La Montessori? Na madre demmerda

Se c’è una pedagogista che va di moda in questi ultimi anni è lei, Maria Montessori
Dai, quella vecchina con quel sorriso rassicurante, sereno, che già solo per quello le metteresti in braccio tuo figlio a occhi chiusi.

Maria ha schiere di adepte in ogni dove, mamme che se osi dire che la verbalizzazione ti pare normale o la learning tower è una cacata pazzesca ti danno della madre di merda in tempo 3 secondi netti. Così, senza pietà e beneficio del dubbio. O non te lo dicono, magari,  ma lo pensano.
Perchè Maria Montessori è intoccabile.

E quando dici che comunque quella vecchina probabilmente è stata un po’ una madre di merda, scatta la difesa strenua di chi non sa una mazza, ma ciecamente difende il suo dio.
No, care, è la verità.
Ora, io ve lo dico, e lo dico ufficialmente, è scritto anche sulla Treccani, non me lo sono inventato io:
quella vecchina dal sorriso rassicurante con tutta probabilità è stata un mostro di madre.
Una grandissima studiosa, indubbiamente, ma una madre di merda.
Non una come tante, eh, posso essere io o potete essere voi, ma proprio una veramente imbarazzante, a stare alle informazioni ufficiali.
Nulla toglie alla sua preparazione e ai suoi studi, ma quando si dice una stronza di madre, ecco, lei potrebbe essere citata come esempio calzante.
Ebbe un figlio, ooooh sì!
E pare con un altro grande pedagogista.
Ma non era sposata, la relazione era clandestina.
Lo scandalo l’avrebbe travolta, le avrebbe tagliato le gambe, le avrebbe impedito di raggiungere fama e successo.
E che fece la signora che seguiamo ciecamente?
Nascose la gravidanza e abbandonò il bambino. Non lo mollò in un cassonetto, per carità, ma lo fece crescere da una famiglia, di cui evidentemente si fidava. andando a trovarlo con regali e dolcetti  quando poteva e senza dirgli che era sua madre.
Avrebbe potuto essere sputtanata.
Meglio non farlo. Meglio non dire al bambino che era sua madre.
Lei era per lui come un Babbo Natale che arrivava più volte all’anno.
Chi? Lei? Quella del non mentire?!
Oooooh yes.
E noi, noi alle prese con cucine di cartone.
Con il lettino rasoterra.
Con l’autonomia.
Con il non poter dire “bravo” al bambino.
Con la verbalizzazione.
Con il non alzare mai la voce o peggio una mano coi figli.
Ma vaffanculo, ragazze,  ma le avremmo sostenute pure noi tutte queste cose se non avessimo dovuto crescere personalmente i nostri figli. 
Non saremmo così serene nell’affermare questa serie di meraviglie se non dovessimo vivere ogni giorno i nostri bambini, nella buona e nella cattiva sorte? Se ci degnassimo di vedere i bambini solo una volta ogni tanto?
Tutti quei traumi che procureremmo ai  figli per ogni cacata che ci scappa…tutti quei sensi di colpa che dovremmo avere per un premio al bambino o per una caramella!
E lei, che ci inculca tutto questo, che prese il figlio e lo affidò a terzi.

E ogni tanto andava a trovarlo, mentre scriveva come crescere i bambini.
Mentre insegnava a generazioni di madri a crescere figli.
Bene, quando invocate il suo spirito e vi chiedete cosa avrebbe fatto al vostro posto, usate la testa, amiche, la vostra, però.
Al vostro, al nostro posto, la cara Maria non ci si è messa mai.
Non ne è stata capace.
Leggiamola e impariamo da lei,  come da un qualunque studioso.

Consideriamola, appunto,  come una professionista, come una donna di scienza e limitiamoci a leggere i suoi testi e a prenderli per quello che sono.
Se dobbiamo idolatrare e santificare qualcuno, però, come molte di noi fanno, allora scegliamo qualcun’altra.
Tipo una che la madre l’ha fatta davvero.
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79 Comments

  • MA sai che ogni volta che leggevo i suoi (giustissimi, per carità) consigli, mi chiedevo…ma questa un figlio l'ha avuto davvero?!!!
    Ora che mi hai svelato l'arcano posso essere una mamma più felice (e soprattutto con meno sensi di colpa!!!)

    • Forse la signorina “so tutto io” non sa che la montessori ha avuto un figlio con una persona che la maltratta a e non voleva un figlio da lei e si e’trovata a dover lasciare il figlio ad una famiglia che potesse crescere bene e normalmente il proprio figlio.. Quindi prima di scrivere post pieni di invidia e ignoranti informati.. E poi tu cresci tuo figlio come piace a te e lascia che gli altri lo crescano come vogliono loro.. Baci zia

      • Ti appoggio in pieno. Oltre tutto, quando si giudica la maternità di MAria Montessori, si tenga in considerazione il contesto culturale di quegli anni. Siamo nel primo Novecento, all’interno di una cultura fortemente maschilista in cui la carriera e i risultati che Montessori ha faticosamente raggiunto, erano preclusi alla maggioranza delle donne. L’espressione “Consideriamola, appunto, come una professionista, come una donna di scienza e limitiamoci a leggere i suoi testi e a prenderli per quello che sono. Se dobbiamo idolatrare e santificare qualcuno, però, come molte di noi fanno, allora scegliamo qualcun’altra.Tipo una che la madre l’ha fatta davvero” è quanto di più stupido io abbia mai letto, con tutto il rispetto parlando. Ci venga lasciato il sacrosanto diritto chi idolatrare chi vogliamo se è una persona che ha aggiunto alla società e non ha mai tolto. Ci venga lasciato il sacrosanto diritto di idolatrare, a prescindere da ciò che le persone sono state nella loro vita provata che, davvero, non ci riguarda. Perchè non abbiamo gli strumenti, per poter giudicare. E, per quanto possa farvi male, non li avrete mai.

