Mia suocera è la nonna dei miei figli

Raramente ho sentito parlar bene delle suocere. Dalle nuore come dai generi: troppo invadenti, troppo criticone, hanno anche la colpa di aver cresciuto il figlio o la figlia in quel modo lì, pieno di difetti. 
Eppure io mia suocera non la odio. Nemmeno voi, vero? 
Quando l’ho conosciuta avevo appena conosciuto suo figlio, undici anni fa. Ho capito subito che eravamo come il giorno e la notte, il bianco ed il nero, il caldo ed il freddo, dove io ero il caldo delle fiamme dell’inferno e lei il freddo delle celle di clausura. 
Lei devota alla famiglia, dipendente dal marito, pacata e… maniaca, posso dirlo?, dell’ordine e della pulizia. 
Io ero appena sbarcata a Milano in casa di uno sconosciuto dopo aver lasciato il mio allora fidanzato (nemmeno il primo), con in testa mille idee tranne quella di pulire e tenere in ordine. Mi alzavo a mezzogiorno. 
Ricordo che proprio all’inizio partimmo per qualche giorno in Toscana e, al nostro ritorno, avevo trovato la biancheria lavata e stirata, comprese le mie mutande. 
Ricordo che quando non c’eravamo ci metteva il salame in frigo, e io non mangio salame. 
Ricordo che una volta mi ha detto che dovevo appendere i panni lavati in maniera ordinata, per fare meno fatica dopo a ritirarli. 
Ricordo molte altre cose che mi facevano imbestialire, anche se ripensandoci oggi non capisco mica perché. 
Poi ci siamo trasferiti all’estero, abbiamo avuto due bambine, mio suocero è mancato quando la seconda ancora non camminava. Ha iniziato a farlo nove giorni dopo, lo ricorderò per sempre. 
E io non ho più praticamente visto mia suocera. Mio marito, pochi mesi dopo, è partito per il Pakistan, e in quei due anni sola ho ricevuto sì e no tre telefonate, in cui mi si diceva che mio marito aveva sbagliato, che poverina da sola chissà come facevo, che mi si pensava tanto e via dicendo.
E io pensavo: ma proporsi per darmi una mano, no? 
Poi è arrivato qualcuno più maturo di me, e questo qualcuno non poteva che essere la mia, di mamma, che mi ha fatto riflettere su tante cose. 
Primo, che mia suocera non è me.
Secondo, che è figlia di un’altra epoca. 
Terzo, che è anziana, e quasi sola. 
Quarto, che avrei dovuto leggere in chiave diversa certi suoi atteggiamenti, come il fatto di non proporsi: e se non avesse voluto disturbare?
E così ho iniziato ad accettarla. Per quello che è, senza alcuna nota negativa. Una donna che mi vuole bene, che vuole bene alle mie figlie, ma che è abituata a vivere la sua vita calma e tranquilla, madre di due figli maschi (e sì, dai, le suocere sono sempre meno coinvolte rispetto alle mamme delle mamme), che ti dice come stendere le cose solo per darti un consiglio, non per criticarti. Che a volte siamo semplicemente noi, che ci sentiamo criticate qualsiasi cosa ci venga detta.
E così ho iniziato a stendere come mi ha insegnato. E mi sono accorta che aveva ragione.
Ho iniziato a chiederle e a proporle, quando so che c’è margine per farlo. 
Ricordo a suo figlio di chiamarla, perché sono mamma, come lei. 
Mi sono auto-invitata a casa sua quando ero a Milano, a dormire e mangiare, nonostante abiti fuori città in un posto dimenticato dal mondo, ma sapevo che l’avrei fatta felice. Mi sono rifatta il letto mentre lei stava lì a guardarmi, certa di non farlo come l’avrebbe fatto lei. 
La sentivo dietro di me, mentre mi osservava, ma non me la sono presa. Ho cercato di fare del mio meglio, fregandomene del fatto che probabilmente l’avrebbe disfatto e rifatto appena fossi uscita. Non importa, non è un problema mio, dovrei forse prendermela? 
Ho capito che mia suocera è la madre di mio marito e la nonna delle mie figlie. Ho chiesto alle bambine di fare un disegno per lei, Penelope ha disegnato la nostra famiglia scrivendo “per la nonna Marisa da Penny”. Quando andiamo in Italia cerco sempre di fare in modo che la vedano. 
Ed è ciò che di più lontano possa somigliare a me, a me testa calda, a me indipendente, a me che se mi proponi il tuo aiuto ti ringhio, a me che non ho bisogno di niente e nessuno eppure ho tutto e tutti intorno a me. 
Ma ho capito semplicemente che non devo per forza sottostare ad un cliché. Non devo per forza dire che mia suocera è una rompipalle fissata con la pulizia. 
Ed è anche vero che viviamo lontane, questo ve lo concedo.
Ma siete sicure, voi che date la roba da stirare alla suocera, che le affidate i figli, spesso pure il marito, che preferireste averla lontana? Sicure sicure? 
Parlavo con una super donna che è da poco diventata nonna. Lei ha sempre aiutato tutto e tutti, è meravigliosa, ed ora al figlio e alla nuora fa tutto: molla quello che sta facendo se la chiamano, prepara loro da mangiare senza che lo chiedano, compra quello che c’è da comprare, stira quello che c’è da stirare.
Eppure… invadente? Esagerata? Cosa direste, se fosse la vostra, di suocera? Che sa fare tutto, e pure bene, e lo fa senza che le venga chiesto? 
Io direi che siete fortunate. Ma parecchio.
Dipende tutto dalla prospettiva, davvero. Proviamo a cambiarla, ogni tanto.

