Dieci motivi per cui le mamme sono il dipendente perfetto

Disclaimer: questo post contiene ironia.
Nel mondo del lavoro, le mamme vengono viste come un peso, piuttosto che un valore aggiunto.

Hai figli? Ti faremo sapere. Mai.
Sei tecnicamente ingravidabile, foss’anche attraverso l’impollinazione? Pussa via.
Eppure, ci sono almeno dieci buoni motivi per assumere una mamma. Non siete d’accordo?

Perché assumere una mamma ha dei vantaggi

1. Perché è il manager perfetto

Dirige una famiglia intera, compresi dipendenti sotto i due anni di età.
Le donne tramano, impongono le proprie idee, dalla tovaglietta fino alla cena, facendo credere al marito e ai figli che siano state loro proposte. In pratica, l’ABC del carrierista.

2. Perché non è mai in ritardo

Tra la sveglia e il momento in cui entra in ufficio, una mamma realizza ottomila task, anche ottomilauno, eppure non è mai in ritardo e si presenta alla scrivania con almeno una parvenza di fard. Si chiama organizzazione, quella cosa noi abbiamo nel dna (spoiler: no, non è vero, è che ce tocca, altrimenti come manderebbero avanti la baracca?).

3. Perché sa trovare una soluzione a qualsiasi problema

Maaaammaaaaa! Dove sono i miei libri? Caaaaraaaa, dove hai messo le mie mutande? Una mamma, magicamente, ha sempre la risposta esatta. Chi meglio di lei può trovarvi quel verbale che cercate disperatamente due minuti prima della riunione con gli investitori russi? Rispondetevi da soli.

4. Perché sa gestire le priorità

No, uomini. L’ampliamento dei canali Sky non è una priorità. Decidere cosa fare per cena, lo è. Mandare i figli a scuola vestiti secondo la stagione, lo è. Comprare i pannolini se sono finiti, lo è. Una madre, in tre millesimi di secondo e dopo rapido sguardo alla situazione, darà un ordine di importanza a tutto quello che la circonda. Segnate.

5. Perché fa quadrare i conti

Col suo stipendio e quello del marito deve riuscire a: pagare il mutuo, le rate dell’auto, il nido, le vacanze, il cibo, i regali, le gite, le questua, la scatoletta per il cane. E far tornare sempre tutto. Sarà mica un problema il vostro bilancio milionario?

6. Perché non conosce gli sprechi

La mamma non spreca niente: dalle polpette appena mozzicate dai figli (che diventano la sua cena), al lenzuolo rotto che si trasforma in un eccellente canovaccio per le pulizie. Non ponete limiti al riuso che una mamma può fare delle cose che sembrano ormai da buttare. Quel preservativo usato solo una volta, tenetelo: lei saprà trovagli una seconda destinazione.

7. Perché incute timore

Come tutti i leader, la mamma viene sfanculata, spernacchiata, tutti la odiano. Ma la rispettano anche, perché è guida, è potere, affascina e fa paura al tempo stesso: al suo passaggio, un’aura di riverente rispetto aleggia. I vostri dipendenti non potranno che soccombere.

8. Perché non si ammala mai

Non può permetterselo. E se succede, ricordatevi che ha partorito. Niente stato comatoso con 37.2 di febbre, niente lettera di addio per una cagarella. La mamma è stoica, altrimenti chi si occuperebbe dei figli mentre lei sta a letto moribonda?

9. Perché non ha tempo da perdere

La mamma non tituba: perché dopo l’ufficio deve recuperare i figli, portarne uno in piscina, l’altra a danza, fare la spesa, cucinare, depilarsi, sorridere, fare la ruota, comprare un criceto, far morire un pesce rosso e fare sesso col marito riusando il condom di cui sopra, tutto col sorriso. E tutto questo lo farà dopo aver lavorato per voi: Stakanov le fa una pippa.

