Viaggio in Messico coi bimbi

Viaggiare coi bambini può essere un’esperienza piacevole quanto disastrosa, se non si parte con lo spirito giusto. Se siete viaggiatori da sempre, a lunghe o brevi distanze poco importa, spostarvi coi vostri figli non sarà certo un problema. Avete mai pensato al Messico?

Leggi anche: come affrontare un volo lungo coi bambini e le 10 regole d’oro per viaggiare coi bambini

Vivere a Panama ci dà la possibilità di visitare diversi paesi e, per Natale, abbiamo iniziato il “giro”; prima tappa Messico, più nello specifico la Riviera Maya. Abbiamo cominciato da qui per diverse ragioni: stesso fuso e stesso clima di Panama, solo 2 ore e poco più di volo, poco da organizzare. Essendo arrivati il 19 dicembre a Panama, tra l’altro dopo un viaggio in Italia, ci sembrava giusto non strapazzare troppo le bambine che, anche se abituate agli spostamenti, hanno comunque meno di 6 e 4 anni!

In Messico coi bambini: la Riviera Maya

Dopo esserci informati un po’ sullo Yucatan abbiamo optato per la zona sud, in piena Riviera Maya, evitando la ressa e i resort mostruosi della parte nord, quella di Cancun e Playa del Carmen.
Il volo è arrivato a Cancun, dove abbiamo noleggiato un’auto e da lì abbiamo percorso la statate 307 verso Tulum, la nostra meta.

Il noleggio auto in Messico

Lo Yucatan e il Quintana Roo sono stati assolutamente sicuri, ma comunque un’assicurazione completa non guasta mai. Noi abbiamo noleggiato una familiare con Avis.

Le strade in Yucatan

Leggerete diverse cose sulle strade messicane: anche qui, la zona dello Yucatan è sicura e le strade in buone condizioni. Se viaggiate di notte, preferite quelle a pagamento, perché sono illuminate. Altrimenti fate attenzione ai dossi: su un libro sul Messico ho letto che il rischio di investire ubriachi è altissimo, per questo ci sono rallentatori ovunque!

Cosa portare per un viaggio nella Riviera Maya

A parte vestiti freschi e una maglia per la sera (soprattutto a Tulum, il vento è molto forte, ma non sempre serve coprirsi), portate repellenti per insetti se avete intenzione di andare nella giungla o visitare parchi, e una piccola farmacia. Di farmacie ce ne sono davvero tante, sparse ovunque (a Tulum c’è anche il medico) ma la vendetta di Montezuma colpisce la maggior parte dei turisti. Se non volete passare una giornata sul water 😀 (cosa che abbiamo fatto, ovviamente), qualche tempo prima fate una cura di enterogermina, e sul posto evitate in ogni modo acqua corrente e cibi di cui non siete sicuri. Se vi beccate il cagotto, comunque, ci sono tutte le medicine del caso. Sono abituati 🙂

L’hotel

Cancun e Playa del Carmen, così come la statale 307, offrono resort incredibili. A me fanno molto anziani, sono delle strutture mostruose in cui trovate di tutto, sicuramente adatte ai bambini (alcune anche con servizio di babysitting), ma meno autentiche. Noi abbiamo scelto Tulum sia per la posizione sia perché più caratteristica. Essendo Natale ed essendoci decisi all’ultimo momento, la disponibilità era veramente scarsa e i prezzi altissimi. A Tulum avete due opzioni: il lungomare (zona hotelera), in cui sorgono hotel davvero carini, molto particolari, di gestione locale come internazionale, a prezzi diversi e con spiaggia privata. Noi abbiamo pranzato e cenato in due strutture italiane: la Posada Margherita e La Vita è bella: di entrambi trovate i siti e tutte le informazioni del caso. Non avendo trovato posto nella zona hotelera abbiamo ripiegato a Tulum pueblo, cioè nel villaggio. Le strutture, come i negozi, sorgono tutti sulla strada principale. Il nostro hotel era il Corazon de Jade: molto carino nel design, molto basico come offerta. Ma noi ci adattiamo facilmente! L’hotel ha anche un parcheggio privato.


