I nostri figli salveranno il mondo

Questo è un periodo in cui mi interrogo più del solito su quanto e come il comportamento dei genitori possa incidere sui figli.
Qui avevo parlato di influenza dello stile educativo, ma il discorso è ovviamente più complesso.
L’influenza di un genitore è data soprattutto dal suo comportamento, dallo stile di vita, dal tono di voce e dalle parole che usa.
“Io non ho mai picchiato!”: grazie, se urlavi come una pazza da mane a sera forse non sei esattamente la Montessori, ecco.
Lo so, son spesso critica sulla capacità genitoriale della generazione precedente, non me ne vogliano i nonni che ci leggono, ma anzi vogliatemene pure, che tanto pur’io son parecchio incazzata.

Fatto sta che recentemente ho sentito:
– quello a cui il genitore ha dato del fallito perchè non ha fatto l’università. Che poi abbia un lavoro che ama e sia pienamente realizzato e sereno, ovviamente non conta;
– quella che “per fortuna abbiamo tuo fratello”;
– quella che “ti abbiamo fatto studiare per niente, se ti avessimo fatto fare la segretaria avremmo risparmiato tempo e soldi, tanto guardati, non hai concluso niente”;
– quella che ha mille casini ma l’unica cosa che gli viene detta è “ma ti sei vista? Non ti vergogni per come sei grassa?” (io);
– quella che “ma và, i disturbi dell’apprendimento non esistono, sei tu che non lo segui” (sempre io);

– quella che “nella vita bisogna accontentarsi, tu con i tuoi sogni cos’hai combinato?”
Ma un “come stai? sei felice? sei sereno?”, un “vedrai che affronterai bene anche questa difficoltà come hai sempre fatto”, fa troppa fatica?
Insomma, se quelle sopra sono frasi dette a me o miei amici/amiche nell’ultimo mese, o siamo noi particolarmente sfigati, o i genitori anni ’70 non sono esattamente dei pedagogisti.
Ecco, quindi durante una nottata di particolare rodimento e giramento di palle ho avuto questa illuminazione:
i nostri figli salveranno il mondo
Per forza.
Già noi, nell’insieme, non siamo poi così male.
E se l’educazione è quella di cui sopra, siamo già dei santi per non aver lanciato qualche dozzina di bombe atomiche qui e là o non essere tutti dei tossici.
Ma figuratevi i nostri figli.
Loro, i cui genitori stanno sempre a chiedersi il come quando e perchè delle loro azioni.
Loro, che sono amati senza se e senza ma.
Loro, che si sentono dire mille volte al giorno “ti voglio bene, ti voglio esattamente così come sei”.
Loro, che parlando del futuro si sentono dire “mi basta solo che tu sia felice”.
Loro, che se hanno dei sogni vengono incentivati e non derisi.
Loro, che anche fra 10 anni, ne sono certa, si sentiranno chiedere “come stai? sei (sufficientemente) felice? Posso fare qualcosa per te?” e non “ma come minchia ti sei vestito? Vergognati, chissà che pensa poi la gente“.
Insomma, se noi siamo già stati abbastanza bravi a non buttarci tutti sull’eroina, almeno loro, i nostri figli, forse avranno meno tempo da dover dedicare ai traumi infantili e molto più tempo per dedicarsi ai massimi sistemi.
Ehi belli, ricordate, se non salvate il mondo voi, mi sa che siamo fottuti.
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43 Comments

  • Ma che tristezza. Ai miei genitori, con figli della fine anni '80, che non sono e non sono stati dei luminari di pedagogia, certe frasi almeno non devo rimproverarle.

