Il fallimento dei fan dell’autonomia, Montessori & co.

L’altro giorno ero a colloquio con le maestre di mio figlio.
Dopo esserci dette quello che ci si doveva dire (tutto bene, non ci provate!), scatta il momento chiacchiera a ruota libera.
E, giuro, io da allora godo.
Ammetto di non essere mai stata investita dal sacro fuoco della pedagogia, perché la lascio ai pedagogisti; io faccio altro e mai e poi mai mi sentirei alla loro altezza, come spero che loro non vogliano saperne più di me su una fusione inversa.

Ammetto di non aver mai amato la nuova moda del bambino competente, autonomo a 6 mesi, che ti rifà il letto matrimoniale e ti sgrida perché ancora non sai fare i pancakes come li fa lui, che già si allaccia le scarpe mentre tu ancora le compri col velcro.
Ammetto anche di non avere in simpatia tutti quei blog e quei siti che amano tante mie amiche, quelli che insegnano alle mamme come insegnare ai figli ad essere più autonomi, perché non lo sono mai abbastanza.
Ammetto di detestare quei libercoli demenziali su come crescere figli autonomi.
Insomma, ammetto che tutta questa filosofia dell’autonomia mi ha sempre fatto cacare.
Però io sono una persona che dire autonoma è dir poco e voglio, esigo, pretendo che mio figlio lo sia.
E lo è abbastanza.
Anzi, scopro, lo è molto più di tutti i figli delle seguaci di cui sopra.
E lo è senza Montessori rivisitata da internet.
Senza pedagogia in pillole.
Ma con tanto buon senso e, sì, pure con tante cazziate.
Vi dirò che avevo già tratto le mie conclusioni osservando la decantata autonomia dei 12mesenni diventare vizio e petulanza alla materna, ma davanti a continui: 
no, no, ma sembra, eh…ma invece…
no, no, ma vedrai…
no, davvero, a casa non fa così…
no, no, è solo stanco…
io certo non mi metto a discuterne.
Pratico da sempre la filosofia: io al massimo lo dico una volta, poi sono anche un po’ cazzi tuoi, eh…
Ma ora, dopo anni di teorie e supercazzole, 
anni di discussioni, 
anni di sguardi di superiorità presunta, 
io godo.
Le maestre delle elementari hanno proclamato tutta la loro inquietudine e la loro sorpresa nel vedere che razza di classe hanno.
E lo hanno detto a me.
A me.
Sì.

A me, quella che tutte guardavano come un’aliena perché non comprava quei piattini di vetro di merda ai 18mesenni.

Quella che se ne sbatteva della ricostruzione in cartone della cucina. Ma vi pare?!
Però col figlio ci cucinava.
Ogni tanto.
Quando era in buona lui, ero in buona io, e Saturno era allineato con Venere.
Quella che non gli ha comprato la scarpa finta per imparare ad allacciarsi le scarpe, ma quelle vere, eccheccazzo!
Quella che gli ha comprato giochi di legno, di stoffa, ma anche un sacco di stronzate di plastica.
E giuro nessuno è morto.

Quella che non gli ha imposto mai la lettura di un libro e non è mai andata a disperarsi perché a 9 mesi non apprezzava le storie…lagne che siete!
“Questi bambini sono i bambini meno autonomi e più egocentrici, viziati e disordinati mentalmente che io abbia mai visto in 20 anni di insegnamento” dice una.

“Non sono autonomi in nulla, ma sono incredibilmente convinti di sapere tutto ed è difficile intervenire con una forma mentis del genere” fa eco l’altra.

“E’ incredibile quanto siano egocentrici”.
“Sono assolutamente impreparati ad entrare in un sistema scolastico, forse sarebbero pronti per la materna”.
“Non accettano le regole”.
“Non sembrano bambini di 6 anni, ma di 4 emotivamente e intellettualmente: non nel senso che sono cretini, anzi, alcuni sono anche particolarmente intelligenti, ma non hanno il cervello che funziona come quello di un bambino di 6”.

Il clou è stata l’osservazione sui bambini figli di stranieri, che me li vedo poco a comprare learning tower…non so voi…
“Sono una spanna sopra gli altri per disciplina, ordine, predisposizione all’apprendimento e quanto all’autonomia raggiungono vette irraggiungibili a 6 anni: quelli sì che sono stati educati all’autonomia nel modo corretto!
Che peccato che noi si sia persa questa capacità!”.
E niente.
Forse è meglio che invece che seguire 87 gruppi Facebook e leggere libercoli di signore nessuno che hanno solo trovato un pubblico di cretini che siamo, torniamo a fare una cosa saggia:
usare il buon senso.
Sempre che ce ne resti.