10. Perché nessuno è multi-tasking come lei

La mamma è medico, è nutrizionista, è sarta, è insegnante, è orco cattivo, è fatina buona, è meccanico, elettricista e ingegnere, è cuoca, è autista, è geologa, è veterinaria, è equilibrista, è interprete, è illustratrice, è latteria, è biologa, è fazzoletto per il naso (anche carta igienica volendo), insomma, la mamma è tutto.
Cari direttori risorse umane, ma dove la trovate un’altra così?
NB Per quanto il post abbia come obiettivo far ridere, non c’è NIENTE DA RIDERE. Essere costrette al multitasking è una merda e dobbiamo ribellarci, ma già che ci siamo, almeno ne tenessero conto, quando ci assumono.
Written By
More from Anna

Ruoli invertiti: come insegnare ai nostri figli la parità di genere

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailVi racconto una storia di parità di genere. Ho conosciuto mio...
Read More

26 Comments

  • Ecco, questo no. Davvero.
    1) perchè messa così sembra un inno all'onnipotenza della donna/mamma e questo èuno dei metodi più usati ed abusati per fregarci
    2) perchè non è proprio così. Ci sono donne che fanno tutto quello di cui sopra e lo fanno benissimo. Ce ne sono altre che arrivano mezz'ora dopo perchè hanno figli, che mancano per settimane perchè il pargolo ha 37 e 2, che vanno in maternità anticipata alla 10° settimana per una gravidanza a rischio la cui unica controindicazione è il lavoro e ricompaiono due anni dopo lamentandosi di avere perso chance di carriera. Sarebbe bello se tutte fossero come le descrivete, ma non lo è.

    • Basta dare la possibilità ad una donna di poter conciliare famiglia e lavoro e vedrai che non arriva mezz'ora dopo in ufficio. Sicuramente c'é chi se ne approfitta per carità, ma sono fermamente convinta che se una donna che lavora a tempo pieno avesse un minimo di flessibilità per poter conciliare appunto la gestione dei figli non avrebbe bisogno di usufruire delle ferie che maturerá da qui al 2020 nei primi anni di vita dei figli o cercare stratagemmi per non implorare l'ennesimo permesso. Non è piacevole nemmeno per noi mamme avere imprevisti che si ripercuotono sul lavoro e dietro UN imprevisto parato male ce ne sono almeno Dieci sulle sue spalle. Perché per esempio anche dove si potrebbe evitare mettere 2 ore di pausa pranzo che allungano inutilmente la giornata fuori di una mamma che in due ore riuscirebbe a fare il lavoro che fa in 4 sapendo di poter uscire per andarsi a prendere i figli a scuola? pure la pipí si farebbe a casa sua pur di ottimizzare il tempo. Fantastico e verissimo post! Gin

    • Io credo che il problema stia molto spesso nella rigidità e nel binomio ipertutela/nessuna tutela.
      Mi spiego, per la mia esperienza di donna, mamma, cittadina e lavoratrice c'è spesso un abisso tra certe categorie di dipendenti ed altre e tra chi ha un certo tipo di contratto e chi un altro. Questo crea discriminazioni, consente ad alcuni di approfittarsi e crea una "pessima stampa" attorno alla categoria delle mamme lavoratrici che si trovano tartassate. Dire che le donne/mamme sono meglio non solo non è vero (perchè non c'è mai una categoria di persone che è meglio in quanto tale), propoganda una cultura tradizionalista per cui la famiglia è cosa "da donne" ed è semplicistico. Di fatto oggi, per una persona che voglia assumere a tempo determinato un dipendente con un certo tipo di contratto, una donna è meno appetibile. Mi piace? nemmeno un po', ma dire che non è così non cambierà le cose. Fare comaprare i pannolini al babbo, fare prendere a lui un permesso, dividersi i compiti e non essere multitasking per forza potrebbe, perchè io sarò scarsa, ma se mi alzo alle 7 e brigo fino alle 9 per stare dietro a tutto ed a tutti (comprese le mutande del marito) poi al lavoro propio geniale non reisco ad essere.