  • Eh, io che sono nata negli anni 70 qualche perla ce l'ho! I miei mi trattavano come un'incapace. Non saprei dire il motivo preciso, forse perché ero timida, introversa, immersa nei miei pensieri e nelle mie fantasie di bimba e non sfacciata o "sveglia" e linguacciuta.Ricordo una frase di mio padre detta durante la scelta dell'istituto superiore, alla fine delle medie: tu farai la scuola di tre anni come segretaria e poi verrai a lavorare da me che tanto non vai bene a scuola. Le cose sono andate diversamente e lui dopo pochi anni è mancato, io mi sono fatta i miei 5 anni di superiori con successo e poi sono andata subito a lavorare. Il mio grande rimpianto è stato non andare all'università ma la paura di non farcela, il senso del dovere per aiutare economicamente mia madre ecc hanno avuto la meglio. Ricordo che quando alle superiori mi hanno lodata per l'intelligenza, mi sono stupita e ho pensato che si trattava di una scuola facile. Quando sul lavoro ho scoperto di essere apprezzata non ci credevo. Sentivo di non meritarlo. Sbagliavo ma questo l'ho capito dopo vari anni di analisi. I miei genitori lo facevano sicuramente in maniera inconscia ma io sono consapevole dei danni, purtroppo. Con mio figlio sto molto attenta, ovviamente cerco di spronarlo a fare meglio ma senza umiliarlo, voglio solo il suo bene e la sua felicità. Chissenefotte di quel che dice la gente (la più grande preoccupazione di mia madre), tanto hanno tutti sempre da dire qualcosa. Si, crediamoci,i nostri figli salveranno il mondo. Barbara

    • Barbara, mi dispiace tanto, e sono felice che tu sia comunque arrivata a capire il tuo valore, brava! Come dicevo qui sotto a Cristina ho generalizzato "provocatoriamente", ma davvero sento tantissimi di nostri coetanei che si sono sentiti dire cose più o meno agghiaccianti. Chissà poi perché. Anche io sono convinta che non si rendano conto, probabilmente son stati cresciuti allo stesso modo o peggio, chissà. Certo è che noi qualche domanda ce la facciamo, almeno 🙂

    • Incredibile con Barbara mi ritrovo molto, un papà che sicuramente mi ha sempre sottovalutato, carattere anche il mio prima molto timido mi ero davvero convinta di non valere nulla. Invece, poi ho incontrato il mio compagno, psicologo (eheheh !) e in pochi anni ho ribaltato decenni di insuccessi… con gli ottimi risultati in università e la gestione al contempo del bambino ho dimostrato che ero in grado di farcela, nonostante il pensiero di molti… bastava solo un piccolo incoraggiamento, che però non è mai arrivato dalla famiglia. Forse l'impegno che ho avuto finora verrà riconosciuto anche da loro solo quando troverò un buon lavoro (decente diciamo… nn è che mi illuda!)… ma a quel punto dell'approvazione o meno non me ne importerà più un fico secco XD
      Ciao, Vivy

  • Mi aggiungo a Nia. Non sono d'accordo mi dispiace, io sono la mamma che sono proprio grazie all'incoraggiamento e alla dolcezza dei miei genitori, tante volte li ho delusi, in cuor mio lo so bene, ma MAI mi è stata rinfacciata una scelta o un'opportunità lasciata andare. Mi hanno sempre incoraggiata ed aiutata e questo mi ha resa forte e sicura.
    Proverò a fare lo stesso con i miei figli e spero di farcela ma i miei genitori sono e saranno il mio modello.
    Fortunato? Probabilmente ma so che moltissimi della mia generazione sono fieri di avere radici che hanno incoraggiato e supportato.Io "ascolto" seppur virtualmente la tua posizione ma non facciamo di una generazione un fascio!
    Un abbraccio, Cri

    • felice per te cri, davvero. Ovviamente non voglio generalizzare, era un post provocatorio, anche se, davvero, di genitori come ne vado tanti ora tra i miei coetanei non ne trovo nemmeno uno tra i genitori di amici e conoscenti. Saremo sfigati noi!