      • Solo oggi mi è capitato di leggere questo “imperdibile” post: non sono una di quelle persone che professano una fede cieca nei confronti del metodo Montessori, ma semplicemente ho avuto modo, per motivi di studio e di interesse personale, di approfondire l’argomento e ho cercato di sapere di più su questa donna. Soprattutto ho cercato di capire il contesto in cui ha portato avanti le sue idee innovative, contesto sicuramente non favorevole alle donne, soprattutto a quelle animate da una passione che le metteva drammaticamente in contrasto con il ruolo tradizionale che ci si aspettava ricoprissero nella società e nella famiglia. Chiara, prima di fare dell’ironia a buon mercato, ha riflettuto su questo? Si è soffermata a immaginare e cercare di comprendere quanta sofferenza possa aver causato la scelta che lei (dall’alto di che ..?) critica così duramente?
        Prima di parlare a vanvera credo sarebbe indispensabile pesare le parole e casomai esprimersi solo se in possesso di una conoscenza approfondita dei periodi storici cui ci si riferisce e delle dinamiche sociali e culturali relative.
        Susanna

    • Salve…Questo è un argomento che mio è sempre stato a cuore…si fa per dire, giacché già dai primi studi fatti a scuola sulla Montessori,ho sempre avuto una riluttanza verso questo personaggio.
      Questo è avvenuto non appena sono venuta a conoscenza della sua vita.
      Eh… già..dal momento che ci propinavano i suoi studi,ma tenevano lontana la sua vita privata,della quale mi volli documentare io per poterla conoscere sotto l’aspetto “umano”.
      Beh….Non avrei potuto fare scelta migliore.
      Continuai a studiarla,naturalmente, ma con tanta …nausea.
      Chiedo scusa per la mia sicerita’.
      Perdonatemi se trovate qualche errore,ma scriverensul cellulare con occhiali sbagliati non è proprio l’ideale.
      Complimenti per il blog in cui mi sono imbattuta per caso.
      A presto.

  • Ma dai!!! Davvero ha fatto crescere il figlio da un'altra famiglia??! predica bene e razzola male insomma… un'altra che fa la so tutto io con i figli delle altre però..però….wow!!!

    • Nell'800 era molto improbabile che potesse scegliere. E le conseguenze di tenerselo non erano certo le chiacchiere dei vicini come potremmo pensarle oggi. La condizione della donna sia socialmente che a livello legislativo era aberrante. E i retaggi di quel tipo di società sono stati abbattuti solo negli anni '70. Perfino in Italia fino al '56 alle donne era proibito di accedere alla progessione di giudice o chirurgo e l'adulterio era punito con il carcere. Diritti sui figli da parte delle donne nell'800 erano praticamente nulli. Aggiungo anche che non c'erano contraccettivi o aborti o almeno non in modo accessibile come oggi, quindi già di per se restare incinta era una scelta fino a un certo punto.

      • Ho letto e mi è venuta la nausea. Prima di scrivere un articolo biografico bisognerebbe informarsi a 360° su ciò che si ha intenzione di scrivere. È evidente che questa pseudo blogger non abbia studiato storia, la Montessori va contestualizzata in un’epoca in cui la donna veniva mortificata. Aggiungo pure la grande maleducazione nell’apostrofare una grandissima pensatrice che si appoggi o meno ciò che ha detto. È stata talmente una madre di merda, che il figlio ha deciso di restarle accanto fino alla morte appena ha potuto decidere libero dalla burocrazia e dalle leggi dell’epoca.

    • L’ignoranza supera ogni limite
      Non si capisce se è gelosia o parole di persone .mentecatte…. una donna che non si è arresa davanti a niente… ma quando scrivete lo fate usando il cervello? La

    • Un po’ di ignoranza storica riguardo la biografia della Montessori.
      Nessuno al mondo può permettersi di definire una madre “di merda”, tutti siamo esseri umani con i nostri difetti e si cerca di far del proprio meglio.
      La pedagogia non è una scienza esatta e questo avresti dovuto ricordartelo prima di scrivere questo patetico articolo. È molto triste vedere come in un forum per madri il giudizio sia cosa leggera.

  • Maria Montessori è nata nel 1870, ci sono donne che sono state chiuse in conventi per aver avuto figli senza essere sposate e donne a cui i figli sono stati tolti per questo motivo. Era una società dove quello che qui chiamiamo sputtanamento era cosa ben diversa da ciò che intendiamo oggi. Io non sono nemmeno particolarmente fan del suo metodo, non potrei nemmeno immaginare di lasciare mio figlio ad altre persone. Ma le situazioni di questo tipo a fine ottocento erano allucinanti e per noi oggi inimmaginabili. Inoltre le donne (però quello sposate) non avevano alcun potere sui figli. In alcuni paesi europei potevano essere dati in adozione dal marito della donna (anche se non era il padre del bambini). Non so se per le donne non sposate ci fosse un potere simile in capo al padre di lei. Ma forse per noi giudicare è particolarmente facile. Era probabile non poter trovare un lavoro essendo da sole con un figlio, forse tra scegliere di fare la sguattera per poterselo tenere e farlo crescere da una famiglia ha scelto la seconda. Perfino Mina (e non era l'800) non fu più permesso di lavorare in televisione per lungo tempo per aver avuto un figlio da un uomo sposato.

