La mamma e la maestra

Fino a che il bambino resta sotto il nostro ed unico totale controllo, tutto sommato il mondo intero ci giudica, dalla suocera alla mamma, dal panettiere al ragazzo delle pizze, dall’amica alla vicina vecchia e zitella che dice di sapere come si allatta, ma mai in vita sua ha visto un uccello se non il passero che le caca il davanzale, ma non fa nulla.

Ce ne si fa, prima o poi, una ragione.

Quando, però, varcate la soglia dell’asilo, che sia nido o che sia materna, ecco che compare lei nella vostra vita:

 

la maestra.

Che poi da voi si chiami educatrice, doula, tata, dada, poco cambia.
Insomma, chiamatela anche Pina, ma è lei, è quella che da quel preciso momento vi sottrae il figlio dicendo una cosa del tipo “e vediamo un po’ com’è questo bel bambino!”.

Panico.
Lo giudica!

Poi un lampo vi attraversa quei 3 neuroni ancora svegli nonostante le notti insonni e…

Merda…e giudica me!

Ovvio no?

Perché se il bambino non parla, è colpa mia che non lo stimolo.
Se il bambino non cammina è sempre colpa mia che non lo stimolo.
Se non caca è colpa mia che non lo stimolo.
Se caca troppo è colpa mia che lo stimolo troppo…forse dovrei truccarmi e vestirmi prima di svegliarlo?
Se il bambino non gattona, è sempre colpa mia che boh…ah, giusto! Non glielo faccio vedere?! Ma come ho fatto a non pensarci?! Avrei dovuto girare per casa a quattro zampe!
No, poi mio marito se pensa chissà che…
E se il bambino morde è colpa mia, ovvio…perché io…ma perché io ‘sta cippa! Via i sensi di colpa, io mica mordo!
No, aspetta…perché gli mordicchio il pancino…e le chiappette…mmmmm, non resisto!

Sì, ok, è colpa mia, sempre e comunque.
E lei lo penserà.

Ma perché l’ho iscritto?

Guardala lì, la donna del cui giudizio sentiremo sempre il peso, dal cui sguardo capiremo come si è comportato il nostro bambino, se è vivo, se sta bene, ma soprattutto…che razza di madri siamo.

Il tempo passerà e cambieranno le maestre, cambierà nostro figlio, ma niente, comunque ci sentiremo sempre giudicate.

Chissà cosa pensa la maestra di me come madre?
Penserà che sia colpa della mamma se il bambino fa o non fa qualcosa?
Penserà che sono una madre di merda?

Il bambino passerà dal nido alla materna e altro giro, altro regalo! Stessa situazione.

Sappiate, però, che fin qui in fondo, son bambini…non è che si chieda loro molto, no?

Ma ecco, molto prima di quanto vi aspettiate, ecco che irromperà nella vostra vita l’inizio della fine:

la maestra delle elementari.

Sì, perché non è che vi dovrete più solo ricordare di portare 2 pannolini e il ciuccio…no, care mie:

la merenda è nello zaino ogni giorno?
2 merende se i figli hanno attività post scolastiche?
Ed è una merenda sufficientemente sana?

Sì, perché provate a mandare a scuola un seienne con un saccottino al cioccolato o con una focaccia: il fulmine della maestra ovunque siate vi coglierà con un subitaneo cagotto e con un rimprovero alla prima occasione.

Il bambino è vestito decorosamente? Perché in tuta ogni giorno, no: va insegnato il decoro e il rispetto per gli insegnanti e l’istituzione scolastica.

Ma poi…il bambino ha la tuta nei giorni in cui ha educazione fisica?

No, perché come può una mamma non ricordarsi i 2 giorni a settimana, diversi tra loro, in cui i 3 figli suoi e i 2 del marito hanno educazione fisica?

Il bambino ha le matite temperate?
Colla a sufficienza?
La gomma pulita?
Il temperino funzionante?
Non manca un solo colore di quelli che la Giotto ha creato, vero?

No, perché vi colpiranno messaggi sul diario del tipo: il bambino ha il rosa e il blu quasi terminati.
Sottotitolo: ma come cazz’è che non te ne sei accorta ieri sera, madredemmerda?