Giorni fa una di voi ha scritto che ormai si fa fatica ad accettare il fatto che esistono compromessi al proprio ego se si vuole stare in relazione con gli altri e che, non essendo tutti uguali, il compromesso è qualcosa di sano. Beh, mi sembra una bellissima riflessione: perché in fondo, siamo convinte di essere così brave, noi?

Io per nulla, nemmeno come nuora.

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46 Comments

  • mah, magari quando ti senti dire da lei dopo 8 anni di matrimonio "dovresti ringraziare che non ti facciamo pesare che non avete ancora avuto figli" forse forse di rifletterci su me ne sbatto altamente….ps poi ho avuto due gemelli eh, il mio "dovere" anche se in ritardo l'ho fatto…

  • Che poi, mi immagino tutte queste suocere terribili, qualche anno fa, nelle vesti di nuore tristi e arrabbiate vittime di suocere terribili. Questo per dire che anche noi mamme diventeremo suocere, pensiamoci. Forse con un po' di impegno possiamo davvero cambiare prospettiva e magari, un giorno, invertire anche la rotta: essere nuore contente, tolleranti e comprensive, per trasformarsi poi in suocere contente, tolleranti e comprensive, no?

    • Eh no invece è il contrario, mia suocera è sempre stata portata in palmo di mano dai suoi suoceri di estrazione contadina mentre lei veniva da una famiglia agiata… poi sono venuti a mancare presto quindi è stata da quasi subito la matrona indiscussa del maniero. Il mio pensiero è molto semplice, raccogli quel che semini, lei ha seminato disprezzo e zizzania quindi da me, per sua fortuna, raccoglie solo indifferenza. Conosco donne che per un decimo di quel che ho sopportato da lei i figli manco glieli mostrebbero in foto altrochè feste santificate e compleanni. Io, per quel che merita, sono ampiamente tollerante e comprensiva, che se lei lo fosse stata almeno per metà adesso non saremmo in queste condizioni.

    • Non so, io di arpie non ne ho mai conosciute, ho avuto altre "suocere", perché ho avuto tre storie di alcuni anni prima di mio marito e non mi sono mai trovata in difficoltà, anche se per dire la prima non era certo un mostro di simpatia, anzi, ed era pure scorretta e bugiarda. Però boh, ora che ho figli io penso solo che si tratta della loro nonna, non della mia nemica. Che me ne frega di cosa pensa di me?

  • Ciao Anya sono Flora. Posso dirti che in certi passaggi ho riso molto? E tu immaginerai perché… Poi ho iniziato a riflettere x' è un tema spinoso x me: mia suocera è quella che in 4 anni avrà giocato con mio figlio 4 volte, che non si è mai offerta di aiutarci, che (suo parole) ha già cresciuto 3 nipoti (i figli di mia cognata).. Ho sprecato rabbia e lacrime, finché da qualche mese ho capito quello che scrivi e ho provato ad apprezzare i lati positivi. Su tutti, il fatto che mio figlio le corre incontro ogni volta che la vede e va a 'rubarsi' tutte le coccole possibili.

    • Ahahah Flora, che ridere <3 Capirai sicuramente come posso essermi sentita e perché ora sono una maga dell'ordine (anche perché con quello che ho sposato avrei avuto vita molto difficile 😀 ). Sono felice però che anche tu abbia trovato il tuo equilibrio. Credo che l'errore che facciamo tutte sia prenderla sul personale, sempre, invece di capire che l'unica relazione che conta è quella tra i bambini e le nonne, noi siamo solo spettatrici, per una volta.

  • "madre di due figli maschi, e si dai le mamme delle mamme sono più conivolte" la differenza non è se hai generato un maschio o una femmina, ma se sei stronza o no… A.