    • Cioè dovremmo immaginarci una società dove per evitare gravidanze non volute c'è solo l'astinenza. Restare incinte per caso non è difficile, quando succede è colpa tua e basta. Perchè in tutto ciò il padre del bambino dove sarebbe? Non solo ma vieni emarginata. Quindi la scelta è obbligata lo fai nascere, lo cresci, rinunci agli studi, vivi insieme a lui da emarginata. Sempre che nel suo paese le leggi non dessero il potere ad altri di toglierglielo. Al posto suo cosa sceglierei? Non ne ho idea io sono nata a fine '900 e in un luogo con tutte le libertà. Avrei potuto avere un figlio e continuare a studiare, avrei avuto il sostegno della mia famiglia e i miei amici non mi avrebbero esclusa. Un'amica di mia madre (anni '70) fu cacciata di casa dai genitori perchè incinta. Figuriamoci 100 anni prima! Poi magari l'ha fatto solo perchè non lo amava ed era una stronza, però quando si parla di donne di quei periodi io sarei cauta.

    • É vero giudicare é fácil, sopratutto quando non sappiamo come funzionava anticamente. Però come dice la ragazzini incinta è facile dire come si deve educare i figli degli altri quando tu personalmente non ne hai acresciuto uno.
      Comunque sono qui x ringraziarvi ad entrambe e per avermi fatto vedere i vostri punti di vista che sono giustissimo da entrambe i lati.

  • Senza giudicare la donna e la madre perché davvero stiamo parlando di un'epoca così lontana che non credo di potermelo permettere, a me della Montessori non piace proprio il metodo. Indiscutibile i riconoscimenti per carità ma stiamo parlando dei primi del900…quella che andava bene il secolo scorso, se va bene anche in questo mi dà l'idea di qualche problema di cui non ci siamo accorti. Una scuola con insegnamento Montessori per i miei figli, non l'ho presa nemmeno in considerazione

  • Tutto vero ma non dimentichiamo che si sta parlando di una donna che ha preso la laurea in medicina in un periodo in cui le donne non erano ben accette e molto ostacolate in questo campo….quindi la forza e la voglia di andare contro tutto e tutti l'aveva….boh, non so, anche a me questo un aspetto della sua vita che mi ha sempre lasciato dei dubbi….Anna Maria

  • Tutto vero ma non dimentichiamo che si sta parlando di una donna che ha preso la laurea in medicina in un periodo in cui le donne non erano ben accette e molto ostacolate in questo campo….quindi la forza e la voglia di andare contro tutto e tutti l'aveva….boh, non so, anche a me questo un aspetto della sua vita che mi ha sempre lasciato dei dubbi….Anna Maria

  • So solo vagamente cos'è il metodo Montessori e non mi sono mai messa a leggere nulla al riguardo. Mi spaventano i commenti delle fans, soprattutto su facebook, così accaniti contro un post chiaramente ironico e direi piuttosto leggero, un modo per consolarci e dirci che nessuno è perfetto. Vorrei dire a queste estremiste di leggere il post sotto un'altra prospettiva e di farsi una risata. Barbara

    • Se ti riferisci a me non sono per nulla una fan, il post mi ha fatto pensare all'epoca in cui lei ha vissuto. Di difendere lei non mi importa nulla, ho anche specificato che le ragioni per cui si è comportata in un certo modo nel suo caso specifico non le so. Il post non mi sembra ironico e anche se detto con ironia attesta dei fatti.

    • Mi riferivo in particolar modo ai commenti più estremisti pubblicati su facebook,l'ho anche scritto . Prova a dare un'occhiata. A mio avviso il post è ironico e leggero e come tale va interpretato. Barbara

  • La Montessori andrebbe vista per quello che è e che lei stessa ha scelto di essere: una donna di scienza. Non voleva assolutamente insegnare alle madri, ma ai maestri e alle maestre. Ha studiato e messo su un metodo pedagogico che lei intendeva applicare nelle scuole, non nelle case. Il post qui sopra è sacrosanto!!! D'altra parte mia suocera, pedagogista e docente di didattica, strenua sostenitrice del metodo Montessori, a casa aveva due battipanni….e li usava parecchio, a quanto racconta mio marito….

    • Vedo una forte differenza tra una donna che lascia il figlio a una famiglia e fine '800 quando di diritti le donne ne avevano ben pochi e una che decide di maltrattare i figli (perchè picchiare con un battipanni rientra in questa categoria).

  • In età adulta lei e il figlio hanno sempre vissuto insieme.
    Non insegnava alle madri ma alle docenti che a quel tempo in classe usavano le punizioni corporali.
    Ha rivoluzionato la pedagogia e se anche oggi è un po' superata alcuni sue idee restano alla base della moderna pedagogia …
    Resto convinta che nessuno Può insegnare ad un altra ad essere madre, neanche lo spirito santo della Montessori, in questo concordo

  • Post ridicolo come chi lo scrive. Non condividere certe idee non vi autorizza a scendere tanto in basso. Vado a leggere qualcos'altro. Tipo qualcosa che assomigli a una cosa sensata per davvero.

