Le frasi che una mamma dice di più in una giornata

frasi-dei-genitori
Quali sono le frasi che una mamma dice di più in una giornata? Vale anche per i papà, a volte.
Non mi perderò in inutili chiacchiere, perché altrimenti diventerei logorroica (più del solito, ok).
Vi elencherò semplicemente quelle frasi, parole, espressioni, imprecazioni che diciamo di più in una normale giornata, da quando ci svegliamo la mattina (si spera tardi) a quando LORO vanno a dormire la sera (si spera presto.
Klarissa aveva scritto le cose che non si dicono, io scrivo quelle che diciamo.

Le frasi che un genitore ripete più spesso

“Cosa vuoi mangiare?”

Non solo si ripete per due, essendo due i figli, e non solo per ogni pasto, ma anche numerose volte perché non rispondono. O perché dicono “non lo sooooo”. O perché boh, c’abbiamo l’abitudine.

“Pettinati”

Se avessi avuto due maschi, probabilmente si sarebbero fatti la cresta da soli al mattino, le mie per convincerle a pettinarsi quella massa informe che si ritrovano in testa devo rincorrerle per casa con la spazzola in mano. A volte la lancio direttamente in ascensore a mio marito, mentre scende con loro. Non scherzo, eh.

“Lavati”

Il viso, le mani, i denti, il sedere, i piedi. Qualsiasi cosa, più volte al giorno, ripetuto e ripetuto e ripetuto finché per sfinimento mi lavo io al loro posto.

“Dove sono le tue ciabatte?”

Questa devo ancora capirla ma a quanto pare è molto di moda, così ogni tanto la ripeto anch’io per imitazione (di mio marito, sostanzialmente). Probabilmente nemmeno incollandogliele ai piedi riuscirei a fargliele tenere. Da quando entrano in casa e in qualche modo le convinco a mettersele, alla sera quando vanno a dormire, sento pronunciare questa frase almeno 43 volte.

“Stai seduta per bene”

Tipico dei pasti, ma si può adattare anche alla tv. Non ho capito bene nemmeno questa ma credo me l’abbia inculcata mia mamma (che odiavo, quando me la diceva) e… ha funzionato.

“Mettete a posto”

È sempre usato al plurale, perché non posso mai sapere chi sia la colpevole e non mi fido di loro due, sono delle spione. Inizio a pronunciare questa frase appena entriamo in casa, per continuare fino all’arrivo del padre, aggiungendo minacce di vario tipo: “se non mettete a posto… butto via quello che c’è in giro, non guardate tv per una settimana, non vi preparo la cena” o ancora meglio “lo sapete cosa fa il babbo” (niente, ma a volte funziona).

“Non interrompere”

Ma voi riuscite mai a fare un discorso intero? Uno eh, non dico tanti. Non insegnano ad alzare la mano a scuola? Quando io e mio marito cerchiamo di fare un discorso qualsiasi, dalle dichiarazione dei redditi alla partita di Coppa America ai dolori del mio ciclo mestruale, finisce in un gran bordello in cui io generalmente riprendo il discorso venti volte, mentre mio marito spiega in maniera ferma perché non bisogna interrompere (facendosi fregare), una pone 32 domande e una vocina in sottofondo dice “mamma? mamma? mamma? mamma? mamma?”. Bah.

“Non c’è bisogno di urlare”

Ditemi che non sono solo le mie figlie ad avere la voce a decibel non sopportabili dal timpano umano, perché io sono scoraggiata. Quando parlo mi dicono che non si capisce nulla perché parlo troppo a bassa voce, e mi ritrovo con due scimmie urlatrici. Saranno i geni toscani. E meno male che sono cresciute a Parigi, eh.

