Partorirai con dolore!

Partorirai con dolore!”
Disse qualcuno.

E gli hanno creduto.

Peggio, fanno di tutto per imporlo, le donne per prime.

Che se avesse detto “Avrai delle Loboutin” o “avrai una Louis Vuitton“, avrei anche capito tutto questo desiderio di attuare la Parola…ma così, insomma…

La maternità è un sacrificio.
Deve essere un sacrificio.
Punto.

E guai a renderla piacevole!
Sia mai…

E guai pure a lamentarti!
Un madre non deve, non ne ha il diritto.

Perché una vera madre:

Partorisce, appunto, con dolore.


Vorresti o hai chiesto l’epidurale? Non sei una madre, sei una irresponsabile.
Drogata, peraltro.

E al bando il cesareo, che si sa…è piacevole (?!)

Allatta. E in modo splatter.

Ragadi, sangue, capezzoli in decomposizione, altrimenti non vale.

Hai allattato serenamente? Sei una poveretta.
Hai allattato col biberon? Stronza!

Smette di lavorare al test positivo.

Se hai lavorato fino a quando la legge te lo ha imposto o, peggio, fino alla fine dell’ottavo mese, non sei stata una buona madre fin da subito, perché non hai saputo sacrificarti.

Inutile cercare di recuperare ora!

Avresti dovuto chiedere la maternità anticipata già mentre facevi pipì sul test di gravidanza.

Ora è tardi.

Se sei rientrata dalla maternità appena hai potuto/dovuto: sei un mostro, non una madre!

Se ancora continui a lavorare dopo anni, tuo figlio non viene prima di te e della tua carriera (?!).

Non lascia i figli mai.

Uscire con le amiche?

Uscire con il compagno/marito/amante/fidanzato?

Sia mai! Con il parto la vita finisce.

Siamo tutte vittime sacrificali dei figli o non siamo buone madri.

Una madre non desidera mai e poi mai stare lontano dai figli.

Non fa divertire i figli, non è compito suo.

Portarli fuori? Giocare con loro? Divertirsi con loro? Caricarli in auto/treno/aereo/bici e portarli a vedere o a fare qualcosa di bello, insieme?

No, le uscite coi figli, il tempo passato coi figli deve essere necessariamente una palla.

Mandarli a divertirsi dai nonni, da amici, in qualche posto per loro?
No, mai.
La madre deve sempre essere lì, con suo figlio.

Sì, va bene, partorirai con dolore, ma…

se partorissimo senza, che succederebbe? Saremmo meno madri?

Non credo proprio.

Nel nostro essere madri dovremmo affrancarci da questo concetto sacrale di sacrificio.

La madre incarna il sacrificio.

Pensi al sacrificio e pensi alle madri.

Ma anche basta, su!

Partoriamo come ci pare, che non importa da che parte li facciamo uscire ‘sti figlioli, no?

Se l’allattamento è una sofferenza, provvediamo: non deve essere splatter per essere utile.

Se non dormiamo chiediamo alla nonna  o al marito una notte di sonno: nessun neonato è morto per aver dormito senza la mamma sfranta.

Lasciamo i figli a divertirsi o a passare del tempo senza la nostra onnipresente (e pesante) figura.

Se i figli rompono le palle, lamentiamoci, che ne abbiamo il diritto!

Lavoriamo, se ci va, e cerchiamo di esserci comunque.

Divertiamoci coi figli, oltre che fare i cerberi.

Cerchiamo la felicità di tutti, noi comprese, senza immolarci del tutto sull’altare dei figli, che, spiegatemi, a che serve?

Di Madonna una ce n’è stata e noi non possiamo eguagliarla.

Se non altro perché ci siamo divertite a farli, ‘sti figlioli…o no?

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57 Comments

  • Non so se Anya può confermare, ma ho notato che questo concetto di sacrificio è tipico dell'Italia! io vivo in Francia, e quando al corso preparto ho detto che avrei voluto allattare sono stata osservata dalle altre tipo alieno, per non parlare di quando ho detto che da noi ci sono donne che non vogliono la peridurale per scelta…lo sguardo è passato da "c'è un alieno tra di noi" a "ok questa è pazza"!
    felice di non avere sofferto, felice di aver mollato l'urlatrice con biberon di latte tirato annesso al papà per poter dormire una notte intera, felice di leggere il vostro blog e sentirmi NORMALE!!!