    • La penso come te sul dividersi i compiti. Io ultimamente anzichè prendermi permessi o ferie sempre io, ho mandato il marito a fare vaccini, o quando sono rimasti a casa dall'asilo per malattia. Lui perde lavoro,perchè lavora in proprio, e in quei giorni recupera tornando più tardi la sera. Sarebbe meglio se fosse un dipendente anche lui con le sue ferie da smaltire (perchè tanto poi non è che te le fanno accumulare)
      Conosco qualche mamma che non lo fa, pur potendo, non so perchè, mentalità forse come dici che la donna deve fare tutto lei…alcune famiglie è vero che la pensano così. Nelle vacanze di natale gli asili sono chiusi e già c'è chi ha preteso di stare in ferie perchè i bambini sono a casa…senza contare che ci sono anche persone senza figli che vorrebbero e avrebbero diritto anche loro. Quando ero io senza figli mi andava bene perchè tutti si scannavano per gli stessi periodi e io andavo fuori stagione, prendevo l'aereo e andavo dove mi pareva. Adesso però capisco anche chi figli non ne ha…Io mi sono organizzata dividendomi col marito di nuovo, e un paio di giorni uso i nonni, perchè per il momento posso, perchè non mi sembra nemmeno giusto, e penso anche a buon rendere, io vado incontro agli altri, loro lo faranno con me quando avrò bisogno. Penso stia anche al capo ufficio ogni tanto suggerire e dire ok tu hai figli, però gli altri hanno diritto pure, veniamoci incontro tutti. Per il bene dell'ufficio, e quindi in generale per lavorare bene tutti, se no poi si creano anche i malumori e quella pensa che l'altra se ne approfitta via dicendo. Dopo si lavora male tutti. Vera anche la cosa della pausa pranzo..da me è flessibile ma da poco… prima era un casino adesso vedo che molte mamme riescono a gestirsi meglio.

    • Noi siamo entrambi lavoratori autonomi, quindi, so cosa intendi, ma non è che se uno è dipendente e non lavora il lavoro va avanti da solo no? Dipende solo da chi ci rimette su una persona non lavora.

    • Nel mio caso specifico per esempio da quando sono madre sono cambiata molto, mi sento molto più in gamba passami il termine per il culo che mi faccio e per tutto ciò che riesco a risolvere lavorando 8 ore ma.di fatto 11 fuori di casa. Al lavoro perdo molto meno tempo rispetto a prima proprio perché non ho tempo da perdere e si sono la.prima a timbrare per uscire ma non lascio nulla sulla mia scrivania. Mi stanco molto di più mentalmente ad incastrare i miei figli per coprire le 2 ore in cui non posso occuparmene (non avendo l'aiuto di nonni, parenti alla lontana, amiche ect). E mentre le mie colleghe usano le ferie per farsi giustamente vacanze e gite io li uso.per andare dalla pediatra o accudire mio figlio malato, molto malato, perché se é poco malato può stare con la baby sitter. Io invece se mi ammalo vado lo stesso in ufficio. Ma questa sono io. Quindi ok non generalizzare in categorie. Ma diamo la possibilità senza pregiudizi di far valere quanto vale una donna con figli andandole si un po incontro dove possibile e dove necessario, perché c è anche chi ha uno stuolo di nonni pronti ad accudire un nipotino anche con un po di tosse. Io senza pausa pranzo sarei l'impiegata e la mamma più felice del mondo (e pure più magra ;-))

    • Questa è una delle altre doti….si impara a fare le cose in molto meno tempo 😉
      Ciacco29 hai ragione il lavoro non va certo avanti da solo… ci rimettono quelli che sono in ufficio, sai quante volte mi è capitato! Come dicevi all'inizio, non si può generalizzare. Adesso io per esempio mi sto facendo un culo tanto, per usare anche io un francesismo, perchè voglio sfatare il mito della tipa che diventa mamma e al lavoro diventa inefficiente…per ora mi sembra di riuscirci, vedo che sono contenti di me. E' brutto quando gli altri pensano (e magari a ragione visti certi soggetti) ecco adesso questa è diventata mamma e ciao, l'abbiamo persa, adesso renderà di meno. E' questo che voglio dimostrare, che rendo come prima e forse meglio.

