Perché in Italia abbiamo paura della babysitter?

Più volte mi sono chiesta se l’avere una babysitter sia un privilegio, una necessità o un po’ entrambi. Vi avevo raccontato di quanto fossi “fortunata” ad averne una a Parigi, e di quanto mi servisse, in maniera inevitabile.

Perché molte volte mi è capitato di sentirmi dire che sì, gran fortuna avere la babysitter. E da italiane, soltanto. Per le francesi avere una babysitter è la norma, almeno per le parigine: tutte o quasi lavorano e i ritmi non consentono di fare diversamente. Ad una certa ora la scuola chiude, e dal lavoro non si esce certo alle 17.
Rinunciare al lavoro per essere all’uscita di scuola? Perdere anni di studio, di fatiche, di soddisfazioni anche, di momenti propri e di realizzazione per non pagare una sconosciuta due ore al giorno?
Certo, spesso ci sono i nonni. Ma anche dare ai nonni il ruolo di babysitter, per di più a gratis, è giusto?
Ancora oggi non capisco questa ritrosia tutta italiana nel ricorrere a un aiuto per la cura dei figli. Forse perché come mamma sono nata e cresciuta in Francia, a me sembra una cosa del tutto normale. E se fossi rimasta a Milano, ne avrei avuto bisogno anche lì.
Cosa frena le mamme italiane, quindi? La spesa?
E quanto vale la nostra realizzazione personale? O anche tenersi un lavoro? Se si lavora in due, solo una parte dei soldi andrà alla babysitter. Se la babysitter non c’è, probabilmente non si potrà lavorare a tempo pieno.
E la libertà dei nonni, quanto vale?
Non posso dire che non avrei utilizzato l’aiuto di mia mamma, se l’avessi avuta vicina. Non ne ho la prova. Ma mia mamma è una donna indipendente, che ama la sua libertà, e non mi sarebbe piaciuto
approfittare di lei.
Allo stesso modo, sono andata a lavorare perché lavorare mi serviva.
Perché uno stipendio a tempo pieno non paga solo due ore di babysitter al giorno, ma assai di più. Perché anche se tutto lo stipendio andasse in babysitter (che poi, mica è quello della madre…), chi ci ridà la fatica, lo sforzo e ancora la soddisfazione di avere un proprio lavoro, di contribuire tanto quanto il padre dei nostri figli al ménage familiare?
Non ci facciamo scrupoli ad ingaggiare delle sconosciute per stare con i nostri anziani ogni giorno e ogni notte, pagando anche molto caro, ma la babysitter no, è una specie di mostro mitologico da cui rifuggire.
Non può essere solo una questione di soldi. È anche una questione di inadeguatezza, senso di colpa, paura del giudizio. Per me è stato facile: all’uscita di scuola non c’era praticamente nessuna mamma, se non una volta ogni tanto. Le mie figlie venivano invitate al sabato pomeriggio dalle amiche, e tutte insieme stavano con la babysitter, e si divertivano un mondo, mentre i padroni di casa andavano a fare la spesa, a guardarsi un film in due, a farsi i fatti loro, insomma. Una volta ogni tanto ci sta. Contenti i figli, contenti i genitori.
La nostra seconda babysitter, Claudia, è stata una grande amica per me e per le mie figlie. Laureata in pedagogia, specializzata Montessori, non era una semplice “guardia”, ma ha aiutato le mie figlie nella loro crescita tanto quanto me. E anche quella dopo, la disordinata, l’hanno amata come una di famiglia, e so che ne sentono la mancanza.
Una babysitter non potrà mai sostituire la mamma, ma potrà aiutarla tantissimo. E la mamma potrà restare anche donna, lavoratrice, serena di non dover correre sempre e comunque, di dover dire no a cose importanti (ma potendolo fare quando vuole) e senza sentirsi rinfacciare niente. Insomma, una donna con possibilità di scelta.
L’unica cosa che mi ha sempre “angosciato”, pensando alla babysitter, era come trovare quella giusta. Alla fine non è così difficile: c’è il passaparola, ci sono le studentesse che vogliono guadagnare qualcosa, ci sono i siti di agenzie qualificate, in cui si possono trovare persone fidate a pochi passi da casa.
Se in Francia questo tipo di siti e già diffuso da un bel po’, in Italia stanno iniziando ad arrivare. In un portale
di babysitter
, genitori e lavoratrici si incontrano e, se si piacciono, provano a lavorare insieme. Niente di più facile.
Allora perché non provarci, invece di gettare subito la spugna?
Sfatiamo il mito, anzi i miti, che una tata sia solo per i ricchi, o per le mamme che non hanno voglia di stare coi figli. Sono scemenze!
Una tata è per tutti quei genitori che avevano, hanno e avranno una loro vita professionale (e perché no, personale), anche e soprattutto in quanto genitori.
E non sarete madri peggiori: avrete solo dato ai vostri figli l’occasione di relazionarsi in maniera intima e vicina ad un’altra persona e di avere una madre soddisfatta, serena e realizzata.