  • Il discorso generale ha senso, ma la parte relativa a parto e allattamento mi sembra un po' scollegata dalla realtà..chi si aspetta che le donne partoriscano con dolore? I parti sono ipermedicalizzati e i cesarei regalati un numero vergognoso, l'allattamento al seno non lo sostiene più neanche il pediatra..anzi.
    E credo che noi donne abbiamo solo da perderci da questo "andazzo"..

    • Dici?
      Non so, l'epidurale in questo Paese continua ad essere somministrata con molta parsimonia…
      Sull'allattamento io ho trovato sempre grande sostegno e aiuto, devo dire.
      E lo sostengo io per prima, al contrario del dolore gratuito ed evitabile che non credo sia un valore aggiunto per nessuno.

    • per la questione dolore-epidurale credo sia un po' complessa, lo prevede il nostro corpo questo dolore e ha una sua utilità..Poi ben venga l'anestesia se uno la vuole ma non è che chi la rifiuta sia un masochista.. Un po' come dire a un maratoneta "ma sei scemo? Piglia l'autobus che hanno inventato la ruota!" I limiti della nostra mente e del nostro corpo ognuno è libero di volerli vivere.
      Per me il mio parto naturale ha avuto un valore aggiunto rispetto all'esperienza che sarebbe stata con l'analgesico. E avevo tutto il percorso fatto x poterla richiedere ma al momento mi è sembrato inutile farla.

    • Ma ben venga la scelta! Ci mancherebbe!

      Il problema è solo che sia offerta a tutte possibilità di scelta e che una donna sia libera di scegliere senza essere condizionata da convenzioni.

      Poi, c'ho il marito maratoneta…che vuoi che ti dica? 😉

    • Personalmente parto senza epidurale e allattamento al seno, senza giudicare chi fa il contrario,come anche la scelta di non praticare il cosleeping o essere montessoriana… ognuno fa la mamma come meglio ritiene. Essere cattive mamme è ben altro.

  • Articolo puerile e pieno di luoghi comuni, più comuni dei soliti che pensi di mettere in piazza come chi ha scoperto l'acqua calda.
    Classico articolo di chi cerca consolazione nel fatto che sente di aver sbagliato qualcosa, e cerca consensi.
    io ho partorito naturalmente, è stato doloroso certamente, ma sono felice di essermi sentita forte e capace anche in quei momenti, allatto felicemente e ne sono ancora più felice quando so quanto fa bene a mio figlio, mi diverto da pazzi con mio figlio, e per questo si è discusso a casa e si è deciso di lasciare il lavoro, perché lui possa avere il meglio da me in questo momento.
    Io mio figlio l'ho sempre portato dappertutto e difficilmente sono stata impedita di fare qualcosa perché c'era lui.
    Ho vissuto notti insonni, ma ho chiesto aiuto di pomeriggio, non di notte.
    I bambini non rompono le palle, sono semplicemente bambini, certo ci vuole pazienza, ma allora lavoriamo su di noi e insieme a loro. E non si chiede di essere perfetti, solo comprensivi, con annesse sclerate umane.
    Forse dimostriamo noi di esserlo più di loro quando ci mettiamo al pc a scrivere tali stronzate, insultando gli altri, per sentirci meglio noi.
    Non tutte le mamme si classificano in due cerchi, come le metti tu. Le mamme sono meravigliose perché tutte diverse, e soprattutto tutte NORMALI perché anche chi fa scelte diverse dalle tue è normale. O altrimenti ti metti al livello di chi disprezzi in questo articolo se le classifichi diversamente.
    E il vedere il bianco o il nero, senza sfumature (come per altro inneggia il tuo blog) è da persone che non pensano molto a ciò che dicono o scrivono.
    Ci sono mamme che oggi possono scegliere, perché ne hanno la possibilità, ma che vengano ben informate, perché un'epidurale non è una caramellina da prendere al mattino col caffè, il cesareo è sempre un intervento chirurgico. Il latte artificiale non sarà mai eguagliatile al materno, per quanti articoli possiate scrivere.
    Il resto fa tutto parte di scelte, scelte che fanno ogni famiglia, come prendere un carboncino anziché un bulldog, come costruire una tettoia anziché comprare un gazebo, come fare il mutuo per un range rover o acquistare un'utilitaria.
    E non sono ugualmente scelte?
    E perché dovrebbe darmi fastidio?