Il bambino non mangia in mensa?
Questo è veramente terrificante e vi verrà comunicata come la più terribile delle disgrazie.
Soprattutto se a voi personalmente interessa poco…

Bon, io non lo so bene come si sopravvive, ma vi dico che una cosa l’ho capita:

non si alleggerisce il peso sulle spalle delle mamme quando i figli crescono, assolutamente.

Dunque, care mie, impariamo a distribuire il carico e sì, a volte anche a fregarcene,
perché ovunque no, noi non si può arrivare.

Lo capiscono anche i bambini, sapete?

Mio figlio, prima elementare:

“Mamma mi hanno sgridato perché non avevo la tuta oggi a motoria!”
“Porca tr…. mi sono completamente scordata che oggi era giovedì! Scusami!”

“Tranquilla, mamma, ho detto all’insegnante che


tu non te n’eri mica scordata, ma mi avevi fatto mettere i jeans sì, ma quelli morbidi e larghi perché hai detto che andavano benissimo per ginnastica!

“No, non posso crederci, come t’è venuta?! E cos’ha detto?!”

“Niente, che se lo dici tu, sarà vero…perché, ha detto quello che dici sempre tu, che

 

la mamma, come la maestra, ha sempre ragione

Amen.

Written By
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11 Comments

  • C'è anche da dire però che se le maestre invece di giudicare le mamme per ste cazzate pensassero a mantenere più disciplina in classe e a far fare 2+2 senza scrivere paginate ma con n metodi semplici e veloci la scuola andrebbe meglio ma molto meglio!

  • Se una maestra giudica la mamma e ancora peggio..giudica il bambino!!! non e' una brava maestra, punto. Potra' far notare delle mancanze suggerire metodi che possono migliorare il percorso scolastico del bambino ma da questo ad emettere giudizi…siamo ben distanti eh!

  • Tuo figlio è stato fantastico, ha avuto la risposta pronta! Per ora con le maestre mi è andata bene e mi sono sempre trovata più o meno d'accordo. Diciamo che più che giudizi prendo quello che mi fanno notare di mio figlio come consigli e spunti su cui eventualmente lavorare. Il mio però è ancora all'ultimo anno di materna perciò vederemo da settembre cosa mi aspetta. Posso dire cosa mi aspetto io ovvero maestre preparate, con voglia di lavorare, pazienza, empatia e capacità di riconoscere le situazioni più delicate senza fregarsene (vedi episodi di bullismo o disagio).
    Barbara

  • Da poco a scuola ci hanno dato la prima pagella di mia figlia. Frequenta il primo anno della materna. Io sono rimasta troppo felice perché mentre leggevo pensavo: ma questa e' mia figlia!! La maestra ha colto il suo carattere, il suo modo di essere ed e' molto confortante per noi genitori. Ovviamente ha scritto che ancora deve migliorare sotto vari aspetti, come l'autonomia, e un po' la colpa e' anche la mia perché per fare in fretta non sto li' ad aspettare che si vesta etc..La maestra me lo ha fatto notare e mica mi sono offesa. Sono consigli, spunti per far crescere i nostri figli. Sara' che ho sempre creduto nel valore della scuola e non mi piacciono le mamme che sminuiscono e non rispettano le maestre e si sentono subito giudicate. Io ad esempio non sono precisina, piu' di una volta mi sono dimenticata che il martedi' e' il giorno della frutta e a merenda bisogna mettere o frutta o verdura..c'e' dietro tutto un progetto sull'alimentazione etc..Teresa l'unica con panino e nutella. Alla fine la maestra me lo ha ricordato trámite whatsapp :))))
    Martina

  • Signore non ho figli (ma uno lo vorrei).
    Ma se ci facessimo MENO PARANOIE?!?
    Ma secondo voi, con venti/venticinque bambini in classe, la maestra nota davvero se a uno manca il rosa o l'azzurro? Non ha l'azzurro: se lo farà prestare da un compagno, sai che problemi… Ma poi: il bambino in prima elementare non dovrebbe essere in grado di temperarsi una matita?!?
    CHE POI, PERCHE' LE MADRI SI DEVONO SENTIRE GIUDICATE E I PADRI NO?!?

  • ma solo io ( madre di tre figli, con poca differenza d'età e un lavoro mio) ho sempre pensato che fosse il figlio a doversi ricordare cosa portare a scuola, e a tenere in ordine da solo il proprio zaino? Per me è un'educazione all'autonomia!

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