Quanto tempo deve passare una mamma con i propri figli per essere una buona madre?

Quanto è importante la quantità di tempo che passiamo con i nostri figli?
Sì, siamo alla vecchia e mai superata questione del tempo di qualità contro il tempo di quantità.
Perché siamo tutte sicure che non basti stare un’ora al giorno col proprio figlio o qualche ora ogni tanto e che sia necessario trascorrere una certa quantità di tempo insieme, no?
E sappiamo tutte che il tempo che trascorriamo con i nostri figli deve anche e necessariamente essere un tempo di qualità e non solo un affiancamento, uno stare nella stessa stanza o nella stessa casa o nello stesso luogo.
Eppure…eppure ecco che la questione del parcheggiare i figli con i nonni o al nido o a scuola o ai centri estivi o invernali continua ad emergere.

Ecco che non si può dire serenamente di essere uscite due ore con il proprio compagno lasciando a casa i figli che si diventa delle parcheggiatrici, con tanto di giubbetto fosforescente addosso e di blocchetto per segnare le targhe delle auto in entrata.
Forse è, anche se non da tutti, tollerato l’andare a lavorare mandando i figli all’asilo, meno tollerato il nido, meglio sopportato il lasciare la prole ai nonni, ma serpeggia sempre quel pensiero:
hai deciso di fare dei figli, dovresti non lavorare e occupartene.
Del superfluo si può fare a meno, della mamma NO.
Se una mamma si azzarda a non portarsi il figlio dietro quando va a farsi la ceretta all’inguine viene immediatamente accusata di averlo smollato per farsi i cazzi propri.
Che poi nel caso dell’inguine potrebbe meglio dirsi che è un gesto di altruismo nei confronti del compagno e un occuparsi del cazzo proprio, ma non vorrei trascendere.
Insomma prima di farli questi figli bisognerebbe assicurarsi di avere del tempo da passare con loro, altrimenti sarebbe bene non farli. Chiaro, no?, che se lasci un’ora tuo figlio per farti le unghie avresti dovuto abortire e sarebbe stato meglio per tutti?
Ora, quello che io mi sono sempre chiesta davanti a queste situazioni è:
ma queste mamme che si vantano di non lasciare mai i figli a nessuno, fanno loro del bene?
Sinceramente, quando lascio i miei bambini per motivi per così dire futili mi chiedo se sia davvero necessario o se potrei  evitare o se questa cosa potrebbe lasciare dei segni e mi domando se chi non si separa mai dai figli si ponga mai lo stesso problema ovvero se si chieda quanto bene faccia ai figli non separarsi mai dalla propria madre.
Di che cosa abbiamo paura quando decidiamo di non separarci mai dai figli?
Che trovino altre braccia che li sappiano cullare?
Di non essere più le sole capaci di farle smettere di piangere?
Di non essere più le sole da cui corrono quando si sbucciano un ginocchio?
Che abbiano una vita che non ci appartiene?
Ma non sarà il motivo per cui li abbiamo messi al mondo, che vivono la loro vita? Che siano felici? Che sappiano stare al mondo?
Che trovino altri affetti?
Qual è il vero timore che non riusciamo a superare?
Allo stesso modo, che senso ha mettere al mondo dei bambini di cui non abbiamo nessuna voglia di occuparci? Con cui non abbiamo nessuna voglia di passare il nostro tempo? E’ normale non saper rinunciare ad una vita fatta di aperitivi e serate quando abbiamo dei bambini?
Perché continuare a rimpiangere il tempo perduto? La vita di prima? Non dovrebbe essere un capitolo chiuso?
Personalmente penso che la via di mezzo, come sempre, sia la strada migliore:
non credo sia giusto creare legami morbosi e totalmente esclusivi che forse fanno più bene alla mamma che al bambino,
ma è anche ovvio che un bambino ha bisogno di passare del tempo con la mamma
(e con il papà, perché, non dimentichiamoci, esistono anche i papà e i bambini ne hanno un bisogno enorme).
E’ una madre migliore quella che passa tutto il suo tempo con suo figlio?
Dipende:
sì, se questa mamma lo desidera profondamente e non ha nessuna voglia di passare il suo tempo da sola con il suo compagno o con le sue amiche o lavorando o facendo sport o andando dal parrucchiere o dall’estetista o a comprarsi un bel vestito.
Sì, se è felice.
Sì, se ha la gioia dentro.
No, se quella mamma è obbligata a stare con il proprio bambino tutto il suo tempo perché crede che sia la cosa migliore per convenzione sociale o perché lo dice il tal pedagogista.
1000 mila volte meglio una mamma che passa con suo figlio la quantità e il tipo di tempo che  desidera passarci, nel rispetto delle esigenze sue e del bambino.
Perché stare insieme ad un bambino, proprio lì, accanto a lui, mentre guarda la televisione per concederle il tempo di insultare altre mamme su Facebook o su un blog perché hanno voglia di un aperitivo con le amiche, non rende questa mamma  migliore di quella che sta insultando, che peraltro quando tornerà a casa, avrà una incontenibile voglia di stare con suo figlio.
Senza smartphone.
Senza tv.
Senza Facebook.
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Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailNon vorrei mai e poi mai trasmettere paure ai miei figli...
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15 Comments

