Fenomenologia della mamma a carnevale

Siamo in pieno carnevale, e proprio non riusciamo a trattenerci.

Ecco quindi la tipologia di mamme che potete incontrare in questi giorni!

La ritardataria

E’ quella che vedi la sera alle 7, il giorno prima della festa a scuola, mentre cerca di convincere il figlio di 9 anni che vestirsi da Teletubbies è molto originale. Specie perché non è rimasto altro.
L’alternativa è vestirsi da Zorro, un paio di baffi, gel e mascherina nera e ci si salva sempre.

Oppure, perché non infrangere i tabù e qualunque stereotipo di genere e non vestirti da Elsa? oh, guarda, preferisci Barbie regina delle nevi? Tua sorella stava benissimo 3 anni fa

No che non ti prendono per il culo, sarai un pioniere, infrangeremo gli stereotipi insieme, uniti nella guerra contro…

hai ragione, dovrò poi cambiarti scuola e sarà una rottura di maroni. Come non detto.

Zorro andrà benone, vero?

La fai da te

La fai da te non prenderebbe un vestito di carnevale “pret à porter” manco morta: tutto quel poliestere le fa venire l’orticaria. Si aggira per i supermercati grattandosi ovunque al solo pensiero.
Ma nessun problema, tutto sotto controllo. Ovviamente la fai da te si è organizzata sin dai saldi estivi dell’anno precedente: ha guardato 489 tutorial su YouTube, ha trascorso intere nottate affannandosi su internet e Google non ha più segreti per lei e non ha fatto neanche pipì nelle ultime due settimane per stare alla macchina da cucire.

Il risultato varia da meraviglioso a imbarazzante a seconda delle capacità.

Si narra di alcuni supermanager che ricordano che le loro ambizioni e la loro determinazione è nata per superare il trauma di un vestito di Carnevale fai da te. Può andarvi bene, dopotutto.

L’esaltata

L’esaltata, come la fai da te, detesta il poliestere più della suocera, ma opta per l’alternativa più facile: pagare.

E quindi non importa se paga il vestito da cow boy 160 euro o il vestito da Oceania 180, l’importante è che siano di qualità, e si veda. Vorrai mica fare figure di merda tipo la Fai da Te o la Tirchia con quei 4 stracci appesi al bambino, pora stella, no?

Raggiunge l’apoteosi nel vestito coordinato per i figli, meglio ancora se della famiglia, ma qui sconfiniamo nella tipologia successiva.

La familiare

E’ quella che non pensa ad un costume, no, pensa ad un’opera teatrale.

Quindi ci sono sempre mamma, babbo e figli in abbinata.
Ci pensa per mesi, non ci dorme la notte, finché arriva l’idea geniale e… wowwwwwwwww! Ha trovato finalmente l’estasi!

Che sia Shreck con figli, Ciuchino, asini e drago, i Simpson, la famiglia di pirati, quella di banditi, la fattoria degli animali o i supereroi, tutta la famiglia è abbinata.

Serve ovviamente un marito che si presti, una certa manualità e un’organizzazione maniacale, ché se vi decidete la sera prima al massimo potete aspirare a travestirvi da sonnambuli (facilissimo, pigiama, capelli sconvolti ed è fatta!).

La tirchia

Al contrario dell’esaltata la tirchia ha solo un obiettivo, spendere poco.

La riconoscete, o meglio riconoscete i suoi figli perché non si capisce mai da cosa sono vestiti:

Zorro sembra lo spazzacamino di Mary Poppins prima del bagno e la principessa assomiglia più alla piccola fiammiferaia… oh, era in saldo!

Fate attenzione a non esporvi troppo, perché con la tirchia la figura di cacca è un classico: oh, che meraviglia! Che bel Pierrot!

Veramente è un panda…

 

La libertaria hippy

Lei odia le distinzioni di genere, le bimbe principesse e i maschi supereroi: quindi la figlia sarà vestita da Hulck e il maschio da principessa.

E non si discute.

Nemmeno 15 anni dopo, quando i due cominceranno ad ubriacarsi a inizio febbraio per smettere a fine marzo e rimuovere il ricordo di ciò che è stato ogni Carnevale dai 3 ai 12 anni.

La “io odio il carnevale”

E’ una categoria molto diffusa e spesso si abbina alla ritardataria.

Odia il carnevale, i coriandoli, le stelle filanti, le feste, i carri.

E odiandolo lo ignora, finge di non sapere che esista, finché il povero pargolo le ricorda che la mattina dopo ha la festa all’asilo.

Merda.

Se siete di questa categoria, vi posso dare qualche suggerimento su come rimediare un costume la mattina stessa, tranquille!

La “io adoro il carnevale”

Il contrario della precedente, compra i costumi con mesi di anticipo, li modifica, abbellisce, arricchisce.