“Smettete di litigare”

Questa ci sono giorni che posso non pronunciarla mai. Sono i giorni in cui mi sento la madre migliore del mondo. In cui mi guardo allo specchio e mi dico “dai, guarda come le hai fatte carine, brava!”. Poi arriva il giorno dopo, il giorno in cui la pronuncio quelle 81 volte, e tutto crolla.
Poi ci sono quelle non rivolte a loro. Tipo porco… e mi fermo, quasi sempre. E che cazzo. Ma porca troia. Ma come cazzo guidi. E sticazzi? M’importa una sega.
Ma sono molto brava.
Per ora non ne hanno ripetuta nemmeno una.
Si limitano a dirmi:
“Mamma, non c’è bisogno di urlare”.
E sticazzi, dico io.
Written By
More from Anna

L’importanza delle feste

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemail A me le feste non piacciono. Mi piacciono le luci...
Read More

31 Comments

  • Ti basti solo sapere che ogni volta che incontro i miei vicini mi scuso per il casino che sono costretti ad ascoltare…" Mammaaaaaaaa" " Andreaaaaaa bastaaaa" " Chloeeeee se non la finisciiiiii" …solo "porco cane" non lo dici più, perché ora abbiamo pure il cane ��

  • Azz, ce le ho tutte tranne: "pettinati" e "non litigate" perchè ho un solo figlio e coi capelli corti e "cosa vuoi mangiare" perché tanto a casa nostra chi cucina decide il menù…e visto che lui è troppo piccolo per cucinare magna quel che c'è. Genitori mostro.
    Ah, però abbiamo una frase in più che va in loop tutto il giorno, tutti i giorni: "parla in modo gentile!!!!" che detto urlando probabilmente non da l'effetto sperato ma come ho già specificato siamo mostri (e pure incoerenti).

  • Aggiungo: "pianoooo" qualunque cosa, giocare con la palla, abbracciare, sfogliare i libri? Sembra sia hulk nel suo picco di forza, non sa dosare… quindi io sono sempre lì che dico "pianoooo, non c'è bisogno di fare così forte!)

  • Oh finalmente!!! Grazie!!! Come sempre mi fate sentire meno aliena 😀.
    Direi tutte tranne Pettinati e quella delle ciabatte (sono io la prima ad essere sempre scalza…evviva i piedi nudi!!!).
    Mamma di una scimmia urlatrice e mezza (il secondogenito ha quasi 3 mesi ma promette bene…).
    Ma la questione interruzioni discorsi mi manda davvero al manicomio: io e il Socio non riusciamo MAI a parlare in presenza delle suddette scimmie urlatrici, e il Mamma Maammaaaa MAAAAMMAAAAAAA ripetuto ad libitum …um martello pneumatico sui maroni scassa meno!
    Per i francesismi noi ci lasciamo andare al mantra da sclero "che2maroni" ripetuto anch'esso più volte come calmante. Esticazzi pure, ma più sottovoce.
    Ciao care

    • Io sono del partito "che due palle" 😀
      Devo ammettere comunque che quella delle ciabatte la ripete mio marito, arriva in media alle 19.30/20 ed è la prima cosa che pronuncia appena vede le figlie!!! Io invece lo dico solo perché se no so che quando arriva si arrabbia, le prevengo :))

  • Dimenticavo: cosa vuoi mangiare…ma stai scherzando??? Non esiste. Io preparo, tu mangi icchec'è (alla toscana) oppure ciccia (lo so andrò all'inferno dei pessimi genitori). Il problema è che Zucchino1 arriva sempre a chiedermi che c'è per pranzo/cena per poi iniziare una pantomima quando il menù non lo soddisfa… Esticazzi!

    • Eh, magari! Io ho imparato a fare così per semplificarmi la vita: quando arrivavo dal lavoro alle 20 e dovevo preparare la cena non avevo nessuna voglia di mangiare (io) e quindi facevo prima a chiedere cosa volessero piuttosto che preparare qualcosa di testa mia (a cui tra l'altro dovevo pure pensare) e poi magari sentirmi dire "noooooo" e iniziare la pantomima "o questo o niente", "vai a letto senza cena". Si fa quel che si può 🙂 In realtà la frase è più rivolta alla colazione e alla merenda, per la cena in genere preparo un po' di tutto e tutti si mangia un po' quel che c'è adesso (ma adesso c'è il marito che, in caso di cosa non gradita, mangia lui 🙂 )!