 

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65 Comments

  • L'unico fallimento riscontrabile sta nel tuo post e nella tua infinita ignoranza in merito. Ma Internet è anche questo..la possibilità di dar voce a chiunque. Ma proprio chiunque eh.

  • Io ho usato il mio buon senso, ho usato piatti veri per tutti fin da subito, ho costruito una cucina di cartone e ho perfino una learning tower (per cucinare con mio figlio). Non mi sento migliore di te, anzi, spesso queste cose non servono a niente in certe situazione tragicomiche in cui ci troviamo tutte alle prese con dei bambini piccoli. Oltre che mamma sono anche educatrice nido e ti assicuro che il discorso dell'autonomia è vero e per fortuna seguito. Forse non è ben chiaro cosa voglia dire lasciare l'autonomia di provare a fare da solo quello che un bimbo è in grado di fare senza fare al posto loro. Ma ogni genitore è libero di crescere i propri figli come vuole. Leggo sempre con piacere i post di questo blog, mi faccio delle sane risate….questo invece lo trovo sarcastico e un po' aggressivo. Ma viva la libertà di pensiero!
    Del resto trovo assai sgradevole il comportamento delle tue maestre che a quindici giorni di scuola sono già pronte a dare giudizi ed esprimersi così categoricamente su bambini che conoscono appena e soprattutto con altri genitori….ma questo è un discorso a parte.

  • Buon senso…questo sconosciuto.
    A me sembra tanto che dietro questa storia dell'autonomia si nasconda solo la pretesa dei genitori di non avere rotture di scatole dai figli, il prima possibile.
    Ma fateli esser bambini!

    • La mia era chiaramente una battuta :-). Non ho ancora conoscenza diretta di maestre. Non conosco neanche le teorie della Montessori, e me ne dispiaccio molto, ma prima o poi rimedierò. Quello che mi ha colpita è la maestra, per questo la battuta di prima, che appunto dopo solo 15 gioni di scuola si mette a 'gossippare' con una delle mamme. A me non avrebbe fatto una buona impressione, ecco tutto :-).
      Brus

  • Ho notato che queste mamme che crescono i figli nell'autonomia e cippa e cioppa… poi sono quelle che trascorrono interi pomeriggi sul gruppo whatsapp a chiedere a destra e manca quali siano i compiti, le pagine, i numeri e le domande da fare a casa perché il loro bambino non ha scritto tutto sul diario.
    Secondo o terzo giorno di scuola: mio figlio torna a casa, diario pasticciato, quaderno anche peggio… non si capiva nulla di quali fossero i compiti da fare.
    Morale della favola: domani spieghi alla maestra che non hai fatto i compiti perché non li hai scritti sul diario e la mamma non è sul gruppo whatsapp quindi non può chiedere a nessuno.
    Dal giorno dopo: diario che sembra un dipinto, quaderni in ordine e tutto chiaro ciò che ha da fare a casa.
    Ovviamente non è semplice da applicare e non esistono regole assolute. Credo che ogni mamma dovrebbe essere in grado di capire "la misura" con cui agire in base ai risultati da ottenere.
    Non mi interessa che mio figlio a 6 anni sappia rifarsi il letto o apparecchiare la tavola… a me interessa che capisca che il letto va rifatto ogni mattina (mamma, mi aiuti a rifarlo?) e per mangiare occorre apparecchiare (mamma, però la tovaglia la metti tu che io non ci riesco?).

    • 😂😂😂
      Io uso uno sgabello o una sedia. Andrà bene ugualmente? Leggevo su un sito Montessori che 'sta torre serve per evitare che il bambino cada e perda fiducia… voglio morire! 😂😂😂

    • Vado a leggere anche io che sono ignorante in materia!
      Come fanno gli stranieri!?!? Copme facevano le nostre mamme e nonne 40/60 anni fa senza aver letto tanto, e avevano piu' figli…aiutatevi arrangiatevi e date una mano…ho l'esempio di una famiglia marocchina che lavora da mio padre, i bimbi restano a casa anche da soli a pranzo o nel pomeriggio il grande (14 anni) fa le cose "piu' perisolose" e i piccoli (8 e 5) collabora, chi apparecchia chi sparecchia…pero' se qualche assistente sociale assisterebbe a tutto io' interverrebbe! Pensa che d'estate andavano al parco dietro casa da soli dopo aver fatto fare il risposino al piccolo e si portavano dietro la merenda! Agli occhi di tutti sono bambini abbandonati, poi invece appena torna la mamma o il babbo prende le redini della situazione e controlla i compiti (ci tengono tantissimo) si fa raccontare cosa hanno fatto e nel we organizza un sacco di cose! il grande e il medio vanno a calcio e loro non si perdono una partita!!

