Biberon e allattamento al seno

Ho avuto diverse difficoltà con l’allattamento al seno, le ho raccontate tante volte e non le ho mai nascoste: per mesi ho dovuto portare avanti con i miei figli un allattamento cosiddetto misto.

Non ho mai capito se il problema fosse mio o se sbagliassi qualcosa, ma è andata così.

Quello che invece ho capito fin da subito è che per me in questa situazione è stato fondamentale per poter andare avanti ad allattare al seno avere dei biberon che non interferissero con l’allattamento.

Solo così ho potuto continuare ad allattare nonostante tutto.

Si dice che che il biberon ostacoli la riuscita di un allattamento al seno.

Beh, non sempre è così.

Nel mio caso, ad esempio, il biberon ha fatto sì che potessi protrarlo e non abbandonarlo come ad un certo punto avrei altrimenti fatto.

So che molte mamme si trovano in questa situazione e hanno la necessità di ricorrere al biberon senza voler per questo smettere di allattare, perché tutte ci teniamo e ne conosciamo l’importanza.


Altre si trovano invece semplicemente a doversi assentare e desiderano che il loro latte venga dato al bambino con un biberon che venga accettato con facilità.

Alcune di noi, ancora, si trovano a dover interrompere l’allattamento  per cause di forza maggiore per un breve periodo o per sempre e non riescono a trovare un biberon che sia il più possibile simile al seno e che piaccia al bambino.

Bene, la risposta a tutte queste esigenze è il biberon Nature Sense di Nuk.
Nuk, marchio tedesco, noto per l’eccezionale qualità e per la continua ricerca di soluzioni innovative che rispondano alle esigenze dei più piccoli, ha pensato a un biberon che si avvicina il più possibile al seno della mamma, cercando di portare a zero le difficoltà di adattamento e di interferenza con l’allattamento al seno che resta sempre la scelta migliore per mamma e bambino.
Questo biberon è Nature Sense, l’ultimo nato in casa Nuk, disponibile nel doppio formato da 150 e da 260 ml.

Ha una tettarella in silicone morbidissimo e di qualità altissima, che termina con un punta opacizzata perché il contatto con la bocca del bambino sia più naturale. La tettarella ha diverse scanalature, perché possa adattarsi alla bocca del bambino e alle sollecitazioni durante la suzione, e presenta diversi fori di numero e diametro diverso a seconda dell’età di riferimento. Posizione e diametro dei fori sono stati studiati perché il latte venga indirizzato sul palato prima che nel cavo, anticipando l’avvio della digestione, facilitandola.
Il biberon, tra le altre cose, ha un cappuccio antiperdita: si possono miscelare acqua e latte in polvere, se lo usate, senza dover utilizzare altro.

Il formato scelto da Nuk è largo, in modo da facilitarne la pulizia: avete presente quanto sia odioso dover pulire biberon stretti e lunghi, no? Ecco, questo si pulisce agevolmente.
E vogliamo parlare della campagna pubblicitaria scelta da Nuk?

Un papà che dà il biberon.
Perché sì, cari papà, potete darlo anche voi, voi che del seno non siete stati dotati, siamo d’accordo, ma di mani e braccia sì:

scoprirete che non solo ne sarete capaci, ma che…

sarà bellissimo! .





Post in collaborazione con NUK
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