I neonati sono difficili? Non sapete quando crescono…

Al primo figlio ho pensato che no, mai e poi mai ne avrei fatto un altro.

Credits by…Vicky

Che fatica, sia fisica sia mentale!

I neonati sono tremendi, non interagiscono, annoiano, sono abitudinari, cacano 10 volte al giorno, mangiano infinite volte, stanno sempre alla tetta, hanno male al pancino, o Dio solo sa dove, non riescono a scorreggiare, non riescono a cacare, non riescono a ruttare, piangono e piangono e piangono e tu non sai che fare e sì, a volte vorresti tanto regalarli al primo venuto, è vero.

Credi che la tua vita sia diventata quella sequela di azioni, puzze e occhiaie, ormai, e che da quel tunnel non uscirai mai.
E  invece…invece è un attimo e te li trovi a parlare  con gli amici di come nascono i bambini.

Hai affrontato, nel mentre, infinte battaglie, lotte, guerre, che in confronto le colichette (che esistano oppure no) erano nulla.
Hai svezzato, spannolinato, insegnato a camminare, a correre, ad andare in bicicletta, a nuotare, a parlare un italiano corretto (o più o meno…), a scrivere, a leggere, ad osservare, a viaggiare, a non menare, a condividere e altre mille cose che si chiamano, tutte insieme, vivere.
Volete sapere com’è la vita con un bambino dei primi anni della primaria mediamente sveglio e vivace?
Tosta.
Un neonato era niente.
E ora suicidatevi, se credete, ma sappiate che il ragazzino:

1) Non tace MAI.

Ma mai. Non tace quando mangia e vi racconta di come e perché sia stato castigato oggi.
Non tace quando caca e vi chiama perché gli è venuto in mente che deve assolutamente raccontarvi di come il suo amico oggi abbia preso una nota.
Non tace quando dovrebbe cercare di addormentarsi, ma ha sempre qualcosa da dirvi.
Non tace mentre fate la spesa, mentre cucinate, mentre stirate, mentre riordinate, mentre guidate, mentre leggete, mentre pensate…
Non tace quando lo minacciate di farlo tacere per sempre.

2) Ascolta TUTTO.

E se dico tutto, intendo tutto.
Voi non ricordate di avere parlato della tal cosa davanti a lui? Lui ve lo ricorderà nel momento meno opportuno.
E no, non con quella simpatia di un bambino di 3 o 4 anni, no,
perché ora sa esattamente cosa sta dicendo, che effetto avrà e che vi incazzerette abbbestia. E lo fa comunque. Scientemente.
Smetterà solo quando il vostro sguardo lo fulminerà. No, non è vero.
Smetterà quando lo minaccerete di non comprargli la tal cosa.
E forse.

3) LEGGE

Bello, sì.
Che poesia che legga i libri che avete letto voi!
Che emozione sentirlo leggere una poesia!
Ma pensate a quando in un attimo di distrazione vi legge la notifica WhatsApp, gli sms, che dicono le vostre amiche nei millemila gruppi che avete, la tale mail, l’appunto sull’agenda, il tale commento, un post..,
meno bello, eh?

4) E’ difficile da raggirare

Se avete difficoltà a raggirare un 2 enne, non sapete che significhi tentare il perculo di un 7/8 enne.
Si fa prima a fare fesso il marito fingendo che quelle scarpe che avete appena comprato siano un acquisto di un paio di anni fa mai sfoggiato prima.
Non vi riesce?
Auguri per i figli: con tutta probabilità…siete finite

5) condivide le peggio cose

Un pomeriggio ho spiegato a mio figlio il concetto di “comprare una persona” e ho concretizzato il concetto astratto acquistandogli un gioco pur di NON portarlo al parco.
Sì, lo so, terribile, diseducativo, una Montessoriana su questo si è impiccata, un’altra sta chiamando il telefono azzurro, un’altra ancora sta scrivendo la cosa sul gruppo Facebook cercando ovvio e dilagante consenso, e sì, va bene, sono una merda, una merda di quelle grandi e molli e puzzone.
A mia discolpa posso solo dire che ero al nono mese di gravidanza e c’erano 40 gradi all’ombra e col cazzo che stavo a discutere sotto al sole per mezz’ora con un 7enne di caviglie gonfie,  pressione bassa e ritenzione idrica.
Insomma, commesso il misfatto.
Mica il ragazzo ha spiegato il concetto di “farsi comprare” ad ogni amico/amica che ha incontrato per strada?
Non vi dico le madri/nonne/tate con che disprezzo mi guardavano seguendo la conversazione tra 6/7enni.
Puoi non raccontare a tutti che hai pistola e cintura da poliziotto perché io ho così comprato il ritorno immediato a casa?
È solo condividendo le esperienze che si impara, no, mamma?
Chi t’ha detto ‘sta stronzata?
Tu, mamma.
Godetevi le cacche liquide.
Fidatevi.
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5 Comments

  • Grazie, al punto del 'leggere' anche i messaggi di whatsapp ho visualizzato così bene che mi son sentita mancare. Ho solo 4 anni davanti per escogitare come evitare tale immane tragedia.
    Whatsapp potrebbe rovinare molte, moltissime vite!
    Ti ringrazio, immensamente! 😉
    V

  • No, dai, non sono d'accordo 🙂

    Il primo anno di entrambi mi è sembrato infinito e pesantissimo. No, no, no. Mi godo millemila volte di più i figli in età da scuola primaria. Non c'è paragone. Vorrei tantissimo un terzo figlio, ma l'unica cosa che mi ci fa davvero ripensare è l'idea del… neonato!
    Rita

  • Crescere un cucciolo d'uomo è impegnativo a tutte le età. Se mi ritrovo col mio piccolo in tutto(ma proprio tutto,eh) quello che hai scritto…preferisco lui alle paturnie della quasi diciottenne e alle ribellioni e ai silenzi del quasi ventenne. E mia suocera dice che poi è ancora peggio…

  • Io neonati non sono difficili! Per me è stata una vacanza dopo l'università che nell'ultimo periodo non ne potevo più e prima del lavoro. Mi dicevano "capirai quando avrai un figlio, eh goditi ora la vita". Macché! É iniziata quando è nato, quasi un anno di vacanza con un po' di impegno pur non avendo colf o nonni 24 ore al giorno. Per me molto più difficile dopo i 3 anni…ma ci sono gli asili:)

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