    • Anche se tarde … serve a cercare la compagnia di tuo figlio quando fa una torta. Serve a farsi due risate mente ci laviamo i denti. Servi a griderai il momento mente lavano i piatti ed è pieno d acqua. Ma dovete sempre criticare tutto. Nessuno vuole gareggiare ma passare più tempo insieme a loro. Non mettendo in bambino 4 ore davanti alla tv

  • Io non ho letto nulla della Montessori, ma rimedierò.. Fosse solo per lo splendido esempio di donna che è stata.
    Comunque ho notato che nei suoi 4 anni la mia ha avuto dei periodi di "faccio da sola" e allora ne ho approfittato.. Dico.. Per una settimana si è rifatta il letto tutte le mattine!!
    Per me è importante che si sappia arrangiare nelle sue cose, ma mi è andata di culo è molto indipendente di carattere.. Finché dura le faccio pure piegare i calzini!

    Ma non hai paura di essere lapidata sulla pubblica piazza dalle mamme dei piccoli egocentrici!?

    • Io non ho ancora letto molto, pezzi qua e là, perchè mi mancava tempo e concentrazione, ma mi ispira molto lei come persona, il suo modo di vedere il bambino, lo trovo pieno di amore e rispetto. Pervade proprio dalle sue parole. Penso che poi forse abbiano un po' esagerato il suo pensiero facendone un 'metodo' come se fosse una formula magica da applicare a tutti senza distinzione… mentre invece ci vuole sempre un po' di buon senso e di aggiustamenti…come un vestito, va adattato su misura su di te e tuo figlio.

    • Maria Montessori non avrebbe mai e poi mai costruito una cucina di legno per consentire ai bambini di far FINTA di cucinare. MAI!
      La Monetssori diceva, fra le altre cose, di far partecipi i bambini della vita reale. E tu, consentendo a tuo figlio di cucinare insieme a te in una cucina vera hai applicato davvero ciò che la Monetssori diceva!
      E poi non confondiamo il suo motto 'aiutami a fare da solo' con: 'arraggianti a fare da solo' spesso è quest'ultima la formula che i sedicenti seguaci della Montessori fanno, facendo più danno che altro!
      Si fa presto a dire Montessori! e concordo con la tua definizione: è l'applicazione ATTUALE del metodo che non va bene. Montessori è ben altro.
      Ciao,
      Monica

  • Bè a me interesserebbe invece sapere come invece sono riusciti gli stranieri della classe a far crescere autonomi i loro figli, così per prendere spunto 😀 Io ho provato a leggere la Montessori, poco per mancanza di tempo e concentrazione, penso di aver capito un po' il succo dalle educatrici del nido e si parlava anche ieri di autonomia…che è una tappa normalissima che a una certa età i bambini passano anche senza che li tormentiamo con metodi e attrezzi. Quindi ok prendere spunto ma poi penso che si debba usare la propria testa e il buon senso senza impazzire… poi tanto sono loro che a un certo punto vogliono fare da soli..per imitazione anche suppongo. Della Montessori ho trovato bella l'idea del letto per terra, geniale, ai bambini piace un sacco poter scendere e salire da soli 😀 era carina anche quella dello sgabello (ikea) per lavarsi le manine e i dentini ma credo siano troppo piccoli…per ora lo sgabello lo usano da trascinare per casa tipo carrello della spesa. Insomma a casa mia Montessori very easy e interpretata da me 😀 come diceva qualcuno più su c'è tempo, lasciamoli essere anche bambini…giusto assecondare quando hanno voglia di fare da sè, questo sì, ma non cercare di spingerli a tutti i costi e con metodi vari…

  • Onestamente ho letto l'articolo e mi sono fatta più di una risata. Il metodo Montessori é tutt'altro rispetto a ciò che viene descritto qui. Inoltre la pedagogia offre diversi spunti scientifici (non casuali) interessanti. Se poi la maggioranza dei genitori decide di fare di testa propria é ovvio che poi i risultati non arrivino.
    Non sono i metodi ad essere sbagliati ma le loro applicazioni e per questo non possiamo incolpare i teorici.