Parola di chi, fino a due mesi fa, tornava a casa di corsa per poter abbracciare le sue bimbe e le ritrovava abbracciate ad Armelle, la babysitter.Post in collaborazione con http://www.sitter-italia.it/

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60 Comments

  • Sono figlia di una donna che fa proprio questo mestiere e, oltre a me e mio fratello, ha cresciuto 4 bambini, di famiglie diverse, conoscendoli quasi neonati e lasciandoli alle porte dell'adolescenza. Il più piccolo aveva appena 1 mese e mezzo.Mia mamma ha cresciuto questi bimbi con la stessa dose d'amore che ha usato x noi e anche dopo che, divenuti grandi, non hanno più avuto bisogno di lei è sempre stata un fondamentale punto fermo delle famiglie e dei ragazzi che continuano a cercarla e ad amarla.
    Da tre anni sono mamma anche io e moglie di un uomo che lavora 15 ore al giorno.Ho scelto di restare con mia figlia fino ai tre anni d'eta e sono felice di questa scelta. Riesco anche a lavorare seppur molto poco e mia mamma, che ama il suo lavoro, riesce a stare con sua nipote quando io esco x andare a lavorare. Mia figlia ama sua nonna profondamente perché le da stimoli e gioia e amore.Ho scritto questa mia esperienza perché, nonostante io abbia scelto di occuparmi in tutto di mia figlia, sono testimone dell'immenso amore che può dare una persona esterna alla famiglia. Senza prendere il posto di nessuno è molto spesso "guardando da lontano".
    Un abbraccio, Cristina

  • Io quando studiavo all'universita' sono stata la baby sitter di un bambino per 5 anni. Lo accompagnavo tutti i giorni a scuola e lo andavo a prendere, lo aiutavo nei compiti e a volte stavo a casa sua fino a tardi. Li' ho preparato piu' esami. Adesso lui studia all'universita', ha 21 anni, la stessa eta' che avevo io quando lo conobbi. Da poco mi ha contattato per avere consigli, per chiedere il mio punto di vista su sue scelte future. Per me e' stata una gioia inmensa.
    Martina

  • Per il mio bambino di due anni mi affido da sempre (da quando ha sei mesi) alla babysitter, che lo tiene più di 8 ore al giorno (purtroppo per me) e a cui giro metà del mio stipendio mensile. Abbiamo valutato il nido, ma avrei avuto comunque bisogno di qualcuno che lo andasse a prendere al pomeriggio (quindi la retta del nido+babysitter diventava proibitiva).
    Mi trovo bene con la mia tata, ma onestamente se avessi i nonni liberi (sono giovani e lavorano) lo lascerei sicuramente a loro.
    Ne approfitto per ringraziarvi dei vostri post: uno dei pochi mommy blog con spunti costruttivi.
    Sara

    • Pero' pensa quanto puo' essere pesante per una persona non puo' giovanissima stare tutto il giorno con un bimbo molto piccolo… Mia mamma dice sempre che lo avrebbe fatto volentieri, ma poi quando le tiene per qualche giorno si esaurisce completamente!

  • Io ho i nonni vicini e sono felice che siano disponibili a tenere i nipoti quelle due ore al giorno tra l'uscita da scuola ed il mio arrivo.
    La critica sul diritto alla libertà dei nonni mi è stata mossa molte volte (io ho una "benintenzionata" che cerca di riportarmi sulla retta via da un sacco di tempo, poveraccia), ma credo che, come tutte le cose in tema di rapporti personali ed affetti forti, tenda ad oscilare tra i due estremi della " grande verità" e dell'"enorme sciocchezza".
    Soprattutto, nel mio caso, mi dà fastidio quando si dà per scontato che quelle due ore per i miei genitori siano un sacrificio, fatto per amore mio o per spirito di servizio familaire, che toglie loro qualcosa, mentre al contrario ciò che ricevono vale ciò che danno.
    Per noi questi, sono giorni difficili, perchè mio padre è all'ospedale e non sta bene, ciononostante mia mamma mi ha chiesto di lasciarle i bimbi due ore, perchè aveva bisogno della loro gioia, del loro affetto, dei loro piccoli riti, per tirare il fiato e ritrovare il sorriso.
    Più della libertà (che è solo una parola vuota, se il suo contenuto lo deve stabilire qualcunaltro)
    E scusate lo sfogo, ma oggi mi girava così

    • Ma ciacco, sai, 2 ore al giorno non sono 8, non è approfittamento se rende felici e sereni tutti.

      L'approfittarsi c'è, esiste ed è molto frequente: a volte sono i nonni stessi a subirlo e a lamentarsene magari non con i figli, ma con le tate e le mamme dei compagni. Io raccolgo sempre tante di quelle lamentele che potrei scriverci un libro!
      L'approfittarsi c'è anche a prescindere dalle lamentele: ho una bisnonna di 89 anni, mai e poi mai le smollerei mio figlio.
      Sai quanti ultraottantenni nonni vedo a prendere i nipoti e poi al parco?
      Non si lamentano, svolgono il loro compito con affetto, ma obiettivamente non ce la fanno.
      Io li vedo fare un accenno di corsa e già sto pronta allo sciopone. Li vedo non farcela ad acchiappare il bambino che cade o che si butta ad attraversare la strada. Sono stanchi, sono vecchi. E non dicono bah quando ricevono telefonate dai figli del tipo: andiamo fuori a cena passiamo a prenderli verso le 22.
      Mangiati lavati e impigiamati, come si dice in meridione.
      Non è sfruttamento?
      E non è pure incoscienza?

