Di menefreghismo e approfittamento: la precedenza alle donne incinta

La precedenza alle donne incinta: è un diritto?
La gravidanza regala alle donne una serie di piacevolezze tipo quelle di mettere la testa molto spesso nel water,
la ritenzione idrica in ogni dove,
la sciatica,
l’olfatto da cane da tartufo (prima o poi vedremo qualche panzona aggirarsi nei boschi a 4 zampe munita di museruola e al guinzaglio, io ve lo dico…),
la vescica debole,
gli ormoni in giostra,
le emorroidie tante, tante, tante altre amenità simili.

Va detto che la gravidanza regala anche tante agevolazioni.

Tipo la precedenza alle donne incinta alla cassa invalidi e gravide al supermercato e al laboratorio di analisi;

il parcheggio gravide all’Ikea, all’Autogrill e in qualche altro luogo iper frequentato;

il diritto, sempre da condividere con gli invalidi, al posto a sedere sui mezzi pubblici

e varie ed eventuali.

Ora, io con gli invalidi non litigo a chi è più invalido.
Mi rifiuto.Io non sono invalida, sono gravida.

Ovvio che stare in piedi più del necessario pesi alle donne incinta, ma, parlo per me, finché la panza non ha rischiato di farmi ribaltare tipo tartaruga al contrario, cioè a pancia sotto, se mi sentivo, e sottolineo se mi sentivo, non chiedevo di esercitare un diritto che, comunque, badate bene, spetta ed è sacrosanto.

Ma mi spiegate perché dovrei chiedere che diano la precedenza alle donne incinta se sto bene e non ne ho bisogno?

Dunque, col mio panzotto, finché me la sono sentita, mi sono messa da brava in fila alla cassa del super o al laboratorio di analisi, aspettandomi che chi stava bene mi chiedesse eventualmente se volessi passare avanti.

E, se del caso, ho approfittato o meno a seconda di come mi sentivo.

Idem sui mezzi.

C’è il posto a sedere riservato, ma non ho mai chiesto a nessuno di alzarsi, sempre se e finché non ne ho sentito il bisogno, sia chiaro.

Non faccio come quelli che anche se ci sono 10 posti liberi fanno alzare chi si è seduto lì, perché: “sono invalido, è mio” o “sono incinta è mio”.

Gli altri 9 posti ti fanno cacare?

Se ti siedi in un altro posto perdi la verginità? (commento non applicabile alle gravide, se non con una ed una sola celebre eccezione, non fate le preziose)

Se si sta bene e non ci sono motivi particolari, non ci sono ragioni per far valere i propri diritti sempre, comunque e quantunque, come il sesso in ogni luogo e in ogni lago di quel tizio di Amici.

Spiegatemi, soprattutto voi gravide, perché per principio si deve piombare alla cassa della Coop urlando: permesso,  sono incinta,  ho diritto a passare avanti!
Certo, lo hai.

Ma ti serve perché non ti senti in grado di attendere il tuo turno?

Se sì, esercitalo, brava!

Ma se la risposta è no, sto da dio, perché farlo?

Mi ricorda le litigate che facevo con mio padre per il posto auto invalidi:

parcheggia lì.

No, papà, è libero quello due fila dietro.
Ma io ho il tagliando!
Sì, ma non hai la carrozzella e due passi ti fanno bene: non ti hanno consigliato del moto?

A tutti, gravide, invalidi e perfettamente capaci e abili piace risparmiare tempo e noie.
Ve lo assicuro.
Anche da donna che incinta ci è stata due volte.

 

Detto questo, fanculo a tutti quelli che il posto non si offrono di cederlo quando avvistano una panza o una persona in difficoltà.

Fanculo sempre e a prescindere: che la precedenza alle donne incinta è sacra.

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