Fenomenologia della Mamma: la Mamma alla festa di Natale

È il momento.

Siamo tutti nel vortice delle feste di Natale.
Chiunque abbia inseminato e chiunque abbia offerto l’ovulo è coinvolto, non si scappa: ci si deve barcamenare tra feste di classe, di scuola, d’asilo, di nido, di calcio, di danza, di catechismo, di basket e di supercazzola rotante carpiata.

E le vedete le mamme? Le distinguete?

Che la fenomenologia abbia inizio!

La Piagnona

È quella che arriva già con l’occhio lucido o con l’occhiale da sole almeno almeno postao sulla capoccia. Nei casi più gravi già lo ha calato a coprire l’occhio lacrimevole alla sola idea di ciò che vedrà.
Si commuove chiedendo al bidello da che parte sarà lo spettacolo.
Comincia a piangere quando intravede il bambino, IL MIO BAMBINO!, e quando lui o lei le manda un bacio ecco il pianto diventa un singhiozzo, ma ancora ancora contenuto.

Quando lo spettacolo comincia, qualunque esso sia, anche se è la cosa più brutta e ridicola che il mondo abbia mai visto, anche se tu hai solo voglia di tagliarti le vene perché tutto finisca e presto, lei singhiozza in un modo ormai incontenibile.
Un fiume in piena.
Le allunghi un primo fazzoletto, poi un secondo, poi un terzo, poi il pacco formato famiglia da 24 pacchetti e temi comunque che non basteranno.
Quando lo spettacolo termina, al rinfresco arriva strisciando, disidratata e bisognosa di sostegno.

Offritele acqua o morirà.

La Documentarista

È quella che arriva munita di luci, videocamera e allestisce un set che manco Scorsese.
Riprende TUTTO: l’entrata della scuola, che è sempre quella,, i bidelli che gozzovigliano, bambini a caso, te che magni come un porco e ti tocca pure sorridere sputacchiando pandoro piena di zucchero a velo.
Non si placa fino alla fine, intervista gente a caso tipo la signora della cooperativa che pulisce i bagni, figli a caso, nonni, zii, maestre…

Esce da scuola con 2 ore di girato e 1256 foto.

Statele sempre alle spalle.

La Stalker

È quella che non si ferma davanti a niente pur di trovare momenti per parlare con le maestre dei figli e, possibilmente, ingraziarsele.

Figurarsi se la ferma una misera festa di Natale con 1200 persne presenti, tsé!

La vedi che si avvicina di soppiatto ad una maestra, fingendo di complimentarsi per la recita o per i lavoretti o per farle gli auguri e la trovi a parlare di quel 9 che però poteva essere un 10 e di come possiamo  migliorare le performance del bambino, perché è particolarmente dotato e non vorrei mai si perdesse o diventasse mediocre.

Statele alla larga o vi avvelena la festa e pure la giornata.


La Prepotente

E’ quella che già all’entrata sgomita per arrivare in prima fila allo spettacolo, fa lo sgambetto alle vecchie e ai bambini senza pietà, si sbraccia per farsi vedere dai figli abbattendo così una mamma e 3 nonne, è quella che passeggerebbe serenamente su un bambino se fosse necessario per poter arriare in prima fila.

È quella che esiste solo lei, sempre e comunque, e quindi perché mai dovrebbe essere diversa alla festa di Natale?

Se tenete allla vostra incolumità, metttete quelle 5/6 mamme tra voi e lei.

L’Accompagnata

È quella che non si muove mai sola, la classica Mamma Nonnassistita che a Natale dà il meglio di sé.

Natale è con i tuoi, no?

Ed eccoli arrivare.
Lì per lì ti spaventi, vedi un plotone di 42 persone, unito, ranghi serrati e direzionato verso l’entrata.
Hai un attimo di panico, ma poi capisci che è SOLO lei.
Con genitori, suoceri, nonni materni, nonni paterni, i 3 dirimpettai, i 12 zii, i cugggini – ma solo quelli di primo e di secondo grado, perché la situazione è per pochi intimi, lo capisce… – le amiche del cuore e i testimoni di nozze. Ah, anche l’urna delle ceneri dello zio morto in guerra, porello, che si sentiva solo altrimenti.

Mantenere le distanze per non essere inglobate dal buco nero. non se ne esce più se non a Pasqua.
perché Pasqua è con chi vuoi.

E infine, l’eterna lotta tra la Sotenuta e la Criticona, cioè tra quella che vorrebbe vedere er mejo e mai lo vede e quella che non vorrebbe proprio essere lì, ma mai nella vita.

La Criticona

Non le va mai e dico mai bene nulla.

Il buffet è misero, con quello che hanno speso!
I lavoretti di Natale: se ci sono, che li hanno fatti a fare?
Se non ci sono, perché diavolo non li hanno fatti?!
La recita: uno schifo, dai.
Le decorazioni: o troppe o troppo poche.
Il posto: troppo affollato o troppa poca gente, mai che sia giusta.
I bambini: indecenti, eppure si potrebbe tirarne fuori qualcosa di meglio…ad esserne capaci!

Attenzione, avvelena.

La sostenuta

Le fa cagare tutto e per partito preso.

No, non è che voglia qualcosa di diverso…è che proprio non vorrebbe essere lì.

Le andrebbe bene in quel momento anche essere a sturare il cesso di uno sconosciuto a caso,

MALAFESTADINATALENOOOOO!

Tutti quei bambini.
Tutto quel Natale.
Tutti quei genitori.

Tutta quella… ehm…. festa di Natale.

Written By
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13 Comments

  • Bellissimo! Io devo dire che mi trovo un po' nella piagnona. Domani c'è la recita e vedremo se scenderà la lacrimuccia. Le altre categorie le ho individuate tutte, man mano che leggevo associavo un nome alla categoria! Siete fantastiche. Barbara

  • anche io mamma piagnona quest'anno prima recita all'asilo. vederla cantare le canzoncine e fare i balletti con la maestra <3 pensando a dove siamo partiti.. devo dire che hanno avuto il buongusto di fare la festa il venerdì sera alle 19 in modo che anche chi lavorava ha potuto partecipare senza prendere permessi. per il resto festa in piscina ecc saltate clamorosamente per malattia amen..

  • Piagnona. Piagnona senza ritegno e senza vergogna. E per quelle che alla recita di Natale del proprio figlio pensano che lo spettacolo è brutto e ridicolo, provo tanta pena, perché non hanno capito lo scopo di quei dieci minuti spesi là davanti. Che non sono assistere a qualcosa di bello e fatto bene, ma togliersi per un momento dal piedistallo del primo posto nella vita, e cedere lo scettro a qualcun altro, piccolo, che balbetta, timido e allo stesso tempo felice, che sorride e ti cerca con lo sguardo, mentre si sta mettendo in gioco.

  • Ragazze ci provo…
    non ho mai scritto, ma vi leggo quotidianamente, vi ammiro e vi stimo perchè in voi mi riconosco.
    Mamma di due splendide bimbe e incinta di un maschietto, innamorata del marito, lavoratrice, nonnassistita, paranoica e con mille fisse mentali…
    voi riuscite sempre a darmi una goccia di spensieratezza nell'arco della giornata, ma soprattutto mille consigli preziosi.
    Tutto questo per augurarvi un Natale come meglio preferite, ognuna con i suoi pregi e con i suoi difetti, ognuna con la sua famiglia, allargata, ristretta, con le proprie tradizioni del passato o con nuove usanze e credenze.
    Vi abbraccio immensamente.
    Ps. io sono quella che all'ennesima recita di Natale della scuola dice " oh, e un'altra è andata!" BAD MUM?????

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