  • Ho letto questo post rivedendomici moltissimo. La verità sostanziale è che siamo due esseri umani diversi inseriti in due ruoli controversi da quando esiste l'umanità ��.
    Anche io sto lavorando molto sul cambiare prospettiva nei suoi confronti. Soprattutto da quando sono mamma e vedo con una tenerezza infinita quanto suo nipote l'adora. Certo, la lontananza "aiuta", ma come aiuta in tutti i rapporti borderline.
    Ottimo punto di vista il tuo. ��

    • Ma io per quello faccio di tutto perché mio marito si ricordi di chiamarla, l'ho anche incoraggiato a farle una sorpresa qualche mese fa sbarcandole all'improvviso in casa, e quando le bimbe sono da mia mamma cerco sempre di organizzare perché lei possa andare e stare con loro (vivono a 300km di distanza, lei e mie mamma). Non siamo noi le protagoniste, ce ne dimentichiamo 🙂

  • le tue riflessioni sono molto mature e significative di una persona attenta e sensibile. ma detto questo, non è facile. noi ci portiamo comunque dei retaggi di vita e di esperienza che spesso trasponiamo nel rapporto con gli altri. figuriamoci nel rapporto con la suocera. la mia è abbastanza lontano, la vediamo poco e per certi versi andrei più d'accordo con lei che con mia madre. eppure ci sono certe cose che non tollero e non riesco a vedere sotto altre prospettive

    • È vero, infatti, non è facile. Un po' perché si tratta di un'altra donna che si inserisce nei nostri equilibri, mette bocca su come cresciamo i nostri figli (ricordo quando mia suocera chiedeva quando avremmo tolto il pannolino a Penelope, aveva solo 18 mesi… non ti dico io 😀 ), un po' perché è la madre di nostro marito/compagno è un po' di gelosia reciproca c'è sempre, o almeno spesso, e quando c'è mina veramente i rapporti. Un po' sono le nostre insicurezze a parlare: a me dava tanto fastidio che mi dicesse cosa fare perché… aveva ragione. Ora non mi dice più niente, ma forse sono anche io che non "sento" più proprio perché la guardo diversamente (e invece di una critica leggo un consiglio, magari).

  • Io condivido tutto quel che dici. ma purtroppo per me non è facile. perché lei per prima mi considera come una nemica. colei che le ha portato via il figlio ( che poi viviamo al piano di sopra ma tant'è ) . mia suocera è maschilista sessista tutte le donne me compresa siamo delle incapaci. le mie figlie poverette ad avere questa madre. sto male? posso schiattare. ..sta tanto male lei! stanno male le mie bambine ed ho bisogno di aiuto ? lei da me non viene ( deve fare una rampa di scala ) se voglio gliele mando giù. ….e c ho provato eh in tutti i modi …a prendermi i torti …a ricominciare tutto da capo perché è la nonna di Chiara e Greta e la mamma di mio marito. ma non ce n'è per nessuno …le sue ossessioni vengono prima …..purtroppo anche prima delle sue nipoti.

    • È vero che ci sono donne piaga, che sono state mogli piaga, che sono amiche piaga, sorelle piaga, probabilmente figlie piaga. Ma che possiamo farci? Niente. Inutile farsi il sangue amaro, vanno accettate proprio perché sono le nonne dei nostri figli (tranne casi fuori da ogni logica, eh). È come in una separazione: se uno dei due genitori fa lo stronzo, l'altro non deve fare l'errore di parlarne male ai figli o mettere i bastoni tra le ruote, perché chi ci rimette sono sempre i figli, mica i genitori…

  • Anche io mi rivedo molto … sono in una città "straniera" (non quanto Anya), con i miei disponibili ma "lontani" … Ad oggi non riesco a vivere il rapporto con mia suocera in modo "sereno" ci sono tante cose che a pelle non sopporto, i suoi tempi dilatati, la sua impossibilità ad allontanarsi da casa (non ha patente, motorino, neanche la bicicletta), la completa abnegazione per il marito e poi i figli … non so molto di lei da giovane, ma ha smesso di lavorare quando è nato il primo figlio e non ha più ripreso … ed è il contrario di me, per come mi vedo: ho la patente anche per la moto, sono sempre in giro, sempre di corsa, non riesco a fare tutto in casa (e lei mi chiede perchè), lavoro 9 ore al giorno (ecco perchè) … a volte il mio compagno mi rinfaccia che non sono come lei: e meno male! dico io … non riesco ad essere così sottomessa a mio marito, e spesso non riesco a stare da loro a pomeriggi interi nel week end, con lui che la rimprovera e lei che gli da ragione e lo serve mentre sfaccenda. E altra cosa che mi urta è il doverle sempre portare io il bimbo. Non abiterebbe neanche lontanissimo da casa mia, se avesse una bici in 10 min andrebbe e tornerebbe, a piedi in 15/20… ma non ce la fa, è lontano … quindi cerca scuole vicino a lei, comode per lei (che importa se a me per portarlo ci vuole 1h in più?)…
    Ma. siamo arrivati al MA. ho bisogno di lei. per il mio bambino, perchè è la sua nonna, perchè mi "sostituisce" quando non ci sono, me lo va a prendere a scuola e me lo fa trovare pronto quando sgommando arrivo a prenderlo. Mi prepara a volte qualcosa per cena da portare a casa, o ci fa cenare li. Mi lava e smacchia i vestiti del bimbo quando esce da scuola e stira le camicie di suo figlio (che io non sono capace) … Ad oggi questa è la mia razionalizzazione della situazione, magari crescendo riuscirò anche a vederla in modo diverso …