  • Secondo me non esiste una verità assoluta, ognuno sceglie cosa meglio per sè e di riflesso per i propri figli, io personalmente ho scelto di non lavorare, non sono mai stata a favore solo del tempo d qualità ma per me è importante anche la quantità. Ho lavorato 6mesi mandando la mia 2bimba al nido, lavoravo 1ora al giorno (istruttrice in palestra) e la prendevo alle 12:30, lei aveva1anno e mezzo e si è ambientata subito. Il grande non ha fatto nido ma direttamente materna, oggi ha 5anni e mezzo e va felice all'asilo, lo lascio ai nonni raramente xk non sono sempre disponibili e il mio tempo me lo ritaglio facendo staffetta col marito super presente anche lui. Noi siamo sereni e felici cosi, ora non lavoro piu, non mi trovavo e mi sono licenziata, faccio la cameriera la domenica quando serve, orario 10:30 17 circa, loro stanno col papà, il resto della settimana sempre con loro e per loro, andiamo tanto al parco, il grande fa atletica 2volte, giro alle giostrine, tanti giochi a casa e abbiamo routine tutte nostre per cena e nanna, mio marito lavora a turni quindi tanto presente anche lui, e ci godiamo i bimbi come piace a noi. Non riuscirei a vederli solo 2 o 3 ore al giorno, starei male davvero..a me capita d stare su fb o leggere mentre loro giocano sul tappetone ai miei piedi, e non m sento in colpa x questo anche xk hanno 5 e 2 anni e litigano tanto non capita spesso che giochino insieme ahaha..ognuna deve trovare il proprio equilibrio a seconda del carattere e delle necessità che ha..noi abbiamo scelto questo..ma non è detto che vada bene x tutte o che sia la cosa giusta..è giusta secondo me e x me e la mia famiglia, ma tutti dovremmo evitare d criticare altre mamme xk nessuna d noi è perfetta ma tutte facciamo del nostro meglio!!!

  • Credo che il gusto lo conosca ogni mamma per la propria famiglia. Io non lavoro e non ho la necessità di lasciare mio figlio ai parenti (paterni, i miei abitano in un'altra regione) ma li vede regolarmente e sono contenta che passi del tempo con loro (mia suocera ha 85 anni, anche volendo non potrei lasciarla una giornata sola con uno gnomo di 13 mesi). Quando sta con loro possono passare una o due ore senza che mi cerchi, questa è una realtà di tanto tempo passato con la mamma senza creare un legame morboso, anzi, quando c'è papà in casa divento solo un distributore di latte XD

  • Divorziata, "beneficio" a week end alterni di 32 ore senza figli, x l'esattezza dalle 12 del sabato alle 20 della domenica. Ore in cui sono solo io e il mio nuovo compagno. Quindi faccio di tutto x concentrare in quelle 32 ore tutte quelle cose da fare senza figli,parrucchiera, estetista, caffè con le amiche, cena con lui, con lui e gli amici senza figli ecc.
    Però ecco ho due figli, in una settimana, oltre al lavoro a tempo pieno e a una casa, ho due allenamemti e una partita di calcio, due lezioni di danza, due ore di catechismo (ovviamente in giorni diversi), due scuole diverse con orari diversi. Capita che arrivi a non farcela più, ad avere bisogno di scappare.
    E così sabato, invece di aspettare le canoniche ore 12 x mollare la piccola (il grande era a scuola) ho chiamato quella santa donna della ex suocera chiedendole se potevo portargliela un paio d'ore che poi sarebbe arrivato il papà a prederla.
    E così alle 10 via x una sana e rigenerante all'ikea con amica, sclerata come me, con tanto di panino al Mc che le schifezze in questi casi aiutano sempre, e tante chiacchiere
    Sensi di colpa?!? Stanca come ero se fossi rimasta a casa avrei probabilmente lasciato che la mia Streghetta si imbambolasse davanti alla tv, quindi no, quando ci vuole ci vuole.