    • Sono d'accordo, due ore al giorno non sono niente. Se io avessi avuto mia mamma vicina, sicuramente le avrei chiesto aiuto. Ma avrei avuto anche una persona di fiducia, da pagare e chiamare in caso di necessita'. Insomma, perche' per i nonni non sia sempre un dovere, ma piu' un piacere e, certo, anche un modo di aiutarci 🙂

  • Per me è davvero una questione di soldi non chiamare la babysitter e credo per molte altre. Io sto per avere il terzo figlio, abbiamo un reddito medio che ci permette di fare due vacanze all'anno, di far praticare ai primi due sport, di acquistare buon cibo, vestirci decentemente, pagare il mutuo e concederci qualche gita. Non potrei pagare una babysitter e non spendo soldi in scemenze. Conosco mamme che non vanno neanche a bere il caffè al bar per risparmiare. Ho cambiato lavoro, da donna sempre in trasferta ad insegnante alle superiori, così riesco a fare a meno della babysitter. Conosco mamme che sono assistite da nonne che sono felicissime di fare le nonne. La nonna,se accudisce i nipoti volentieri, secondo me è un supporto straordinario per la crescita dei bimbi. Usare la parola APPROFITTARSI in merito all'aiuto richiesto ai nonni, anche se rapportata alla tua situazione personale, mi sembra un po' indelicato nei confronti di chi invece ricorre a questo aiuto.
    Poi… Anch'io come te, per il momento, ho deciso di non rinunciare al lavoro, ma chi vi rinuncia credo che non butti via anni di studi, il proprio bagaglio personale lo si trasmette in ogni attività in cui ci cimentiamo.
    Con stima

    • Non lo so, io conosco molte persone che se ne approfittano, veramente.
      Lasciare un neonato tutto il giorno ai nonni e pretendere che siano sempre e solo loro ad occuparsene e' un po' egoista, dal mio punto di vista. Ma parlo per me, dipende anche dai rapporti che si hanno. Come e' vero che ci sono mamme a cui interessa solo stare coi figli, che mettono da parte gli studi, il lavoro e gli interessi (ci sono!), ci sono anche nonne (e nonni) a cui interessa solo occuparsi dei nipoti 10 ore al giorno… Allora ben venga!

  • Noi abbiamo scelto la soluzione nido-materna fino alle 16 e poi nonni fino alle 19. Loro avevano proposto solo nonni fino alla materna ma noi abbiamo detto no per non caricarli del peso di un bimbo piccolo e per non caricare il bimbo di 11 ore al giorno di coccole e vizi e giochi con due anziani.
    Prendere una baby sitter per 2-3 ore al giorno non sarebbe stato un problema né di soldi né di fiducia (quella che abbiamo per le emergenze è una vicina di casa conosciuta da 30 anni e che ha cresciuto i bimbi di mezzo paese) ma i nonni l'avrebbero presa come un'offesa personale. E comunque io sono felicissima del rapporto che hanno coi nonni e delle ore che passano con loro. I nonni sono felici (se sono in ferie e non le vedono si intristiscono), le bimbe sono felici e io e mio marito siamo liberi di goderci il week end con le bimbe senza problemi di farle vedere ai nonni se no non costruiscono un rapporto e non se li godono. 😛
    Ovviamente non vogliono essere pagati ma questo non vieta di fare bei regali alle varie occasioni o quando sappiamo che devono cambiare qualcosa di vecchio ma tentennano per la spesa (tv, fuochi e forno, materassi…).

  • Io non ho figli ma offro un altro punto di vista: quello di bimba cresciuta dalla baby sitter.
    Sono nata quasi in contemporanea con mio cugino e miei nonni si sarebbero dovuti occupare di due neonati, troppo per chiunque… Quindi mia madre ha cercato una baby sitter e ha trovato una ragazza di 20 anni sorella maggiore di famiglia numerosa: sapeva gestire un neonato mille volte meglio di mia madre.
    Lei ha cresciuto me, poi mio fratello, poi è intervenuta solo in caso di emergenze o di aiuto per feste di compleanno, etc… Poi ci siamo perse ma ho sempre avuto un ricordo bellissimo di lei. Era una di famiglia…
    E quest'anno, per il mio matrimonio, l'ho chiamata e le ho chiesto di aiutarmi a mettermi il vestito da sposa: lei ha accettato volentieri (anche se poi non è riuscita ad allacciarlo perché piangeva come una fontana 😀 ).
    Io sono stata fortunata e se ho bellissimi ricordi della mia infanzia è anche merito suo.

  • Ciao Anya, io personalmente sono rinata da quando ho trovato una tata part time e se potessi permettermelo l'assumerei full time perché vorrei essere del tutto indipendente da mia madre..ma al di là delle esperienze personali di ciascuna, vorrei dire la mia sull'odioso commento che purtroppo continua a spuntare in occasione dei post che riguardano anche solo lontanamente l'argomento "mamme e lavoro", ovvero "perché fai figli per poi smollarli ad altri". Il commento non è naturalmente stato lasciato qui sul blog ma preferisco dire la mia in questa sede dove mi sembra ci sia più pacatezza e più attenzione al senso delle parole che vengono scritte. Rispondo una volta per tutte: ho fatto un figlio perché ad un certo punto della mia vita non ne ho potuto fare a meno; perché è l'amore più grande che si possa provare, totalizzante, assoluto; e nel mio caso (che non è migliore o peggiore di altri ma è il mio) questo non ha cancellato il mio desiderio di avere una carriera. La donna in carriera non è antitesi di mamma. E non credo che si debba scegliere tra avere un figlio e non lavorare più di 4 ore al giorno. Io ci sono. Ci sono comunque. Tra mille sensi di colpa, è vero, che nascono spesso proprio da commenti buttati lì con leggerezza come questo. Come se lavorare, anche tanto, equivalga ad abbandonarlo. Come se esistesse una scienza esatta valevole per ogni bambino circa i danni che un tale comportamento materno (mai paterno eh, w l'uomo in carriera anche se padre!)causerebbe. Ciascuna di noi è libera di pensare quale sia il meglio per i propri figli; se per qualcuna è non lavorare o lavorare part time, ben venga. Ma per favore, basta col dire che se si agisce in modo diverso non si sarebbero dovuti fare figli. E' davvero un pensiero arrogante e pesante da dire. Si dica "per me è meglio che la mamma sia più presente" (ok, libero pensiero, non lo condivido in assoluto ma è ok) ma non "tu stronza che vuoi una carriera o comunque lavorare non saresti dovuta diventare madre". Tu che lo dici, che ne sai di come mi guarda mia figlio quando siamo insieme? Di quello che proviamo? Della nostra vita? Che ne sai? Ok, la smetto. Spero che il mio pensiero sia chiaro e chiedo scusa per la lungaggine. Serena (www.caramlu.blogspot.it)