  • io ho appena iscritto mio figlia ad una scuola materna Montessori, non in Italia ma all'estero, e quando sono andata alla prima riunione parenti ci hanno ci hanno mostrato gli strumenti di cui si avvalgono per le lezioni, tra cui sti benedetti piatti di vetro… ho detto che??? piatti di vetro? eh si, signora, cosi imparano che quando cadono si rompono e poi fanno più attenzione.. anzi dovrebbe farlo anche a casa sua… Macché sei matta? con quello che ti pago al mese lascia che li rompa qui sti cacchio di piatti!! e poi che cappero é sta learning tower?? macché la Maria già mi parlava inglese inizi 900?? troppo avanti sta donna..

    • I piatti di ceramica li usano nel nostro asilo NIDO, non vi dico la faccia che abbiamo fatto noi genitori quando ce l'hanno detto! E fanno pure il gioco del cameriere, cioè al momento del pasto i più grandi, diciamo dai due anni in su, a turno portano il piatto con la pappa agli altri seduti a tavola (con svariati elementi educativi che non vi sto a raccontare). Pare che piatti rotti non ce ne siano stati…
      Noi a casa abbiamo fatto l'errore di usare una ciotola di ceramica per il pargolo e alla quarta volta è finito in terra (in un'evidente esperienza di gravità). Mai più fatto, solo plastica a casa. Le stoviglie di ceramica le lasciamo all'asilo (e qualche volta al ristorante, con molta attenzione).
      Per il resto però è vero che l'autonomia andrebbe promossa, stimolata e facilitata, ma spesso leggo su internet delle cose decisamente assurde!
      P.s. noi lo sgabello dell'Ikea per il bagno ce l'abbiamo già (a due anni e mezzo), ma non ci arriva ancora bene al rubinetto e continuiamo a metterlo seduto sul piano accanto al lavandino come postazione per manine e denti.

    • Anche l'asilo frequentato da mio figlio era di stampo Montessori e stessa esperienza di piatti e soprattutto cameriere!
      Adorava farlo.
      Se solo volesse dare una mano a me così spontaneamente anche ora…argh!

    • Anche nel nostro asilo nido giocano a fare i camerieri 😀 ma non si definiscono 'montessoriani'…so che in parecchi asili lo fanno. Hanno un calendario, ognuno ha il suo simbolo e litigano perfino. L'educatrice ci diceva che con questo gioco imparavano l'ordine, prima a uno poi all'altro, prima i bavaglini poi il tovagliolo (faccio esempi eh non ricordo) e anche la pazienza di capire che oggi tocca a un altro e io devo aspettare domani.

    • Infatti! E mi dicono che insegna anche a riconoscere il compagno per nome, trovarlo seduto a tavola e identificare il percorso per raggiungerlo.
      Anche il nostro asilo nido non è dichiaratamente montessoriano, ma nel tempo ho visto che qualche idea di stampo montessoriano l'hanno applicata (ad esempio, hanno anche il cestino dei tesori). Poi è una sezione eterogenea e il confronto continuo grandi/piccoli stimola molto.
      Come si stava dicendo, il punto non è l'etichetta che ti dai, ma come applichi i metodi prescelti.

  • Amen. E aggiungo anche che palle.
    Con tutto rispetto per la Montessori.
    Il nostro problema è che ci lasciamo troppo condizionare dai vari metodi, come se fossero una bibbia, mentre bisogna solo prendere spunto 🙂

  • Nemmeno io sapevo cosa fosse una learning towe fino a 2 secondi fa…ma dato che dallo sgabellino mi figlia è caduta e si è rotta un dente, e dopo una settimana si è precipitata a faccia in giù da una seggiolina…tanto male nn la trovo mica!
    Mia figlia frequenta un nido con metodo montessori dove non si usano i piatti di vetro ma altre cose montessoriane…e nn è autonoma manco x la ceppa :)))