    La vera tristezza è che di certi articoli (come di altri esattamente opposti) le persone ne fanno un mantra, sentendosi appunto felici di sentirsi normali, senza ascoltare veramente se stesse e sentire (senza bisogno che altri lo scrivano su internet) quali sono le cose giuste secondo loro, secondo i bisogni che credono abbiano i loro figli.
    Perché deve esserci sempre qualcuno a dirci cosa fare o cosa è meglio.

    Forse immolarsi su un altare non lo fa davvero nessuno, la sento proprio un'esagerazione, ma sicuramente un po' più di attenzione per crescerli persone migliori, aiuterebbe il futuro di questo mondo.
    Impegniamoci in questo.

    • Cara,
      non ho parlato di mie scelte, e non inneggio a nulla e non insulto nessuno.
      Mi dispiace che ti debba sentire migliore dando addosso a me, ci sono modi più costruttivi per crescere.

      I commenti come questo la dicono lunga sul senso di superiorità di chi li scrive.

    • Vedi, non hai capito cosa ho scritto. Allora dov'è davvero il senso di superiorità, se non si accettano commenti contrastanti (e non si leggono davvero)?
      io non ho scritto che mi sento migliore, ma ho scritto che non esistono etichette.
      Ironicamente sei tu che stai dando addosso a quelle mamme che scelgono "il sacrifico" come lo chiami tu, e proprio come ho già scritto, per sentirti migliore o per far sentire migliore chi non ha fatto questa scelta.
      non capisco che fastidio ti diano queste mamme, in fondo non vengono casa tua a dirti che "va fatto".
      Sicuramente non verrei da te a farmi dare lezioni o suggerire i tuoi "modi più costruttivi" di crescita (anche qui ritorna il famoso senso di superiorità), perché non si sta parlando di crescita, ma di opinioni.
      E io dico che ogni mamma è libera, di fare quel diavolo che vuole, sacrificarsi o sbattere il pupo ad altri a due giorni di vita.
      Senza che nessuno debba stare a scrivere articolo con o contro di loro.
      Quello che manca è la vera informazione. Di blog opinionistici ce ne sono anche troppi.

    • Ti darò un dispiacere..
      Non so dove tu legga il contrario, perché la penso come te.

      Quanto al resto: posso esprimere una mia opinione, ma lascio l'informazione a chi ne ha le competenze.

    • se davvero la pensassi come me, avresti lasciato che il tuo pensiero di scrivere un articolo in merito alle mamme che decidono di "sacrificarsi" ti scivolasse nel cestino della mente, perché ognuno fa quel che vuole. Anzi, forse non ti sarebbe dovuto neanche balenare. E invece hai scritto.
      Più di tante parole, contano i fatti.

    • Se frequentassi davvero questo blog sapresti che il suo spirito è proprio quello di diffondere l'accettazione reciproca e il fatto che si possa essere madre in millemila modi diversi tutti egualmente validi e rispettabili.
      Poi, se la cosa ti fa piacere, puoi fare polemica quanto vuoi e sostenere l'insostenibile.
      Va bene uguale.
      Peace.

  • La mamma si deve sacrificare. Poi come lo si decide. Mi hanno urlato contro in due (130 anni in tutto) solo perché in un discorso ho usato la frase "dopo il parto"." Zitta tu che non hai partorito". Cesareo per posizione podalica. Lascio a voi i giudizi. Stesse persone che volevano lasciassi a loro il pargolo dopo due giorni per uscire a mangiare una pizza. Non tutte sono streghe ma le donne spesso sì. Io lo adoro questo articolo e lo spammero'. Amen.

  • Proprio in questi giorni ho partecipato a una discussione fin troppo accesa sull'argomento epidurale…..sentendone di cotte e di crude…ma soprattutto leggendo che c'è gente che sputa veleno su chi opta per questa opzione. Perché si sa se non soffri non hai le palle, è meglio che allora figli non ne hai, non sai fare sacrifici per loro, non li ami etc etc etc…..per cui si assolutamente alla libertà di scelta! Vuoi fare un parto senza epidurale? Bene, scelta più che giusta…ma non giudicare mai chi fa una scelta opposta!

    • L'equazione dolore=essere una brava madre non ha alcun senso.
      Magari fosse una garanzia di riuscita il dolore del parto o il sacrificio del capezzolo! Sarebbe facile e alla portata di tutte!
      Le cose in realtà sono giusto un filino più complesse…ed essere un genitore è ben altro!

