Mio fratello è figlio unico

Nella nostra improvvisata organizzazione vacanziera, questa settimana Mirtillo è dai nonni dai martedì, mentre il piccino si “gode” l’ultima settimana di scuola materna della sua vita.
E soprattutto si gode noi.

E’ la prima volta che ci possiamo spupazzare Tondino come figlio unico (mentre il contrario è successo più volte), e devo dire che è un’esperienza che (potendo) andrebbe fatta.

Il primo giorno è tornato dall’asilo con la prima tranche degli averi accumulati in questi tre anni.
Abbiamo fatto un aperitivo, io birra, lui succo di sambuco, con patatine e taralli, e intanto mi spiegava uno ad uno i disegni, le fotografie e i racconti del suo librone dei “grandi”.
Il tutto in santa pace, mentre so già come sarebbe andata con il saccentello che critica ogni cosa.

Mentre io preparavo la cena, ha detto che non sapeva cosa fare, senza suo fratello.
Ovviamente dopo 5 minuti era immerso nel suo gioco con i soldati Playmobil, per una volta senza urla e litigi perchè questo è mio, questo me l’avevi regalato, mi hai perso la bomba, mi hai perso le frecce.

Abbiamo cenato in tranquillità, con meno capricci del solito.
Ci siamo visti il film che voleva vedere da un po’, ma aveva sempre avuto il veto del fratello, che con raggiri vari lo convinceva a rinunciare.
Tutti e tre sul divano, lui in mezzo a noi, abbracciato e vezzeggiato (No!! sto io vicino alla mamma! Tu sei più vicino! Tu hai più posto! Tu hai più latte! Buahahahhahah).

Prima di andare a letto ci dice:
“beh, Ale è stato figlio unico per tre anni, è giusto che lo sia un po’ anche io!”.

E quant’è vero!

Ieri purtroppo son stata male, con la pressione sotto i piedi, ma mentre ero agonizzante a letto lui mi ha fatto massaggi, mi è saltato sulla schiena, mia ha fatto una rianimazione cardio polmonare, e poi mi ha mostrato uno ad uno i disegni di questi tre anni di asilo, raccolti  nel secondo librone che ha portato a casa, intervallati da fotografie.
Ovviamente io mi son sciolta in un mare di lacrime, vedendo com’era piccino 3 anni fa: fino a ieri mi sembrava così minuscolo, invece in confronto al quel cosino tondo che è entrato alla materna è un uomo fatto!

Ieri sera ho approfittato del fatto di non reggermi in piedi per portarmelo nel lettone, e abbiamo dormito abbracciati fino ad un’ora indefinita in cui mio marito l’ha riportato nel suo letto.

Nel frattempo, Mirtillo viene coccolato dai nonni in via esclusiva: anche loro sono felici di questi giorni solo con il grande.
Inevitabilmente quando sono assieme si “isolano” nel loro duo inavvicinabile, sono sempre a combinarne qualcuna, a esplorare o giocare, e loro non li vedono mai.
Se si tratta di coccole Mirtillo è più sfuggente, mentre il piccino con i nonni è stranamente affettuoso (con noi molto poco), e quindi non hanno mai occasione di abbracciarselo per bene: finalmente si son tolti la soddisfazione!

Insomma, credo che questi giorni abbiano giovato a tutti.

I nonni hanno riscoperto il nipote, che senza il fratellino ha finalmente dato mostra di chi è veramente: un ragazzino con cui si può dialogare alla pari, ironico e divertente. Purtroppo con suo fratello si comporta da bambino di 6 anni, è sempre preso a giocare o a tormentarlo e gli adulti non li considera di striscio.

Noi ci siamo spupazzati il piccoletto, che  ne aveva un gran bisogno: gli abbiamo dedicato tutto il nostro tempo libero, lui finalmente ha potuto giocare senza essere comandato a bacchetta e parlare senza essere zittito.

Stamattina, senza il casino che si crea in casa quando ci si deve preparare in 4, Tondino ha avuto il tempo di vedere un po’ di cartoni.
Poco dopo viene e mi dice “sai, mi manca proprio mio fratello, pensa che un personaggio dei cartoni ha riso e mi sembrava la risata di Ale! Si vede proprio che mi manca!”.

E quindi direi che ha giovato anche a loro, come fratelli.
Come dico sempre, per sentire quanto amiamo, per sentire la mancanza dell’altro, bisogna separarsi.

Stando sempre assieme, prevale la routine, il darsi per scontati, prevalgono i malumori e i litigi e ci sfugge quello che in realtà è il bello dell’altro, quello che quando viene meno ci manca così tanto.

E quanto sarà bello ritrovarsi di nuovo, tutti e quattro assieme, facendo tesoro di questi giorni preziosi!

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4 Comments

  • E' successa la stessa cosa a noi 2 we fa..
    I. 5 anni e mezzo è andata in campagna con i nonni per 2 giorni… e noi siamo rimasti in 3 con la piccola E. 2 enne….
    Niente bisticci, niente urla e tante coccole…

    I. mancava a tutti e 3 è innegabile… ma abbiamo saputo godere del tempo esclusivo con la cucciola di casa, come capita di rado…

    E vederle abbracciarsi al ritorno della grande a casa, è stato emozionante!!

  • Noi invece siamo in vacanza tutti e 4.E la cinquenne mi sta dando il tormento.capisco quando siamo a casa che mi vede solo a sera tarda e quindi me la vuole far pagare…Ma ora siamo insieme 24hsu24 e manco la smette di fare i capricci per qualsiasi cosa.piange tantissimo e non lá smette quasi mai anche per cose inutili.tant'è che sto pensando seriamente di andare a settembre da qualcuno per capire dov'è che sbaglio.
    queste ferie tanto agognate si sn trasformate in una tortura

  • Che bel post! Sicuramente è un fatto importantissimo che siate riusciti a creare del "tempo speciale" solo per il piccolo senza far sentire escluso il grande! Io ho già progettato di fare la stessa cosa ma all'inverso: con noi la grande, dai nonni il piccolo (appena guarisce che da noi ci si ammala in estate anzichè in inverno)

  • questo post capita a "fagiuolo",…anche noi settimana prossima saremo a casa con la grande, mentre il piccolo sarà a 100 km da noi….con i nonni. L'organizzazione è risultata necessaria per una serie di ragioni, per una settimana…la grande verrà finalmente coccolata come si deve perché quando sono in due entrambi vogliono prevalere uno sull'altro e diventano gelosi per un nulla.

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