    • Sono felice di non essere la sola. Anche mio marito dice che IO devo lavorare, che IO non tengo abbastanza in ordine, invece sua mamma… Non toccare sua mamma, che neppure lei ha la patente, neppure lei ha mai fatto un passo senza il marito, pure lei ha smesso di lavorare quando ha avuto il primo figlio. Però ecco, se non devo giudicare le altre mamme, quelle che non lavorano, quelle che dipendono dal marito, perché sono SCELTE, perché dovrei farlo con mia suocera che ha ben 79 anni? È una donna buona, ha cresciuto due figli autonomi e generosi, perché dovrei mettermi contro di lei solo perché stira meglio di me o quando cucina non fa il bordello che faccio io? Ormai quando vado a casa sua mi prende una gran voglia di rimettere in ordine la mia, mentre le prime volte mi metteva ansia 🙂 E anche lei, quando ha potuto, ci ha aiutato. Coi suoi limiti, le sue possibilità, i suoi tempi, ma l'ha fatto e quindi questo mi basta per ringraziarla. Avere a che fare con un'altra donna nella propria famiglia non è facile, ma bisogna farlo in maniera serena, se si tratta della nonna dei nostri figli 🙂 Almeno, questo penso io!

  • Sono d'accordo con le tue riflessioni ma non è così facile. Con mia suocera ho un buon rapporto ma non mi stanno bene diverse cose.. più negli atteggiamenti.. Però me le tengo per me. La mia lavora ..con i bambini mi aiuta principalmente in estate e quando andiamo lì torno a casa con qualcosa di pronto da mangiare. È una brava donna e il problema sono solo i suoi interventi un po' invadenti.. Però ammetto che io sono abituata (male) a non condividere emozioni o problemi e a non aver la famiglia intorno. Dopo la riflessione nata da questo post sono arrivata a dedurre che il problema sono io. Non lei. Sono fatta male io.

  • Bellissimo il tuo articolo… Io mi ritrovo in molti punti! Ho conosciuto mia suocera nel 2004 e ho fatto fatica a stabilire un rapporto civile con lei ma finalmente nel 2008 ci sono riuscita, entrambe ci abbiamo messo del nostro per far funzionare il ns rapporto, tanto da arrivare a vedere più lei che la mia stessa madre (mi auto invitavo a pranzo, se ero in zona mi fermavo a prendere un caffè, anche se nn era il giorno che teneva le bimbe gliele portavo… L'accompagnavo a fare shopping, vacanze insieme, ect). Poi un bel dì arriva mio marito a casa inbufalito perché sua madre gli aveva detto che io avevo detto che nn volevo farle vedere i bambini, nel frattempo era nato anche il terzo! Me lo ricordo come ieri quel giorno mi è crollato il mondo, ero stata accusata di una cosa che non avevo detto, ne pensato, ne fatto… Caduta dal pero è spiaccicata a terra! Le ho telefonato, dopo aver sbollito, e detto quello che pensavo, chiedendole più volte cosa avesse scaturito in lei una accusa così nei miei riguardi e che il mio rapporto con suo figlio si era inclinato… E lei mi disse "ora non è momento ne parleremo!" Oggi a distanza di due anni dall'accaduto non ho ancora sentito parola al riguardo. Io e mio marito siamo riusciti a ristabilire il nostro rapporto e lui a capire tante cose di sua madre.
    I miei figli continuano a vedere la loro nonna perché è giusto così. I miei bimbi hanno bisogno della loro nonna hanno un bellissimo rapporto con lei e voglio che lo continuino ad avere. Lo faccio per i miei figli ma se fosse per lei, dopo quello che ha fatto, non li avrebbe veramente più visti! Io da quell'episodio non mi sono fatta più vedere, basta pranzi, basta shopping, basta caffè… Vado solo a riunioni formali Natale, Pasqua, o qualche invito che lei fa, ed a prendere i miei figli quando sono da lei… Pertanto quella fatica a stabilire un rapporto civile con lei e svanita nel nulla… Ed io ci ho pure sofferto tanto perché la consideravo come una mamma! Ho imparato tante cose da lei che ancora oggi applico nella mia quotidianità, ma purtroppo il male che mi ha fatto è stato tanto ma chiudo un occhio per i mie figli perché hanno bisogno della loro nonna.