    • Mi fa piacere che ne sia uscito un dibattito interessante, ma ecco, il post era ironico e goliardico, non certo serio. L'argomento maternità e lavoro è talmente complesso che non si può certo ridurre a poche righe di battute sceme. Ma sono fermamente convinta che, IN GENERALE, le mamme abbiano una marcia in più. Poi che ci siano le fancazziste grazie, ci sono tra gli uomini, tra le donne, pure tra i bambini! Che ci sia chi se ne approfitta, certo! Ma è indubbiamente vero che le mammee hanno capacità di problem solving, resistenza allo stress, gestione delle priorità molto più sviluppate rispetto a prima di diventare mamme. Poi sì, ci sono i casi di non mamme che hanno molte più capacità comunque, e di mamme che non sanno togliersi un dito dal culo, come diceva qualcuno. Ma facciamo una risata, ogni tanto…

    • Sono d'accordo… la maternità come tante cose della vita è un'occasione di crescita, poi non è detto che succeda…. a me è capitato di gestire meglio emergenze e scadenze rispetto a prima..mi prende meno l'ansia rispetto a prima che mi stressavo subito e perdevo la calma e la concentrazione. Posso dire che intorno a me vedo che sono migliorate molte colleghe come capacità, dove lavoro ci sono molte donne. Alcune di loro, almeno nel mio piccolo che vedo intorno a me ogni giorno, ci danno meno dentro perchè sono demotivate e lo erano anche prima di diventare madri…

  • Brava! e diciamo pure che ci sono quelle che vanno in maternita' anticipata solo per una semplice nausea…altro che gravidanza a rischio! fanno le furbette a discapito di chi si fa il mazzo fino all'ultimo giorno di gravidanza…

    • Questo è vero, ma per farti un esempio io ho lavorato fino al settimo mese con nausea forte da vomitare e non dormivo e quindi arrivavo in ufficio stanca e non potevo mangiare nulla se non qualche pezzetto di pane. Ero debole e fiacca. E mi facevo un mazzo, evadevo tutte le pratiche in tempo bene e da sola. Ho chiesto solo una mano, di venirmi incontro. E invece ciao, mi hanno proprio detto stattene a casa come fanno tutte, fatti fare il certificato. Non mi hanno mai affiancato nessuno, per risparmiare. Poi sprecavano altrove. Risultato? Ho lavorato malissimo e sono arrivata al termine esausta e stressata. Bastava veramente poco a rendermi una lavoratrice serena.

    • Ne parlavo proprio con la mia ginecologa…mi diceva, sai quante potrebbero tranquillamente lavorare fino al termine e invece si fanno fare il certificato per stare a casa? e' proprio come dice ciacco 29 la questione e' ipertutela/nessuna tutela…e le furbette se ne approfittano…come sempre…

    • Ok sono un uomo!!!
      Scherzo!!
      Anche io autonoma e ho lavorato fino a 15 giorni prima del parto ma solo perché avevo la bronchite altrimenti avrei continuato! E sono rientrata che i piccolo aveva 1 mese e mezzo.
      A lavoro faccio sempre tanto, mi capita di arrivare in ritardo perché appena pronti per uscire il nano ha fatto la cacca e quindi si ricomincia!!Come mi capita di fare un po' piu' tardi se serve!
      Ma le disattenzioni a casa capitano, tipo che gli do stasera per cena!?!? E ce l'abbiamo il latte? Il babbo ha meno occhio per tante cose ma se non siamo mai rimasti a corto di pannolini è merito suo, le offerte al super non gli sfuggono!
      Ne conosco che in maternità da subito dopo il test…e magari si lamentano pure!!