  • sono d'accordo….io ho già detto a mio marito che un giorno sarà lui a lavorare part time. adesso mi è capitata occasione e mi conviene e voglio così. mi sta proprio bene. se sentissi il bisogno di tornare tempo pieno, lo chiederei. il problema è che si accusano le altre donne di essere o troppo lavoratrici, o troppo poco (c'è anche quello..) ma non si guarda mai al padre, che lui può lavorare mille ore senza sensi di colpa, può fare trasferte anche di settimane e mesi e riceverà solo applausi. l'uomo non sarà mai giudicato un pessimo padre perchè da lui ci si aspetta diversamente.

  • Io ho mandato mio figlio al nido a 7 mesi e a 9 ho affiancato al nido la babysitter.
    Col nido abbiamo avuto solo esperienze positive e la babysitter di Leo è stata per lui una seconda mamma.
    Non lavora più da noi, non da molto, ma si sentono e si lasciano i messaggini su whatsapp e si vedono ogni tanto e si abbracciano e si commuovono a vedersi…insomma, l'amore arriva anche dalle persone che li curano i nostri bambini, è un dono anche quello, per come la vedo io.

    • Sono mamma di due bambine di 3 anni e mezzo e di 19 mesi e a giorni arriverà il terzo.Essendo tornata a lavorare quando la piccola aveva tre mesi ho dovuto per forza affidarmi a una babysitter che nel mio caso mi dà anche un aiuto domestico.Finche ho lavorato ho apprezzato molto il suo aiuto,quando poi mi sono ritrovata in maternità e quindi a una convivenza “forzata” con lei mi sono resa conto di non apprezzare molto il modo in cui interagisce con le bambine.Sicuramente da mamma un po’insicura reputo che la colpa sua anche ma mia, probabilmente sono anche in po’gelosa,ma pur sapendo di aver per forza bisogno di un aiuto sto pensando di ridurle le ore di lavoro al minimo indispensabile,forse non è una mossa intelligente ma sono arrivata al punto da non sfruttare il suo aiuto anche se c’è…sono un disastro

  • Io con l'arrivo del terzo, babysitter. Il primo ca alla materna, il secondo al nido, in due zone infattibili andando a puedi. E io non entravo più in auto dal 7 mese.
    C'è da dire che per chi lavora a tempo pieno non si tratta solo di due ore al giorno…un nido a tempo pieno privato son 600 euro come niente…. ci aggiungi 100 euro a settimana di babysitter… una commessa lavora solo x quello. allora… a meno che tu non abbia un lavoro strafigo te ne stai a casa e te lo cresci…credo sia questo in parte il.nocciolo…

    • ho conosciuto una che ha trovato posto solo al nido privato…il suo stipendio andava al nido ma ha dovuto farlo per quel periodo di 3 anni per non perdere il lavoro… e non sarà stata l'unica. l'asilo nido aziendale sarebbe interessante, oltre che penso che costi meno, da quel che ho sentito, è anche comodo perchè di solito è vicino a dove lavori se non stessa sede addirittura. ho sentito che nel gruppo dove lavora una mia amica c'è anche la tata on demand, ma lei sta nell'altra sede in altra città e quindi non è ancora attivo dove sta lei…e sarebbe bello! se ci fossero questo genere di servizi io non credo che i nonni sarebbero messi da parte…semplicemente si godrebbero tempo coi nipoti ma libero da ansie responsabilità e fatiche. parlo dell'ideale, per me, senza giudicare nessuna di voi, perchè vedo che avete esperienze diverse e ognuna ha diritto di scegliere cosa è meglio per la sua famiglia. ma qui si parla più che altro di mentalità che qui in italia, soldi a parte, e possibilità aparte, è ancora un po' restia, perchè forse la mamma è un po' ancora legata al mito di colei che fa tutto.

    • Riguardo al lasciare il lavoro perché tutto lo stipendio va in baby sitter, non mi sembra, sinceramente, come detto nell'articolo "perdere anni di studio, di fatiche, di realizzazione" ecc. o meglio, lo è, ma solo in determinati casi. Certo, per molte che hanno lavori belli, di responsabilità, che piacciono sì, sarebbe davvero perdere una propria realizzazione, ma penso che per moltissime persone il lavoro sia solo il mezzo per portare a casa la pagnotta e se appena appena potessero, starebbero molto più volentieri a casa con i figli. Non tutti, ripeto, c'è chi davvero si è fatto e si fa un mazzo tanto per arrivare dove è arrivato e col cavolo ci rinuncerebbe, ma c'è anche l'altra faccia della medaglia.