    • Certi comportamenti della gente non li capirò mai, ci sono un sacco di persone che si offendono per non si sa che e che tolgono il saluto a fratelli e sorelle… Vai a sapere tu… Comunque fai bene a chiudere un occhio, magari un giorno saprà ricredersi (o dirvi come mai si è comportata così).

  • Bellissimo il tuo articolo… Io mi ritrovo in molti punti! Ho conosciuto mia suocera nel 2004 e ho fatto fatica a stabilire un rapporto civile con lei ma finalmente nel 2008 ci sono riuscita, entrambe ci abbiamo messo del nostro per far funzionare il ns rapporto, tanto da arrivare a vedere più lei che la mia stessa madre (mi auto invitavo a pranzo, se ero in zona mi fermavo a prendere un caffè, anche se nn era il giorno che teneva le bimbe gliele portavo… L'accompagnavo a fare shopping, vacanze insieme, ect). Poi un bel dì arriva mio marito a casa inbufalito perché sua madre gli aveva detto che io avevo detto che nn volevo farle vedere i bambini, nel frattempo era nato anche il terzo! Me lo ricordo come ieri quel giorno mi è crollato il mondo, ero stata accusata di una cosa che non avevo detto, ne pensato, ne fatto… Caduta dal pero è spiaccicata a terra! Le ho telefonato, dopo aver sbollito, e detto quello che pensavo, chiedendole più volte cosa avesse scaturito in lei una accusa così nei miei riguardi e che il mio rapporto con suo figlio si era inclinato… E lei mi disse "ora non è momento ne parleremo!" Oggi a distanza di due anni dall'accaduto non ho ancora sentito parola al riguardo. Io e mio marito siamo riusciti a ristabilire il nostro rapporto e lui a capire tante cose di sua madre.
    I miei figli continuano a vedere la loro nonna perché è giusto così. I miei bimbi hanno bisogno della loro nonna hanno un bellissimo rapporto con lei e voglio che lo continuino ad avere. Lo faccio per i miei figli ma se fosse per lei, dopo quello che ha fatto, non li avrebbe veramente più visti! Io da quell'episodio non mi sono fatta più vedere, basta pranzi, basta shopping, basta caffè… Vado solo a riunioni formali Natale, Pasqua, o qualche invito che lei fa, ed a prendere i miei figli quando sono da lei… Pertanto quella fatica a stabilire un rapporto civile con lei e svanita nel nulla… Ed io ci ho pure sofferto tanto perché la consideravo come una mamma! Ho imparato tante cose da lei che ancora oggi applico nella mia quotidianità, ma purtroppo il male che mi ha fatto è stato tanto ma chiudo un occhio per i mie figli perché hanno bisogno della loro nonna.

