Ritorno a Bordeaux 20 anni dopo

Da quando ero bambina, il mio sogno era vivere da sola, possibilmente in una metropoli.
Avendo un papà chioccia, che voleva i figli a massimo 500 metri da casa, non era un desiderio facilmente realizzabile.
Nonostante tutti i tentativi dei miei di farmi cambiare idea, le minacce e le incazzature, a 20 anni sono andata a vivere da sola.
Dal momento che dovevo mantenermi e studiare, non ho potuto iscrivermi all’Università a Roma, come avrei voluto, e mi sono dovuta accontentare di Trento, in modo da poter eventualmente frequentare da pendolare, se mi fossi resa conto che non riuscivo a pagare l’affitto.
Ci sono riuscita, ma Trento era troppo piccola per i miei sogni, e quindi non ho perso l’occasione di optare per una grande città con il programma Erasmus.
La più grande città abbinata alla mia piccola facoltà era Bordeaux.



E così a 21 anni, sapendo forse 3 frasi di francese, che avevo studiato alle medie, sono partita, completamente sola, che le mie 3 valigie ed con un treno che comportava 3 cambi.
Non ho grandi ricordi di quel periodo, ma ancora mi stupisco se penso alla me ventenne, che non ha avuto il minimo dubbio a lasciare a casa un fidanzato con cui stava da 6 mesi (e che è il padre dei miei figli) e partire alla ventura, senza soldi e senza conoscere la lingua.
Ma ce l’ho fatta e quell‘intraprendenza ci deve essere ancora, nascosta da qualche parte.
Però ricordo ancora quanto mi sentivo figa seduta in un caffè (anzi, nel cafè Des Art) , con un taccuino che mi faceva sentire tanto scrittrice con il mondo in mano.

 

quanti pomeriggi passati qui, da sola a scrivere, quando ancora non conoscevo nessuno!

Quando abbiamo iniziato a cercare voli per una vacanzina sotto capodanno, si è presentata un’offerta imbattibile per Bordeaux.
Non ci ero più stata da allora, 20 anni fa o giù di lì.
E quindi, senza pensarci due volte, abbiamo preso i biglietti Volotea con offerta bambini gratis.
Bordeaux con bambini: itinerario di 2 o 3 giorni
Non so per quale scherzo del destino, ma pur avendoci vissuto 11 mesi, non ricordavo assolutamente nulla di Bordeaux.
Infatti, ho toppato clamorosamente nell’affittare l’appartamento su Airbnb.
Eravamo in 5, quindi serviva un appartamento abbastanza grande, quelli in centro o erano piccoli o carissimi, e ne abbiamo scelto uno che era a 15 minuti a piedi dal centro.
Non lo rifarei: la camminata di 15 minuti era in quartieri residenziali dove non c’era assolutamente niente, nemmeno un bar per un caffè.
E, una volta arrivati in centro, quando si è in vacanza, non è che si sia arrivati: si comincia a camminare!
la via del Tribunale

E dopo 8 ore a spasso per la città, sapere di avere anche 20 minuti per rientrare non è esattamente esaltante.

Quindi, se decidete per Bordeaux, scegliete una zona centrale: Marché des Capucins,  St Michel, place de la Bourse, Grand Theatre.

Noi siamo stati quasi 6 giorni ed avevamo grandi progetti, purtroppo in gran parte guastati dal tempo.
Bordeaux è sull’oceano, e il clima è molto variabile.
Non è così improbabile che ci siano 18 gradi a gennaio.
Non che mi aspettassi di fare il bagno, ma in qualche giornata di sole sì.
Invece zero assoluto. Un freddo atroce, umido, nebbia.
Ma questa è sfiga, a voi sicuramente non succederà.

Perchè Bordeaux è davvero carina da vedere con i bambini.

Milano avrà il bosco verticale, ma Bordeaux ha il giardino verticale 🙂

E’ una città dalle dimensioni medie: non ha la metro, ma un ottimo sistema di tram, assolutamente semplice e intuitivo, oltre che comodo.

