I nonni di oggi

I nonni di oggi si dividono in diverse categorie. Che siano presenti o meno, ognuno di loro ha delle caratteristiche ben precise che non dipendono dal numero di nipoti o di figli, ma solo dall’attitudine di ciascuno di loro. Di certo, i tempi in cui la nonnina era quella che profumava di Nivea e ci passava le mentine sotto banco sono passati, e di brutto.

Fenomenologia dei nonni

I nonni sprint:

sono quelli che sembrano non stancarsi mai. Anche se sono andati in pensione a cento anni, continuano a fare lavoretti, si trovano un orto da zappare coltivando insalate di 83 tipi, improvvisano lavori assolutamente inutili in casa che durano mesi o anni, scalano montagne locali, fanno volontariato e vanno a trovare vecchietti (di tipo 5 anni più vecchi di loro). Questi in genere o sono talmente sprint da trovare il tempo per tenere tutti i nipoti (e coinvolgerli nelle loro attività), oppure sono troppo occupati per crescere figli altrui (e come non capirli).

I nonni vecchissimi:

che abbiano 100 o 60 anni, sono vecchi inside. Acciacchi, pigrizia, noia, niente li sprona. E non parliamo di quelli malati eh, ma di quelli che passano tutto il tempo sul divano con la copertina e si lamentano di tutto. A volte tengono i nipoti, ma ci rendiamo conto che è come chiedere loro di correre una maratona, e lo fanno comunque rigorosamente in casa e per poco tempo. Nella maggior parte dei casi, però, non hanno né la forza né la voglia di farlo.

I nonni balera:

se da giovani uscivano ogni tanto, la pensione è la loro seconda gioventù. Circoli leninisti, corali, sagre del carciofo, ogni occasione è buona per imbellettarsi e correre in pista. Possono essere anche vecchissimi, con un piede nella fossa, ma non perderanno mai il giovedì pomeriggio al circolo ricreativo. Perché è lì che potranno ballare con Rosa, la nuova vedova con le poppe grosse, oppure incontrare Gianni, quel ballerino tanto bravo che gli puzza un po’ il fiato però ti porta come un dio. E che dire delle badanti che cercano di accaparrarsi gli uomini migliori, quelli sotto i 70 possibilmente vedovi e con un bypass? Quelle sono un vero problema, per la nonna balera, che poi spettegola con la figlia raccontandole di quella con le autoreggenti e di quella che si mette il medaglione del marito al collo ma poi eeeeeh, meglio non parlare! In genere i nonni balera tengono i nipoti solo per grossi favori, e che non sia la domenica pomeriggio perché a Cesenatico si balla solo quel giorno lì.

I nonni giovani:

andati in pensione piuttosto giovani, o senza lavoro, o casalinghe, si dedicano completamente alla crescita dei nipoti, volenti o nolenti. L’hanno presa come una missione, siccome sono giovani e in grado di fare tutto, ci mancherebbe che qualcun altro si occupasse delle creature! Sono disponibili 24/24h, sanno cucinare, fare il giardino, le pulizie e servizio taxi. In genere i figli di codesti nonni non si rendono conto che fanno il loro lavoro, e nemmeno del culo che hanno.

I nonni dietro la finestra:

sono quelli che sanno sempre tutto di tutti. Ti raccontano della tizia che ha messo lo corna a caio però poi sempronio ha fatto la spia e allora i figli ora vanno dallo psicologo e però vedi come si veste quella? Si vede che ha problemi di soldi e marò è arrivata gente nuova però sono forestieri meglio stare attenti ma ora ci porto una torta salata così vediamo che scopro. Tengono i nipoti per tempi limitati e sempre in casa, perché devono stare dietro la finestra a studiare la situazione.

I nonni settentrionali:

in genere lavorano fino a età imprecisata, cucinano moderatamente, hanno piccoli hobby e la domenica pranzano al ristorante. Sono ben contenti di crescere i nipoti ma ecco dipende dall’impegno e soprattutto da di chi sono i figli: della nuora? Vediamo se preferisco controllare la serpe dall’interno o causarle problemi.

I nonni meridionali:

mangiare e mangiare, e dire loro “tesoro, perché stai così magro, vieni che ti cucino una cosina”. Belli a nonna.

La suocera:

la suocera ha come unico scopo infilarsi nella vita della nuora. E ha due modi: uno è fare l’amica, tenerle i figli, pulirle casa, stirare le camicie del figlio (che tra l’altro nessuno sa stirare bene come lei) per poter dire vedi, senza di me tu non sei nulla; l’altro è rendere la sua vita un inferno dicendole che non ha tempo per aiutarla in niente. Eh ragazze, so’ cazzi in ogni caso.
E poi ci sono loro, i nonni normali! Sì, esistono, purtroppo spesso sono a distanza di migliaia di km, voi ne avreste un bisogno disumano ma non potete farci niente. Potete guardarli da lontano, sperare che possano venire a trovarvi, rispettarli e amarli.
E cercare di essere come loro, un giorno!
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