  • con la fine della scuola o nei week end la mia frase è "metti via il tablet". poi passeremo a "leggi" (non i fumetti). sulle ciabatte ho desistito. non esistono ormai più a casa nostra così pure sullo stare composti. spero che quando arriveranno i primi dolori abbiano l'età per pagarsi osteopati e fisioterapisti…

  • Cosa vuoi mangiare ripetuto per 2? Nel senso che fai 2 cose diverse per loro o addirittura 3 cose diverse, una per te e tuo marito e 2 diverse per le figlie? Ma scherzi? Un conto è rispettare i gusti e non dare cose che si sa non piacciono, ma questa pare pura follia! Rachele

  • 1) dai, muoviti che è tardi!!!
    2) tieniti il pisellini mentre fai la pipì!!
    3) nooo, non usare l'asciugamano per togliere la pipì da terra!!!!
    4) spegni la televisione, conto fino a tre…
    5) posa quel telecomando che ti cade! Boom.
    6) non ti arrampicare sui mobili per prendere le cose, chiedile a me!
    7) se non mangi quello che mi hai chiesto (spaghetti al pomodoro) non mi chiedere nient'altro fino all'ora di cena e sappi che quelli che lasci li mangerai a merenda! (…a volte l'ha fatto davvero)
    8) spegni la televisioneeee! (l'avevo già detto?)
    9) Non c'è bisogno che urli, ci sento benissimo
    10) Non interrompere sempre, sto parlando con papà!
    11) Sta dritto con la testa, ti viene il torcicollo!
    12)…(dulcis in fundo) Fa un po' come te pare, non te posso più senti'!!!

  • A casa mia (2 maschi, 3 anni uno e 16 mesi l'altro) abbiamo:
    1. Smettetela di farvi i dispetti! Perché il grande è fetente, ma il piccolo ha un ottimo maestro, e si vede!
    2. Non lanciare (i giochi, i noccioli delle ciliegie, la qualunque)
    3. Mangia! Rivolto solo al grande perché l'altro prima o poi si mangia pure me
    4. Aspetta! Lo ripeterò 8794000 volte al giorno ma niente, quando distribuivano la pazienza loro se ne erano già andati da un pezzo stufi di aspettare
    5. Riordina i giochi! Seguito da minacce varie, una volta li ho messi per davvero tutti nel sacco nero e nascosti in cantina per due settimane (sono un mostro, lo so, e comunque non è servito a nulla)
    6. Lavatevi i denti/le mani/la faccia con successiva gara di velocità con loro che scappano e io che li rincorro brandendo spazzolini (non ricordavo che a un anno e mezzo corressero già così veloci mannaggia)
    7. Muoviti! Anche qui seguito da minacce miste e da lui (il grande) che mi dice "aspetta, ma non hai un po' di pazienza???" che chissà da chi l'ha sentito!
    8. Stai zitto un momento! L'ha così interiorizzato da dirlo pure alla maestra d'asilo…
    9. Adesso piantatela e dormite! Silenzio! Questo lo ripeto tipo mantra ogni sera per circa un'ora, intervallando con ninne nanne, storie e sospiri.

    Sulle ciabatte ho rinunciato, è già un'impresa far tenere loro le scarpe quando siamo fuori, ma tengo duro sulle mutande. I capelli grazie al cielo non sono un mio problema e per le imprecazioni… cerco di contenermi ma ogni tanto sbrocco pure io eh!

  • Il fatto di poter completare un discorso con mio marito o con i miei è una delle cose che rimpiango di più della mia vita pre-mamma e che amo di più fare quando il nanetto non c'è! Quanta saggezza in questo post ahahah!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.