    • Pimpa, ma tenerti un lavoro ti permette di evolvere come persona. A tre anni i bambini vanno alla materna, e tu? Si fanno sacrifici per quei tre anni (economici, sensi di colpa, incastri), ma poi si riprende la propria strada, si inizia a risparmiare, si puo' migliorare. Almeno, io la vedo cosi'.

  • Sono casalinga per scelta (e per possibilità, inutile negarlo!), quindi il problema, almeno al momento, non ce l'ho, ma non penso possa esistere una regola valida per tutti e non so cosa farei se dovessi scegliere tra nonni e tata. Da un lato, ho dei nonni disponibilissimi che tengono volentierissimo il mio bimbo, ma solo per qualche ora non tutti i giorni, se devo andare a fare la spesa o a sbrigare altre commissioni, quindi, senza riflettere, mi verrebbe spontaneo lasciarlo a loro, ma, se dovessi assentarmi per lavoro 8 ore o più ogni giorno, ci penserei bene. Primo, mi sentirei in colpa, mi sembrerebbe di approfittare di loro, secondo, con una baby sitter mi sentirei più a mio agio a chiedere ore in più o a fare rimostranze se qualcosa non mi va bene (in bel modo, ovvio, ma, in sostanza, è il suo lavoro, la pago e lo fa come e quanto dico io, riassunto in modo molto spiccio, mentre i nonni mi stanno facendo un favore e a caval donato non si guarda in bocca). Però, aggiungo una cosa: ho sentito più di una volta di nonni offesi o risentiti perché i figli si erano rivolti a una tata anziché a loro. Insomma, penso che trovare la quadra sia davvero difficile.

    • Ma infatti …non è che disprezziamo i nonni, ci si deve rendere conto che c'è un livello accettabile di fatica che possono tollerare e che magari è diverso per ogni famiglia. A me sembra giusto preoccuparsi anche di loro che magari ci hanno anche tenuti in casa più rispetto alle generazioni precedenti. A parte i conflitti che possono sorgere penso che il problema (oltre al denaro), perchè una baby sitter costa, e pure l'asilo non scherza (per questo parlavo dell'asilo aziendale etc sopra) ci sia anche un problema per cui oggi i figli si fanno anche in là con gli anni e i nonni sono più vecchi dei nostri nonni. Più in gamba forse, ma solo all'apparenza, a un certo punto arrivano problemi di salute non trascurabili, a un certo punto arriva il cancro e t'ammazza. Certo che glieli vogliamo far godere questi nipoti, ma non massacrandoli di fatica. Ognuna fa le sue scelte e anche in base alla possibilità economica che ha e se ha i nonni vicini, in salute, e capaci (chi è che ce l'ha ibranata?klarissa?). Ma i nonni sono nonni e non si discute sul loro valore qui. Qui si discute su quanto sia strano per noi italiane comprendere che si può usufruire della baby sitter senza sentirsi madri degeneri. Ma non ci si sente in colpa a essere sordi di fronte alle richieste di libertà di una nonna come diceva ladynra. Ciacco più sopra credo abbia un buon equilibrio perchè 2 ore sono accettabili ma è quello che penso io, è la mia opinione e non sta scritta sulle tavole della legge. Dipende sempre e dico sempre dalla situazione dalle forze di ognuno, c'è chi ce la fa di più chi meno. mio marito vedeva sua nonna una volta alla settimana e il suo legame è speciale. lei non gli faceva da baby sitter…l'altra sì, tutti i giorni per certi periodi. è sempre da noi che deve partire lo spunto..non guardando le critiche altrui. quindi per me fai come credi che farai sicuramente bene per te e per i tuoi figli. ricorda mamma felice, figli felici, e infatti condivido la stessa situazione di serena più sopra. se siamo felici col nostro lavoro, è giusto così. certo sarebbe bello avere asilo aziendale come dicevo…

    • Esatto, ad una babysitter chiedi quello che vuoi. Coi nonni il rapporto e' moooolto difficile. Io le ho lasciate a mia mamma in caso di forte necessita' (vedi due anni da sola, ogni tanto le portavo in Italia quando avevano vacanze per potermi riprendere un po', e comunque lavoravo), o perche' lei aveva voglia di godersele. Per andare a fare la spesa in pace eccome se si chiede alla nonna! Io avevo chiesto alla babysitter, e la risposta? Certo, pero' mi paghi doppio (di sabato). Anzi, il sabato lo voglio libero. Allora sante amiche single che inviti a pranzo e ti tengono le bimbe il tempo della spesa 🙂

  • Vivendo all'estero dico solo una cosa. Chi ha i nonni a disposizione e' fortunato, ma anche i nonni sono fortunati ad avere i nipotini vicini. Ma spesso chi ha questa fortuna non se ne rende conto e tende a minimizzare, o criticare addirittura…"i nonni viziano i nipoti", "mia mamma/suocera non fa quello che le dico"…come fossero estranei a cui impartire ordini. Io ho i genitori lontani, vedono i miei figli solo su skype o quando ci vengono a trovare. E soffrono per questa distanza, tantissimo. E farebbero i salti mortali perche' io potessi "approfittare" di loro per godersi del tempo con i bambini. E nonostante i loro problemi di salute e i miei figli non siano proprio 3 angeli…ma il legame reciproco che si instaura tra nonni e nipoti secondo me va ben oltre quello che puo' nascere tra un bimbo e la sua babysitter. Non dico che quest'ultimo sia irrilevante o poco profondo…anzi. Ma il legame tra nonno/a e i nipotini? e' qualcosa di speciale. Mia mamma me lo ripete sempre, vuole bene a me e a mio fratello perche' siamo i suoi figli ma per i miei bimbi prova qualcosa che va ben oltre e nemmeno lei riesce a spiegarselo… qui non si parla solo di persone che devono "tenere" i figli perche' una deve lavorare o farsi una cena in santa pace…per quello ci sono appunto le babysitter. Qui parliamo di legami dei nostri figli non con persone qualunque ma con i nostri genitori o i genitori di nostro marito e credo che questo meriti veramente molto rispetto…