  • Buona sera, io credo proprio che, lei debba studiare storicamente la dottoressa Maria Montessori, perché affermare determinate diciture non rendono giustizia ne alla Montessori ne forse o togliamo il forse, a tutte le persone che hanno fatto ricerche serie all'università. Mi permetta di aggiungere di non leggere su internet o su siti o guardare i film romanzati su di lei. Non rendono giustizia. Buona sera.

    • Mi permetto di dire che ho citato enciclopedie e studi che mi hanno sottoposto pedagogiste che la Montessori l'hanno studiata assai più di me, che non solo ho studiato altro, ma della sciura Maria me ne disinteresso proprio se non come simpatico fenomeno di costume feisbukkiano 2.0
      Non mi prenda seriamente, non è proprio il caso.
      Kla

    • Non si puo’ giudicare così superficialmente le sue scelte di madre .
      Lei aveva intorno contesto molto ottuso con leggi sfavorevoli alle donne !
      Sbagliato giudicarla con le categorie mentali di ora .
      Ha sofferto molto come donna e madre x la scelta di affidare il figlio ad altri .
      Ne fu costretta .
      Prima di giudicare guardiamoci dentro e chiediamoci noi che avremmo fatto nel suo rigidissimo contesto ?!?

  • Scusami la precisazione ma la Montessori non ha abbandonato il figlio non lo poteva tenere fuori dal martrimonio è quello sciagurato di Montesano che era un medico e non un pedagogista sempre per essere meno approssimati,riconoscendo il figlio glielo tolse facendolo affidare ad una famiglia e lui si sposò e non si occupò mai di lui mentre la Montessori appena ne ebbe la possibilità se lo andò a riprendere. Mario prese anche il cognome della madre tanto la adorava! Altro che madre di merda! Donna coraggiosa femminista e scienziata dalle intuizioni eccellenti confermate oggi dalle neuroscienze. Prima di scrivere articoli sciocchi almeno informatevi!

  • Il figlio non lo ha abbandonato ma glielo hanno tolto, se l'è preso del padre e lo ha portato via senza dire dove e senza lasciarglielo riconoscere e la famiglia di lei l'ha ricattata dicendole che l'avrebbero abbandonata tutti e lasciata in miseria se avesse svelato di aver avuto un figlio,,, appena ha potuto e ha avuto i mezzi per farlo lo ha cercato e lo ha raggiunto e da li hanno sempre vissuto e lavorato insieme

  • Vorrei aggiungere a beneficio delle montessoriane del noto gruppo su facebook che:

    a) sono una donna, non sono un uomo, anche se ho più palle di voi;

    b) non è il caso di prendere sul serio post sfacciatamente ironici, superficiali e scritti da chi cerca di alleggerire la vita delle mamme a beneficio di chi ha lo spirito di riderci e di capirli (grazie al cielo si tratta sempre di migliaia di lettori tranne 7 montessoriane 2.0);

    c) non sono una montessoriana fallita arrabbiata con la sciura Maria perché non sono riuscita a costruire la cucina di cartone;

    d) se non avevo pubblicato i vostri commenti è solo perché non passo la vita al pc a scrivere nei gruppi di mamme perfette, ma sto coi miei figli. Forse è più montessoriano stare 3 ore sui gruppi in cui ci si sbrodola, ma io preferisco sbagliare e giocare coi figli coi mattoncini di plastica mentre state al pc.

    Rassicuro tutte che TUTTI i commenti sono stati pubblicat non appena visti, come faccio sempre, del resto. Tranquille, non si censura niente, nemmeno la maleducazione;

    e) minacce tipo "va annientata" non fanno di voi né delle grandi montessoriane, né delle grandi persone.

    Crescere figli con i giochi di legno, non li salverà da astio, odio e cattiveria.

    Peace and love a tutti

  • A prescindere dall'apprezzare o meno le teorie della montessori trovo questo articolo pieno di pregiudizi e cattiveria gratuita. Una donna giudica una donna di un'altra epoca secondo il proprio metro, senza alcun rispetto. Tristissimo.

  • Credo che non puoi neppure immaginare il dolore che provasse quella donna, che avrebbe voluto più di tutto al mondo un figlio da crescere con i suoi metodi. Una donna che avrebbe voluto ma non ha potuto, non riesci nemmeno a immaginare il dolore lancinante che ha vissuto quella povera donna. E madre stronza dillo a chi è vivente non offendere i morti. Porta rispetto.

    • amen.
      Potrei dirti la stessa cosa, che forse è il caso che impari anche tu a portare rispetto, ma non lo farò.

      ps. della stronza io non l'ho dato a nessuno.

      Continuate, fate pure, resta valido ciò che ho scritto sopra su tutte voi che accorrete numerose da so benissimo dove, non crediate.

      Fermo restando che la più civile qui dentro resta chi non va a commentare insultando su blog e siti di cui non condivide il contenuto.

      Resta da capire perché invece qui sia uno sport praticato solo ed esclusivamente da alcune sedicenti "categorie" di mamme che no, non ne escono affatto bene da tutto questo.

      Proseguite pure per il resto della giornata, tanto resto serena uguale, io, io che non ho bisogno di approvazione da parte delle colleghe pseudomontessoriane feisbukkiane e sono capace di discernere il serio dal faceto.

