L’attrice.
La velina.
La personal shopper.
Ricominciamo.
“Cosa farai da grande, P?”
“Costruirò palazzi e strade e ponti e un grattacielo più alto del nostro, più alto di quello di New York, più alto della tour Eiffel.“
“Ma come, non ti piace ballare?“
Quando avevo 11 anni, ero certa che avrei fatto l’insegnante di matematica. La materia mi riusciva bene, e mi sembrava un lavoro piuttosto intelligente, non come le mie amiche che volevano fare le attrici o sposare principi azzurri. Volevo essere diversa, anche se ero cresciuta con le Barbie, forse perché mi piaceva tanto correre in bici e rotolarmi nei prati e leggere enciclopedie.
A 18 anni ho deciso che sarei diventata giornalista. Sognavo di dar voce a chi non ne ha, di raccontare mondi sconosciuti, di mettere su carta odori, colori, rumori. Chi sono diventata non lo so, forse non sono ancora abbastanza grande per chiudere i miei sogni in un cassetto. Forse posso ancora raccontare, forse lo farò sempre.
Mentre guardo le mie figlie crescere.
Tra i miei sogni, c’era quello di imparare tante lingue, ma non quello di essere madre. Lo sono diventata per regalare due nuove vite al mondo, un mondo da curare, un mondo da rendere bellissimo e da scoprire, con loro.
Se saranno capaci di tessere un mondo migliore proprio non lo so.
“Cosa farai da grande, P?”
“Sposerò la mia amica G.”
“Chiiii?!”
6 e 4 anni, tutta la vita per scegliere. Tutta la vita per sbagliare. Tutta la vita per essere, spero, al loro fianco nelle loro scelte. Scelte che forse potranno essere difficili, complicate, dure. Ma che dovranno fare di loro donne felici. Essere umani in grado di regalare al mondo solo cose belle, di costruire palazzi altissimi o ricostruire villaggi distrutti, di creare il profumo più buono del mondo, ché se a 4 anni raccogli qualsiasi fiore che trovi sul tuo cammino per miscelarlo ad acqua e alcol chissà, un giorno ti ritroverai nella bottega di un vicolo fiorentino a mescolare aromi e odori.
Mentirei se dicessi che non importa cosa faranno le mie figlie da grandi. Importa tantissimo, perché vorrei che fossero felici, vorrei che realizzassero quei sogni enormi e morbidi e profumati che solo da bambini sappiamo fare. E che a volte vorrei rubare loro, per avere ancora l’entusiasmo e quel pizzico di incoscienza che servono per buttarsi nel vuoto e provare, senza rimandare, senza rimuginare, senza mai guardarsi indietro, ché tanto non serve a niente, solo a rallentare.
Quando sarò grande…
È l’iniziativa lanciata da Nesquik per dar voce ai nostri figli e fare in modo che i loro sogni si realizzino davvero, o almeno per contribuire a farlo. Con il contest “Da grande farò”, valido dal 22 agosto al 15 ottobre 2016, le mamme possono caricare sul sito nesquik.it un video che racconti cosa i propri piccoli vogliono fare quando saranno grandi. Tra tutti i video caricati, una giuria eleggerà il vincitore, che porterà a casa un regalo che rappresenterà il primo passo nella realizzazione dei suoi sogni*.
Se volete partecipare, potete scoprire tutto sul sito Nesquik.
E i vostri figli, cosa vogliono fare da grandi?
*Concorso a premi valido dal 22/08/2016 al 15/10/2016 giuria finale entro l’11/11/2016. Montepremi 1.000 euro cad (iva assolta). Regolamento completo su nesquik.it
"Cosa farai da grande, Teresa?"
" La poliziotta!!! E anche la ballerina!"
Non male come obbiettivo. Quando siamo andate al cinema per vedere zootropolis, a momenti sviene, perché la protagonista vuole diventare poliziotta come lei!
Martina
Ahahah che dolce! Anche noi abbiamo adorato Zootopia (qui si chiama così!), in particolare il bradipo 😀 Immagino l'entusiasmo di Teresa 🙂
Quando sarò grande… racchiude in sé tantissimi progetti perché scrivere, costruire, ballare, innamorarsi sono cose che, volendo, si possono fare in una vita, una vita piena di tante cose.
Vero! In fondo non siamo mai del tutto grandi 🙂
Mio cugino a suo tempo alla domanda cosa stai da grande? " il gelataio e a tempo perso il prete!"….. Fantastico! 😀
Mia figlia di 9 anni è indecisa tra la biologa marina e gestire uno zoo
La.piccola 8 anni non lo sa ancora dice tanto ho tempo.