    • Ma come sempre Marilu, quando qualcosa ce l'hai sempre, non ne vedi il vero valore. Mia mamma pagherebbe tutto l'oro del mondo per potersi tenere le nipoti, ma sono sicura che se abitassi accanto a lei le scoccerebbe perdere il suo giovedi' al ballo con le amiche (ma lo farebbe, e li' starebbe la mia intelligenza…)!

    • Tu non ti stai riferendo alle italiane ti stai riferendo alle italiane che possono pagare una babysitter, cioè a gente che può permettersi di sganciare 1000 euro (come minimo) di affitto o mutuo, altri soldi per le bollette, altri 500-600 euro per fare la spesa, altre spese varie fisse e 1000 euro o 700-800 di baby sitter, magari pure 500 di asilo. C'è gente che a questa somma nemmeno ci arriva. Non c'è nulla di male ad avere una babysitter, io da babina l'avevo. Noi al momento non possiamo permettercela oppure potremmo senza avere più un soldo per uno svago (nemmeno per il bimbo) o una vacanza. Quindi ci si affida ai nonni che sono ben felici. Per il giovedì al ballo, guarda di media i nonni non badano ai nipoti per 16 ore al giorno tutti i giorni.

    • Eh io ti do ragione, però c'è un altro punto dolente, che i nonni sono felici, ma i nonni cominciano a sentire l'età e la cosa si complica non poco. Può capitare un malore (già successo) uno scippo (anche quello.per fortuna non con mio figlio presente) e ….vedo cose che voi umani….nonni con bambini in macchina senza cintura…nonni ciecati barcollanti in bici con due piccoli..bimbo che gioca sul bordo di una strada con la nonna pacifica…casino al ristorante e nonna distratta che chiacchiera e bambino in strada dietro la nostra macchina. Insomma, bene che ci siano, che se li godano, ma è pesante per loro, e anche un bel rischio. C'è infatti chi, anche per questo motivo, alza le mani e dice 'ti do un contributo, ma te lo mandi al posticipo'. é una bella responsabilità per loro. Io cerco di cavarmela finchè posso e quando glieli devo lasciare faccio in modo di limitare i rischi..datemi della paranoica ma quando le cose ti capitano, ci stai attenta…

    • Ma naturalemente…ma qui stiamo parlando di nonni che sono felici di accudire i nipotini ed evidentemente hanno abbastanza energie per farcela. Mica lasciamo i nipoti ai nonni novantenni! 😀

      Madonna ma dove abiti…tocchiamo ferro eh…ci dovrebbe essere una strage di bimbi al giorno dalla tua descrizione..hihihhi

    • Ah sì sì chiaramente… mah, forse perchè più gente che studia, piùtardi si trova lavoro più tardi i figli e nonni più anziani, anche se in gamba. questa è la situazione che vedo 🙁

  • Noi non abbiamo una baby sitter per questioni economiche ma anche per una questione di fiducia e rapporti personali.
    Io non me la sento di lasciare mio figlio ad una studentessa qualunque (altre donne non si trovano, se non straniere ma le scarto a priori per una questione linguistica e di abitudini di vita diverse)e, comunque, qui chiedono ben più di 10 euro all'ora (almeno 20 Euro all'ora) in nero, con il rischio che, se capita qualcosa o la mando poi via perchè non ne ho bisogno, mi faccia causa. sarà deformazione professionale ma io di questi casi ne ho visti eccome! In regola, costerebbe ancora di più e non ne trovi neppure, per una o due ore a giorno, tanto meno automunite. Inoltre, se non fosse saltuariamente, i nonni si offenderebbero a morte, se chiamassi un'estranea. Per questo motivo ho scelto prima il nido part-time (intero sarebbe costato 800 euro al mese ed era comunale) con i nonni ad alternarsi al pomeriggio, ed ora salto la pausa pranzo ed esco alle 17,00 per andarlo a prendere a scuola. Per i nonni, che intervengono in caso di appuntamenti fuori orario standard per me o di malattia, così non è un peso ma un piacere. Inoltre, tieni conto che in Italia nessuna baby sitter porterebbe a casa anche amichetti del bambino e nessuna madre che io conosca sarebbe d'accordo, per una mentalità certamente limitata ma che esiste. Come te, però, sono d'accordo sul fatto che una donna non debba rinunciare al suo lavoro per non ricorrere ad un aiuto esterno: sarebbero studi e fatica sprecata e non sarebbe felice, realizzata e serena.
    Forse nelle grandi città italiane si ha meno paura delle baby sitter ma nei piccoli centri, è ancora come scrivi.