  • Io sono casalinga e quindi sto tutto il giorno con mio figlio. A volte come ora lui gioca e io cazzeggio su Facebook/blog/siti vari. Se lui però vuole giocare con me chiudo tutto e ovviamente mi dedico a lui.
    Vivo all'estero e non ho mia mamma vicino a cui lasciare il bambino, ma quando viene a trovarmi o vado io in Italia lo lascio. Qui avrei la suocera ma a lei lo lascio solo se strettamente necessario perché non mi fido. Ma vado in palestra, estetista, parrucchiera rigorosamente senza bimbo che lascio a mio marito.Non ho quindi un rapporto super morboso con mio figlio.
    Nello stesso tempo non condivido chi lascia SEMPRE il figlio ai nonni senza motivo. E mi spiego: conosco ben due ragazze che dal giovedì alla domenica lasciano i rispettivi figli dai nonni, tutte le settimane perché non si possono sacrificare il week end…ecco sarò giudicante, sarò cattiva, sarò pessima ma queste mamme non riesco a capirle e non riesco a capire perché volere un figlio se poi lo smolli ogni santo fine settimane per fare i cavoli tuoi…e ora via agli insulti!! 🙂

  • Su questo argomento si è recentemente espresso Umberto Galimberti, filosofo che io stimo moltissimo. Non sono riuscita a ripescare l'articolo che ho letto, ma ho trovato in rete un'intervista sul tema al link: http://wisesociety.it/incontri/umberto-galimberti-la-nostra-societa-ad-alto-tasso-di-psicopatia-non-e-adatta-a-fare-figli/
    L'articolo vuole essere solo uno spunto di riflessione, non è la mia posizione, ma in quanto insegnante di scuola superiore vi dico che molti ragazzi con genitori che lavorano entrambi tutto il giorno avrebbero bisogno di essere seguiti di più. Ve lo dice una che con tre figli arranca per mantenere il proprio lavoro (insegnare non è più un lavoro part-time, mille riunioni pomeridiane!)

    • Non sonno molto d'accordo col Prof. Galimberti, che pur stimo molto, per il semplice fatto che la società che vuole entrambi i genitori al lavoro in molte realtà esiste da decenni. Nella mia famiglia, ad esempio, già nonne e bisnonne lavoravano. Sono cresciuta con entrambi i genitori al lavoro e come me, la maggior parte dei miei compagni di classe e dei loro genitori.

      Non è una realtà nuova, le mappe emotive le abbiamo tutti comunque.
      Perché dovrebbe essere diverso ora?

      Ho frequentato il liceo più tosto che c'era, sempre con i genitori lavoratori e me la sono cavata benone, come tantissimi altri.

      So a cosa ti riferisci, per poco tempo ho insegnato diritto alle superiori e…sì, il vuoto genitoriale lo percepivo.
      Temo, però, che non fosse dovuto all'assenza fisica o non del tutto, senza contare che tantissimi genitori avrebbero fatto il bene dei figli essendo meno presenti, ahimè.
      Klarissa

  • Penso come un po tutte le mamme che ogni famiglia ha il suo equilibrio, ecc io per adesso non mi staccherei mai da lei, ma forse perche ha solo 3 mesi, poi per forza di cose ci sarà un distacco man mano che cresce ma alla fine l'importante è essere presente anche se non possiamo fisicamente, e nei momenti importanti.
    E purtroppo come dici tu è vero, le mamme hanno più bisogno di stare con i figli, che quanto ne abbiano bisogno loro.

    http://primamoglieoramamma.blogspot.it/

  • mi trovi in iena sintonia con i tuoi pensieri…
    e se stiamo con i figli siamo morbosi e se no ci stiamo siamo menefreghisti
    io tifo per uno spritz una pizza con il marito e i bimbi dal nonno e magariun weekend da soli no sarebbemale…. ma amo passare del tempo co i miei figli ( scusate se no non i avrei fatti!!) e credo che il vuotoche si percepisce ora nei ragazzi adolescenti non sia dovuto al lavoro di entrambi i genitori ma ad altro ..

    ognuno sa di casa propria e trova ilsuo equilibrio magari dopo vari tentativi ma chissene

    vada per lo spritz per il cazzeggio e per la palestra ..e mi sento una brava madre anceh se il figlio piange quando me ne vado..

    veronica

  • Sono d'accordo con quello che dici ma attenzione agli esempi che fai. Sono sicura che tu sia l'ultima candidata ad essere considerata maschilista, ma alcune delle tue affermazioni tradiscono una cultura italiana troppo legata a stereotipi pericolosi. Vivendo all'estero é piú facile rendersene conto. In particolare mi riferisco al fatto che come esempi di ció che una donna puó voler fare nel suo tempo libero scegli: la ceretta, le unghie, l'eperitivo, parrucchiere, estetista, bel vestito, ecc. Si, a un certo punto dici anche fare sport e lavorare, ma non credo sia sufficiente. In quanto donna e in lotta con una societá che giá rema contro una visione della donna meno macchiettistica e molto piú seria (e non seriosa, occhio!) ti consiglierei di evitare di alimentare il mostro.

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