  • Oh dunque, questione spinosa.
    Il tuo post non fa una grinza Anya e, in linea di massima, mi trovi anche d'accordo. Il distinguo si crea però necessariamente quando la suocera è a debita distanza, le cose sono molto più facili, inclusa la tolleranza e la comprensione. Quando però con la suocera ci convivi, o quasi, le cose cambiano. Noi abitiamo nella stessa casa, che al tempo dell'inizio di convivenza è stata opportunamente divisa in due parti per garantire la giusta privacy per entrambi.
    Premesso dal primo giorno quali fossero i paletti, dal giorno dopo sono tutti stati infranti. Abbiamo già avuto uno scontro diretto dopo la nascita del primo figlio, dove lei ha tirato fuori tutta la cattiveria che aveva dentro nei miei confronti e io sono risultata il capro espiatorio.
    Considera che io, non essendo mai a casa (esco alle 7.30 e torno alle 18 circa), non metto bocca in niente di quello che fa lei, abbiamo una casa grande con ampio verde, di cui lei è padrona perché le piace e ha tempo da vendere. E' anziana e anche lei non si muove di casa perché non ha la patente ecc… oltre che avere mille acciacchi. Ciononostante, è la classica donna di potere, deve avere il controllo su tutto. Un esempio? Prepariamo la piscina per i piccoli e lei viene lì solo per metterci la mano dentro e giudicare se l'acqua è troppo fredda (e per lei lo è sempre). Qualsiasi cosa faccia io non va mai bene e quando si ammalano i figli è sempre e comunque colpa mia. Ha imparato a farmi le frecciate lontano dalle orecchie di suo figlio, in modo tale da non avere scontri con lui, è furba. La sento spesso, mio malgrado, parlare male di me alle altre persone, perché dentro casa si sente tutto quando si parla, anche con le porte chiuse. Ultimo affronto fresco fresco di due giorni fa: abitiamo in campagna, abbiamo delle lepri selvatiche che si sono piazzate da qualche mese nel nostro giardino e hanno figliato una seconda volta. Questi ultimi 4 leprotti avranno 15-20 gg, la tana questa volta è vicino a casa e ben visibile anche dalla nostra finestra, i bimbi si divertono un sacco a guardarli e aspettarli. Lei li odia. Ha aspettato che andassimo al lavoro l'altro giorno per cercare di annegarli buttando un secchio d'acqua dentro e ricoprendo la buca. Per fortuna l'acqua era poca rispetto alla tana e il secco ha contribuito a farla subito assorbire. Poi la sera quando ho visto il danno ho subito riaperto la tana e loro sono usciti, vivi per fortuna. Mi dispiace ma la tolleranza in questo caso è andata a farsi benedire, insieme alla comprensione e al porgi l'altra guancia. L'ho affrontata e, pur non mancandole di rispetto, le ho detto di vergognarsi per il gesto, per la mancanza di rispetto nei nostri confronti e nei confronti dei suoi nipoti. Aveva già minacciato di farli sparire e le avevamo già detto di lasciarli stare. E questo è solo un esempio di un fatto recente, potrei dartene altri.
    Per questo ti dico che hai perfettamente ragione parlando in generale, giustissimo tenere conto che lei è la madre del nostro compagno/marito e la nonna dei nostri figli, ma questo non giustifica la mancanza di rispetto e la voluta ricerca del contrasto.

    • Sai Carla, a parte il comportamento scorretto di tua suocera, il problema credo sia alla base: decidere di andare a vivere con lei. Io credo che quando si fanno scelte di un certo tipo poi si debbano accettarne anche le conseguenze, nei limiti ovviamente del sopportabile. Io i primi anni ce l'avevo a 5' da casa, ma patti chiari e amicizia lunga: dopo che è venuta a pulire e lavare quando noi non c'eravamo, ho cazziato il mio allora fidanzato e detto chiaramente a lei che non doveva permettersi più. Certo, trovare tutto pulito e lavato era comodo, però… ho preferito così. Se l'avessi lasciata fare, avrei dovuto accettare anche l'invadenza. Con questo non voglio criticare assolutamente la tua scelta perché non conosco la tua storia, ma è la prima cosa che mi viene da pensare. E tua suocera comunque è un po' un mostro :/

    • Purtroppo nel nostro caso la scelta è stata "obbligata" per questioni economiche, visto che la casa è di proprietà del mio compagno (della sua famiglia in origine), dopo la spartizione con i fratelli, e quindi restava in carico anche lei. L'alternativa era accollarsi un mutuo per una nuova casa quando ce n'era già una disponibile e senza costi, in un momento in cui il mio compagno era in precariato/disoccupato.
      L'avevo sempre detto che mai avrei potuto convivere con una suocera, ma alle volte la vita ti mette di fronte a delle scelte obbligate appunto.

    • Infatti Carla, come ti dicevo, non conosco la tua storia ma mi viene di dire così. Io credo che una volta fatta una scelta, per necessità o altro, sia meglio imparare a conviverci con più serenità possibile. Non sempre è facile, ma ci possiamo provare. E credo che nella relazione con la suocera molto lo faccia anche il figlio 😉

  • Ciao. Io non credo di provare odio, anzi molte volte mi sono trovata in empatia con lei, è una brava signora per cui non mi sento di darle contro in modo razionale. Tuttavia le diversità di cultura sociale e scolastica e anche questo atteggiamento così pronto al sacrificio che sfiora l'immolazione IO non li sopporto in lei e visto che viviamo nello stesso paese mi ritrovo spesso nervosa per la sua presenza e invadenza. Concordo comunque che probabilmente è un problema tutto mio, di come siamo sicure di noi stesse.
    Io ho comunque un problema simile anche con mia madre, che è invadente in maniera diversa, e ci discuto molto più spesso che con mia suocera perché il nostro rapporto è più schietto, ma in questo caso mio marito soffre di un problema simile con sua suocera.
    per farla breve insomma penso che difficilmente riusciremo a considerare le suocere delle alleate complete…a parte i casi di malsopportazione reale
    Barbara

