I conti in tasca

Giusto ieri parlavano di internet, e di Facebook in particolare. Internet ci ha regalato un’opportunità grandiosa: farci i cazzi degli altri. Che se a voi interessa siete a cavallo, in un attimo sapete vita morte e miracoli di chiunque, per di più in anonimato, per poterne spettegolare senza il rischio di fare figuracce. Ché si sa, parlar male degli altri non sta bene. 
E cosa ci ha permesso anche, questa meravigliosa invenzione che è la rete? Di fare i conti in tasca!
Se prima eravamo obbligati a vivere esclusivamente una vita vera e delle persone, che conoscevamo realmente, potevamo anche farci un’idea, ora ci basta una foto per stilare brevemente Cud, lista dei possedimenti, eventuale evasione fiscale e, sia mai che manchi, l’aiuto dei genitori
Hai l’iPhone? Sicuramente ti sei indebitato per comprarlo e solo perché vuoi apparire. Sia mai che uno lavori onestamente, o ce l’abbia aziendale, o sarcazzo.
Vai tutte le settimane dalla parrucchiera? Magari lo nota quella che fuma un pacchetto di sigarette al giorno, 7×6=42 e hai voglia a farti la piega. 
Ultimamente mi hanno parlato di un phon da 400€. Da ricchi, eh? Dipende quanto vai dal parrucchiere. Per me che ci vado una volta l’anno sicuramente lo è. 
Vedono una borsa firmata? O è falsa, o sei una mantenuta. A nessuno verrà mai in mente che ti sei voluta fare un regalo mettendo dei soldi da parte. Sarà mica una priorità? Infatti le decidono gli altri, le priorità. Quelli che fanno beneficenza tipo, vero? 
Ho una cara amica a cui piace vestirsi bene, ma bene bene, e che è pure la persona più generosa di questo mondo, nei confronti di amici parenti e conoscenti ma anche di sconosciuti. Si vede che sa come gestire i soldi che guadagna, no?
La donna delle pulizie una volta al mese è da ricchi. Ma il Roomba, il Folletto, il Bimby, il cippalippa sono da poveri, in effetti.

La babysitter? Oddio, non parliamo della babysitter. “Eh ma se una famiglia è monoreddito come fa a permettersi una babysitter, come???”. Ehm… Perché una famiglia monoreddito, in cui uno dei due genitori non lavora, dovrebbe aver bisogno della babysitter?
I viaggi. Dio, i viaggi. Leggevo in un gruppo FB di come infamavano una che coi figli aveva girato mezzo mondo. Embè? Ma beata lei! Io a parte questa parentesi tra un po’ tornerò a prendere l’acqua nella campagna francese. Ma ‘sta storia che non si può viaggiare: avevo diciott’anni e tre lavori per poter fare dei viaggi, vi giuro che si può farlo anche con poco. Certo, non avevo altri vizi. E poi anche se uno c’ha i soldi, ma che minchia ce ne frega? 
Scuola privata? Snob di merda ricconi. 
Estate al mare? Mantenute del cazzo.
Eleganti nel vestire? Frivole del piffero senza le giuste priorità. 
Bambini vestiti modestamente? Poracci. 
Vacanze alla casa al mare dei nonni? Accattoni.
Ma se invece di fare i conti in tasca agli altri cominciassimo a farceli a noi stessi? 
Magari il parrucchiere poi ci rientra pure.
O forse non ce ne frega nulla, ma cerchiamo solo un modo per giustificarci? 
Ci penso, eh.
Intanto vado a farmi due conti per vedere quanto ho risparmiato non fumando e non andando dall’estetista, per vedere che tipo di hotel mi ci rientra per il prossimo viaggio.
Peace and love
PS Una grande verità: il valore di una persona non si misura con la quantità dei soldi che guadagna e/o spende, facciamocene una ragione una volta per tutte! 
Esistono ricchi generosi e ricchi spilorci, benestanti accattoni e benestanti sboroni, gente che fatica ad arrivare a fine mese seriamente e gente che finge di faticare ad arrivare a fine mese perché semplicemente non sa gestire i soldi. Il mondo è vario, e noi non siamo nessuno per giudicare gli altri e sputare addosso a chi ha l’ultimo modello di Samsung (prende fuoco in aereo, ve lo dico) o la Mercedes fiammante. Saranno un po’ cazzi loro?
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