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Cosa visitare in Yucatan

Intorno a Tulum l’offerta non manca. Ci sono le rovine Maya vicino alla Zona Hotelera (se il tempo è bello hanno anche una spiaggia privata che aprono al pubblico, ma quando siamo andati noi il mare era troppo mosso e quindi era chiusa), ma anche quelle di Cobà ad una trentina di km e quelle di Chichen Itzà, le più famose del mondo, patrimonio dell’Umanità, a un’ora e mezzo di auto. Prevedete caldo e portate acqua, anche se poi la trovate ovunque!
Se volete fare felici i bambini, sulla statale 307 verso Cancun trovate tantissimi parchi di attrazione che vi permettono di vedere gli animali dal vivo e, in particolare, di nuotare coi delfini. Sono un po’ cari rispetto al resto, ma sono anche la gioia dei bambini (seppur artificiali).
A noi è piaciuta tantissimo la riserva Sian Ka’an, una riserva della biosfera in cui si possono incontrare ogni tipo di uccelli, coccodrilli e altro. Si accede dalla strada della zona hotelera di Tulum, verso sud, e si entra pagando 31 pesos (1.60 euro). Dopo aver percorso circa 3 km di strada sterrata – ma ancora percorribile – si arriva ad una spiaggetta dove organizzano le escursioni. Per quattro persone, abbiamo pagato circa 200 dollari americani. Si lascia l’auto, si percorre a piedi un po’ di giungla e si arriva alla laguna, dove con un motoscafo si parte in esplorazione: prevedere cappello e crema solare! Le acque della laguna sono molto calme, la guida spiega quello che si vede, poi si entra nel canale maya tra le mangrovie, fino ad arrivare ad un punto in cui si scende e ci si tuffa (coi salvagente). Ci siamo lasciati trasportare dalla corrente, senza bisogno di muoverci ma ad un ritmo molto tranquillo, per circa una mezz’ora, fino a tornare al punto di partenza. Le bambine erano felicissime!
Ci sono anche i cenote, delle grotte naturali che i Maya ritenevano sacre, in cui tuffarsi, fare snorkeling, ecc. Alcuni sono adatti ai bambini, altri meglio evitarli perché un po’ più pericolosi. Noi purtroppo causa Montezuma non abbiamo potuto farli!

Ecco qualche indirizzo testato (noi ci buttiamo molto sugli italiani perché in Italia non ci viviamo da parecchio!):

Cancun

Ristorante Natura: zona hotelera, guacamole, ceviche, 2 tacos, patatine fritte, 2 birre e due gelati. Discreto ma niente di che.

Tulum

Hotel Corazon de Jade: camera quadrupla, con due letti matrimoniali.
La vita è bella: ristorante (e hotel) in zona hotelera, si può parcheggiare all’interno per 100 pesos (5 euro), due sdraio senza ombrellone 100 pesos, due mojitos in spiaggia 180 pesos (9 euro). Il ristorante è italiano e messicano, una pizza, guacamole, tartare di salmone, ceviche, gamberoni, birra, acqua, caffè e tequila 1400 pesos (70 euro). Prevedere 5% in più se si paga con carta.
Ristorante Piola: Tulum pueblo, pane pasta e pizza per i bambini, una pizza piccola, spaghetti al burro, insalata, due birre per 500 pesos (25 euro). Non sono italiani ma l’ambiente è carino e si mangia bene.
Posada Margherita: ristorante (e hotel) in zona hotelera, gestito da un ligure (Alessandro), molto carino, 2 mojitos 400 pesos (20 euro), per cena una pasta al burro, una pasta con le verdure, gamberoni alla griglia, gamberoni in guazzetto, acqua, vino bianco, due gelati e due caffè 1650 pesos (80 euro).
Il Bocconcino: altro ristorante gestito da italiani, una pasta al ragù, una tartare di tonno, una parmigiana, 2 spritz, un bicchiere di vino, un’acqua, un polpo (intero) per 800 pesos (40 euro).
Ovunque abbiamo mangiato bene, il pesce non manca e con una pizza per i bambini si risolve sempre tutto!
La scelta è comunque varia e va dal messicano al giapponese passando per il francese e qualsiasi altra cosa, compresi i banchetti che vendono specialità lungo la strada, molto frequentati dai locali.