  • Boh, io sono la straniera. Lo scorso anno avevo scritto un post proprio sulla riunione di scuola del secondo anno della P1, alla materna, ed ero rimasta scioccata perché tra gli obiettivi c'era sapersi mettere le scarpe o fare la pipì da soli. Spesso si stupiscono dell'autonomia delle mie figlie, ma credo che la mia sia anche necessità (pur essendo così anche prima che partisse mio marito, due anni fa). Ho letto la Montessori ma non frequento né gruppi né altro. Mi piace prendermi il tempo per spiegare alle bimbe che tante cose possono farle da sole, non sapevo cosa fosse una learning tower (e ancora la trovo inutile, ho sempre fatto senza), usano piatti e bicchieri per bambini (e quanta roba hanno rotto comunque), ma sanno lavarsi, vestirsi, rifare i letti, apparecchiare, tutto quello di cui c'è bisogno a 5 e 3 anni. Son contenta così. Vedremo cosa mi diranno l'anno prossimo in prima elementare…
    Anya

  • Io ho letto (anzi in realta' devo ancora finirlo, e' un bel mattone eh…) Liberta' e amore di Elena Balsamo. Trovo il metodo Montessori molto interessante, mi piace il concetto che e' alla base del suo metodo, crescere un bambino appunto in liberta', senza l'oppressione delle regole, senza troppa rigidita' ma lasciando il bambino libero di sperimentare, di provare, di autogestire il tempo che ha a disposizione e il gioco.
    I miei figli frequentano anche un asilo montessori in Germania, conoscevo gia' la learning tower e i giochini di Melissa & Doug i lettini montessori etc etc…mai comprati uno. Sono tutte trovate commerciali perche' fa figo comprare il giochino montessori invece della cagatina in plastica. Abbiamo tante Lego e giochini di legno semplicissimi, quelli si. Ho usato i piatti in ceramica si, perche' mi fa schifo mettere il cibo in un piatto di plastica (paranoie chimiche…) e non perche' seguo la corrente "montessori". Si prende un concetto valido e lo si estremizza perche' pensando di usare la "scorciatoia magica" del giochino montessori un bel giorno tuo figlio si sveglia e riesce ad allacciarsi le scarpe da solo e tu non hai fatto nemmeno tanta fatica!…la base invece del concetto Montessori in realta' e' molto piu' semplice. Basta vivere le attivita' quotidiane INSIEME a tuo figlio, punto. Lasciarlo libero di provare e non sostuirsi a lui. Compra un paio di scarpe e lascialo provare. Sbaglia? ottimo, quello e' un buon momento per mettersi accanto a lui ed incoraggiarlo a riprovare. Adesso invece negli asili ti chiedono rigorosamente le scarpe con lo strappo perche' le maestre non hanno tempo di mettersi vicino al bambino e star li a spiegare (non per colpa loro eh, ma se hanno 30 bambini da seguire la vedo dura…) Idem i genitori (qui invece per me la colpa e' loro…) Non abbiamo tempo o forse non lo vogliamo trovare il tempo per stare con i nostri figli e quindi ci si butta su questi metodi per colmare un vuoto educativo, questo e' il punto.
    Quei bambini non autonomi probabilmente hanno genitori che la mattina hanno fretta e invece di star li a spendere 2 minuti nell'insegnare come si mette una maglietta e un pantalone, per far prima li vestono loro ancora a 6 anni…e cosi' per tutte le attivita' nel resto della giornata…(ma poi hanno il lettino basso montessori mi raccomando! :D) e' questo il vero fallimento….

  • A proposito di libertà di scelta, mio figlio non apre nemmeno gli strappi per infilarsi le scarpe, se ne va in giro come uno scapestrato nonostante gli faccia notare che così le scarpe gli vanno larghe e cammina male…
    La Montessori avrebbe sicuramente sentenziato "E' un caso disperato!!"
    M.

    ps. con tutto rispetto, ma la learning-tower (oggi ho imparato una cosa nuova) mi pare una ca..ta pazzesca… e comunque anche le cose in plastica possono rompersi, piegarsi, rovinarsi…

  • Nemmeno io sapevo cosa fosse la learning tower. Uso la sedia quando la congiuntura astrale è favorevole, proprio come Klarissa. Uso le scarpe col velcro, e piatti normali… aiuto!!! A volte mi sembra che un poco si esageri. Del resto noi siamo state tirate su senza tutte queste robe, non mi pare sia stato così disastroso! Lucia.