      Buon proseguimento, io esco coi miei bambini 😉

  • Questa "madre demmerda", come l'ha apellata lei, ha rinunciato con estrema sofferenza a suo figlio. Lo ha dovuto fare, per proteggerlo dalle conseguenze di essere un figlio illegittimo, un bastardo che altrimenti avrebbero trattato come un cane randagio.
    A parte questo. ..mi chiedo come mai tanto astio nei confronti di una persona che grazie al suo impegno ha elevato la condizione dei bambini da bestie da ammaestrare ad esseri umani da educare.
    Passi che le dia fastidio la rigidità con cui alcune persone sostengono il suo metodo, ma per quale ragione voler fare propaganda negativa? Così, gratuitamente… senza saper argomentare le ragioni che riguardano il proprio punto di vista verso il metodo.

    • Ma va te se una persona adulta può essere tanto invasata da arrivare a fare l'ultrà della Montessori senza il minimo ritegno. Una persona adulta, una madre che si vanta di sapere educare i propri figli, che arriva ad insultare una persona perché questa ha parlato in un modo che non le aggrada di una vecchina di un paio di secoli fa, fa pensare che un analista non le farebbe male.
      Spendi i soldi in terapia, invece che in cucine di cartone, ne gioverà il tuo equilibrio.
      Vedrai che poi, quando leggerai una cosa che non ti piace, non dovrai ridurti a dare della cretina a chi la pensa diversamente da te.

      Se hai necessità lanciamo un crowdfunding.

      Lo dico davvero, lo faccio da mamma, mi dispiace pensare a dei bambini che crescono con una madre con tanto odio nel cuore.

    • Io non odio nessuno e mai mi permetterei di offendere nessuno, ne vivo ne morto…Tantomeno Lei. Ho usato una citazione di Totò per provocarLa, e non è stato nemmeno troppo difficile a quanto pare! Se non sbaglio il titolo di questo post è "La Montessori?na madredemmerda" forse invece della citazione di Totò preferiva una citazione di se stessa: "Klarissa?una bloggerdemmerda"? In ogni caso sappia che non difendo niente di più dell'intelligenza umana, che qui evidentemente scarseggia visto che si arriva a definire invasata una persona di cui non si conosce nulla solo perchè contesta quello che viene scritto. Le consiglio di mettersi in discussione ogni tanto, aiuta a crescere. E il crowfunding lo faccia per Lei, ne ha decisamente più bisogno di me. Buone feste a Lei e a tutta la Sua famiglia.

    • Cara mamma di 50 sfumature,preferisco non giudicare il tuo pensiero perché ognuno è libero di dire la sua,Ma ti consiglio di non scaldarti così tanto quando trovi mamme che non la pensano esattamente come te,dovresti imparare a riderci un Po su è fare meno l'acidella superiore perché secondo me ti senti un Po troppo piena di te bella mia.classica mammina capisciona che spara giudizi senza pensare!

  • I miei bimbi frequentano un asilo Montessori, siamo molto contenti ma sopratutto per una cosa MOLTO importante che dimenticano alcune persone che dicono seguire le sue ricerche e altro. Aldilà delle sue ricerche Maria Montessori voleva crescere i bimbi per essere persone di pace, "educazione per un mondo nuovo"…ma questo, non si impara soltanto in una scuola o casa che segua la filosofia Montessori, e una delle prime cose e rispettare quello che dicono e fanno gli altri. Se non c'è niente di bello da dire a qualcuno, meglio non dire niente.

  • …Con ritardo incappo in questi post e rifletto. Maria Montessori, fino a poco tempo fa era la signora stampigliata sulle 1000 lire. Poi diventa la signora su cui hanno fatto un film. Qualche tempo dopo diventa "la moda educativa" ed iniziano a crescere le scuole montessoriane. Fa pensare che si parli di metodi montessoriani come fenomeno innovativo, che di sicuro per l'italia lo è, ma nel resto del mondo i sui principi hanno iniziato ad essere applicati nelle scuole parecchio tempo fa. E non credo sia colpa della Montessori se oggi se ne fa un gran parlare. Forse siamo solo un pò in ritardo e parliamo molto perchè stiamo costruendo degli equilibri nuovi… che sono sempre risultato di elaborazioni complesse. Non conosco in dettaglio la vita della Montessori ne la realtà di fine 800 e successiva. Per quanto mi riguarda scelgo di ascoltare, cercando di non partire prevenuta e quando viene detto qualcosa che sento "mio" lo applico. Questa strada la seguo per tutto, dalle ricette alla crescita individuale, all'educazione di mia figlia. So a priori che ci saranno egli errori ma chi non li fa. Una volta cresciuta ho messo le "toppe" a quelle situazioni difficili create dai miei genitori, che hanno fatto degli sbagli perchè non perfetti… perchè veri e non immagini da copertina. Non studio i metodi montessoriani e li applico assiduamente, ma se vedo che qualche cosa mi suona bene procedo e spesso vedo il risultato, il miglioramento. Ma tutto questo non ha a che fare con la Montessori ma con il buon senso. Ho smesso di concorrere per vincere la coppa di "miglior genitore"… che poi chi la attribuisce, gli altri genitori??!! Ad un genitore non si richiede che sia perfetto ma che sia affidabile. La cena bruciata??!! La cucinetta bruciata? E' un errore di percorso. Quella che in primis ha riconosciuto l'importanza degli errori nella fase di apprendimento era proprio la Montessori. E la vita non è forse una continua fase di apprendimento? A far il genitore si impara, e durante tale percorso si sbaglia. Non credo siano gli errori a fare danni coi figli ma l'incoerenza. Ricordo che mio padre sosteneva "Un genitore non sbaglia mai perchè anche quando sbaglia lo fa nell'interesse del figlio". Da figlia oramai cresciuta e madre posso garantire che i genitori sbagliano! E quando non hanno sufficiente stabilità per parlarne , a volte, si trincerano dietro a frasi del genere. Penso che sia importante accettare limiti ed errori per poter crescere e migliorare… noi come i nostri figli.
    Mi dissocio però dal "giudicare" la Montessori come madre o essere umano. Rispetto le opinioni altrui anche se non le condivido. Sulla mia pelle non ho provato cosa voglia dire crescere un figlio (o non poter crescere un figlio) da sola e ad inizio 900, pertanto non ho la consapevolezza necessaria per potermi mettere nei panni della Maria nazionale. Ma non vedo ne ironia ne leggerezza nei commenti fatti verso il privato di questa sfortunata donna. Alla fine si è innamorata è rimasta in cinta ed è stata abbandonata…..

