E così inizia la scuola

Io della prima elementare ricordo una cosa: la scoperta che avrei dovuto indossare un orrendo grembiule nero, che mia madre sceglieva con cura, quello col colletto di trina, ovviamente.
Non so se avessi lo zaino, l’astuccio e il diario. Ricordo che ho elemosinato un Invicta che non è mai arrivato, per poi ritrovarmi con un altro Invicta dal costo assai inferiore e che a me non piaceva per niente. Ma ero già grandicella, probabilmente in prima sono andata con quello a righine di mio fratello, ricordate? Io lo ricordo sempre, magari ad averlo ora ci si farebbero anche i soldi.
Anno 2016. Dal 1988, anno del mio glorioso ingresso in prima elementare, di cui mia mamma ricorda bene le mie labbra viola (per l’emozione), di cose ne sono cambiate.
Non solo ‘sti bambini si devono comprare anche la carta igienica, che si vede mangiano e producono più della nostra generazione (oh, tutti questi semini, farine bio, fibre, da qualche parte sortiranno), no, si deve comprare lo zaino trolley. Probabilmente di Elsa e Anna o delle Winx (richiesta fresca di stamani) oppure non so che va di moda tra i maschi che ormai lo sapete, io vivo la vie en rose.
Ma l’apoteosi della complicanza delle complicanze della povera mamma nata tra gli anni Ottanta e Novanta e cresciuta a Bim Bum Bam e girelle arriva quando ha in mano la lista.
LA LISTA.
Che lo so di essere profana ma a me ricorda un film tragico.
La lista per la prima elementare è composta principalmente da 345 oggetti, elencati con il dovuto dettaglio.
Ora, immaginatevi quando voi siete in vacanza, la scuola vi manda una mail e voi la scoprite, lei, la lista.
In francese.
E scoprite che questa lista comprende cose che si chiamano tipo “crayons de papier”. Voi ci arrivate perché siete donne, esseri di grande perspicacia, ma vostro marito a 10.000km di distanza si sta ancora interrogando.
E una volta che avete comprato TUTTO quello che c’è nella lista penserete mica di aver finito? Eh no! Adesso dovete etichettare.
E mia mamma che avrebbe fatto, a questo punto? Quello che avrebbe fatto mio marito, suppongo: avrebbe preso della carta adesiva bianca, l’avrebbe ritagliata a misura di matita, tempera matite, quaderno, gomma, o comunque ad una misura attaccabile, ché non esageriamo, e poi ci avrebbe scritto ANNA con la prima penna che le capitava sotto mano.
Oh. l’ha fatto. Per il sussidiario, me lo ricordo bene.
Invece io, come dice lei, “sono ambiziosa” (potrei scrivere un trattato su questa definizione) e allora che ho fatto? Ho ordinato ogni tipo di etichetta possibile facendo scegliere colori, font e disegni direttamente alle creature.
Perché in principio fu Morna, poi Klarissa, ora tocca a noi: la prima elementare è una giungla, e io mica posso mandare mia figlia con le etichette bianche ritagliate a mano.
A parte le scemenze, in tante ci avete chiesto consiglio e noi non abbiamo dubbi: da anni sponsorizziamo con assoluta devozione e ad occhi chiusi le etichette Etichetteadesivescuola, quelle adesive e le etichette termoadesive. Si realizzano on line sul loro sito, https://www.etichetteadesivescuola.com arrivano puntuali in pochissimi giorni e hanno varie dimensioni e utilità: per le matite, per i vestiti, per i pennarelli, per le borracce, per i piatti, ecc. Con una spesa minima si hanno decine di etichette adesive da utilizzare (io per la materna non sono mai riuscita a finirle, a dire il vero!) e si è a posto per tutto l’anno.
Certo, vanno attaccate una ad una.
Io lo farò fare a mio marito. Che insomma, l’alternativa era l’adesivo ritagliato a mano scritto a penna, gliene avrò risparmiato del lavoro, no?
Buon rientro a tutti!
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8 Comments

  • Io ho un ricordo bellissimo del primo giorno di scuola… La cartella, bellissima, di cuoio lilla e vari colori, il grembiule bianco, la merenda, una kinder brioss e il succo joga in vetro con il tappino di plastica. Il Buongiorno signora maestra detto tutti insieme e le caramelle haribo alla liquirizia che mi aveva dato la maestra dopo che avevo detto come mi chiamavo… Che bei ricordi :)))) (era il 1986)

  • Io grembiule bianco con attaccate quelle specie di toppe coi disegni…bamboline? Termoadesive? Boh! Un astuccio di stoffa coi cuoricini.. e la cartella vecchio stampo, dei minipony!! Riderò di me stessa per tanti anni ancora….
    V.

  • Ciao, anche mio figlio inizierà la prima elementare a settembre. Sono emozionata e curiosa di questa nuova avventura lui invece sembra ancora non rendersene conto. Abbiamo già preso zaino, astuccio e diario e qualche giorno fa sono arrivati i libri di testo. Vado subito a vedere il sito perchè interessa sia a me che a una mia amica che è già in crisi al pensiero di scrivere a mano il nome su pastelli, pennarelli ecc. Il mio primo giorno di scuola lo ricordo ancora! Avevo una cartella rossa in cuoio, si son vecchia, correva l'anno 1980, indossavo il grembiule nero con colletto bianco e al collo un bel fiocco rosa in tulle messo in occasione del primo giorno di scuola. I maschietti lo avevano blu. Ero per mano a mia madre e insieme cercavamo i compagni di asilo, le facce conosciute insomma! Ricordo che mi scese anche una lacrimuccia, una sola! Ogni volta che individuavo un viso noto provavo sollievo e se vedevo che piangeva ancora meglio! Almeno non c'ero solo io!!! Barbara

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