  • Mia suocera non mi piace.
    Pochissimi i rapporti prima della nascita di Alice. Non mi ha mai invitato a mangiare da lei in dieci anni. In definitiva, sono venuti più spesso loro da noi che noi da loro. Ed è riuscita a presentarsi a casa alle 14 per il pranzo di Natale.
    Nessun aiuto durante gli estenuanti lavori di ristrutturazione della casa, né per il matrimonio. Né economico né di altro tipo.
    Mi conosce da dieci anni ma non sa quanti anni ho o che lavoro faccio. Però mi chiama "amore".
    Adesso è una nonna adorabile a distanza. Vedono Alice circa una volta al mese, quando sono in zona, anche se abitiamo a soli 15 minuti di distanza e loro sono entrambi pensionati.
    Non si sono mai offerti di tenerla in due anni; neppure quando mia madre faceva le notti in ospedale a mia nonna e tenere la bambina durante il giorno era davvero massacrante.
    Non le hanno mai fatto un regalo. Solo dei soldi a Natale e per il compleanno, e ovviamente alla bambina non importa.
    In questi due anni non sono mancate le frecciatine. Quando ero incinta e durante i primi mesi della bimba, la chiamava "la mia bambina" anche se le avevo detto che mi dava fastidio; e una volta è arrivata a dirmi che la bimba è al 50% dei genitori e al 25% dei nonni (e cos'è un pollo?!). Quando i primi mesi Alice non dormiva per niente e le avevo chiesto di venire a farle visita dopo le 17 così da poter riposare un po' anch'io (allora venivano un giorno sì e uno no), me lo rinfacciava ogni volta (anche se poi non si presentavano prima delle 19). Una volta mi ha detto "Anzi parla e cammina, anche se nessuno le sta dietro"; e io sto con Alice 18 ore e mezzo al giorno e tutto il giorno nei week-end (ho un part time e mia madre la tiene solo quando lavoro).
    All'inizio ci facevo bile, tanta; adesso lascio perdere e cerco di infischiarmene. Cerchiamo di vederli il meno possibile; mio marito gestisce i rapporti.
    Mi spiace solo che si stiano perdendo la crescita della loro unica nipote. Ma è un problema loro.

  • In linea generale sono d'accordo … I nonni sono i nonni, sono preziosi per i bambini: io ho dei ricordi fantastici dei miei nonni. I nonni sono tutti uguali per me, non ci sono i nonni di serie A o B. Tuttavia i nonni sono devono restare nonni, non vice genitori …. Anche se aiutano coi bambini. Io mi ritengo fortunata ad avere l'aiuto dei nonni quando serve, ma no, non gradisco quando le nonne fanno le cose senza chiedere, preferisco arrangiarmi da sola anche se non sono perfetta … Non gradisco che mi si sottraggano gli indumenti da lavare e stirare se dico di no, che mi si infili cibo nel frigo se non voglio, ecc. La vivo come un'invasione. Sarò str….ana!

  • Io non odio mia suocera, perché è un sentimento che non mi appartiene ma lei è davvero troppo ma troppo invadente! La rispetto perché è la madre di mio marito e la nonna di mio figlio ma mi dispiace non riesco ad accettare il suo venire a qualunque ora, quasi ogni giorno e senza avvertire, il dirmi CONTINUAMENTE come devo crescere mio figlio (cosa che fa dal suo primo giorno di vita), il pretendere che, se manchiamo per due giorni (DUE!!!!) passiamo da loro anche se è sera tardi e siamo a pezzi perché lei deve vedere il nipote (ma non ci passiamo onestamente perché non mi pare che sia il caso)…e potrei continuare all'infinito. E mi dispiace che sia così perché potrebbe benissimo essere un valido aiuto soprattutto avendo la mia mamma lontana ed essendo al 7° mese di gravidanza…

    • Ecco, non fare quello che non vuoi fare, punto. Non aprirle, non farti trovare in casa, e se ti dice che sei cattiva dille che non lo fai mica apposta, ma ci sta che venendo ogni tre per due ogni tanto non ti trovi… farebbe quindi meglio a chiamare, così non fa un viaggio a vuoto 🙂

  • Io purtroppo sono arrivata al punto di odiarla per tutta la cattiveria che mi ha riversato addosso…e se un giorno i miei figli dovessero chiedermi perché i rapporti con mia suocera sono così freddi dirò loro che non ho potuto fare altro che allontanare la donna che ha augurato la morte alla loro mamma…