    • No, effettivamente anch'io come Cri non mi ci rivedo in questo post. Non mi sono mai sentita pressata o paragonata a coetanee, in passato come adesso. Forse e' una questione di carattere, oppure di come sono stati cresciuti a loro volta i nostri genitori.
      Morna ma tu hai provato a far notare ai tuoi genitori che certe frasi ti feriscono? Io metto il dialogo sempre al primo posto. Le cose vanno dette, anche se fanno male, anche se in qualche maniera vanno a rivangare ferite profonde pero' a volte serve per chiarirsi e ci si toglie quel peso dal cuore….

    • Sono d'accordo sul dire quello che fa male, a costo di litigare, ti togli il pensiero anche perchè a volte l'altro non ci fa caso, gli dai la possibilità di ravvedersi e cambiare. E se proprio non capisce amen almeno ci hai provato, e poi fa bene a te.
      V.

  • Oddio non so se ho capito bene….stai dicendo che tu e gli amici tuoi vi sentite dire queste cose dai vostri genitori? orco. No dai allora sono fortunata. Però sì c'è gente della generazione precedente così… non so se sia una questione di evoluzione della società o singoli casi sfigati. Conosco una che pur ammirandomi per la laurea, per la mia cultura, per tutto ciò che ho di femminista e moderno, in fondo in fondo non mi avrebbe mai accettato pienamente se non avessi procreato e imparatoa fare qualche torta. Indovinate chi è? no, mia mamma è femminista. Vi do un aiutino inizia con S e in mezzo c'è anche una U.
    Purtroppo ci sono pregiudizi duri a morire, ma non solo i nostri figli salveranno il mondo…anche noi 😉 contribuiamo al dialogo nel nostro piccolo, ponendoci delle domande e facendone anche di scomode. Eh sì anche provocatorie.
    V.

  • Morna, io quello che racconti tu l'ho vissuto in modo diverso. Venivo incoraggiata eccome a darmi da fare per arrivare da qualche parte, essere qualcuno ecc… ma troppo! Cioè secondo loro dovevo essere sempre la migliore, un pò troppa pressione per le mie spalle di (allora) bambina-adolescente! E ovviamente quando avrei potuto fare di meglio (tipo prendere sempre il voto più alto della classe) mi veniva fatto pesare.
    Insomma, a ogni genitore i suoi errori.
    In realtà comunque ho scritto qui, ricordandomi un post di qualche tempo fa, per avvisarti del fatto che al discount xxxx sono tornati gli stikeez… Mo 'so keez. Ecco questa era la cosa veramente importante da dire.

    • ahahahah Mina, grazie, eviterò come la peste, mi han fatto prendere 7 kg gli sticazz, a forza di pain au chocolat ;-P.

      (E sì, anche l'opposto non è il massimo, concordo).

      Baci e grazie!

  • leggendo il tuo post ho fatto alcune considerazioni: noi siamo anche i nostri genitori. e siamo cosi' uguali e diversi anche a causa loro. quante volte mi sono detto che avrei fatto tesoro di quelle frasi, di quei comportamenti e sarei stata diversa? un'infinità. salvo poi dire o fare cose e rendermi conto che talora sono simili a quelle che facevano o dicevano loro. aiutooo. ma a posteriori poi per i nostri figli sarà meglio il nostro comportamento? o a loro volta avranno da ridire e costruiranno il loro "essere genitore"? da nonno mio papà un giorno mi disse: "sai, quando eri piccola mi sono comportato nel modo che credevo essere il migliore. ora ho capito che proprio il migliore non era". la dice lunga…

    • assolutamente d'accordo. Anche i nostri figli ci criticheranno probabilmente, e spero usino i nostri errori per essere a loro volta migliori. Solo che, davvero, noto un salto pazzesco tra la generazione precedente di genitori e la nostra. Ora io vedo solo genitori mooolto consapevoli, molto attenti verso i bisogni dei figli, perfino troppo forse. Ma sono davvero curiosa di vedere a cosa porterà. Sono fiduciosa 🙂

    • E' vero però capita di vedere anche genitori troppo esagerati , faccio l'esempio classico del noi che arrivavamo a casa con una nota ed erano cazzi e la nota dell'insegnante non si discuteva e oggi i genitori che si permettono invece fin troppo di combattere contro gli insegnanti. Sicuramente abbiamo imparato tanto dagli errori dei precedessori, stiamo attenti a molte più cose, ma qualcosina a volte sfugge di mano. Ma sì, siamo fiduciosi che ci vuole un po' di speranza 😉
      V.