  • Io sinceramente non credo che le italiane non usufruiscano delle babysitter per paura e nemmeno che possano essere considerate madri degeneri se decidono di optare per questa scelta invece di affidare i bimbi ai nonni…Vivendo all'estero ho potuto osservare mamme italiane che si sentivano in difficolta' perche' da sole, perche' non c'era l'aiuto dei nonni/suoceri e hanno scelto di farsi aiutare dalla babysitter, ma non ci trovo nulla di male. Se si e' sole hai una sola scelta e non trovo assolutamente che sia da degeneri. Il discorso cambia se la mamma in questione si trova in Italia, ha l'aiuto dei nonni, i nonni in questione sono felici di stare con i nipoti, sono disponibili, si rispiarmia pure qualche soldo…non ci vedo niente di strano nemmeno in questo caso! credo che le italiane optino maggiormente per la soluzione "nonni" invece che per la babysitter per una questione puramente affettiva e anche economica e non penso che sia una questione di arretratezza mentale oppure di paura. Allora non mandiamo piu' i figli alla materna perche' ogni tanto salta fuori qualche caso di maestra fuori di testa che maltratta i bambini??? no, e' assurdo. Vedo anche tante mamme tedesche (non italiane quindi) che hanno l'aiuto dei nonni. Quando alle 17 vado a prendere i miei bambini all'asilo, vedo tanti papa' ma anche tanti nonni e nonne. Mai vista una babysitter. Qua non le usano molto. Piuttosto i papa' vanno al lavoro prestissimo ma puntualmente sono davanti all'asilo per riprendere i figli. Il discorso probabilmente cambiera' per le straniere che vivono qui e non hanno l'aiuto di parenti, si faranno aiutare dalle babysitter probabilmente, non lo so. Penso quindi che la questione sia legata non tanto ad un fattore culturale, ma ad una questione di praticita'. Se l'aiuto ce l'hai, perche' sei nella tua nazione e hai nonni/suoceri vicini si prende la strada piu' semplice. Se poi ci aggiungiamo il fatto che si coltivano anche i rapporti tra nonni e nipoti non vedo poi cosi' strana la scelta di tante italiane di affidarsi ai nonni invece che alle babysitter anche perche' come ho gia' detto il rapporto tra nonno-nipote non e' lo stesso che si crea tra bambino e babysitter. Possono essere belli entrambi ma sono due cose diverse…e comunque per la cronaca da brava mamma italiana la prossima settimana, cena con marito e bimbi con babysitter! 😉

    • Credo che in Italia la babysitter sia vista male, punto. E quindi se anche te la puoi permettere, se anche ai nonni farebbe comodo avere piu' tempo libero, meglio evitare per non passare male, o perche' comunque non lo fa nessuno, perche' dovrei farlo io? Il succo e': non mi serve veramente, perche' dovrei complicarmi la vita?

    • Anya ma non ti viene in mente che più che vista male è costosa e la stra grande maggioranza della gente in tutto il mondo non ha una babysitter ma i nonni? Forse tra i tuoi amici non si affidano i bambini ai nonni ma perchè si può pagare una babysitter.

  • Guarda forse non sai come sia invece in Germania, dove non solo l'argomento babysitter e tabù perché le madri sono tutte devote e lasciano lavoro, amici, hobby per i figli… Ma anche trovarle è un casino! Io ho messo annunci su annunci e quei pochi che hanno risposto non vi dico che elementi. Da poco ho trovato una ragazza bravissima che però ha tempo limitato, ma me la tengo stretta comunque (e la pago bene!). Invece in Italia né avevo trovate tantissime e avevo perfino preferito la tata al nido perché la persona che avevo trovato era fantastica.

    • Eh infatti ho notato proprio che qui in Germania la figura della babysitter e' proprio inesistente. Io fortunatamente ho trovato una ragazza che e' tirocinante all'asilo frequentato dai miei figli e mi trovo bene, non so quale cifre chiedano le altre, questa ragazza 8-10 eur/ora. La chiamiamo solo pero' per particolari esigenze, quindi non e' fissa per noi e non lo fa per mestiere ma solo per arrotondare, lei studia ancora.
      Comunque e' vero Maria ho notato che qui mollano spesso tutto per dedicarsi alla famiglia. Quando parlavo con mogli o colleghe di mio marito spesso mi chiedevano se lavorassi (vedendomi con 3 figli…) e restavano abbastanza sconvolte dal fatto che una si butta alla ricerca con bimbi piccoli, molte mi consigliavano addirittura di aspettare che l'ultimo iniziasse le elementari…vabbe' aspettiamo pure la pensione a questo punto! 😀 sinceramente mi aspettavo che le tedesche fossero un po' piu' aperte mentalmente da questo punto di vista….

    • Io abito vicino ad una grande citta', zona fortemente industrializzata, ricca e dove il lavoro non manca. Quindi non sperduta in una zona rurale dove ci sono solo trattori e mucche 🙂 da questo punto di vista infatti me lo spiego ancora meno, mi viene in mente solo un'unica spiegazione, semplicemente lo stipendio del marito basta e avanza e quindi le mogli si dedicano alla famiglia…

  • Esatto, la P2 e' entrata al nido a 5 mesi e mezzo, ho avuto il posto al comunale e col cavolo che lo mollavo, anche se ancora non avevo lavoro. Uguale la grande era in una scuola privata perche' ancora troppo piccola per la materna. Poi ho trovato subito lavoro e non avrei potuto fare altrimenti, e ho dovuto anche trovare una babysitter (e poi un'altra, e poi un'altra ancora) perche' i miei orari non combaciavano con quelli delle bambine. E sono state tutte esperienze utili per loro e per me, e lo rifarei altre mille volte!

