La solitudine delle mamme

Il momento in cui si diventa mamme, in cui ci si sdoppia, in cui ci si sente dire “da oggi non sarai più sola” è invece di solito  il momento di maggior solitudine per una donna.

Ti si senti sola in sala parto, anche se è piena di gente, perchè si capisci che spetterà a te  la cura di quell’esserino nuovo di zecca che non ha idea di cosa sia il mondo. E non ti senti in grado.

Ti si senti sola la prima notte a casa, anche se c’è tuo marito con te. Pensi che non ce la farai mai.

Ti senti  perduta il giorno in cui tuo marito rientra al lavoro e ti trovi davvero sola in casa, tu e lui soltanto.

Ti senti sola quando rientri al lavoro, perchè nessuno capisce quanto ti senti dilaniata. O sollevata.

Ti senti sola quando firmi le dimissioni, perchè nessuno capisce la paura che hai di aver sbagliato.

Ti senti sola se non lavori, perchè sei sempre e solo con tuo figlio, e ti sembra insostenibile a volte.

Ti senti sola quando ti danno consigli che sai già non funzioneranno.

Quando ti chiedono se dorme, se mangia, se ride, se parla se cammina, perchè ti senti giudicata.

Ti senti sola quando ti chiedono stupiti se va già al nido: così piccolo? Anche se non lavori? Perchè, lavori di già?

Ti senti sola quando sei triste e non sai nemmeno spiegare perchè. E ti senti un mostro perchè credi che  dovresti essere felice e grata.

Ci vuole tempo, per uscire da questa solitudine.
Per capire che mentre tu piangi, ci sono altre mille mamme che piangono.
Che mentre tu ti senti soffocare, sta succedendo lo stesso a moltissime altre.

Non sei tu sbagliata, prima o poi è capitato a tutte.

Quello che puoi fare è sforzarti di vedere tutta la vita intorno a te.

Se ti senti soffocare, esci: vai in biblioteca, al bar a fare colazione, a fare una passeggiata.
Cerca di coltivare un hobby, scriviti le cose che pensi ti farebbero stare meglio.
Chiedi aiuto, a tua mamma, alla zia, al marito, all’amica senza figli che magari non ti può capire, ma se glielo chiedi ti starà vicino.

Ci sono tanti gruppi virtuali dove trovare conforto, ma la verità è che il conforto più grande te lo darà il sole, l’aria aperta, le due parole che farai con le mamme al parco, che poi saranno 4, poi 8, poi diventeranno un “ti va un caffè?”.

E quando ti sentirai a terra, pensa al momento più difficile che hai passato come mamma: è diverso per ciascuna di noi, per qualcuna sarà il parto, per altre il rientro a casa, la prima febbre, per altre ancora è stato un ricovero, una malattia, una separazione.

Non importa quale sia per te, pensa a quel momento: è passato, no?

Pensavi non saresti sopravvisuta ai pianti serali, invece sei qui.
Pensavi non saresti sopravvissuta alle notti insonni, invece sì.

Ora ti sembra troppo faticoso stare tutto il giorno con due bambini annoiati, che litigano, che urlano?
Ce la farai, come hai sempre fatto.

Respira, pensa che è solo una fase della tua e della loro vita e cerca una soluzione.
Prova.
Stai stai a casa perchè uscire con due ti pare ingestibile?
Prova a cambiare: magari ti accorgi che invece in piscina, o al parco, o in ludoteca, sono angeli.
O magari è il contrario, ti ostini a cercare di fare mille cose quando staresti tutti pèiù sereni un po’ in casa.

Sai qual è il bello?
Che mentre le provi tutte, questa fase che ti abbatte tanto sarà già passata.

Ce ne saranno altre, ma ogni volta sarà più facile, perchè ogni fatica ti renderà più forte.

E chissà, con un po’ di fortuna strada facendo troverai degne compagne di viaggio che renderanno più leggeri anche i momenti più duri.

 

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9 Comments

  • Quanta verità..io a breve ricomincio
    ..con il secondo..è ho già paura…ma nessuno capisce..nemmeno la mamma, il marito e le amiche…voi almeno si…grazie…

  • Un post pieno di verità… È sempre un sollievo sapere che non si è sole in questo lungo percorso ma è la vita, una meravigliosa vita che forse non mi ha dato tutto ma mi ha dato tanto!
    Cinzia

  • Che bel post, quante verità. Ricordo ancora le sere e le notti da sola in preda al panico e alla disperazione, perché mio marito faceva i turni e arrivava la mattina. Ora mi viene quasi da sorridere, ma all'epoca stavo malissimo. E' durata poco però, perché per fortuna avevo intorno a me tante persone fantastiche che mi hanno aiutata. Anche le mie amiche senza figli che si sono alternate per darmi una mano. La serata che ricordo con più piacere è stata quella in cui si sono presentate a casa mia con un kit per la french manicure e hanno improvvisato una seduta dall'estetista casalinga!

  • Bellissimo post
    Mi ha fatt piangere…..Io ho un bimbo di tre si è una ragazzina di 11 anni mezzo….ci sono dentro eccome ….la mia solitudine o meglio una delle tante mie solitudini è il non sentirmi realizzata lavorativamente parlando…..Non ho mai saputo cosa fare da grande……

  • Quante sante parole, a 14 mesi dalla nascita di mio figlio posso dire di essermi trovata di tutti i casi ma il modo più bello per superare quei momenti è guardare mio figlio, io lo guardo negli occhi e capisco che del resto non mi importa niente..per me c'è lui e basta..e questo mi riempie il cuore

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