Fare il genitore: 10 cose sopravvalutate

Quando diventiamo genitori tutti cercano di convincerci che qualunque nostra azione avrà una ripercussione indelebile sui figli. Ogni nostro gesto, nessuno escluso, lascerà un segno, creerà un trauma, manderà dall’analista i figli. Improvvisamente ciò che vi sembrava normale non lo è più, il peso che davate a certe affermazioni passa da zero a cento e arrivate a credere a cose tipo le scie chimiche senza farvi troppe domande. Beh, è ora di farsele.Davvero è così fondamentale giocare ore coi figli? O possiamo farlo quando ne abbiamo voglia e se ne abbiamo voglia? E fare dei lavoretti con loro? Se non li facciamo? Si drogheranno a 12 anni? Spacceranno a 13?
Ecco 10 must (ma tanti altri ce ne sarebbero, eh!)

1) Giocare coi figli

Non so quanti adulti ricordino di aver mai giocato ore coi propri genitori eppure, giuro, siamo sopravvissuti e spesso senza aver mai fatto caso alla cosa o senza che ci sia mai mancata particolarmente. Da bambina a me piaceva giocare coi miei amici, non con mia madre o con mio padre, non so a voi.

Ora dovreste spiegarmi perché, invece, io debba giocare 4 ore al giorno con mio figlio che, secondo qualcuno, non aspetta altro.
Perché? Chi lo dice? Chi vi dice che i vostri figli abbiano sempre voglia di giocare con voi? E che sia più gusto per loro giocare con voi che non coi coetanei?

E’ bello ogni tanto farsi una partita a Scarabeo o a Uno o a dama, siamo d’accordo, è bello costruire un Lego insieme, ma è bello perché è un’eccezione. Se fosse la regola credo ci faremmo due maroni tutti, genitori e figli. Lasciamoli giocare da soli o con chi vogliono!

2) Fare lavoretti coi figli

L’esigenza di dover fare lavoretti col figlio ve la cercano di instillare con l’ossitocina al parto.
Ma perché?!
Io non ho mai fatto un solo lavoretto con mia madre che ben si guardava dal fare gli origami con me o dal farmi colare cera sul tappeto di pelo bianco del salotto, eppure le voglio bene e, giuro, ho un’ottima manualità: disegno bene, so cucire, a mano e con la macchina, attacco bottoni, faccio orli, so persino ricamare e non solo a punto croce, so fare origami, uso la colla a caldo senza uccidere nessuno e senza fondere il gatto, so perfino lavorare il legno, usare scalpelli e pirografo, modellare plastilina o pasta di zucchero… giuro che so fare 8000 cose, MA si tratta di cose che ho imparato a fare in gran parte da bambina e NON da mia madre, anzi!, SENZA mia madre tra i piedi. Grazie a lei per avermi permesso di farlo con chi era capace e aveva voglia di insegnare.

3) Stare sempre coi figli

Che ansia, ragazzi che ansia! E’ bellissimo stare coi figli, com’è bellissimo stare con il marito, con le amiche, con la mamma e con tutte le persone che amiamo. Ok, coi figli è ancora più bello, va bene, ve lo concedo. Ma perché non possiamo staccarci per 3 ore e poi volerci più bene di prima?
Avete mai provato a stare via qualche giorno da casa e tornare? Quanto è bello ritrovarsi?
Quanto è bello farsi fare la pedicure leggendo Vanity invece che colorare con vostra figlia? E poi riabbraciarla e farsi raccontare che cosa ha fatto con la nonna? Quanto?!

Credete che cresceranno meglio i bambini con la mamma attaccata come un tatuaggio finto al polso?

4) Leggere libri di pedagogia

Leggiamoli, per carità, leggiamone tanti, leggere è sempre positivo e tutto fa cultura.
L’importante è sapere che non capiremo mai a fondo la pedagogia perché non basta leggere 4 libri per essere medico, né 3 per fare l’avvocato, che non saremo mai pedagogisti e che tendenzialmente leggere  come si cresce un bambino serve a chi figli non ne ha.

Chi ne ha, è impegnato a capire i propri e non i massimi sistemi.

5) cucinare

Preparare il cibo, cucinare, studiare pasti equilibrati è importante, ma preparare ad ogni pasto un menu a 4 portate dall’antipasto al dessert e tutto bio e tutto con le nostre mani non serve a nulla.
A vostro figlio piace anche la pasta al pesto, magari anche se il pesto è Buitoni o Rana ed è stato comprato al super, soprattutto se le 2 ore che vi ci vogliono per fare la pasta fresca a mano le impiegate per guardarvi un film insieme o farvi il solletico sul divano. Giuro!

