Di quando dovrò lasciarti andare

Ho visto una bambina, avrà avuto 8-9 anni, attraversare la strada da sola, col suo zaino in spalla, la divisa della scuola e il volto incerto.
E ho pensato che un giorno dovrò lasciarti andare.
Andare in strada, andare nel mondo, andare libera.
E mi sono chiesta se sarò mai pronta.
Sarò mai pronta a lasciare la presa, a dirti va bene, esci pure.
La prima volta che andrai a scuola da sola, e io penserò ai pericoli in strada.
La prima volta che prenderai un autobus da sola, e io penserò ai pericoli nel traffico.
La prima volta che andrai da sola da un’amica, e io penserò a chi incontrerai sul tuo cammino.
La prima volta che uscirai con un ragazzo, e io mi chiederò se ti farà qualcosa che non vorresti ti venisse fatto.
La prima volta che uscirai la sera, e non saprò dove sarai, con chi sarai.
Ogni volta in cui dovrò lasciarti andare, come potrò continuare a vivere, a lavorare, a guardare la tv, a leggere un libro, a dormire, anche solo a RESPIRARE se non saprò come stai?
Come sarò pronta a lasciarti andare?
Io che ti ho insegnato la libertà, io che ti ho insegnato che una donna, nella vita, deve essere indipendente, da tutto e da tutti, ed essere libera. Libera di dire quello che pensa, di andare dove vuole e con chi vuole.
Come potrò fare i conti con questa libertà che ti avrò insegnato se questo stesso insegnamento mi spezzerà il cuore?
Come hanno fatto i miei genitori a lasciarmi andare, ogni volta che volevo uscire, ogni volta che volevo il motorino, ogni volta che prendevo l’auto o partivo col fidanzato? Per tanto tempo hanno resistito, ma poi mi hanno lasciata.
Mi hanno lasciata LIBERA.
Ma la mia libertà è la loro prigione?
Perché un pezzo del mio cuore viaggia con te, si muove con te. Come posso lasciarti andare?
Forse ci arriverò preparata. O forse dovrò rassegnarmi a tenere quel pezzettino fuori dal mio petto, per sempre.
Con te libera al mondo.
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9 Comments

  • Proprio oggi pensavo a quando arriverà quel momento.
    Pensavo a come farò a vivere pensando a Lei la cosa piu preziosa che ho al mondo che da sola camminera' nel mondo.
    Le Sto dando tutti gli strumenti per affrontarlo questo mondo ella sto crescendo libera ed indipendente e quando arriverà il momento tanto temuto dovrò lasciarla andare.
    E come dice una canzone molto bella sarà difficile, ma sarà anche facile.
    pur sapendo che i figli non sono nostri, ma appartengono al mondo. .il mio cuore inevitabilmente ne soffrirà…un pezzo di me viaggerà con lei..però che sofferenza!!!!!! Ti abbraccio Simo
    ps: ho anche un figlio maschio, ma Lei è Lei..così uguale a me così forte il nostro rapporto così intime le nostre confidenze..non so credo che con lui sarà meno traumatico..credo..

    • Sì, credo che con le figlie femmine sia più difficile per tanti motivi (ma non posso dirlo con certezza, vedo solo per esempio come sono stati i miei con mio fratello e con me, lui era molto più libero).
      Soffrire credo faccia parte del lavoro di mamma 🙂

  • mio figlio fa la IV elementare e da quest'anno ha cominciato a muoversi da solo per piccoli spostamenti controllati. ma io credo che il lasciare andare sia cominciato molto tempo prima: il primo pomeriggio a casa di un amichetto e senza la mia presenza, il primo pigiama party, il primo campus estivo fuori città (quante lacrime. mie…) e così via. una palestra mese dopo mese, anno dopo anno per quando questi cuccioli diventeranno uomini e donne e cammineranno veramente da soli

    • La mia grande è già stata a dormire dalle amiche, o a pomeriggi interi… Però boh, sarà che avevo l'altra con me e allora non mi sentivo ancora così… Chissà come vivrò il resto!

  • i miei figli hanno 10 e 14 anni e già da tempo li ho lasciati andare. a otto mesi al nido, a 6 anni alla colonia e a 8 anni agli scouts, e poi scuola natura con la classe e poi la baita con l'oratorio e via così. ma non sono diversa da tutte le altre mamme: anche io sono ansiosa e mi preoccupo per loro. ma sono convinta che tutte queste esperienze senza di noi genitori siano per i bambini una ricchezza senza confronti. poi è vero che gioco facile, perchè ai miei figli piace fare tutte queste cose che fanno e sono i primi loro ad essere sereni, quindi sono serena anche io. mi ricaccio giù tutte le legittime ansie (e non potrei fare altro visto che comunque sono in ufficio tutto il giorno e non è che posso passare le ore a straziarmi per i miei figli), mi ricaccio giù magari anche il magone, le preoccupazioni, le paure. come mi sono ricacciata giù tante volte i sensi di colpa. a maggior ragione adesso che uno è adolescente e l'altro aspira ad esserlo!!! ma non c'è più bella cosa che vederli tornare da una vacanza, da una gita, da un campo scout felici e sorridenti. è la loro vita ed è bene che la vivano tutta fino in fondo.

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