    • Certo che ci sono quelle che se ne approfittano, ma come in tutte le categorie umane! Ma il post era scritto per far sorridere su un tema spinoso, non come nuova versione del vangelo (secondo anya, uppeccarità) 😀

  • Adesso te lo smonto io il post… ;-D
    Legge di Murphy sulla Termodinamica: "Sotto pressione (aggiungo io, dei figli), le cose peggiorano." Eh eh, questa e' fisica e non si discute! 🙂
    Vabbe' a parte le battute penso anch'io che la maternita' dia una marcia in piu', pero' sono del parere che caricarsi di troppe cose (lavoro, famiglia, casa) sia controproducente. I compiti vanno suddivisi anche con il partner, con la famiglia (se una ha la fortuna di averla vicina) altrimenti si scoppia 😉 secondo me non si puo' far bene TUTTO, ecco.

  • Il post è divertentissimo come tutto il blog che mi sembra sempre sull'onda dell'ironia e penso che sia importante imparare a ridere di più . Come dicevano più su, magari a volte le persone sono solo demotivate. Io credo che un ambiente di lavoro più disponibile verso le mamme, aiuti a creare meno squilibri. Non so se mi sono spiegate e spero di non aver offeso nessuno…comunque io ho riso un sacco – baci Ele

  • Uh Yeah! Batti il 5 sista!
    Lo allego al CV che dici? 😉
    Intanto lo condivido per spargere un pò di sana auto-ironia.
    Lots of love as usual!
    p.s. incinta al 6° mese, appena tornata da una settimana di fiera all'estero, con l'incombenza dell'organizzazione visto che riguardava principalmente le mie aree, con cene con clienti ogni sera e alle 23-24 al rientro in hotel ero quella più pimpante rispetto ad altri colleghi sotto i 35 e single con gli occhi crepati… 😉

  • Sono una mamma dovrei difendere la categoria ma in realtà sarei un’ipocrita in quanto noi donne seppur multitasking seppur volenterose e desiderose di ritagliarci o mantenerci il posto di lavoro cercando di far convivere l’ambito lavorativo con quello familiare con tanti sacrifici non siamo immuni da dover fare scelte e dare priorità ai figli che si ammalano a riunioni di scuola a possibili pomeriggi in cui dobbiamo portare i nostri figli dal pediatra o a nuoto lo dico perché anch’ io in prima persona ogni giorno devo fare slalom fra il mio lavoro è quello che per me è il bene più prezioso è prioritario mio figlio ma essendo titolare di un negozio ahimè se avessi una seconda me con la mia stessa situazione sarebbe una risorsa ma anche un pensiero e preferirei scegliere diversamente perché mandare avanti una baracca in ambito lavorativo è una grossa responsabilità è difficile e se non hai persone che si dedicano totalmente al lavoro e’ molto più complicato questo è il mio sincero pensiero potrà non piacere e non essere condiviso ma l’ipocrisia non fa parte di me
    Buona giornata

  • Che dire. Sono educatrice per il comune di una bellissima città. Supplente. Quest’anno ho incarico fino a fine anno. Ho 32 anni e un figlio di 5. Per noi era arrivato il momento di allargare la famiglia. Sono incinta alle prime settimane 9. Ottenuto certificato di gravidanza mi hanno subito distaccato negli uffici del comune. Da 6 giorni vengo in ufficio e faccio 6 ore per 3 giorni e 9 ore e 30 per 2 giorni. Da 6 giorni attendo mi assegnino ad un ufficio con una mansione da svolgere e poter iniziare come tutti i dipendenti qui in sede lo smart working e lavorare 3 giorni da casa e 2 in presenza. Invece da 6 giorni mi appoggiano in stanzette varie scrivanie altrui senza nemmeno igienizzante la postazione, a non fare nulla. Promettendo ogni giorno di trovarmi una mansione. Se questo è rispetto verso un dipendente. Una mamma lavoratrice che porta ingrbo la vita. Soprattutto in questo tempi di emergenza sanitaria. Mi sento demoralizzato ed umiliata.

Rispondi a Marylu D Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.