  • Perchè dare ai nonni il ruolo della babysitter? Vediamo…fatemi pensare…per giunta gratis…ah ecco forse perchè è gratis e non tutti abbiamo 1000 euro al mese o 800 da spendere in babysitter e il diritto di fare figli non è subordinato alla possibilità economica di pagare una babysitter o un nido privato (in Italia entrare a quello pubblico è difficile). Scusate se non tutti possono pagare l'equivalente della retta alla bocconi (anzi a Oxford vi assicuro) per una babysitter. Io non ho mai sentito nessuno fidarsi poco di una tata, ma semplicemente non avere soldi per pagarla. I miei genitori poi non vedevano l'ora di occuparsi di un bimbo avendo avuto una figlia sola. E comunque guardate che il mondo è sempre andato avanti così, cioè con i parenti che si occupano dei bambini e la babysitter è sempre stata una cosa da ricchi (da bambina ne avevo una, ma al momento io e il marito abbiamo meno soldi di quanti ne avessero i genitori e prima di spenderne 1000 al mese così dovrei guadagnarne davvero tanti).

  • Ho visto che l’ultimo commento è del 2016, ma volevo raccontare la mia esperienza. Soprattutto per chi dice che è solo una questione di soldi, io credo invece che sia mentalità e anche autonomia. Ho 30 anni e due figli uno di tre e una di 1. Mio marito lavora 6 giorni alla settimana e ha uno stipendio poco sopra la media, anche se ha due lauree e tanta voglia di fare… Purtroppo nel suo campo è così. Io uguale, anzi la mia situazione è forse peggiore perché come spesso accade in Italia lavoro 8 ore e sono assicurata per 4…per le altre 4 mi pagano QUANTO e come vogliono loro, ma non voglio perdere il posto, perché il mio lavoro mi piace e spero ancora di riuscire a farmi un esperienza tale da poter trovare poi di meglio. Sarò illusa, ma sono fatti miei.. Insomma io non arrivo mai ai 1000 euro al mese!! Eppure quando il mio primo figlio aveva 4 mesi l’ho affidato a una babysitter, ho fatto tanti sacrifici per pagarla e tante rinunce. Quando ha compiuto 1 anno l’ho mandato all’asilo nido comunale dove chi ha un reddito basso come il nostro entra più facilmente e ha delle agevolazioni. Noi il Lombardia abbiamo Nidi gratis, siamo rientrato nei parametri e per due anni non ho speso 1€… Inoltre fanno dalle 7.30 alle 18.00. La babysitter veniva solo un’ora al giorno. Ora ho un altra bimba e faccio la stessa cosa… Il grande va alla materna e la babysitter va a prenderlo alle 16 e mi tiene i bimbi fino alle 18. Loro la adorano, non l’ho mai cambiata… È una di famiglia e le vogliamo molto bene. A volte porta con lei suo figlio di 9 anni e i miei lo adorano. Sono come fratelli. L compleanno di Simone viene festeggiato da me come se fosse quello dei miei figli. I soldi sono sempre pochi e tirarli fuori è impegnativo. Lavoriamo anche il sabato mattina e per risparmiare 15€ ho scelto anziché la babysitter di portarli ai laboratori dell’asilo nido. Il mio stipendio va per queste cose, inutile dirlo. Ma i figli cresceranno e io non voglio ritrovarmi a 45 anni senza lavoro e irrealizzata. E non voglio dipendere dagli altri visto che fare dei figli è stata una mia scelta. I miei oltretutto ancora lavorano perché sono giovani. Mio suocero pure. E mia suocera dopo un divorzio difficile ha la necessità di riprendere in mano la propria vita, anche se non me l’ha mai detto, ho capito che è così, infondo ha solo 55 anni! Purtroppo c’è chi questa cosa non la capisce, mia cognata non ha mai preso in considerazione la tata ed ha una situazione economica molto diversa. Ha organizzo i giorni alle nonne, il bimbo va al nido e lo fa andare a prendere a turno alle 16 dalle nonne. Io non condivido. Quando ha un emergenza capisco, ma per lei emergenza è la parrucchiera o le spese… È per queste cose si appoggia alle nonne. Mia suocera non dice di no, perché è il nipote gli vuole bene e le dispiace offendere la figlia, è difficile per un nonno rifiutare. Io con mia suocera ho un ottimo rapporto e queste cose sulla figlia me le ha dette lei. Inoltre i miei bimbi pur non vedendoli spesso adorano i loro nonni, tutti indistintamente. Secondo me è solo una questione di mentalità. Oltre al fatto che molto spesso mi capita di sentire mamme che si lamentano delle nonne perché intanto che gli tengono i bimbi si permettono di passare l’aspirapolvere o riempire la lavastoviglie, spesso quelle nonne che si offendono se non gli lasciano i bimbi… Io ho vissuto in casa con mia nonna e mia mamma ha sempre detto “fa così tanto per noi, che chiudo un occhio e accetto il suo modo di fare, per lei siamo tutti una famiglia, non vede il confine tra la nostra e la sua”. Bisogna riuscire ad accettare il modo di fare e non lamentarsi, perché per loro è normale così. Se non sta bene ci sono le babysitter

    • Tua mamma aveva ragione! Anche mia suocera ha vissuto con la suocera, e non l’ho mai sentita lamentarsene, anzi! Le dava una mano con la casa e coi figli (e lei non lavorava eh!) e le è sempre stata riconoscente.
      Come dici tu, se non si vuole che gli altri ci mettano la bocca, basta pagare.

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