Fenomenologia della mamma alla consegna della pagella

Tempo di consegna di pagelle e ovviamente pagella che hai mamma che trovi.
Seppelliamo le nostre ansie da genitori facendoci due risate, và!
Ecco cosa può capitarvi di trovare in classe:

La finto-sorpresa

Si siede subito in prima fila con il sorriso a 54 denti. Sa già che la pagella del proprio pargolo sarà costellata di 10 (ovvio, ha preso 10 in tutte le materie per tutto il quadrimestre) eppure la apre come se leggesse le rivelazioni di Fatima: urletti di sorpresa, mano alla bocca, lacrima di commozione.

L’orgogliosa-ciarliera

L’orgogliosa-ciarliera non vede l’ora di mostrare la pagella a la qualunque e … lo fa.
La discute con le mamme della classe, la manda via whatsapp a tutto il parentado, la appende al frigorifero, la posta su facebook e su linkedin. E io la ringrazio, davvero, perchè almeno posso rendermi conto del livello di mio figlio, perchè invece in classe mia la fenomenologia è una e unica ed è

L’omertosa

L’omertosa tocca la pagella come se si trattasse del dossier definitivo sulla nuova guerra fredda. La mette subito girata sul banco,  si guarda intorno furtiva accertandosi che nessuno osservi, e finalmente la apre, memorizzando in 3 secondi 11 materie e il giudizio, per poi richiuderla immediatamente e farla sparire in borsa.
Si allena a casa da giorni per mantenere un’espressione imperturbabile. Viso di cera, non troppo incazzato che sennò pare che i voti siano pessimi, non sorridente, sennò pare che si vanti. Una faccia alla Gioconda, insomma (ecco cosa stava facendo Monna Lisa, stava ritirando le pagelle!).

La faccia delle mamme alle pagelle è più o meno questa: anni di esercizio! ecco svelato l’arcano sulla Gioconda!


La finta modesta

La finta modesta prima spiattella bene in vista il prezioso documento, sperando che qualcuno sbirci.
Quando vede che nessuno la caga, comincia ad attaccare bottone:
“allora, com’è andata?
tutto bene, dai
“sì anche noi”
silenzio
” Non trovi che siano un po’ rigide le maestre? Questo 9 in storia mi lascia perplessa, ha studiato così tanto! Per fortuna i 10 in italiano, geografia e matematica lo tireranno su  poverino! Nelle altre materie come inglese, arte ecc il 10 è ovvio, nemmeno lo guardo, no?”


La generalessa

La mamma generalessa vuole solo il massimo da suo figlio.
La vedete lì incazzata abbestia, le chiedi timidamente se qualcosa non va e lei inizia a sbraitare: “appena torno a casa mi sente! Ha preso 9 in italiano! 9!!!!”
“beh, mi sembra un bellissimo voto…”
Ma mi prendi per il culo??? E’ una merda! Uno schifo! Un insulto! N O V E!
Con tutto il tempo che gli dedico, i libri di esercizi aggiuntivi che gli compro, il corso di calligrafia che gli pago, non riesce nemmeno a prendere dieci! Sto pensando alla punizione da dargli, sarà esemplare”.
Oddio, punizione per un nove mi pare eccessivo…
Ma scherzi? Se non lo punisco si siede! Crederà che va bene così e non migliorerà, non concluderà niente nella vita, sarà un orribile fallito!!!
ma il resto della pagella è così terribile? Vedrai che migliorerà..”
“ha tutti 10 ovviamente! Ma che c’entra? Nove in italiano non si può sentire, va stroncato subito questo vergognoso lassismo! Il 6 in educazione fisica non mi preoccupa, lui è un cerebrale, sta sempre a studiare. Per questo non tollero un nove, ha la testa, che la usi!”

La polemica

La polemica è già in fila dalle maestre per lamentarsi prima ancora di leggere la pagella : perchè 9 in geografia? Nelle verifiche ha preso un 8+, due 9 e tre dieci, perchè solo 9? Non lo trovo giusto!
E 7 in musica? ma se fa chitarra e pianoforte da quando ha tre anni! Com’è possibile 7?
“signora, guadiamo anche il comportamento, l’interesse,  e poi nel primo quadrimestre stiamo sempre un po’ più basse, sa per motivare..”
Eh no! Io voglio una contro-verifica, le faccio sentire come suona il pianoforte, come solfeggia, come conosce le note, è inaccettabile!!!”

 L’alternativa

L’alternativa della pagella se ne sbatte alla grande.
Guarda il giudizio, vede che suo figlio rispetta le regole, rispetta gli insegnanti, rispetta i compagni e soprattutto è interessato, e tanto le basta.
I voti?
Chissenefrega dei voti, se non ci fossero sarebbe meglio, i bambini potrebbero dimostrare i loro veri interessi e talenti, senza farsi condizionare da un premietto che sa tanto di biscottino al cane quando si siede a comando.

La giustificatrice

La giustificatrice ovviamente giustifica tutto.
Le insufficienze? Sì ha avuto spesso il raffreddore e non riusciva a studiare, poverino.
E poi non lo capiscono, non lo incentivano, non lo spronano, non lo aiutano, non lo…
Il giudizio è pessimo, dicono che fa casino, disturba, risponde?
L’ho detto che non lo capiscono!

La premiale

La premiale, premia.
C’è quella che regala un viaggio a Disneyland per il dieci in religione, quella che regala la playstation se ci sono almeno 3 nove, quella che basta non ci siano 5 e ti compro quello che vuoi.
Oppure c’è la premiale a punti: un gioco da 10 euro  per ogni 10, uno da 9 per i distinto, e così via.
Ogni pagella le costa la tredicesima, ma bisogna dare dei riconoscimenti no?


La lacrimevole

La lacrimevole piange.
Piange da quando entra in classe, piange quando la maestra estrae il prezioso plico, piange quando se la trova in mano, piange leggendo i voti, buoni o cattivi che siano.
Leggendo il giudizio è ormai sciolta sul pavimento.
Quando restuitirà la pagella firmata sarà ridotta peggio di un kleenex dopo l’influenza stagionale.
Di solito è accompagnata, perchè poi non riesce a parlare per tutta la giornata, appena le nomini la pagella scoppia di nuovo in lacrime.

E voi, che tipologia di mamma-pagella siete?

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