Organizza almeno due feste, una per i bimbi e una per gli adulti, non si perde una sfilata a morire, partecipa alla realizzazione dei carri e se serve si mette praticamente nuda in costume da samba ed eccola lì muovere le chiappe per la piazza del paese manco fosse il carnevale di Rio De Janeiro (a cui peraltro è stata 3 volte da giovane), cucina tutti i piatti della tradizione, dagli gnocchi alle frittelle, passando per grostoli e i bomboloni.

Tanto poi c’è la quaresima per rimettersi in forma.

 

 

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14 Comments

  • "Io lo odio il Carnevale" presente all'appello! Sarà forse perché son figlia di una via di mezzo tra "ritardataria" e imbarazzante "fai da te"? Povera figlia mia, con una madre e una nonna così, chissà quali Carnevali la aspetteranno in futuro! P.s. l'eroina da adolescente l'ho mancata per un soffio…! Si scherza!

  • Che ridere! Io vorrei tanto essere la fai da te ma non ne sono capace, vorrei anche essere la familiare ma il compagno non collabora e quindi viva i vestiti pronti di poliestere!ma di sfilata non ne perdo una e ovviamente frigo chiacchiere come se non ci fosse un domani! A pensarci bene però ho iniziato a gennaio a farle…

  • Odio il carnevale e quindi, in teoria, ritardataria ma organizzata. Figlio 1 inizia a novembre a dirmi che vestito vuole e di solito non cambia idea. Quest'anno robot e grazie all'Ikea fatto un figurone. Figlio 2 non gli frega un granché, quindi riciclato vestito nuovo del fratello maggiore, mai messo perché -all'epoca- voleva un vestito da tigre ed io avevo trovato solo il cane. Ma gliel'ho provato questa mattina, giorno della festa di Carnevale in asilo. Gli andava benissimo, che kiul!

  • "Io odio il Carnevale" presente!sarà che da bambina alternavo vestito da pagliaccio (cucito dal nonno, con tanto di cappello e "cazziata" materna quando dalle foto scopriva che appena arrivata a scuola il cappello veniva usato come porta coriandoli) a vestito da alsaziana (???!!!) a vestito da pagliaccio della primogenita…Fortuna che la natura mi è venuta incontro e a 10 anni ho doppiato mia sorella in altezza ed è diventata lei la martire del riciclo!!! Ora cerco di spiegare al secondo figlio che è inutile ricomprare il vestito se ha quello del fratello che gli sta taaaanto bene….e la natura sta facendo nuovamente il suo corso:a 5 anni appena compiuti è alto + di 120cm..l'anno prossimo prevedo l'inversione di ruolo com il fratello!!!A.

  • Io sono "odio il carnevale"… con coerenza perché non mi piace ne ora da mamma ne quando io ero piccola (anche allora il carnevale non mi piaceva)…le maschere mi trasmettono da sempre tristezza…in compenso salvo il carnevale per i dolci tipici!!!

  • Io amo il Carnevale ma odio coriandoli e stelle filanti e NON cucino!opto per una via di mezzo anche per le maschere. Costume solo per lui, comprato carino ma non più di 30 euro, una sfilata e una festa in maschera ma anche tiro delle arance e divise per tutti che si tramandano e…tra una festa e l'altra il lavoro, perché va bene mare il Carnevale ma non posso mica prendermi una settimana di ferie per quello!

  • Io non odio il carnevale, ma ieri, carnevale in paese, sono "fuggita" al mare con i pargoli, che si sono divertiti più a impanarsi di sabbia che a travestirsi! "la fuggitiva" esiste come fenomenologia? 🙂
    Federica

  • A me il Carnevale piace, come evento per i bimbi. Quando ero piccola il costume lo faceva mia nonna, sarta per mestiere, l'altra nonna preparava sfrappole a livello industriale e i miei genitori mi portavano in giro per i paesi della provincia ai vari corsi mascherati. L'unica cosa che un po' mi dava fastidio era la mania di mia mamma di truccarmi in faccia.
    Il mio cucciolo ha quindi iniziato presto, costume comprato (cercando di stare in costi contenuti ma pensandoci già da gennaio per non rimanere con gli avanzi) e i dolciumi li faccio io.
    Il socio è un po' perplesso di tutto questo perché nella sua famiglia non era abituato (temo che la suocera sia una "io lo odio il carnevale"…), ma si consola con i dolci.
    Lui, quattro anni ieri festeggiati a un noto carnevale della zona, si diverte come un matto quindi direi che siamo a posto così!!

  • io festeggerei più che volentieri, ma il mondo mi rema contro..
    ho messo la piccola davanti al pc a scegliersi il costume un mese prima, le ho comprato kg di coriandoli e poi?
    e poi giro in piazza con marito che sbuffa e la piccola che al primo bar che ci siamo fermati ( dopo 10 minuti) si è tolta la gonna del vestito perchè le dava fastidio.. e ciao ciao piccola Wonder woman..
    baaabè….

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