    • Sono d'accordo!! A un figlio non cambia niente se hai partorito naturale o cesareo, con epidurale o senza, se hai allattato o dato latte artificiale! Quello che rimane ad un figlio è ben altro e molto più impegnativo e complesso!!!!
      Mary

    • Concordo!!! Spero fosse chiaro che la mia era una "critica" verso chi giudica meno mamma una donna che ha fatto delle scelte…
      Perla letta proprio qualche giorno fa "chi partorisce con cesareo non capirà mai che significa mettere al mondo un figlio"…una frase che meriterebbe insulti…ma sono una Signora ed evito…

    • beh, io di solito rispondo: ok, la prossima volta che vai dal dentista non farti fare l'anestesia che non è naturale….poi ti voglio vedere 😀

    • Ho partorito con epidurale sentendo contrazioni e spinte ma senza dolore ed è stata un'esperienza straordinaria. Io penso che il dolore imbruttisca le persone e io volevo essere splendida per mio figlio ��. Penso che il parto indolore mi abbia permesso una ripresa più veloce e mi abbia permesso di fare la mamma con più serenità nei primissimi momenti. Ovviamente è la mia personale opinione.

    • Ho partorito con epidurale sentendo contrazioni e spinte ma senza dolore ed è stata un'esperienza straordinaria. Io penso che il dolore imbruttisca le persone e io volevo essere splendida per mio figlio ��. Penso che il parto indolore mi abbia permesso una ripresa più veloce e mi abbia permesso di fare la mamma con più serenità nei primissimi momenti. Ovviamente è la mia personale opinione.

  • Essere madre è un fatto, una condizione ed un sentire, Personale ed intimo.
    Ci sono madri che partoriscono in modo naturale, altre che lo fanno col cesareo, altre che non partoriscono affatto:-) o almeno non lo fanno usando il corpo!
    Ciao, complimenti per il blog:-)

  • Coda di paglia?
    Il francamente nell'articolo non leggo "se non avete voluto l'epidurale siete delle povere mentecatte, se avete allattato al seno siete completamente fuori di senno" ma piuttosto "se avete invocato l'epidurale, se vi siete arrese alle ragadi, questo non vi rende delle mamme meno toste".
    Eppoi basta co' 'sta storia dei medici brutti e cattivi che vi vogliono tagliare a tutti i costi e che vi infilano il latte in polvere nella borsa dei pannolini… le?ostetriche del mio consultorio si spaccano in 4 per facilitare l'allettamento al seno, senza demonizzare il LA;nell'ospedale dove ho partorito l'epidurale è a disposizione, è la donna che decide. Il medico esegue, dare giudizi non fa parte della sua mission.
    Cristina

  • essere madre, penso che non abbia a che vedere con allattamento, parto con dolore o senza……..
    io non ho fatto l'epidurale (mi è stata sempre proposta e riproposta tutte e 5 le volte) perchè mi fa effetto l'ago nella schiena….. ci fosse stata una pasticca l'avrei presa…….mi sono goduta attivamente le nascite ma quella pasticca l'avrei presa volentieri…..
    ognuno è madre a suo modo no!!! e per fortuna no siamo tutte uguali
    veronica

  • Ok ce l'ho tutte…epidurale 18 ore di travaglio e infine visto che non mi dilatavo e il bimbo non si incanalava mi hanno fatto il cesareo dopo averle provate TUTTE…non so cosa si prova a partorire ma sono stata male 18 ore…E latte!??!!? il mio non bastava…e pensare che ho certe tette…pensavo che fosse stata una passeggiata! Ci ho provato poi siccome la amo da morire questa creatura gli ho dato il latte artificiale, ma non per amore, no era piu' divertente sentirlo piangere e soffrire la fame…Sono rientrata a lavoro dopo un mese e mezzo, e l'ho lasciato a mia mamma, facciamo a gara per farlo divertire e ha fatto di tutto in questo primo anno di vita. Ognuno ha la sua vita, ognuno ha le sue situazioni, e sceglie per quello che la fa stare meglio!

