La risposta al cosleeping? Sticazzi!

(immaginare voce da documentario con musichetta di Ulisse e… arrivare in fondo!!!) 

Nella maggior parte dei Paesi della terra i bambini dormono nella loro stanza, perché questo è un modo per tenerli al sicuro.
Nei paesi sottosviluppati purtroppo i bambini dormono con i genitori, perché sono poveri e non hanno altre stanze dove farli dormire In effetti hanno anche moltissimi bambini (concepiti nel 57% dei casi davanti agli altri figli) e la metà non arriva all’età adulta. Disgraziatamente molti, anche in occidente, hanno iniziato a tenerli nel proprio letto credendo di aiutarli a diventare persone sicure di sè.

La  diffusione di queste abitudini, oltre a rischi di schiacciamento e soffocamento, ha moltiplicato i disturbi del sonno coinvolgendo fino al 45% dei bambini che dormono nel lettone, in quanto è stato dimostrato che il neonato sente l’odore del latte e del seno materno, acquisendo quindi un sonno scostante e leggero.
Studi scientifici hanno poi dimostrato che, al contrario di quanto si crede, dormire nel lettone fa crescere bambini insicuri e complessati.

STOP, fine della musichetta.

E’ sgradevole, vero?
Queste parole sono urticanti e fastidiose per chiunque, ne sono convinta.
Eppure, è la parafrasi di un post che ho letto ieri, a concetti invertiti (si lodava il cosleeping), che ha avuto un migliaio di like e condivisioni.
Ed io mi chiedo perchè, davvero, me lo chiedo: cosa porta a likkare e condividere una cagata simile?


Facciamo un giochino.
Immaginiamo di essere, che so, nel 1990.
Molte coppie si apprestano a conoscere il proprio figlio, che nascerà di lì a qualche settimana.

All’improvviso, a tutti suona il campanello, è un incaricato dell’OMS che spiega che è fondamentale far dormire il figlio nel lettino.
Sapete, non c’è ancora Internet e quindi siamo ancora al porta a porta.
Insomma, questo esperto spiega che per crescere un bambino autonomo e sicuro di sè è fondamentale che dorma nella sua stanza, che non devono assolutamente avere momenti di debolezza.
“E se piange?”, chiede una mamma.
“Signora, lo fate per lui. Se piange non è lui che sta male, siete voi, dovete sacrificarvi per il bene di vostro figlio”.

E invece no, ovviamente nessuno suonava al campanello per dire ai genitori cosa fare. Nessuno indottrinava, semplicemente i genitori preparavano la cameretta e la culla, lavavano i lenzuolini, preparavano tutto per l’arrivo del bebè.
Questi gesti non sono forse  l’immagine classica di una coppia che si appresta a conoscere il proprio cucciolo, in libri, film, pubblicità?
Non è indottrinamento occulto, è la nostra cultura.
Poi, siamo sempre nel 1990, arriva a casa il neonato.
vediamo cosa poteva succedere.

Famiglia A: il bambino fa le sue 2 poppate a notte, per il resto dorme tranquillo nella sua culla, e anche la coppia A dorme tranquilla nel proprio letto.

Famiglia B: il bambino piange e si sveglia spesso, la notte. La mamma esausta lo porta nel lettone, dove il bambino si calma. I genitori riescono a dormire sereni e quindi decidono che per il momento il bambino dormirà con loro, poi si vedrà.

Famiglia C:  il bambino piange e si sveglia spesso, la notte. La mamma esausta lo porta nel lettone, dove il bambino si calma. Ma i genitori non chiudono occhio, nel timore di schiacciarlo e per i rumori e versi che fa il piccolo. Dopo qualche notte insonne, di comune accordo decidono di educarlo a dormire nella culla, anche se dovesse servire alzarsi diverse volte per calmarlo.

Famiglia D: i genitori mettono d’istinto il bambino a dormire con loro, nel letto. Il bimbo dorme pacifico e poppa sereno. Tutti sono felici

Famiglia E: i genitori mettono d’istinto il bambino a dormire con loro, nel letto. Il bimbo è agitato e dorme male, con frequenti risvegli. Dal momento che di giorno, nella culla, dorme meglio, fanno il tentativo di lasciarlo nel lettino anche di notte. E i risvegli spariscono. Capiscono che al bambino piace avere il suo spazio e lo rispettano, e si accontentano di tenerlo con loro quando sta poco bene.

Vedete qualcosa di strano in queste situazioni?
Scommetto di no.
Ovvio, è semplicemente la normalità: i bambini non arrivano con il manuale di istruzioni. Si prova, si va a tentativi, e si cerca la soluzione migliore per tutti, genitori e figli. A volte si trova, a volte no, e si continua a sperimentare.
Tanto poi i figli crescono, e i problemi cambiano.
Ci sarà chi non mangia, chi mangia troppo, chi subisce bullismo, chi lo attua, chi viene beccato a bere una birra a 13 anni, chi a fumare.
Dove abbiano dormito, quanto e come, perde totalmente importanza.

E invece l’anomalia c’è, ed è che allora nessuno veniva a dirvi come fare.
Ok, poteva esserci la zia o la suocera che diceva “i figli nel lettone?! Non ve ne liberate più!”
Ma quelli ci sono anche oggi.

Quello che mancava era la moda pedagogica, il “fai così che è meglio”, il “se vuoi che tuo figlio non sia insicuro a vita devi tenerlo con te” , “una vera mamma tiene il figlio sempre addosso” (anche quello mi è capitato di leggere recentemente). Non dormi? Embè? Chissenefrega. Ci tieni a tuo figlio? Allora sveglia e muta.

Io sono davvero serena e felice per come ho gestito la questione “nanna”.
Ho fatto dormire i bimbi in camera loro praticamente da subito.
Hanno sempre dormito tantissimo, dai tre mesi tutta la notte filata.
Quando proviamo a stare nel lettone, ad esempio quando il papà non c’è, stiamo tutti scomodi e stretti, e alla fine se ne vanno sempre nel loro letto.
PER NOI è perfetto così, ma mai e poi mai mi metterei a pontificare che ho trovato la via alla salvezza, fate tutti come me, vedrete che figli fighi che vi verranno.

Funziona a casa mia, perchè siamo noi. Perchè io ho il sonno leggero e anche un sospiro mi sveglia.
Perchè i miei figli si rotolano come serpenti nel letto e li trovo il giorno dopo in posizioni assurde e con il letto distrutto.
Perchè loro stanno bene nella loro camera.

A casa vostra funziona diversamente?
Embè?

A me che mi frega di dove dormono i vostri figli?
E a voi di dove dormono i miei?

Perchè allora dobbiamo ancora leggere post e proclami sull’importanza del cosleeping?

Sapete quale dovrebbe essere la risposta a post simili?

Ma sticazzi?

(anche a questo, ovvio)

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