6) essere coerenti

La coerenza, specie se portata all’estremo, per me non è una gran dote e coi bambini lo è ancora meno.

Dire no, perché ieri ti ho detto di no non renderà nessuno migliore.
Dire no, perché è giusto che io ti dica di no, anche se ieri in effetti ti avevo detto di sì fa crescere noi come persone e poi loro.
Chiedere scusa se si sbaglia, cambiare idea se si è capito che è la strada giusta, cambiare metodo educativo se quello utilizzato non funziona, mischiare stili educativi, fare quello che si può senza essere ciecamente coerenti è la sola strada giusta.

Avere poche regole di base sicure, pochi no che saranno sempre no e sì che saranno sempre sì, il resto cambia. E vivaddio che cambia!

7) spiegare tutto e senza mentire

Ho sentito genitori voler spiegare il Natale dal punto di vista teologico o storico o ateo o di altre religioni, spiegare la morte con le teorie più assurde, spiegare i no più banali o le scelte più importanti come parlassero a un coetaneo, solo con parole più semplici.

Sicuramente dare spiegazioni è importante, ma devono essere anche a misura di bambino, non credete?

E se una bugia fa vivere una magia, che importanza ha se non è la verità?
Che importanza ha quando la realtà diventa meravigliosa?

8) adeguarsi ai figli sempre e comunque

Chiariamoci: gli adulti siamo noi, siamo noi a doverci adeguare ai ritmi dei figli e alle esigenze dei figli, MA non a qualunque cosa o non saremo più genitori, ma cavalier serventi. Il mondo non si adeguerà mai a nostro figlio, perché è un bambino speciale. E’ speciale per noi, per il mondo è solo uno come tanti.
Se il bambino non ama il seggiolino, le cinture si allacciano lo stesso.
Se il bambino non ama i viaggi in auto, ma il viaggio è necessario o semplicemente vogliamo farlo, si fa.
Se il bambino non ama il gelato, non lo costringeremo a mangiarlo, ma non per questo non dobbiamo fare una passeggiata in gelateria perché il gelato va a noi, no?
Se il bambino va a dormire presto, che ci vada, ma una cena con amici a casa chi ci vieta di farla?

9) annullarsi come essere umano

Tante persone diventano genitori e lì la loro vita finisce.
Stop, tutto cambia.

Sì, vero, tanto cambia, ma noi non moriamo mica, eh.

Se fino a ieri mi piaceva il cinema, non è che col parto ho espulso anche la passione con la placenta, no?
Chi mi vieta di guardarmi un film quando il bambino dorme o di andare al cinema una sera lasciando il piccolo con la nonna?

Chi vieta a noi e ai figli di avere una vita oltre al tempo che passiamo insieme?

10) sacrificarsi

Il sacrificio, soprattutto materno, è assolutamente sopravvalutato.
Non serve a niente, soprattutto ai figli.
Voi desiderate vedere soffrire i vostri genitori o volete vederli felici?

Si fa quello che ci si sente, quello che si può, quello che impegnandoci riusciamo a fare, ma la fustigazione no, non è di questo mondo e, soprattutto, non serve a nessuno.

Diventare grassi, sciatti, più ignoranti, non informarsi più, non vivere più, non viaggiare più, non leggere più non ci rende automaticamente genitori migliori.

Abbiamo l’obbligo di crescere persone complete, sane ed equilibrate.

Non certo di diventare incompleti, insani e psicopatici noi.

 

More from 50sfumaturedimamma

Come debellare i pidocchi resistenti nei bambini

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailVi è mai capitato di trattare i pidocchi e di non...
Read More

4 Comments

  • Weeee quanto materiale su cui riflettere! Scrivere i miei commenti su ogni punto sarebbe prolisso. Si possono sintetizzare in un unico pensiero:fare i genitori è dura, probabilmente lo è sempre stato, ma oggi ancor di più proprio perché alle ansie tipiche e alle paranoie da "genitore vecchio stampo" si sommano pure quelle dovute ai punti sopra elencati e non solo.Essere genitori è bello, bellissimo se si sta bene con se stessi in primis.
    Come sempre, competenti, chiare e dirette.

  • Questi si che sono i "post" che piacciono a me… interessanti in senso oggettivo e che fanno riflettere…
    A me le cinquanta sfumature piacciono perché posso leggere righe come queste…scritte per il gusto di aiutare a migliorare e non perché chi le scrive si sente migliore…
    Grazie!!!

  • Mi serviva proprio, son mamma da 10 anni ma mi sento sempre in difetto, di non fare abbastanza, di lasciarli a loro stessi, di non interagire a sufficienza. So da sempre quanto sia vero quello che avete scritto ma c'ho l'ansia 😓

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.