  • che meraviglia leggere che tanta gente vi ha scritto! Mi rincuora molto che tanta gente sappia la storia e sappia contestualizzare le situazioni. Proprio vero, che aimè sul web tutti possono avere voce… su un giornale nessun redattore le avrebbe fatto pubblicare un articolo simile. Ma fortuna nostra ci sono i commenti che agiustano il tiro! …che è stato alquanto storto!

  • Bisogna contestualizzare e andare fino in fondo. Per avere indicazioni più complete, è già sufficiente la pagina wikipedia dedicata a lei: https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Montessori da cui si evince che il figlio seguirà poi la madre, dai 14 anni in poi, per il resto della sua vita. Poi, la sig.ra Montessori e il suo metodo mi piacciono ben poco, per motivi scientifici e personali. Ma fare questi articoli sensazionalistici solo per fare click-baiting, mi pare una pratica che denota modesta onestà intellettuale.
    Cordialmente

  • Sinceramente non mi importa che madre fosse la Signora Montessori, quello che sò che il suo Metodo per la matematica è stato utilizzato (insieme ad altri) per realizzare il Metodo Singapore, che il metodo n°1 per la Matematica, la signora è classe 1870 il Metoto Singapore è stato fatto intorno al 1990… quindi tanto di cappello alla Montessori che anche non essendo madre sapeva come insegnare ed ha persmesso a bimbi che non avevavo nulla (un nulla che noi non possiamo comprendere) di avere un istruzione e cambiare il corso della propria vita.

  • Buonasera, mi sono imbattuta nel suo articolo e aldilà della difesa che – a mio parere – viene fatta da altri utenti in merito al fatto che Maria Montessori vivesse in un contesto diverso, ostile alle donne (e che Maria Montessori contribuí molto a cambiare) c’è un elemento della sua biografia che Lei omette : la Montessori non interruppe mai i rapporti con il figlio e passarono gran parte della vita insieme. Mario Montessori divenne poi erede dei metodi elaborati dalla madre che accompagnò sino alla morte. Gli elementi biografici, le foto, le testimonianze del diretto interessato ci mostrano un quadro ben differente. Maria Montessori il ruolo di madre, negatole dalla società, se lo riconquistò tutto. Le linko questo articolo di Repubblica in cui si presenta una biografia di Maria Montessori proprio incentrata sulla sua vicenda umana più intima e famigliare. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/06/23/montessori-quella-donna-fu-un-mistero.html

  • Premessa. Io non sono montessoriana, il lettino è dell’Ikea perché è di seconda mano e dico brava a mia figlia tutte le volte che posso. Oltre a essere mamma, però, sono anche una storica e un’alisi del genere in cui il contesto sociale di Maria Montessori non è stato minimamente preso in considerazione, anche no. Probabilmente la Montessori per i nostri standard sarebbe considerata una madre demmmmerda senza se e senza ma. Solo che lei non è una mamma del nostro tempo, ma viveva in una società molto diversa dove per le donne di classi agiate lasciare bambini a orfanotrofi e befotrofi era una pratica molto comune. Aver lasciato il figlio in una famiglia da lei conosciuta e mantenere i contatti con il bambino è già stato molto. Anche perché nell’Italia tra il XIX e il XX secolo non è che le ragazze madri potessero contare sullo stato sociale che abbiamo oggi. Nessuna garanzia, nessun aiuto, nessuna assistenza. Per cui a mio modesto avviso e soprattutto considerando la società in cui la Montessori era immersa per me è stata tutt’altro che una madre demmmerda.

  • La Montessori una madre di Merda? Forse, ma era una grande educatrice. Per 2 anni ho avuto una maestra che seguiva il metodo Montessori e poi ho dovuto cambiare scuola. Le nuove maestre erano sbalordire dal fatto che, a differenza dei loro allievi, fossi in grado di lavorare autonomamente senza che gli insegnanti dovessero continuamente spronarmi.

  • Cara signora lei può credere ciò che vuole, può pensare della Montessori ciò che vuole, prendere in giro chi in questa pedagogia ci crede e ne ha fatto o scopo della sua vita perchè siamo, per fortuna, in uno Stato che ci consente la libertà di espressione. Il problema per me è che forse avrebbe potuto farlo con maggiore educazione, usando un linguaggio meno scurrile. Poi che dirle Lei mi sembra proprio l’esempio ben descritto dal proverbio “quando la volpe non arriva all’uva dice che è acida”.