  • Si…pensare che sono stata io quella considerata pazza da marito e miei genitori…fino a quando non si sono resi conto anche loro seppur parzialmente! E mi viene ancora detto di "non farci caso e di non darle troppo peso perché ha comunque 80 anni…" certo sarà pure anziana ma questo non l'autorizza ad essere una tale vipera. Ora sono in attesa del secondo bimbo e ho già il terrore per quello che mi aspetta..perche' ho tutta la mia famiglia d'origine lontana ma i suoceri fin troppo vicini che già avanzano pretese e progetti. Mio papà mi rassicura dicendo che lui sarà presente il più possibile (mia mamma lavora ancora) ma io ho comunque paura!! Mio marito?? Mi sta vicino…dice che interverrà lui qualora i suoi fossero invadenti ma purtroppo è un uomo troppo buono e troppo educato.
    Scusate il papiro…ma avevo bisogno di dirlo a qualcuno.
    Annina

  • Ho letto solo ora questo post. ho capito ormai da un po' che tutti i problemi che ho avuto con mia suocera dopo il primo parto… erano solo dovuti alla mia depressione post parto, non diagnosticata (e quindi non curata) fino a quasi il primo compleanno della mia bimba. Non riesco a pensare a quel periodo, ho trattato male tutti ma mia suocera peggio di tutti gli altri. Mi sembrava che volesse solo criticare e lamentarsi, invece ero io. Per fortuna dopo il secondo parto non ci sono ricaduta, ma ogni tanto, nelle giornate no, mi ritrovo intrappolata nei percorsi mentali che però ormai so riconoscere e correggere. Povera donna, a modo suo voleva solo essere di aiuto e volermi bene.

  • Io mia suocera la trovo invadente e vorrei fosse lontana.Non ho figli,ma non ne ho anche perché lei è già invadente così.Anche lei è il tipo che stira anche le mutande e ti insegna come fare le cose.Il problema vero però è mio marito che per avere la casa pulita alla perfezione non mi.paga una signora o mi aiuta lui ma la fa entrare appena esco.Quando rientro a volte me la ritrovo lì.Ricordo che un giorno piangevo per una cosa di lavoro e ho dovuto nascondermi con l'auto per piangere in pace anziché farlo nella vasca da bagno ascoltando roba catartica.E' stata al mare tre mesi e mi.sembrava di sognare.Il cane che abbiamo lei lo.tratta come un nipote e se lo.passeggia ogni giorno.Ormai è un diritto.Mio suocero una mattina alle 8 era a tagliarci.il prato…senza avvisare.A volte penso che con un uomo orfano sarei già madre.

    • Anche io ho pensato più volte se fosse il caso di fare figli considerando L'invadenza dei suoceri. Alla fine l'ho fatto (e ora ne aspetto un altro) perché era un mio desiderio e non mi sarei fatta condizionare la vita da loro. Ho messo dei paletti altissimi e la situazione è migliorata, devo dire che sono dei bravissimi nonni e tra noi abbiamo un rapporto piuttosto superficiale che a me sta benissimo, ho dovuto lottare ma ne è valsa la pena. Auguri! Ps: mi ritrovo molto nella scena del piangere in macchina, ahimè

  • quando dopo averla "difesa" per 16 scopri le tante troppe bugie dette da lei, e la sua invidia verso la tua famiglia, addirittura verso una nonna morta da 17 anni.. no non ho molto da riflettere è cattiva.

  • Sono bellissime parole. E credo di provare un po' di invidia… perché se l'unico difetto di tua suocera è quello di dirti come stendere meglio,allora sei fortunata. Solo che per alcune la situazione è diametralmente opposta: mia suocera non ha ancora 50 anni,sana, felice (credo) e lavoratrice instancabile…ma poi è diventata nonna di mia figlia… ed è diventata strana, con comportamenti malati (la frase preferita è "vorrei tanto allattarla io la piccola" e oltre a dirlo fa il gesto), è arrogante e pretenziosa quando oltre alle critiche non dà nulla in cambio. Si sarà resa conto che è stata una madre mediocre (i primi a dirlo sono i suoi figli) e ora vuole risolvere i suoi problemi prevaricando il mio ruolo di madre. E questo no, anche cambiando il proprio punto di vista, non è accettabile.

  • Perché non possono essere "ingrate" le muore o se volete irriconoscenti verso suocere davvero brave? Capita anche questo….forse perché come diceva qualcuno è la madre di un maschio?peccato che quel maschio lo sceglie come Compagno….

  • Sono una mamma e suocera mai stata invadente ho sempre rispettato mia nuora nonostante la sua maleducazione nei confronti di tutta la famiglia,fino a quando ha superato ogni limite ed ho detto a mio figlio di non volerla vedere più.Ho supplicato lui di farsi vedere e di portare il ns nipotino di 11 anni ma sono spariti tutti,ed io sto soffrendo come un cane.

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