Lettera alle mie figlie

Care bambine mie,
Vi ho sempre detto che il mondo è un posto meraviglioso. Che correre, tuffarsi, ridere, mangiare la cioccolata, passare del tempo coi propri amici, andare al cinema, viaggiare, sono le cose più belle della vita.
E che nessuno ve le avrebbe mai tolte.
Una mattina grigia di novembre ho dovuto spiegarvi perché, nella vostra vita semplice e felice di bambine, si era insinuato qualcuno.
Qualcuno che non vi avrebbe reso possibile tuffarvi, per esempio.
È stato difficile trovare le parole giuste. Perché cos’è un cattivo, per voi? Cos’è una bomba? Cos’è la morte?
Vi ho detto che andrà tutto bene, e sarà così. Non perché non abbia paura. Anche la mamma ha paura, sì. Non ha le vostre stesse paure, forse. Forse ne ha qualcuna meno, ma ne ha. E anche il babbo, la nonna, i vostri amici. Le paure sono umanità.
Anche i cattivi hanno paura, perché sono essere umani.
Disumani, certo. Ma persone.
Non state capendo niente? Quando sarete grandi capirete.
Capirete cosa intendevo quando vi dicevo che la libertà è ciò che di più prezioso abbiamo.
Da quando siete nate, il mio impegno più importante è stato di insegnarvi ad essere libere. A correre su una spiaggia sotto la pioggia, a cantare a squarciagola, ad amare chi volete e a dire no a ciò che non vi piace.
Certo, a volte mi arrabbio, quando dite di no.
Ma perché ancora non sapete distinguere le cose per cui vale la pena lottare. Ve lo insegnerò io.
Siamo libere. Così sono stata cresciuta io, così lo sarete voi.
Non abbiate paura di questo, bambine mie. Non vivete con la paura dei cattivi e dei mostri. I cattivi e i mostri esistono, ma se avete paura, loro avranno vinto.
Se smetterete di correre, ridere, amare, tuffarvi, piangere, desiderare, avranno vinto loro, le vostre paure.
Potrei morire. In questi giorni ci penso. Potrei veramente morire. Allora bambine mie, non abbiate paura. Il mondo sarà lo stesso, senza di me. Forse più difficile, forse un pochino più triste, ma non avete idea delle cose belle che farete comunque. Di quanto amerete comunque. Di quanto sarete felici. Io lo so, ve lo prometto.
Sarà triste, potrete piangere, ricordarmi, sentire la mia mancanza. Ma sapete qual è il modo migliore per continuare a farmi vivere?
Vivere come vi ho insegnato.
Amate, amate tutto e tutti come vi ho sempre detto di fare.
Circondatevi di persone, di qualsiasi sesso, razza, credo. Condividete tutto l’amore che avreste ricevuto da me.
Perché grazie al vostro amore il mondo sarà un posto migliore.
Migliore e libero.

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