  • Cara signora lei può credere ciò che vuole, può pensare della Montessori ciò che vuole, prendere in giro chi in questa pedagogia ci crede e ne ha fatto o scopo della sua vita perchè siamo, per fortuna, in uno Stato che ci consente la libertà di espressione. Il problema per me è che forse avrebbe potuto farlo con maggiore educazione, usando un linguaggio meno scurrile. Poi che dirle Lei mi sembra proprio l’esempio ben descritto dal proverbio “quando la volpe non arriva all’uva dice che è acida”.

  • Che articolo triste e decontestualizzato, pieno di giudizio e senza nessun riferimento storico. Complimenti alla scrittrice! Vatti a leggere qualche biografia seria. Davvero la rete ormai permette davvero a tutti di poter dire qualunque cosa, anche le più stupide e senza senso! E tutti dietro come pecore!

  • Articolo pieno di inesattezze, volgarità e ignoranza. La prossima volta racconti una barzelletta se vuol sembrare in qualche modo simpatica, almeno forse si evita di apparire estremamente imbarazzante per chi la Montessori l’ha studiata e ne apprezza gli studi. Lei e chi le da ragione siete ridicole nella vostra pochezza giudicante. Chi invece difende la dottoressa non lo fa come un cieco adepto ma da persona informata. Co vuole tanto coraggio a lasciare un figlio contro la propria volontà.. Ma anche a fare ste figure di merda, complimenti!

  • Io mi chiedo se quando una persona scrive certe cose usi il cervello. Se per voi mamme è così difficile crescere un figlio solo o due o tre, come credete che riescano le educatrici a occuparsi di molti più bambini? Perché c’è alla base metodo.
    A fare la mamma non si insegna a nessuno, ma se le mamme facessero un po’ di formazione per capire in che modo funzioni un essere umano, forse, agirebbero e penserebbero in maniera diversa, anche davanti alle evidenze del metodo Montessori, che di per sé è un metodo valido e senza tempo. Che poi chi stia sui gruppi Facebook sia esagerato nel parlare e difenderlo a spada tratta e possa dare fastidio è un altro conto, non per questo bisogna attaccare a questo modo la Montessori.

  • All’ inizio dei commenti, cosi come mentre leggevo “l’articolo”, ho avuto nuovamente conferma della pochezza dell’essere umano. Meno male che poi ne son sbucati altri scritti con un pò di sale in zucca. E meno male, cara “mamma-giornalista” che si è risparmiata di citare le fonti e i nomi delle pedagogiste che l’hanno aiutata nello “studio” .La relazione di un articolo atto a sminuire e a negare il ruolo di madre di una donna, e di conseguenza tutto la sua esistenza, la sua lotta all’emancipazione, la rivoluzione intellettuale..lo sa, che grazie anche a questa donna, Lei ha la possibilità di scrivere qualunque idiozia e falso storico come donna emancipata quale è?Maria Montessori ha combattuto in un mondo accademico di uomini dall’inizio del 900, se ha almeno un pò di cultura, come dice, come ha potuto scrivere con lanta leggerezza questo manifesto contro la donna? alimentare disinformazione e negatività in un blog a persone che magari non possiedono alcun senso critico? forse, in qualcuna di queste ultime rimarrà come verità e..bla blabla, continuiamo a mescolare ignranza e cattiveria. La montessori andava a fare convegni per il mondo dove parlava di Pace;
    “Il nostro mondo è stato lacerato ed ha ora bisogno di essere ricostruito” ; prima i bambini, con loro si costruisce un mondo migliore. Propbabilmente, autrice, dovrebbe fermarsi un attimo, leggere qualche libro e farsi un esame di coscenza.(comunque non era difficile bastava anvhe solo wikipedia)

  • perché dovremmo idolatrare una solo perché ha fatto la mamma?! Essere madri è una scelta, lei ha scelto di non esserlo. Questo non rende meno valido quello che dice. Ci sono pedagogisti diversi con metodi diversi, ognuno segua quello che ritiene migliore, oppure nin ne segua nessuni. Ma La scienza è una cosa la maternità un’altra. Quindi NO non sarebbe bastato a noi non avere a che fare ogni giorno con i figli per arrivare alle sue conclusioni. E io non sono pro metodo montessori, questo commento sarebbe stato lo stesso se avessi scritto di un altro pedagogista.

  • Più che Montessori ad abbandonare il figlio è stato il padre del bambino ad abbandonare Maria Montessori e figlio e a sposarsi con un’altra donna. Questo non vi sembra grave? Avete letto chi è il padre del bambino? È un acclamato psichiatra e filantropo, Giuseppe Montesano che ha lavorato nella psichiatria infantile. Ma a lui “uomodemmerda” nessuno lo dice.
    Basta riflettere su ciò che è avvenuto dopo anni: Mario Montessori (il figlio) ha avuto ottimi rapporti con la madre e nessun rapporto con il padre. Questo vi dice qualcosa?
    Mi dispiace sempre vedere come la colpa sia sempre più facilmente addossata alle madri, mentre i padri spariscono e basta, nel silenzio e con il beneplacito della comunità.
    C’è un’interessante biografia di un’autrice olandese. Vi consiglio di leggere la biografia e di informarvi prima di insultare Maria Montessori che non è altro che una ragazza madre in difficoltà.