Bordeaux con bambini, giorno 1

Il primo giorno potete dedicarlo a visitare la città.

Si gira tranquillamente a piedi.
Potete iniziare dalla famosa Place de la Victoire

 

risalire Rue Sainte Cathrine, la via pedonale più lunga d’Europa, e approdare al bellissimo Grand Theatre.
Dietro il Grand Theatre c’è l’Esplanade de Quinconces, un enorme piazza in terra, dove i bambini potranno correre per ore.
A quel punto andate verso il fiume, la Garonne, e troverete il bellissimo Miroir d’Eau, una piazza interamente ricoperta da due centimetri d’acqua, dove in estate i bambini possono pure correre a piedi nudi.

con il sole è meraviglioso! E se fa caldo i bimbi possono pure correrci a piedi nudi

In inverno generalmente è chiusa, per evitare il ghiaccio, ma una giorno abbiamo avuto la fortuna di vederla, anche se a causa del grigiume la fotografia ovviamente non rende l’idea.
Da lì potrete ammirare il bellissimo Pont de Pierre, ma trovate l’occasione di vederlo di notte, illuminato, è davvero romantico e sorprendente.

Porte de Cailhau vi porta nel quartiere Saint Pierre, uno dei miei preferiti:

porte de Cailhau di giorno

 

… e di notte

pienissimo di bar e ristoranti, sarà perfetto per le vostre serate, anche con i bambini, e riscendendo, attraverso la Grosse Cloche, arrivate invece all’altrettanto tipico Saint Michel

 

Secondo giorno a Bordeaux

Dopo esservi fatti un’idea della città, potete visitare una chiesa o un museo per poi passare la fine della mattinata al marché des Capucins: è davvero carino per prendere un aperitivo: trovate ostriche freschissime ed altro pesce a prezzi ottimi, frutta, verdura e carne.

Potrete dedicare il pomeriggio a qualche museo, al Jardin Botanique, o al quartiere Darwin, dall’altra parte della Garonne.
Se avete deciso di visitare la Citè du Vin, lungo il fiume c’è un parco per skate e roller, e il lungo fiume (les Quai des Chatrons e les Quai de Bacalans) è pedonale e molto largo, davvero perfetto da percorrere in bici o con i pattini. Qui la domenica mattina fanno anche un bel mercato all’aperto, che questa volta abbiamo perso essendo chiuso il 1 gennaio.

Terzo giorno a Bordeaux

Non si può venire a Bordeaux senza visitare la Dune de Pilat, la duna di sabbia più alta d’Europa.
Se avete l’auto o avete previsto di noleggiarla sarete senz’altro più comodi, e sarà l’occasione per visitare gli chateaux dove viene prodotto il famoso Bordeaux.
In alternativa si prende il treno per Arcachon, e da lì la navetta, che però non ha orari particolarmente congeniali.
Ricordate acqua e qualcosa da mangiare.
A poca distanza c’è St. Emilion, tipico borgo medievale.
Se è una bella giornata e avete l’auto, potete pensare ad un pomeriggio sull’oceano ad ammirare i surfisti, attività che non disdegnavo 20 anni fa.

Noi purtroppo abbiamo saltato queste gite perchè il tempo era talmente grigio che non valeva il costo del noleggio auto.
Ci siamo buttati sul vino ;-P

Prima di partire, trovate il modo di fare rifornimento di Bordeaux!

Per ogni informazione potete rivolgervi all’Office de Tourisme, dove potrete acquistare anche convenienti citypass: se avete in mente di visitare musei vale sicuramente la pena, perchè avrete mezzi e entrate gratuite.
Insomma, credo che Bordeaux sia davvero sottovalutata, in Italia, come meta turistica.
Ora ci sono voli particolarmente convenienti, quindi li terrei sotto controllo!
E buon viaggio!

 

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2 Comments

  • Adoro quando racconti le tue fughe perché poi le metto in pratica anche io e resto sempre soddisfatta!! PS. Anche io a 20 volevo essere autonoma, ma non ho avuto la tua stessa intraprendenza…

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