Le poche certezze di un trasloco e il bello di cambiare idea

In questi giorni la mia vita è un gran cartone.
Uno scatolone, ok, quella roba lì.
Forse non lo sapete, ma e ho una dote: vendo roba come se non ci fosse un domani. E, non si sa come, riesco sempre a tirare sul prezzo. Ormai la mia è una strategia consolidata, tant’è che sono riuscita a rivendere un passeggino al prezzo a cui l’avevo comprato (in promozione, io), dopo due bambine.
Quindi son lì che vendo mobili, un giorno vedo partire una vetrina, un giorno il mobile tv, un altro una lampada. In pratica siamo al buio, mangiamo per terra e guardiamo la tv in tre su una poltrona.
In questo mondo di incertezze, l’unico punto fermo che ho è la camera delle mie figlie. Lì è rimasto tutto come niente fosse, incasinato quando passa la babysitter, ordinato e stupendamente frufru quando passo io. Dovrei passarci più spesso.
Mi farà un gran male rinunciare alla camera delle mie bambine, dopo appena un anno che l’abbiamo rifatta. L’armadio col cuore in rete metallica, i peluche sparsi ovunque, i libri impilati secondo dimensione, la scatola dei colori, quella dei disegni e loro, i quadri. E la scritta Principesse.
Ricordo ancora quando io e mio marito abbiamo ripitturato, in un caldo weekend di agosto, la camera delle bambine di lilla chiaro. Io non avevo mai preso in mano un pennello, e mio marito che diceva: attenta eh, perché il rullo lo devi strizzare bene, altrimenti… SPLASH, sulla sua testa. Io, ovviamente, nemmeno una goccia in due giorni di lavoro.
E siccome lui è fissato con l’ordine, mi aveva vietato CA TE GO RI CA MEN TE di appendere qualsiasi cosa.
A me.
La regina del frufru.
Ma sai, già abbiamo ripitturato, magari il proprietario si arrabbia per i buchi e poi devo richiuderli e poi devo ripitturare e… come riesco a sopportarti, marito, lo so solo io. Meno male poi sei partito.
E io ho messo mano al piano infernale.
1. Ho usato i suoi soldi per stampare delle bellissime foto delle bambine
2. Gli ho fatto uno scherzetto dicendo che avevo bucherellato tutto il muro
Perché in realtà ho solo comprato un prodotto fighissimo, che mi ha fatto attaccare tutto senza bucare niente e senza lasciare segni (anche perché mi ci vedete alle prese coi buchi? Ehm, lasciamo perdere). Ho usato delle strisce adesive (grazie prodotti Command, che il cielo vi benedica) e l’ho fregato.
Come appendere oggetti senza rovinare il muro
“Cosa?? Hai ATTACCATO degli adesivi al muro? Sei pazza? Adesso lo senti il proprietario quando faremo l’état des lieux! Oddio mi farà pagare tutto, lo so già!”
Chissà come ci rimarrà quando, venendo a Parigi per il trasloco, si renderà conto che nel muro non c’è neanche un segno. Secondo me scandaglierà i conti correnti per capire quanto ho pagato l’imbianchino, e vedendo che non manca niente penserà che l’abbia pagato in natura. So’ troppo furba.
Comunque tutta questa filippica per dire che mentre i mobili delle bambine, che non venderò, finiranno in un deposito in attesa del nostro ritorno, quadri & co verranno con noi a Panama, per farci sentire almeno un po’ a casa.
Ovviamente mi porto anche il prodotto, ché so già che mio marito mi farà una testa così coi buchi.
Se volete seguirmi nell’avventura di arredare quella piccola e discreta alcova che ci hanno dato come casa (vi dico solo che in corridoio si potrebbe giocare a bowling), ho in serbo un po’ di chicche per voi.
E se invece avete anche voi un marito… diciamo… un po’ brontolone, che odia i buchi, i chiodi, c’ha le paturnie, allora fregatelo coi prodotti che ho usato io: visto che c’ero, ho preso anche i ganci CommandT™ di 3M che, vi assicuro, per una maniaca dell’ordine come me – va beh, come la moglie di mio marito – sono una manna.
PS Ve l’ho detto che mio marito pensava che non ci sarei mai andata? Ma come si dice… #ilbellodicambiareidea, nelle piccole come nelle grandi cose!
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12 Comments

  • Leggo i tuoi post e ti faccio i complimenti anche questa volta. Io avevo buone intenzioni come le tue ma mi sono rimasti quelli…tra colle centochiodi, adesivi 3m poi tolti ho letteralmente strappato pezzi di intonaco! Ormai mio marito mi lascia usare solo lo scotch, come i bimbi!

  • A Panama?!non potevo crederci…dove?nella capitale immagino.io ci vivo ma sono mooolto lontana da Panama City. Carino davvero il tuo articolo è un piacere leggerti

  • Buahahahhahahhahha
    secondo me gli uomini hanno nel DNA l'avversione a bucare i muri. Pure il mio appena ristrutturata casa non voleva attaccare manco un quadro. Se… come no…. Dopo svariate discussioni (ma proprio SVARIATE), abbiamo trovato un compromesso: ne abbiamo attaccati solo alcuni dei tanti (ma va! sono solo una decina circa) che avevo da single. Poi piano piano ho insinuato una foto alla volta. Ma ogni volta è una battaglia 😀 E finisce sempre con la mia minaccia "se lo attacchi tu bene, altrimenti come esci la prima volta me lo attacco io e come viene viene!". Allora preso dal terrore più puro cede e attacca lui, smoccolando in aramaico per un 1 ora.
    Adesso vado sul sito della 3M a guardare queste strisce e poi vado anch'io di art-attack ! 😀

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