  • Ciao,
    non ho letto tutti i commenti, mi sono fermata a quello lunghissimo di Greta. Premetto che ho partorito naturalmente e a parte la lacerazione il parto è andato bene. Sono stata contenta di aver partorito così conscia del fatto di essere stata fortunata rispetto a tante altre. L'allattamento è andato invece di merda e ho inserito l'aggiunta di latte artificiale. Quando Greta scrive "non capisco che fastidio ti diano queste mamme, in fondo non vengono casa tua a dirti che "va fatto" mi trova in totale disaccordo. Il problema e il senso del post è che qui in Italia vige ancora il modello di mamma anni 50. Per me va bene, ognuno sceglie ciò che vuole ma purtroppo questo modello di mamma mi ha fatto sentire più volte "quella sbagliata", mi ha criticato sia direttamente che indirettamente , magari criticando ferocemente una mamma col biberon, un'altra che dopo 24 ore di dolori ha avuto il cesareo oppure un'altra che lavora a tempo pieno. Ce n'è stata una che addirittura mi ha detto che ha allattato fino ai tre anni e mezzo ed è giusto così perchè in paesi come lo Sri Lanka lo fanno naturalmente e i bambini sono più autonomi. Allora per me puoi allattare x tutta la vita ma non devi impormi la tua filosofia! Con questo non voglio dire che tutte le mamme che stanno a casa coi bambini e non lavorano, partoriscono naturalmente, allattano ecc.. sono piene di se e criticone ovviamente. Contando poi che in tutto questo ci si mettono anche dottori, infermieri,ostetriche, uomini ecc. Mi trovate quindi d'accordo col post. Ognuno fa quello che ritiene giusto per se, per i figli e per il benessere della propria famiglia.
    Barbara

  • Ciao Klarissa, ho partorito senza epidurale, ancora allatto la mia bimba di 4 anni ecc. ecc.. ma non mi sono sentita per nulla offesa da qs post, anzi!!! Come sempre mi ha fatto sorridere un pò 🙂 Siete fantastiche

  • Ho letto il post e come sempre lo trovo fantastico (forse ne capisco il senso, la sottile ironia e la grande libertà di pensiero di chi scrive). Ho letto un po' di commenti…
    Esperienza personale: avrei venduto un rene in cambio dell'epidurale durante il primo parto, ma non era possibile per una serie di complicazioni. Il secondo non ho fatto in tempo a rendermi conto che la P2 era già nata.
    Ho allattato poco e male entrambi (poco latte, per costituzione fisica, confermato anche dal senologo).
    Ho lavorato fin quando la legge me lo ha consentito la prima volta; in astensione anticipata la seconda volta (problemi durante la gravidanza).
    E così via… non mi sento più madre per uno o per l'altra. Non mi sento più madre di chi fa il cesareo né meno madre di chi allatta.
    Il mio pensiero va, in questo momento, alle mamme adottive: spesso i loro figli arrivano che hanno già due o tre anni: le mamme non li allattano, non li partoriscono (con dolore o senza, con cesareo o senza), spesso non gli sentono dire neanche la prima parola né vedono i loro primi passi.
    Ma non credo che, per questi motivi, siano meno madri o madri imperfette.
    Essere madre è ben altro… Peace and love!

    • Anch'io ho pensato alle madri adottive, avevo anche fatto un cenno, ma poi l'ho tolto nella versione finale.
      Loro sono più madri di noi, che siamo tanto superbe nel pensare che certe convenzioni e convinzioni siano verità assolute.
      p.s. grazie per il riferimento alla libertà di pensiero. È un grandissimo complimento per me.

  • Io ero una di quelle che volevano partorire senza epidurale e fare la fi*a, quella che "Le donne hanno partorito senza epidurale per millenni, non sarò da meno"…dopo 13 ore di travaglio ho cambiato idea. E non me ne pento.

  • Non ho ben capito la polemica. Chi ci conosce sa che usiamo toni un po' forti anche e soprattutto per sdrammatizzare. Io ho partorito con dolore, senza dolore, ho rischiato la vita, ho allattato e dato biberon, ho navigato a vista. Non si sa mai la vita dove può portarci. Io non volevo un cesareo perché non volevo un'operazione, non certo per provare la gioia del parto. Che poi per carità, il parto mi incuriosiva, ma viva l'epidurale! 😀

  • Ho provato tutto nudo e crudo: parto naturale, allattamento, notti insonni, zero aiuti, onnipresenza (anche lavorando)…e avessi potuto scegliere in passato o potessi scegliere nel presente, detta proprio sincera, avrei fatto tutto al contrario.
    Codivido le idee esperesse nel post…grazie del sorriso 🙂

