un’accusa al genere.. Riconosciamo la vostra superiorità nel gestire casa figli e lavoro..

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