  • Io ricordo ancora con dolore una frase di mia mamma quando ero una adolescente acciughina "Guarda come si è sviluppata bene pinco palla in confronto a te…." In quel momento mi sono sentita talmente umiliata che non mi è mai passato il senso di inferiorità verso tutte….visto che poi sono rimasta con la mia seconda scarsa anche crescendo….come se la misura del seno potesse essere una mia scelta….bah…..E altre frasi di confronto che hanno minato profondamente la mia autostima.
    Comunque non credo che questa generazione ci salverà. Le persone educate, empatiche e civili sono sempre meno, ho esempi ogni giorno di maleducazione e prepotenza e i figli sono, aihmè, la fotocopia dei genitori.

    • Hai ragione pensa mi viene in mente come mia madre a modo suo volesse incoraggiarmi a uscire dal guscio e invece mi faceva sentire una merdina (acciughina) timidina…diceva ma vedi loro che non hanno paura?? e io mi sentivo ancora peggio. Ed era a fin di bene. E la compagnetta che invece si prendeva cazziatoni perchè 9 e non 10 e la compagna ha preso 10 e tu devi essere sempre la migliore… e questo probabilmente perchè loro non avevano studiato e riponevano tantissima fiducia i noi che all'epoca eravamo solo ragazzini. Poi alla fine siamo tutti laureati e masterizzati… ce l'abbiamo fatta a non deludere le aspettative??
      V.

  • A me non è mai successo. I miei mi hanno sempre sostenuta, supportata ed amata. Se c'è una cosa che sono stata è viziata da tutto quell'amore e quell'affetto, loro, dei nonni e degli zii.
    Mi sarà andata bene.
    Certo nessuno della mia famiglia si è mai sognato di sostenermi nel modo che ora sembra, troppo spesso, normale e per me continua ad essere folle, tipo aggredendo insegnanti, accusando compagni o tenedomi in una campana di vetro a tenuta stagna.
    Però ne ho visti genitori come quelli di cui parli.
    E ne vedo ancora.
    Ieri per esempio, all'uscita da scuola di mio figlio grande, una mamma ha appellato di imbecille il suo ad alta voce davanti a tutti. La conosco e so che quello è, più o meno, il suo stile educativo. Lui deve essere il meglio "fico del bigoncio" in un modo o nell'altro, se no ci pensa lei.
    Questo per dire che, sacra l'esperienza personale, sarebbe bello se ci fosse una data di scadenza per certi comportamenti, ma dubito ci sia

    • No no hai ragione, visto anche io alle elementari eh,una madre (vestita tra l'altro aggressive xchè fidatevi che l'unghia laccata di nero e lo stivale da SS e tutto un insieme che ricorda la dominatrice..mette un po' più ansia di una mamma che ti arriva col golfino pastello e il filo di perle e l'acqua e sapone) agguerritissima contro l'insegnante perchè i suoi figli sono bravissimi e non si deve permettere di riprenderli. Questi invece erano abbastanza spacconcelli..
      V.

  • Ragazze tutto vero..però pensate: Che vita grama hanno avuto questi genitori, i quali a loro volta sono stati affossati da giovani! E poi: Oggi "grazie" a loro i nostri figli hanno genitori più consapevoli. Non mi pare poco.

  • Bel post… i miei avevano una spiccata predilizione per mio fratello minore:"se prendi un voto più alto di tua sorella alla maturità ti regaliamo l'auto", solo per fare un esempio di battuta infelice. Io non rimugino più sul passato ormai, ma leggere ironici post come questo mi fanno provare una grande empatia… condividi sempre dei pensieri interessanti, Morna. Grazie, con stima.