  • ecco, capita a pennello… sono appena tornata dalla riunione parenti all'asilo Montessori a cui ho iscritto mia figlia di 2 anni.. e sto ancora ridendo… anche se dovrei piangere… Le maestre: noi siamo qui per insegnare ai vostri figli l'autonomia e bla bla bla … Un padre salta sù: ogni volta che vengo a prendere mia figlia ha sempre la bocca sporca di cibo.. Le maestre: eh si, si puliscono da soli e noi non li ripuliamo affinché non si sentano frustasti… Un altro padre salta su (seriamente): ma almeno il culo glielo pulite dopo che hanno cagato? E li muoio dalle risate… fino a quando le maestre rispondono (altrettanto seriamente): no, li lasciamo fare da soli… Ma io mi sono fatta espiantare le cornee per pagarti la retta e tu non manco pulisci il culo di mio figlio??

  • Io sono una fan del blog ma stavolta mi trovo in disaccordo. Anche i miei figli vanno ad un asilo montessoriano e gli insegnano a lavarsi le mani, a mangiare da soli eccetera eccetera, ma dove non arrivano i bimbi, fanno le educatrici. I bambini sono al centro del progetto nella filosofia montessoriana. Lasciarli sporchi e puzzolenti non è nè autonomia nè un modo per infondere sicurezza a un bambino ma solo mancanza di professionalità delle educatrici. Dunque il metodo è serio ma se applicato da cialtroni perde ogni sua forma di carattere educativo e diventa un modo di non lavorare delle educatrici. Questo è valido per tutto ovunque. Anche in quella Scuola dove una maestra si permette di dare giudizi su altre mamme ad una singola mamma a 10 giorni dall'inizio della scuola. La poca professionalità è ovunque montessori o meno.

  • Molto spesso facciamo a gara a chi ha i figli più intelligenti, più svegli, più autonomi… In fondo ammettiamolo ci piace vantarci a volte! Credo che il post sia rivolto proprio a queste mamme che si sentono tanto brave e poi tutto sommato di Montessori non sanno veramente un ciufolo e si vede! Io conosco il metodo dai tempi della scuola, non ne sono una fanatica, credo che si sopravviva anche senza… Mia figlia è abbastanza autonoma, ma di suo, fosse per me la imboccherei ancora! Le sue maestre si complimentano sempre per la sua autonomia forse perchè di autonomi veramente ce ne sono pochi! Comunque bel post, peccato i toni di chi ha poi commentato fraintendendone il senso.

    • ti do ragione! Brava, Penso anche io che non ci sia nulla di male nel vantarsi e vantarli un po' i nostri figli, ogni tappa che raggiungono va anche premiata…imparano ad allacciarsi le scarpe? ottimo, festeggiamo insieme….è questo ciò che conta, essere felici con loro dei loro risultati, perchè per loro è gratificante aver imparato qualcosa. sì sicuramente questo post è rivolto proprio alla saputella filo montessoriana ma ad cazzum 😀

  • Sto provando a prendermi pochi minuti per commentare questo articolo perché mi ha fatto fare davvero tante risate, ma anche riflettere…. i famosi bambini egocentrici… è se uno di quelli un giorno fosse mio figlio ed io avessi contribuito a tutto ciò??? Sono una straniera cresciuta ormai in Italia. In prima elementare al mio paese facevo diversi km a piedi con gli altri bimbi della zona e con la neve e i cani randagi per andare a scuola. In Italia ti tolgono i figli per una cosa del genere. Comunque risate a parte sono una mamma che crede seriamente nell’importanza dell’autonomia e mi sembri più montessoriana di ciò che vuoi far credere o di quelle persone che amano farsi fighe…con il letti o da 200 e passa euro perché montessoriana. In fondo non trovate che la Montessori con le sue teorie non sia poi così lontana dal buon senso quotidiano???? Cioè, io amo cucinare con mio figlio che ha 17 mesi. Mica le fa lui le torte, ma già farlo insieme rende la cosa alquanto divertente per me. Lui sta sereno vicino alla sua mamma, si sporca e sperim.enta cose nuove ed in più ne esce anche un dolce per tutta la famiglia. Ma la cosa che mi ha fatto ridere di più È che con questo post ti sei Finalmente tolta il sassolino dalla scarpa!!!!

  • Il buon senso è dote rara. Quindi, a chi proprio non ci arriva da solo, lasciamo seguire le varie Montessori. Se non altro si sentiranno madri migliori.

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