  • Ciao, ho appena scoperto questo blog e mi piace proprio! Bella ironia! Purtroppo arrivo a questo post e ai commenti e mi sale una gran tristezza…ma come mai noi mamme non riusciamo ad accettare le scelte altrui senza giudicare? Senza pensare "ah, ma così è sbagliato"? Senza un minimo di solidarietà?
    Non importa quali siano le decisioni personali (mamma fulltime, latte artificiale, nido, non nido, ecc.), trovo di una tristezza infinita questa mancanza di solidarietà e di libertà di agire senza giudizi altrui.
    Nessuno è perfetto, prima o poi tutti cadiamo nell'istinto di giudicare, ma, nel mio piccolo, io provo a non aver da ridire sulle scelte altrui (se qualcuno lo facesse con me, giuro che gli mangerei la faccia!!!). Perchè non ci armiamo di un po' di apertura mentale e non iniziamo a sostenerci a vicenda? Ne abbiamo un gran bisogno, visto quanto è difficile essere mamme!
    Ciao
    Federica

    • Cara Federica,

      io non so dove si legga il giudizio nelle mie parole.
      Mi dispiace molto essere interpretata in questo modo, soprattutto perché lo spirito di questo blog è proprio quello di non giudicare, di accettare il modo di essere madre di ciascuna, in ogni sua sfumature, di ridere insieme delle nostre fissazioni, qualunque esse siano, di condividere un ruolo, di dissacrare l'indissacrabile, di sollevare il tappeto, di sentirci TUTTE meglio.
      Se l'intento a volte sembra diverso, ci dispiace.
      Poi, è ovvio, siamo umane, ci sono comportamenti e tendenze più simili a noi, nei riguardi dei quali siamo magari più indulgenti, ma saremo mica perfette?
      Siamo 3 donne assolutamente normali.
      3 mamme come tutte, nè più, nè meno.

  • Ciao Klarissa,
    scusami forse mi sono espressa male…parlavo più che altro dei commenti che ho letto.
    Mi spiego meglio: i commenti scritti da Greta (che tra l'altro ha idee che non condivido, ma questo non importa) sono stati criticati da molti anche se lei ha più volte specificato che non si sente migliore delle altre ad aver fatto certe scelte.
    Tutto qui. Da quando sono mamma (2 figli, il più grande 4 anni e mezzo e il più piccolo 2 anni) trovo nelle mamme una gran competizione (ho scritto un commento anche sull'articolo sulla mamma saputella – che ho trovato fenomenale) e pochissima solidarietà e questo l'ho notato anche nei blog di mamme (onestamente ne frequento pochi proprio per questo motivo, ma questo è proprio carino!).
    E' proprio la vostra normalità che mi piace.
    Ciao e ancora complimenti
    Federica

  • Credo che ognuno debba essere libero di scegliere.. Nel mio caso posso dire che avendo "partorito con dolore", ho il ricordo di un'esperienza molto intensa anche a livello fisico oltre che mentale. Da allora mi sembra di poter affrontare qualsiasi cosa.. mi ha dato tanta forza!

  • Io mi trovo perfettamente d'accordo con questo post. Forse perchè è vero, avendo fatto non uno, ma tre cesarei ho bisogno di sapere che mi sento una mamma normale non perchè sono folle, ma perchè siamo tutte mamme normali.
    Ma come hanno già detto in molti commenti, nemmeno sulla maternità c'è solidarietà tra le donne. Perchè se chi ha fatto il cesareo, chi sceglie il biberon, chi utilizza il cosleeping ha bisogno di giustificarsi, o di sentirsi "normale", è grazie alla nostra società mammesca, che stigmatizza chi sceglie, forzatamente o meno, altre strade rispetto a quelle naturali, o a quelle socialmente più accettate.
    Non è semplice diventare mamme, da quando fai il test di gravidanza ti piombano addosso tutta una serie di domande e ansie che mai nella tua vita avevi considerato. E poi, quando ti danno in braccio quel fagottino micro sei catapultato nella dimensione del "ma starò facendo bene?" – perchè secondo me è così per tutte, beate (o poverine) quelle mamme che quest'ansia non la vivono! – e sarebbe bello che almeno per quanto riguarda il modo in cui li mettiamo al mondo, le persone non ci stessero addosso. Per cui sì, ho bisogno anche di trovare chi mi dice che sono una mamma normale.
    Anzi, grazie, per farmi sentire una mamma nella media, anche quando vorrei che quei tre avessere il tasto OFF.
    E per la cronaca, a me è stato chiesto se non li sento meno miei, quei figli nati con il cesareo.

    Grazie Klarissa e grazie anche alle altre mamme che ammettono le debolezze con cui ci scontriamo ogni minuto.

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