Insomma, se volete fare un viaggio non troppo complicato ma comunque affascinante coi vostri bambini non vi resta che prendere un aereo e volare in Messico: basta fare scorta di Imodium 😛

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14 Comments

  • Già salvato il tuo resoconto sulla lista 😉 Condivido la tua scelta di preferire altri alloggi anzichè gli hotel soliti…per viaggi così importanti (presi sempre al volo in offerta quindi..un po' alla cieca) sono stata sui pacchetti già pronti e quindi villaggioni albergoni di questo tipo, ma quando ho viaggiato per conto mio ho sempre cercato posti più 'intimi'..e mi è andata sempre bene, alloggi curati, caratteristici e molto puliti e con tanta attenzione a ogni cavolata che chiedevi. Certo li ho scovati leggendo decine di recensioni, ingrandendo bene le fotografie dei bagni su tripadvisor… A parte questo sì, Messico ispira tantissimo. Abbiamo sempre pensato di farlo coi bambini, non so perchè in effetti non avevamo neanche figli boh. Mi ispirava come viaggio di svezzamento per bambini (no troppo piccoli…almeno come le tue ecco).

    • Per me è una meta ideale: il clima è perfetto (caldo ma secco), ci sono spiagge bellissime (anche se a sud ventose, mi hanno detto che nella zona di Playa del Carmen lo sono meno), ma anche cose da vedere che possono essere interessanti per loro (diciamo dai 5 anni), le rovine Maya affascinano un po' come le piramidi egizie 🙂 Poi su alcune si può pure salire!

  • ciao! stavo cercando appunto delle informazioni sul Messico, e su quanto sia affrontabile con un bimbo di 22 mesi. da quello che leggo qui e in altri siti pare sia una meta affrontabile, soprattutto perché sarebbe il primo vero viaggio( e in più in aereo) per noi in tre!anche noi viviamo a Panama quindi il volo di per se e' davvero corto. mi consigli di cambiare i dollari in pesos immagino e in piccoli pezzi (come si fa qui). ma la dissenteria e' davvero cosi' facile da prendere? mio figlio e' nato qui e noi sono gia' 3 anni che siamo residenti.

    • Ma che bello, una panamena! Per i soldi accettano praticamente tutti dollari, quindi puoi cambiare qualcosa là ma senza troppa fretta. Però portate parecchio efectivo perché i bancomat possono essere cosa rara 🙂 E se avete una carta di qui, state attenti perché la nostra non funzionava (Tower Bank), abbiamo dovuto usare la francese e la italiana (l'hotel non la prendeva… abbiamo prelevato anche mia nonna). Per quanto riguarda la dissenteria, a quanto pare sì, è molto frequente. Non è come a Panama, l'acqua non è potabile e l'abitudine per esempio di bere jugos, refrescos ecc può essere pericolosa! Quindi meglio evitare cose crude, ghiaccio ecc.
      Come ti trovi a Panama? Che fai di bello? Le mie bimbe hanno 4 e 6 anni 🙂

  • grazie per le dritte. soprattutto per la carta, mannaggia!! queste carte panamane non se le fila nessuno grr! incredibile! va beh faremo all'antica con l'effectivo. noi viviamo qui da 3 anni e abbiamo una piccola gelateria in un paesino nel Chiriqui. si chiama Las Lajas, non molto famosa ma siamo vicino a una delle spiagge più belle di Panama (a mio avviso si intende). come mi trovo a Panama…bah con alti e bassi bene direi. basti pensare che nonostante le difficolta' non ritornerei in Italia, almeno per il momento. questo paese mi ha dato l'opportunità di avere un'attività tutta mia e di poter mettere al mondo un figlio, cose entrambe proibitive per noi fino a 3 anni fa. 🙂

    • Non sono ancora stata a Chiriquì! Quando vengo passo a salutarti! Per il poco che ho visto di Panama sono d'accordo con te, la mia è una situazione diversa e privilegiata, ma io stavo bene dov'ero, adoravo Parigi e non vedo l'ora di tornarci. Vivo questa come una lunga vacanza in cui voglio poter fare cose che altrimenti non avrei potuto permettermi (i viaggi in primis, non pagando l'affitto possiamo permetterceli, prima no, non così di certo), ma anche scoprire una cultura così diversa. Io sono appassionata di relazioni internazionali, democrazie, dittature, tutto quello che sono i risvolti sociali della politica… E qui ho pane per i miei denti 🙂 Se hai bisogno di altre info, comunque, scrivimi pure via mail, la trovi in alto a destra!

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