  • mia mamma lo fa ancora oggi critica senza rendersene conto…….. però forse a me serviva così..!!!! no so dirtelo sicuramente sono un genitore diverso da lei la cosa che mi mancava di più erano le coccole e io stracoccolo i miei figli ……. e l'incoraggiamento inesistente mi ha portato ad essere un' adolescente insicura ma…… menomale sono cresciuta…
    oggi siamo più attenti e come hai detto tu più consapevoli ..staremo a veder !!!!!!

  • Urca se è tutto vero! Purtroppo la maggior parte di queste perle di saggezza pedagogica me le becco ancora. Ancora oggi che ho quasi 37 anni, mi spacco in 4 per mantenere e crescere una figlia da sola (non continuo perchè altrimenti qua esce fuori il libro "Cuore")…embè…tanto sei nata storta…storta resti. Hai sbagliato (che poi…chi l'ha detto? Ah si…i nostri grandiosi genitori anni '70), continui e continuerai! Sbagli per il lavoro che fai, sbagli per come cresci tua figlia, sbagli perchè dai priorità a cose che ovviamente sono : sciocche, evanescenti, troppo idealistiche, inutili…. Sprecare tempo per allattare (giammai!), parto naturale (scherzi??)nido pubblico (disgraziata!…fan*ulo…me la mantenete voi la figlia?me la tenete? che poi…col kaiser che ve la lascerei). Si….mia figlia SALVERA' il mondo!

  • alle mie figlie dico sempre.
    VOGLIO che siate felici. Non mi iporta come,dove econ chi, ma felici!
    I miei si mi volevano felice ma dove e con chi lo decidevano loro…e anche come

  • Maró cosa non mi fai ricordare!!! Mio papà mai un complimento perché altrimenti mi sedevo sugli allori. Se prendevo 9, "perché in n sei riuscita a prendere 10?". Quando arrivava il 10 "hai solo fatto il tuo dovere". Mia mamma sempre molto dura. Da bambina mi sono rotta il naso, piangevo dal male, arriva lei, mi prende il naso tra le dita, lo muove e "smettila di piangere, che è solo una botta". Ho provato a parlarne con loro ma inutilmente. O non si ricordano, oppure dicono che ero troppo sensibile e permalosa. Alla fine ho fatto un gran lavoro su me stessa e li ho perdonati. So perfettamente perché si comportavano così. Ora ho due genitori che scoppiano d'orgoglio x me (anche se non me lo dicono). Mi hanno formata e se sono una donna forte, lo devo alla loro palestra. Ancora adesso fanno qualche uscita poco simpatica e fa male, ma ci passo sopra. Certo, non mi sarebbe dispiaciuto un po' di calore in più, ma il passato non posso cambiarlo. Ho deciso di cambiare il mio presente, cercando di non arrabbiarmi più, e il mio futuro, con i miei figli cerco di esserci e dire loro quanto li amo.

  • hai fatto la descrizione di mia madre ! con me e mia sorella .. della serie.. Vi ho fatto andare a scuola ma a cosa è servito nessuna di voi due ha combinato nulla !!..
    io a 17 anni sono andata a lavorare in fonderia e un anno dopo avevo una famiglia mia..
    Mia sorella ha vissuto con nostra madre fino a 40 anni ora si ritrova a 43.. non ha un compagno ,non ha figli,non ha fatto nessun tipo di esperienza di vita perché nostra madre le ha impedito di fare qualsiasi cosa..

  • io e mio fratello siamo stati proprio fortunati…io nata aprile 1970 lui maggio 1971…ci hanno sempre spronato e incoraggiato a fare ed affrontare qualsiasi cosa con tenacia ed umiltà. Mia mamma quando sentiva qualche genitore che lamentandosi diceva "come si fa a mettere al mondo dei figli con il mondo che va a rotoli!" lei rispondeva "le cose non vanno bene ma magari saranno proprio i miei figli che cambieranno le cose"!!!!!

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