Perchè non riusciamo a tacere?

Il primo sguardo a un bambino è (più o meno) sempre accompagnato da un complimento tipo:

“che bella bambina!”.

Segue una domanda innocua tipo: “Quanto ha?” per arrivare poi velocemente alla discrezione fatta carne con “ha fatto il cesareo, signora, O ha partorito?”, “allatta lei?” e “la vaccina questa bimba?” e via così.

Lo sappiamo, no?

Il bambino cresce e le interferenze, non sempre motivate da affetto, crescono con lui.

Il bambino:

non mangia perché sicuramente tu madre fai questo o quello o perché NON fai questo o quello.

Non dorme perché lo agiti, perché sei agitata tu, perché non hai una buona routine, perché non sei in grado tu.

Non è cicciottello perché lo fai mangiare poco o lo alimenti male.

E’ grasso perché lo fai mangiare troppo e non dovresti. e comunque lo alimenti male.

Alza le mani perché tu le alzi su tuo marito o lui su di te o tu su di lui.

Dice parolacce perché le sente da te, perché le dici tu.

Non parla perché non gli parli abbastanza.
Non parla perché gli parli troppo.

Non cammina perché non lo stimoli a farlo.
Cammina ed è troppo piccolo, non hai paura si rovini le gambine? Hai sbagliato a cercare di farlo camminare così precocemente!

E perché non fa sport?
Ma non farà troppo sport?

Perché fa inglese?
Non sarà già sufficiente che lo faccia a scuola?
Non è poca una lingua sola?
Non sarebbe meglio una scuola bilingue?
Sei pazza a spendere tutti questi soldi per una scuola bilingue?

Devo andare avanti?

Da tempo mi interrogo su questo:

ma perché sappiamo tacere su un’infinità di argomenti per non infastidire l’interlocutore? Perché sappiamo trattenerci dal dire cose che sappiamo che saranno percepite come indelicate e irritanti? Perché siamo bravissimi ad essere empatici su un’infinità di questioni e

 quando si tratta di bambini non riusciamo a tagliarci la lingua?

Anzi, sembra quasi che certi commenti li si faccia con grande gusto e soddisfazione?

E’ forse perché il bambino è percepito come un figlio di tutti e tutti si sentono in diritto di dire la loro?

E’ perché i meriti devono sempre essere degli altri e mai mai mai e poi mai delle madri?

O è perché giudicando inferiore un certo comportamento di un altro genitore acquisisce più forza la nostra scelta educativa?

Disprezziamo gli altri per poterci apprezzare di più come genitori?

Trasferiamo sugli altri il negativo, la paura di sbagliare, in modo da sentirci migliori e da assolverci e corroborare le nostre scelte?

Siamo, insomma, una manica di stronzi a questo mondo?

Stronzi che affossano altri per poter restare meglio a galla?

Credo in fondo che in parte sia così.

E allora vi dico una cosa:

gli stronzi galleggiano.

Non c’è bisogno di affossare nessuno perché lo facciano.

Gli stronzi, signori miei, galleggiano.

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6 Comments

  • Hai ragione Klarissa, la cosa più triste è che i commenti e i giudizi peggiori arrivino proprio da altre mamme o comunque da altre donne.Non dovremmo incoraggiare e supportare una mamma che, in un modo o in un altro, ha solo bisogno di quello? Invece hai detto bene tu, sembra si rafforzi il nostro modello educativo sminuendo quello altrui. Quando sento, o sono bersaglio, di critiche o commenti stronzi penso sempre che la ruota gira e prima o poi tocca a tutti.
    Un abbraccio, Cristina

  • Mi sono sempre fatta gli affari miei sia prima di diventare mamma che dopo, e per fortuna direi perché ora capisco cosa si provi sotto interrogatorio. Ho mia suocera in casa da due giorni e ho già sentito commenti sull'alimentazione e sull'allattamento che ovviamente a 14 mesi dovrebbe essere finito perché "non ti vergogni a poppare così grande?" Tutto detto con il sorriso per carità, ma che due coglioni.

  • Purtroppo è vero… la cosa che più spesso mi chiedono è… LA ALLATTI TU??
    e chi sennò la vicina di casa??? A parte il fatto che adesso prende l'artificiale, ma che te frega a te??

  • "…disprezzare gli altri per poterci apprezzare di più come genitori?"…
    Mi piace questa riflessione…
    Quante volte ho pensato la stessa cosa…davanti a certe cattiverie gratuitamente espresse da certe madri mi sono data questa "giustificazione".
    Forse la loro insicurezza le spinge a dare giudizi/consigli…mpm sò…
    Tipo raccolta punti premio al supermercato…ho espresso tot giudizi….ottenuto tot punti….ergo vinco premio della mamma che sa tutto…sopra ogni cosa quel genere di persona sa rompere molto bene le scatole alla sua sfortunata interlocutrice…
    Il problema è che più crescono i figli più cresce l'ingerenza di certi genitori…
    Certi commenti non li ho mai tollerati.
    In più il non richiesto (che sia anche il consiglio più saggio del mondo) a me urta a prescindere…
    E poi non è che vedo in giro tutta sta perfezione ergo forse i consigli dati – se li hanno anche messi in pratica (perchè poi si sa che tra il dire ed il fare c'è di mezzo quel famoso grande mare!) – non è che danno chissà quale incredibile risultato.

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