  • Io non ho mai commentato prima ma bi leggo spesso…Non posso esimermi dal commentare perché oggi vi devo proprio ringraziare a nome mio e di tutte le madri ch sogni giorno “sollevate”… Sì sollevate perché è proprio vero con una risata e un sorriso si può sollevare chiunque.E oggi mi avete fatto piangere, sì, ho pianto, io che adoro la Montessori…Ho pianto perché il punto non è che era o meno una madre di merda, il punto è che voi avete offerto a noi la possibilità di guardare da un altro vertice di osservazione, oggi come altre volte, e di non sentirci semplicemente schiacciate come spesso ci sentiamo, da:commenti di amici e parenti, consigli di conoscenti, suggerimenti non richiesti etc. Etc.Io ho una figlia di 2 anni e mezzo e so cosa significa lottare tutti i giorni per ogni piccola semplice cosa.. Grazie Ania ,Klatissa, Monia grazie di esserci e grazie per queste lacrime liberatorie !

  • Inorridita dai contenuti e dalla terminologia di questo pseudo articoletto, trasudante ignoranza, incompetenza e volgarità. Mi piacerebbe conoscere il suo “sapere” biografico, intellettuale, umano, educativo della più grande pedagogista e scienziata di tutti i tempi. Lei dovrebbe avere pudore a esternare pensieri e deduzioni così rozzi

  • Leggo quest’articolo soltanto oggi, a distanza di 5 anni dalla sua pubblicazione… peccato!
    Oltre a tutte le risposte nei commenti che chiariscono le inesattezze riferite all’abbandono di un figlio e alla grande studiosa e donna quale è stata Maria Montessori, vorrei aggiungere che gli studi e la definizione del suo metodo sono un aiuto alla vita, non il contrario. Sono un dono che ci è stato lasciato e bisogna averne rispetto. Da educatrice montessori e ad oggi anche mamma posso affermare con assoluta certezza che seguire le sue indicazioni è stato ed è per me fonte di grande aiuto nell’avvicinarmi all’anima delicata e molto spesso incompresa dei bambini. Se ben studiata e capita Maria Montessori non dovrebbe fare arrabbiare o creare competizione tra mamme e bambini (il suo metodo cerca proprio di eliminare la competizione, bensì di valorizzare ognuno). Dalle parole di questo articolo non percepisco ironia, ma tanta rabbia e giudizio nei confronti di una donna. Probabilmente è una rabbia che nasce dai sensi di colpa e dalla rigidità che noi mamme abbiamo nei confronti di noi stesse. Si, perché tutte noi facciamo i conti con i nostri sensi di colpa, sia che allattiamo oppure no, sia che seguiamo un auto svezzamento o uno classico, sia che seguiamo il metodo montessori oppure no…non ci sentiamo mai abbastanza! E allora dovremmo imparare a comprenderci e ad essere solidali tra noi, non a giudicare una donna, una mamma per le sue scelte. Tutte noi cerchiamo di fare il nostro meglio per i nostri bambini e non abbiamo bisogno di giudizi (ci giudichiamo già abbastanza da sole), ma di comprensione. E si, Maria Montessori ha partecipato attivamente all’emancipazione femminile, lei era dalla parte dei bambini, ma anche delle donne. Lo era nei fatti. E dovremmo imparare ad esserlo anche noi!

  • Ma dopo questo articolo veramente il tuo blog si intitola “…dalla parte di tutte le donne”?
    O questo e’ come quel tipo di femminismo che si fa strada solo abbattendo altre donne?
    E’ patetico ed ignorante… mamme di merda non esistono. Punto. A prescindere, perche’ noi non sapremo mai qual’e’ la vera storia di un’individuo. Per favore, cambia il nome di sto blog, va…

  • E tutto quest’astio per cosa? Contro una donna che ha esercitato la propria libertà di scelta in un’epoca in cui sposarsi voleva dire perdere ogni diritto giuridico e patrimoniale? Montessori non ha abbandonato il figlio, si sono riuniti quando lui era adolescente e ne è stato il prosecutore nonchè unico erede. I nipoti ancora oggi sono attivamente impegnati nelle associazioni Montessori diffuse in tutto il mondo. Ha rinunciato alla maternità per realizzarsi professionalmente. Mi pare che nelle tue righe ci sia una sola sfumatura di mamma, quella che giudica senza sapere. Ahimè, la più diffusa, anche quando crede di emanciparsi usando il turpiloquio. Molta tristezza.

  • Ciao, ho letto oggi il tuo post, effettivamente e’ così, ed e’ comune un po’ a tutti quelli che hanno teorizzato metodi educativi. Se pensi che il grandissimo Rousseau, che tra le altre cose scrisse l’Emile, celebre saggio pedagogico, ebbe 5 figli che praticamente non volle neanche conoscere. O a come Gandhi trattava la moglie e il figlio maggiore, che fece una fine tragica. In sintesi, nessuno e’ perfetto e non dobbiamo prendere lezioni da nessuno per educare figli, il mestiere più bello ma anche più difficile del mondo. Possiamo solo informarci e prendere spunto anche da persone come la Montessori e provare a sperimentare nel nostro approccio educativo se possono adattarsi al caso nostro, ma nulla di più. Come a un pugile puoi insegnare qualche tecnica, ma poi a salire sul ring siamo noi. Da un papà molto imperfetto

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